Mondiali: oro di Piller Cottrer, argento di Valbusa nella 15 km TL Tedeschi strabattuti in casa loro dalla formidabile accoppiata azzurra: Pietro in testa dall'inizio alla fine, Fulvio in grande rimonta. Al terzo posto il norvegese Horstad
La medaglia di bronzo è andata invece a Tore Ruud Hofstad (staccato di 14"2), che per soli 2" ha strappato il podio al compagno Lars Berger, campione del biathlon "prestato" al fondo. Solo undicesimo Ole Einar Bjoerndalen, altro talento della carabina che ha deciso di affrontare la prova sugli sci stretti. Puntava al podio, dovrà accontentarsi di un posto nella staffetta norvegese. Al podio mirava anche Giorgio Di Centa, lazzurro più in forma per tutta la stagione, quello più accreditato per una medaglia. E arrivato 11°, perdendo progressivamente terreno negli ultimi 5 km. Un peccato del quale, se in questo sport cè giustizia, avrà tempo e modo di rifarsi nelle altre gare che lo attendono. Il 17° posto di Cristian Zorzi completa il successo di squadra e autorizza a sperare su una staffetta altrettanto eccezionale. È sempre un terno al lotto, ma ci si può puntare. Cè poco da aggiungere quanto a cronaca della gara: gli intertempi con i relativi piazzamenti la spiegano da sola. 15 km TL maschile 1. Piller Cottrer Pietro ITA 34.49.7; 2. Valbusa Fulvio ITA +11.2; 3. Hofstad Tor Ruud NOR +14.2; 4. Berger Larc NOR +16.9; 5. Bauer Lukas CZE +18.6; 6. Vittoz Vincent FRA +19.0; 7. Teichmann Axel GER +26.5; 8. Filbrich Jens GER +36.1; 9. Kattilakoski Teemu FIN +38.6; 10. Bajcicak Martin SVK +39.7; 11. Bjoerndalen Ole Einar NOR +40.9; 12. Boichakov Nikolaj RUS +52.6; 13. Goering Franz GER +53.0; 14. Di Centa Giorgio ITA +53.2; 15. Soedergren Anders SWE +58.2; 16. Fischer Remo SUI +59.1; 17. Zorzi Cristian ITA +1.05.1; 18. Magal Jiiri CZE +1.05.7; 19. Angerer Tobias GER +1.05.8; 20. Jonnier Emmanuel FRA +1.09.8; 21. Livers Toni SUI +1.12.5; 22. Rotchev Vassili RUS +1.18.5; 23. Dementiev Evgenji RUS +1.19.6; 24. Odnodvortsev Maxim KAK +1.19.8; 25. Rousselet Alexandre FRA +1.23.7; 26. Hasler Markus LIE 1.26.0; 27. Villarubla Vicente +1.28.1; 28. Ohtonen Olli FIN +1.37.9 ; 29. Andresen Jan Egil NOR +1.38.5 ; 30 Eder Johannes AUT +1.39.3 Intermedio km 11.8 Intermedio km 5.8 Intermedio km 1.8 Le interviste (dal sito della Fisi) Pietro Piller ha ancora gli occhi luccicanti alla fine delle premiazioni. La vittoria della vita è arrivata quasi da sola, quasi che gli sci del carabiniere sappadino si fossero trasformati in una macchina da Formula 1. E invece il segreto di questa giornata indimenticabile è il frutto di un'intera vita di sacrifici che finalmente l'hanno ripagato. "Sto vivendo l'esperienza più bella della mia vita - spiega Pietro. Arrivavo da una stagione fatta più di dolori che di gioie, con tanti dubbi e poche certezze. Invece in Germania ho ritrovato il filo del discorso come d'incanto, ho sentito immediatamente che la gamba girava magnificamente, negli ultimi chilometri ho trovato addirittura il tempo di calcolare quanti anni fossero passati dall'ultimo alloro iridato. Ci siamo sbloccati nella prima giornata di gara, cosa fondamentale per affrontare il resto del Mondiale con la dovuta serenità. E sono sicuro che ci toglieremo parecchie altre soddisfazioni: vedo la strada in discesa".
Marco Albarello sprizza gioia da tutti i pori. Dopo il fallimentare Mondiale del 2003 in Val di Fiemme, erano parecchi i critici del direttore agonistico azzurro che attendevano al varco tutta la squadra italiana, e la risposta dell'intero team non si è fatta attendere. "Tornare a Oberstdorf a diciotti anni dall'ultimo oro conquistato dalla nostra squadra e vincere addirittura oro e argento è la cosa più bella che mi sia capitata nella mia vita di sportivo - racconta il tecnico aostano. Questa giornata la ricorderemo a lungo, ci siamo tolti dalle scarpe non sassolini ma massi enormi. Da due anni ero concentrato su questo appuntamento, sapevo che i nostri ragazzi erano forti ma mai avrei immaginato che sarebbero andati talmente bene. Piller e Valbusa sono stati incredibili, il mio grazie va all'intero staff, dagli allenatori, agli skimen che sono stati indecisi sulla paraffina da utilizzare fino a pochi minuti prima della partenza, ma alla fine hanno fatto la scelta giusta". Albarello ha una dedica speciale da fare a mamma Iolanda, ricoverata in ospedale nei giorni scorsi. "Il risultato è per lei, mi auguro che si rimetta in fretta". Neumannova su Tchepalova nella 10 km TL femminile Lotta fra mammine fino allultimo metro. Per le azzurre buona prova di squadra ma fuori dalla zona podio anche la vecchia guardia: 8° posto per Valbusa, 12° per Paruzzi
Fuori dalle prime cinque Sabina Valbusa e Gabriella Paruzzi, comunque competitive anche se escluse dal giro medaglie. La veronese ha chiuso all'ottavo posto a 36" dalla vincitrice, mentre la detentrice della Coppa del mondo è finita dodicesima a 49". Per entrambe la certezza di essere vicine alla condizione fisica ideale, saranno sicuramente fra le protagoniste nelle gare dei prossimi giorni. Il risultato complessivo della squadra diretta da Marco Albarello può considerarsi sufficiente, visto che anche Follis e Confortola hanno finito nelle prime venticinque, con Arianna diciannovesima e Antonella ventiduesima. 10 km TL femminile 1. Neumannova Katerina CZE in 26:27.6; 2. Tchepalova
Julija RUS +1.2; 3. Bjoergen Marit NOR +15.2; 4. Smigun Kristina EST +18.6; 5.
Baranova-Masolkina Natalia RUS +31.5; 6. Savialova Olga RUS +32.7; 7. Malahova Svetlana
KAZ +34.5; 8. Valbusa Sabina ITA +36.0; 9. Kowalczyk Justyna POL +41.6;
10. Steira Kristin NOR +46.2; 11. Medvedeva-Abruzova Evgenia RUS +49.0 Intermedio km. 6.8 Intermedio km 3.4 Le interviste L'ottavo posto di Sabina Valbusa nella gara d'apertura dei Mondiali ha un sapore agrodolce. La veronese è finita fuori dal podio per circa 20" ma ha perso appena 5" dal quinto posto da Natalia Baranova. "Sono partita al massimo perchè personalmente interpreto le gare in questa maniera - racconta Sabina, poi ha avuto una flessione. Dovevo fare così, come ogni volta che sono andata bene. Non sono capace di andare al risparmio, la pista era dura e alla fine si è fatta sentire, ma non ho nulla da recriminare. Accetto serenamente il risultato, la settimana scorsa dalle stesse avversarie ho rimediato 1 minuto di distacco, stavolta sono riuscita a dimezzarlo. Quindi ho fatto dei passi avanti: siamo in dieci che possiamo giocarci una medaglia e io ci sto. Ci sono tutte le carte in regola per rifarmi nelle prossime gare". Anche Gabriella Paruzzi si aspettava un piazzamento migliore, ma dall'alto della sua esperienza, la campionessa friulana non si fa prendere dallo sconforto. "Quando partecipi a questo tipo di gare ti aspetti sempre di lottare per il podio - dichiara la detentrice della Coppa del mondo. Per questo non sono soddisfatta. Mi sentivo bene, ero ottimista, con la grinta e la volontà che metto in tutte le gare. Non so cosa mio manchi, perché non è come nella scorsa stagione quando tutto era facile e arrivavano i risultati. Spero sia stata solo lemozione a tagliarmi le gambe e non una carenza di forma. Rispetto ai giorni passati ho trovato una neve più scorrevole ma non è certo questo la causa del mio dodicesimo posto. Le tre ragazze salite sul podio hanno meritato ampiamente il risultato. Comunque siamo solo all'inizio, correrò tutte le gare dei Mondiali, il vero obiettivo rimane la medaglia nella 30 chilometri, si correrà in linea e non ad inseguimento come piace a me, però abbiamo rotto il ghiaccio e soprattutto ho fatto più veloce il secondo giro rispetto al primo: un'indicazione positiva per i prossimi giorni". Il CT Albarello è daccordo su quanto hanno detto le due ragazze e giudica positivo il risultato di squadra nel suo complesso. Sabina è partita bene e ha patito lultima parte; Gabriella, che correva per vincere, deve prendere quello che ha fatto a guardare avanti. E in recupero, può sperare nelle prossime gare. Giorgio Brusadelli
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