Alfio Di Gregorio per distacco nella mass start di Coppa L'azzurro ha fatto corsa solitaria staccando di un minuto il russo Gluchkov; terzo Simone Paredi, come Viviana Druidi fra le seniores. Fra gli juniores vince Ana Kosuta; Glauco Pizzutto 2° Villard De Lans (Francia) 11 luglio Lormai solito confronto italo/russo, con bilancio azzurro che fa sognare per il futuro di questa Coppa del Mondo 2005, e che si può riassumere in due primi posti (Alfio Di Gregorio e Ana Kosuta), un secondo (Glauco Pizzutto), e due terzi (Simone Paredi e Viviana Drudi. E se si affianca il quarto posto di Mateja Bogatec che, aggiunto al successo nella sprint, la pone al secondo posto nella classifica generale, si può ben comprendere come questa trasferta in terra francese abbia superato ogni rosea previsione. C'è di che guardare con ottimismo alla prossima trasferta dagosto in Croazia e alla conclusione di Sestola, a metà settembre che concluderà il circuito, ma più ancora ai Mondiali di La Tremblade dove la nazionale italiana si presenterà con i favori del pronostico. Con i francesi semplicemente nel ruolo di outsider, che non è certo il massimo per un popolo di sciovinisti. Consapevoli come sono di non poter essere protagonisti come avvenne ai Mondiali in Valle dAosta nel 2002 quando schierarono i loro migliori fondisti nella gara di pattuglia, nel prologo in salita e nellinseguimento, con Vincent Vittoz in veste di primattore. Era annunciato al via anche qui a Villard ma non si è visto; in compenso fra gli spettatori cera Poirée, che è stato campione del mondo ma di biathlon, uno dei pochi in grado di battere il campionissimo Bjoerndalen. A entusiasmare il foltissimo pubblico ha così provveduto Alfio Di Gregorio. Secondo a Cesis perché partito con un handicap di un minuto a causa di una caduta nel prologo, cercava la rivincita sul russo Glushkov che lo aveva preceduto in Lettonia e che si era messo in tasca anche i 100 punti dello sprint. Il circuito, che a prima vista non appariva impegnativo, con una salita di 3 minuti e una discesa pericolosa ma con lasfalto ruvido che limitava la velocità, affrontato a ritmo folle è risultato ugualmente selettivo. E Alfio se nè subito reso conto. Era teso prima del via poiché sapeva che, per vincere, avrebbe dovuto fare gara di testa, liberandosi di Glushkov fin dalle prime battute. Diversamente sarebbe risultato difficile liberarsene una volta che il russo, come nelle previsioni, gli si fosse messo in scia. Gli è andata bene. Glushkov, fortissimo nello scatto di partenza, stavolta si è trovato invischiato nel gruppo dal quale è uscito come una scheggia Michel Rainer, che ha subito allungato la fila. Dietro lazzurro si sono infilati i due compagni di squadra Di Gregorio e Pession, che lhanno poi staccato alla fine del primo giro. Sulla salita, non dura quanto pendenza ma abbastanza tosta da impedire a Glushkov di riportarsi sotto, Pession non ha retto il ritmo e da quel momento Di Gregorio ha fatto corsa a sé. Come nella gara di Coppa di 2 anni fa a La Tremblade, che lasciò allibito lo stesso Vittoz: mai, disse, aveva assistito ad uno spettacolo del genere in fatto di potenza, classe, tecnica e determinazione. Naturale l'entusiasmo del pubblico di fronte ad un atleta capace di aumentare il vantaggio malgrado la coalizione scatenata alle sue spalle, in grado di coprire la distanza di 20 km in poco più di 36 minuti, senza mai la minima flessione e senza neppure avere il fiatone. Glushkov non si è certo rassegnato. Ha fatto la sua parte nell'inseguimento, e sul finale ha anche cercato di avvantaggiarsi riuscendo a guadagnare un margine di una quindicina di secondi, per trovarsi poi sulle ginocchia proprio nella fase conclusiva, al punto che Simone Paredi con una bella progressione è riuscito a riportarsi sotto ma non a superarlo perché il traguardo era troppo vicino. Un terzo posto meritato, al quale si aggiungono i piazzamenti degli altri azzurri: 8° Andrea Stella, 10° Michel Rainer, 11° Jules Pession, 13° Eugenio Bianchi. Altrettanto combattuta la gara femminile sulla distanza di 14 km, coperta in 28'53",con le due Elena, Vedeneeva e Rodina, ad andarsene in coppia dopo essersi liberate della scomoda compagnia di Viviana Druidi, per giocarsi poi il successo in volata, mentre al quarto posto si inseriva Mateja Bogatec. La triestina in questo momento è sicuramente la sprinter più forte, ma ha fatto un grosso salto di qualità anche per quanto riguarda la tenuta alla distanza e ha ancora potenzialità di miglioramento. Salita compresa, se la pendenza non è forte, senza per questo compromettere le qualità di velocista. E' solo questione di una preparazione adeguata che non è certo quella che manca nel Mladina, la sua società, come del resto testimoniano i progressi di Ana Kosuta (nella foto a lato), che vince la categoria juniores e passa in testa alla Coppa, e di Mateja Paulina. Benissimo anche i nostri juniores, considerando il 2° posto di Glauco Pizzutto, il 6° di Massimiliano Gioia e il 7° di Matteo Fontana. Il vincitore, il turco Muhammed Kizilarslan, è fuori della loro portata: ha infatti ottenuto il 5° tempo assoluto, battendosi spalla a spalla per tutta la gara con gli inseguitori di Alfio Di Gregorio. Le classifiche Classifica di Coppa: Maschile: Igor Glushkov punti 380; Alfio Di Gregorio232; David Bogatec178 pts). Femmimile: Elena Vedeneeva 320 punti; Mateja Bogatec 286; Elena Rodina 260. Giorgio Brusadelli
Aggiornato il 15-07-05. |