Il Trofeo Sporful ha ribadito la supremazia dei fondisti sugli specialisti il primo dei quali, Alfio Di Gregorio, è arrivato quarto. La sua miglior prestazione su questo percorso
Questanno poi Pietro ha fatto anche qualche numero in più. E in forma e lo ha dimostrato, lobiettivo Mondiali non è una chimera anche se di per se stessa una gara di skiroll non fa testo. Ma è convinto di se stesso, ed è questo che conta. Il gruppone, arrivato compatto fino alluscita di Pedavena, si è progressivamente selezionato sui primi tornanti, e ne è uscito un manipolo di una dozzina di battistrada. A promuovere la frattura ha provveduto Cristian Zorzi con un ritmo medio-alto al quale, degli skirollisti, ha resistito solo Di Gregorio, lunico a reggere ancora il passo quando si sono trovati davanti, con lui e Piller, il ceco Jiri Nagal e Giorgio Di Centa.
Non so se sullasciutto sarebbe andata meglio poiché mi ha battuto anche a Sestola, dove cerano le condizioni migliori che potessi aspettarmi, anche se là ho pagato in parte lo sforzo del duathlon e della staffetta dei due giorni precedenti. Le mie caratteristiche ormai sono note a tutti: si sa che io sono condizionato dal bagnato in quanto non riesco a scaricare sul terreno la mia potenza di gambe. Ne vien fuori una pattinata un po anomala, poiché non posso esasperare la spinta. Se lo faccio va in gran parte sprecata; se strappo non ho lappoggio. Lui, invece, ha caratteristiche completamente diverse. E più leggero e, come sempre di questi tempi, è in un gran momento di forma. Lavora maggiormente di braccia e riesce ad andar via in progressione. In maniera regolare, senza scatti come sono costretto a fare io per rilanciarmi: E questo alla fine si paga: in metri e in fatica. Parole chiare quelle del campionissimo dello skiroll ormai arrivato a fine stagione. Qualche garetta ancora, poi un riposo attivo in attesa di riprendere la preparazione per la prossima stagione attraverso qualche granfondo di sci. Il 2005 sarà un anno di grossi impegni se la FIS, come ha fatto capire il boss Kapol, deciderà di intervenire per prendere in mano la situazione compromessa questanno dal presidente della sua Sottocommissione skiroll, con il risultato di arrivare allannullamento dei Mondiali e di due gare di Coppa del Mondo. Appuntamenti che si vorrebbero recuperare, cominciando a dare ai Mondiali una scadenza annuale invece che biennale come è stato finora. Per tornare alla gara, il risultato non ha bisogno di altri commenti perché i distacchi parlano da soli. Pietro Piller Cottrer (Carabinieri) ha vinto con il tempo di 36121 sugli 11,2 km del percorso. Magal CZE) è arrivato a mezzo minuto, Di Centa (Carabinieri) a 45, Di Gregorio (Forestale) a 104. Micl Petr (CZE) ha accusato un ritardo di 126, Silvio Fauner (Carabinieri) 129, Roland Clara (Fiamme Gialle) 1.31, Lukas Bauer (CZE) 136, Cristian Zorzi (Fiamme Gialle) 137, Biagio Di Santo 138, Kattilakoski (FIN)143, Valerio Checchi (Fiamme Gialle) 155, Thomas Moriggl (Fiamme Gialle) 223, Valerio Theodule (Esercito) 258, Mikhail Botvinov (AUT) 324, Simone Antoniol (Fiamme Gialle) 335, Simone Paredi 345, Mirco Penasa (Esercito) 442. Florian Kostner (Carabinieri) 501. Tutti fondisti eccetto Di Gregorio e Paredi.
Come sempre, la gara della Sportful è servita da termine di paragone fra la squadra A di Coppa del Mondo e i rincalzi di Torino 2006. I giovani leoni, che questo confronto lo hanno sempre retto bene, minacciando spesso la supremazia dei più titolati colleghi, stavolta ne sono usciti con le ossa rotte. Venivano da una settimana di raduno e di duro lavoro sul ghiacciaio, ma questa non è una giustificazione sufficiente perché anche in passato si erano verificate situazioni analoghe e non ne avevano risentito: gli avevano fatto sentire il proprio fiato sul collo. Cè solo da augurarsi che sia stato un fatto episodico, un passo falso; diversamente verrebbe da pensare ad una preparazione sbagliata, ad una programmazione che non ha pagato e potrebbe rendere problematica, se non lauspicata successione per la quale cè tempo, sicuramente lintegrazione nelle gare di Coppa del Mondo. Una conquista che il turn over programmato dalla direzione agonistica rende attuabile con più facilità che nel recente passato e che non ai presta ad equivoci. Sono i risultati a contare e a determinarla. La controprova? I soliti test di selezione sulla neve, a metà novembre, che preludono alla prima trasferta di Coppa al Nord. Cè tempo per rimediare e non perdere loccasione.
Giorgio Brusadelli Aggiornato il 12-10-04. |