Si è conclusa allo Skipass di Modena la stagione 2004 di skiroll Skipass ha festeggiato anche quest'anno i successi della nazionale italiana di skiroll, ospitando la conferenza stampa di fine stagione. Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Coni Regionale, gli assessori al bilancio e al turismo della Provincia di Modena, il Presidente del Cus Bologna Francesco Franceschetti (in qualità di organizzatore della finale della Coppa del Mondo di Sestola), e il Presidente del Consorzio Valli del Cimone Daniele Sergenti. La Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio era rappresentata dal Consigliere Leandro Naroli. Erano inoltre presenti numerosi tecnici e giornalisti del settore con Carlo Brena, caporedattore della rivista SciFondo, in veste di moderatore.
L'occasione è stata anche quella di tracciare un bilancio degli ultimi due anni di gestione della disciplina dello skiroll, che ha visto impegnato uno staff totalmente nuovo, a partire dal Delegato F.I.S. Carlo Brena, al Commissario Tecnico della nazionale Pierluigi Papa, al responsabile sponsor, immagine e comunicazione Roberto Tonussi, a Luigi Collavo, responsabile della squadra master, agli allenatori Marco Ranaldi, Matteo Sironi e Mauro Sormani, coadiuvati da Marco Ripamonti. Ultimo arrivato, a completare la nuova squadra messa in campo dalla federazione, è Stefano Scandella, a cui spetta la responsabilità della gestione informatica ed elaborazione dati. Prendendo spunto proprio dall'analisi dei dati, i risultati di gestione sono confortanti: sembra che la crisi di affezione verso la disciplina dello skiroll sia oramai messa da parte: dopo anni di calo delle iscrizioni, gli ultimi due anni sono stati caratterizzati dalla crescita sia a livello di società, che di tesserati. Una forte tendenza verso l'alto caratterizza anche le prestazioni nelle competizioni federali, in cui il livello si è generalmente innalzato. Ma il risultato migliore e più evidente è la comunicazione che si registra intorno alla disciplina dello skiroll, e l'interesse che si è venuto a sviluppare da parte dei media. L'interesse da parte di un pubblico sempre più vasto di appassionati sportivi della disciplina, è testimoniato dai picchi di contatti che si sono registrati a fine stagione nel sito www.skiroll.it, in occasione della pubblicazione dei risultati e delle foto della Rollissima del Cimone e del Trofeo Sportful. Un altro elemento di assoluta novità e rilievo è stata la risposta positiva
alla convocazione per la finale di Coppa del Mondo di Sestola, da parte di
tre azzurri d'elitè dello sci nordico: il più bravo e popolare in Italia, insieme a Cristian Zorzi, e cioè Pietro
Piller Cottrer, la forte sprinter Karin Moroder (quarta
a Berna), e la vincitrice della F.I.S. Marathon Cup Cristina
Paluselli. Tutti e tre hanno espresso una forte soddisfazione nel vestire in body
della nazionale di skiroll, e Pietro Piller Cottrer
proprio a Modena, ha rappresentato la propria forte motivazione a rivestire nella prossima
stagione i colori azzurri dello skiroll in Coppa del Mondo.
Ma quali futuri sviluppi può garantire la disciplina federale dello skiroll, ora che il messaggio di un vero e proprio nuovo cammino è stato recepito dalla massa degli sportivi? La risposta è complessa e articolata: l'affiliazione di Forestale e Esercito, permette di potere valutare la possibilità di intraprendere una carriera sportiva professionistica, ritenendo che con ogni probabilità, qualche altro corpo sportivo militare possa seguire la strada dei primi due corpi affiliati. D'altro canto una risorsa importantissima che la pratica dello skiroll può mettere sul campo è la visibilità che garantisce nel lungo periodi dell'anno in cui lo sci è costretto a fermarsi: la stagione agonistica dello sci di fondo infatti è in sostanza concentrata in tre mesi (dicembre, gennaio e febbraio), mentre le competizioni di marzo riscontrano già un forte calo di interesse sia per i media che per il pubblico (si pensi solo al fatto che in marzo si corre la Milano-San Remo ). Ebbene, lo skiroll permette di rimanere "sull'argomento" proponendo i propri appuntamenti da maggio ad ottobre. In questo senso si pensi che nella scorsa stagione più della metà delle competizioni federali hanno avuto coperta televisiva, e sono state trasmesse anche su circuiti satellitari. Viene da pensare alle parole di Gabriella Paruzzi, la quale ha lamentato come sulla sua storica vittoria in Coppa del Mondo di sci nordico sia calato il sipario in assoluto silenzio. Un altro aspetto che spinge il vento in poppa alla disciplina dello skiroll è senz'altro quello economico: inutile nascondere che, rispetto al passato, per un atleta (figurarsi per un atleta accompagnato dalla famiglia), lo sci di fondo è diventato un impegno economicamente molto oneroso: le ricerche evidenziano infatti come a livello sociale l'interesse e la pratica per lo sci di fondo (una volta identificato come lo sci povero), si stia spostando sempre più verso le classi con i redditi più alti. Sotto questo aspetto, lo skiroll garantisce la possibilità di svolgere con soddisfazione una attività sportiva agonistica, con costi molto più contenuti. Un altro aspetto che si dimostra migliorato rispetto al passato, è lo sviluppo della rete ciclabile, la creazione di circuiti appositamente dedicati allo skiroll, e l'utilizzo che molte società di skiroll già fanno dei circuiti per l'allenamento ciclistico. Dal punto di vista tecnico è poi crollato nelle nuove generazioni di allenatori ed istruttori dello sci nordico, uno "strano" pregiudizio nei confronti dell'attrezzo che meglio di qualsiasi altro simula la tecnica dello sciare: lo skiroll era sotto accusa, perché il suo utilizzo comprometteva la tecnica sugli sci! Niente di più falso: sia per gli sciatori Elite, se è vero quanto si legge nell'intervista al Gazzettino di Vicenza di Giorgio di Centa, dopo il terzo posto in skating in Coppa del Mondo, la dove l'atleta identifica nell'utilizzo massiccio dello skiroll in piano, fatto questo estate in maniera molto maggiore rispetto al passato, ad alte velocità e frequenze, la ragione dei miglioramenti che gli hanno permesso di raggiungere il brillante risultato in Coppa. Ma ancora di più per quelli che costituiscono la percentuale maggiore di agonisti nello sci nordico, e che sono rappresentati da persone che calzano lo sci solo nel fine settimana. Per essi lo skiroll non è un elemento allenante, ma diventa l'elemento determinante della prestazione, potendo in skiroll, sia simulare la tecnica, sia svolgere qualsiasi allenamento nelle due tecniche, di quantità o di qualità. Per tutta
questa massa di sportivi, il messaggio che si sta chiaramente evidenziando,
dell'importanza ai fini della prestazione invernale, con riferimento all'utilizzo nei mesi
estivi dello skiroll, ed in particolare degli skiroll che fanno esprimere le maggiori
velocità, non può che portare ad un sempre maggiore interesse per l'attività
agonistica. Dove il confronto tra atleti non è più condizionato, come di inverno, dai
giorni in cui si possono mettere gli sci ai piedi, e che chiaramente rappresenta il primo
elemento condizionante della prestazione agonistica.
Aggiornato il 22-11-06. |