Il Toroc consiglia treno e navetta: soluzione migliore. Le auto invece vanno lasciate nei giusti parcheggi di interscambio. Poi navette e, sul posto, una sana sgambata che però può provocare qualche sorpresa, come a Pragelato. Ma non tutto è semplice. Scrive il collega Nello Morandi su L’Adige: anche il caos merita la medaglia d'oro. I vigili fanno i marines e i volontari sono spaesati.
Torino, 13 febbraio 2006 – Usare il treno e poi le navette gratuite che collegano le stazioni ferroviarie con i siti di gara. O, in alternativa, se si usa l’automobile, occorre lasciarla al parcheggio di interscambio di riferimento del sito a cui si è diretti, da dove si potrà prendere una navetta gratuita per arrivare all’impianto di gara. Sono queste le due regole d’oro che il TOROC ha stabilito per consentire agli spettatori di raggiungere agevolmente i siti di gara montani, senza sovraccaricare le strade e il sistema di trasporti della “Dorsale Olimpica”. La Dorsale Olimpica, infatti, non è un servizio navetta dedicato a chi intende seguire le gare, ma un trasporto pubblico locale potenziato volto ad assicurare la mobilità fra i comuni montani. Esso non effettua servizi dedicati alle competizioni, ma soltanto collegamenti tra i comuni soggetti a limitazioni alla circolazione (filtri stradali) ed è quindi usata prevalentemente da residenti, proprietari di seconde case e turisti non necessariamente spettatori dei Giochi. Inoltre, è sicuramente più lenta delle navette gratuite che partono dai parcheggi di interscambio, perché sono previste molte fermate e non solo quelle presso i siti di gara.