Oehrstig e Rotchev campioni mondiali nella sprint Dominio assoluto per la svedese dopo che Bjoergen è stata eliminata con il 17° tempo. Il russo ha battuto Hetland e Fredriksson. Tutti gli azzurri non superano qualificazione OBERSTDORF 22 Emelie Oehrstig e il russo Vassili Rotchev sono i campioni del mondo della sprint. Vittoria senza troppi problemi per la svedese, prima in qualificazione, nei quarti e in semifinale, più contrastata per il russo, che fin sulla linea darrivo ha dovuto vedersela con Hetland. Come prevedibile, nessun azzurro ha superato la qualificazione della sprint a tecnica classica: per la scarsa propensione alla tecnica e per la durezza del percorso (1200 metri per i maschi con 2 salite, 900 per le donne, con una salita) che richiedeva potenza e spinta di braccia. Due qualità che, malgrado allenamenti specifici, non fanno ancora parte del patrimonio dei nostri fondisti. Lo hanno ammesso, del resto, Cristina Kelder, unica superstite della squadra femminile in quanto Karin Moroder e Magda Genuin sono state colpite dallinfluenza, e Renato Pasini, il solo che, sulla carta, in certe condizioni può confrontarsi con gli specialisti della spinta e del passo alternato. Salite troppo dure per le nostre caratteristiche: si va su a salti e forza di braccia, mentre noi siamo abituati a tirare il passo; sul piano, poi, la differenza di spinta si fa sentire. Per il fratello minore Fabio cè laggiunta dellemozione che ha avuto un peso determinante, mentre Frasnelli era convinto di aver fatto una prova buona, o quantomeno sufficiente a entrare nei 16 che accedono alla fase successiva. Più complicata la posizione di Schwienbacher, particolarmente atteso in vista della staffetta sprint di venerdì, nella quale dovrebbe far coppia con Zorzi. Ha invece ottenuto il 33° tempo, ultimo del quartetto azzurro, e questo rischia di compromettere la sua candidatura, come del resto ha ammesso il CT Albarello in unintervista televisiva. Dovrò fare un discorso chiaro con il ragazzo. Mi deve dire se può garantire una prestazione allaltezza del Mondiale, in una gara nella quale si può andare a medaglia. Diversamente lo sostituiremo. Con Zorzi potrebbe così schierarsi Di Centa, suo abituale compagno in questo tipo di gare. Un binomio affiatato, che in 7 gare è finito 6 volte sul podio. Il solo problema è che Giorgio il giorno precedente sarà impegnato nella prima frazione di staffetta, nella quale lItalia punta al bersaglio grosso, e il giorno successivo nella 50 km a tecnica classica con partenza in linea. E anche qui può puntare al podio, ma con tutta questa successione di gare rischia di trovarsi senza energie. Una situazione e scelte su cui la Direzione agonistica dovrà meditare. Oehrstig e Rotchev, dunque, i vincitori della sprint che in campo femminile, dopo anni di vana attesa, si è risolta in un monologo della squadra svedese che ha portato in finale tre atlete. Non hanno monopolizzato il podio perché la canadese Renner, pur staccata di una decina di metri sulla salita, è riuscita a rientrare sul rettilineo finale e, superata Dahlberg, a minacciare anche Andersson per il secondo posto, mentre Oehrstig già allo scollinamento si era assicurata un vantaggio di tutta sicurezza. E mancata la favorita naturale, Marit Bjoergen, che è sicuramente la più forte del lotto in questa specialità, ma in questa occasione ha avuto una battuta a vuoto. Per lei era un titolo scontato, considerando che questanno in Coppa ha sempre vinto, con la sola eccezione di Reit Im Winkl, ma è stata eliminata già in qualificazione, con il 17° tempo. Come spiegazione plausibile si può portare la sottovalutazione dellimpegno, che è risultato più pesante del previsto per una ragazza che ha tirato notte fonda a festeggiare con le compagne di squadra la medaglia doro della staffetta, convinta di potersela giocare ugualmente. Potrà comunque rifarsi nella staffetta a coppie con la collaborazione di Steira, miglior specialista norvegese nello skating. Fra i maschi a determinare il risultato è stata landatura con la quale Hetland e Rotchev hanno affrontato lultima salita. Lind, che ha cercato di privilegiare la velocità in discesa a scapito della tenuta, si è messo fuori gioco con questa sua scelta perché in salita ha dovuto ricorrere alla spina di pesce, mentre liridato uscente, Thobias Fredriksson, ha pagato in finale lo sforzo effettuato in semifinale. Si era lasciato scappare Lind e Newell e ha dovuto sputare anche lanima per riacciuffarli e batterli proprio sotto il traguardo. Classifica sprint femminile Finale A 1. Oehrstig Emelie SWE 2.15.5; 2. Andersson Lina SWE +1.3; 3. Renner Sara CAN +1.4; 4. Dahlberg Anna SWE +2.4 Finale B 5. Kuitunen Virpi 2.21.3 FF; 6. Bauer Viola GER 00 FF; 7. Malvalehto Mona-Lisa FIN +0.8; 8. Saarinen Aino Kaisa FIN +1.2; 25. Cristina Kelder ITA Semifinale 1 1. Oehrstig 22.18.3; 2. +0.8; 3. Bauer +1.6; 4. Kuitunen +2.3 Semifinale 2 1. Andersson 2.17.8; 2. Dahlberg +0.2; 3. Malvalehto +2.5; 4. Saarinen +3.5 1° quarto: 1.
Oehrstig 2.16.6; 2. Kuitunen +0.6; 3. Kowalczik +1.9; 4. Kuenzel +2.2 Classifica sprint maschile Finale A 1. Rotchev Vassili RUS 2.32.1; 2. Hetland Tor Arne NOR +0.2; 3. Fredriksson Thobias SWE + 6.9; 4. Lind Bjoern SWE +43.8 Finale B 5. Hjelmeset Odd-Bjoern NOR 2.31.3; 6. Larsson Mats SWE +0.1; 7. Krezelok Janusz POL +6.8; 8. Chebotko Nikolay KAZ +12.4; 23. Pasini Fabio ITA ; 26. Frasnelli Loris, 30. Pasini Renato; 33. Schwienbacher Freddy Semifinale 1 1. Hetland FF 2.31.3; 2. Rotchev FF +0.1; 3. Hjelmeset FF +0.1; 4. Larsson +6.6 Semifinale 2 1. Fredriksson 2.37.4; 2. Lind +0.5; 3. Newell +2.2; 4. Krezelok +3.7 1° quarto: 1.
Rotchev 2.33.9; 2. Hjelmeset +1.1; 3. Newell +2.2; 4. Pyykkoenen +2.3 Giorgio Brusadelli
I filmati delle gare
World Cup 2005 XC-skiing Otepae in 500kbit quality and Notizie correlate
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