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Il come e il perché dell'incidente di Costantin

Lo spiega Giorgio Buttignol, presidente dello S.C. Orsago, società organizzatrice della Skirollonga. Tutto per colpa di un'automobilista indisciplinato che ha forzato il blocco stradale

Spett. redazione FONDO italia

p.c. Tonussi Roberto

 In merito all’articolo apparso sul vostro sito relativo al campionato italiano granfondo mi permetta, come responsabile dell’organizzazione della gara, di fare alcune precisazioni al fine di far capire meglio come sono avvenuti i fatti che hanno portato allo sbaglio di percorso. Premetto che il solo ricordare il fatto mi fa drizzare i capelli per quello che avrebbe potuto succedere e che solo ascoltando tutte le persone coinvolte si è potuto ricostruire la esatta dinamica dei fatti.

La protezione dei concorrenti da eventuali ostacoli è sempre la nostra preoccupazione maggiore da quando organizziamo le gare di skiroll ed in tutte le cinque skirollonghe organizzate per un totale di 300 chilometri non era mai successo nessun inconveniente.

Per questa edizione a protezione del circuito c‘erano 66 persone dello sci club e 20 persone della protezione civile munite di ricetrasmittente collegate ad una postazione di pronto intervento. Tutti gli ingressi al circuito erano protetti, oltre che dal personale, da barriere mobili portate sul posto il giorno precedente; ad ogni casa con uscita sul circuito era stato recapitato un avviso riportante le ore di chiusura delle strade ed affisso ad ogni incrocio l’avviso di strada chiusa dalle ore 9.30 alle ore 13.00.

Al seguito dei concorrenti, per una loro protezione ulteriore da eventuali auto che si sarebbero potute immettere nel circuito da accessi privati e non certo per insegnare ai concorrenti il percorso, erano state predisposte tre moto ed un pulmino condotti da gente che aveva partecipato a tutte le cinque edizioni precedenti. Le disposizioni impartite ai mezzi motorizzati erano: una moto doveva seguire la miniskirollonga, una moto la categoria femminile, una moto il secondo gruppo dei seniores formatosi dopo la partenza e in testa il pulmino munito di diffusione sonora con il direttore di percorso.

Prima dell’inizio della manifestazione è stato fatta una verifica del percorso per vedere se tutti gli incroci erano presenziati.

Nonostante tutto questo un primo problema lo abbiamo avuto all’altezza del mulino dove la protezione civile è dovuta intervenire per un’auto guidata da un uomo, proveniente da una casa privata, che per ben cinque volte si è immesso sul circuito e non voleva sentir ragione. Il secondo problema si è verificato nel punto dove il motociclista ha sbagliato percorso, quindi sul tratto già percorso dai concorrenti all’andata, a circa 1000 metri dall’arrivo, dopo 52 chilometri percorsi dal gruppo su 53 e dopo che erano regolarmente transitate ed arrivate le categorie allievi, aspiranti, juniores m./f e seniores f.

Alcuni istanti prima del sopraggiungere del gruppo un’auto ha tentato di immettersi nel circuito fra il bordo strada e le transenne e stava per andare contromano. L’agente della protezione civile l’ha prontamente bloccata, ha spostato le transenne per farlo retrocedere e nel mentre si sbracciava per toglierlo dalla sede stradale è sopraggiunta la moto, che non doveva essere in quel posto ma davanti al secondo gruppo.

Il motociclista ha inteso i segnali dell’agente della protezione civile indirizzati a lui ed ha deviato trascinandosi dietro tutto il gruppo che aveva notevolmente aumentato la velocità e si apprestava alla volata, ad eccezione di Alberto che si trovava in coda leggermente staccato .

L’auto investita da Costantin è l’auto che ha tentato di immettersi nel circuito .

Del gruppo che ha sbagliato percorso facevano parte anche due nostri atleti Armellin e Panontin che, subito accortisi dell’errore, non sono tornati indietro ma hanno continuato urlando a squarciagola al gruppo di ritornare indietro senza essere ascoltati (anche loro stavano facendo una gara superlativa) finché il gruppo si è fermato e sono ritornati con loro.

Nel frattempo, via radio, dall’agente sull’incrocio, era stata allertata la base della protezione civile, che ha inviato un mezzo a sirene spiegate ed ha raggiunto il gruppo che già stava ritornando e lo ha guidato lungo il corretto tracciato.

Ancora non riusciamo a capire come il motociclista e gli atleti non si siano accorti subito dell’errore. Il motociclista pensiamo sia stato preso dal panico, gli atleti invece troppo intenti ai preparativi della volata.

Questi i fatti che, ripeto, abbiamo potuto ricostruire dopo alcune ore ascoltando tutte le persone coinvolte; per questo a Selle non abbiamo potuto dare subito informazioni adeguate.

Non entro nel merito delle decisioni dei Giudici, non è il mio compito.

Peccato perché tutto il resto passa in secondo piano: le altre gare, il lavoro fatto dai volontari, i 20.000 euro spesi dai Comuni di Orsago e Gaiarine per asfaltare le strade, i contributi degli sponsor per le premiazioni. Tutto bruciato, tutto nel casino!

Cordiali saluti,
Giorgio Buttignol

Orsago 05.09.2006

Questa lettera, inviata da Giorgio Buttignol, presidente dello Sci Club Orsago, non ha bisogno di troppi commenti. Spiega infatti, come meglio non si sarebbe potuto, lo svolgimento degli avvenimenti che hanno portato il gruppo fuori percorso con il relativo incidente del quale è rimasto vittima Pierluigi Costantin, fondista azzurro della nazionale Lunghe Distanze. Grossomodo precisa, nei dettagli, quello che avevamo ricostruito da varie testimonianze e commentato nella cronaca della gara. Dimostra che, malgrado ci si sia attrezzati cercando di prevenire ogni possibile pericolo, l’inconveniente può sempre scappare. Inconveniente costituito, in questo caso, dal motociclista che si è fatto prendere la mano, dall’automobilista incosciente che per il suo tentativo di intrusione meritava di essere appiccicato al muro e al quale si dovrebbero addebitare i danni, ma anche dal gruppo che, impegnato a preparare la volata, non ha prestato sufficientemente attenzione anche al percorso.

Tante concause che hanno creato il casino cui allude lo stesso presidente il quale, purtroppo, ha visto frustrati gli sforzi di un’organizzazione che avrebbe meritato miglior esito. Come già scritto ieri, servirà da lezione perché la prossima Skirollonga possa essere effettuata senza più problemi, con lo spirito costruttivo di sempre. E’ quanto auguriamo al presidente Buttignol, che ringraziamo per la sua precisazione.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it




Da staff, Giovedì, 07 Settembre 2006 08:50, Commenti(0)
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