Premessa
Ancora una volta mi accingo a raccontare quello che è il riassunto di
alcune mie esperienze, e delle poche considerazioni che le mie limitate capacità riescono
a fare.
Spero non me ne vogliano coloro che avendo molte più conoscenze, si vedono sopravanzati
in questo tentativo di razionalizzazione spicciola; vorrei invece esortarli a rivelarsi e
a correggere quanto trovassero erroneo e incompleto, magari riportando qualche esperienza
o test, facilmente riproducibile. Mirco CollavoDallinizio degli anni 90 lo
skiroll da gara è diventato più corto, dagli iniziali 700 mm si è passati ai 530 mm.
Questo mi ha portato notevoli scompensi, infatti il mio piede da 45,5 equivale a circa il
60% della lunghezza di uno skiroll di 530 mm.
A quel tempo ho provato a montare
lattacco in varie posizioni: tutto indietro fino a sfiorare con la scarpa la ruota
posteriore, tutto avanti con lattacco al limite della ruota anteriore
e tante
altre misure intermedie. Con mio grande stupore, ho notato che dopo qualche chilometro di
adattamento, mi abituavo a qualsiasi posizione dellattacco.
Allora ho montato lattacco in una posizione un po arretrata, senza star lì a
pensarci troppo.
Tutto andava bene, a parte il consumo "a punta" delle ruote anteriori e a
botte delle ruote posteriori.
Le cose sono cambiate radicalmente quella
volta che, durante una gara sul bagnato, sono caduto per ben tre volte. Il fondo era
viscido e anche melmoso a tratti, ma gli altri concorrenti non erano caduti!
Sono tornato a casa affranto e ammaccato,
non potevo proprio andare avanti in questo modo. Cercando in giro qualche spunto per
risolvere il problema, mi è passato per le mani un libro che parlava di assetti sportivi
delle automobili da corsa, e leggendolo ho trovato la soluzione.
Il problema si presentava complesso e
sfaccettato.
La mia elevata superficie frontale rispetto ad altri atleti, m'imponeva di spingere molto
di più a parità di velocità, di conseguenza maggiore richiesta di grip sul bagnato.
Il mio peso, superiore agli 80 kg, era un altro handicap, le ruote raggiungevano prima il
limite di tenuta.
Era anche evidente che altri atleti più leggeri non avevano le difficoltà che avevo io
bagnato.
Il piede piuttosto lungo, mi limitava anche il punto di applicazione del peso, variabile
entro una lunghezza di 30 cm.
Allora mi sono chiesto: cosa cambia in funzione della posizione dellattacco?
Su uno skiroll, varia la ripartizione dei pesi tra avantreno e retrotreno, durante o in
assenza di spinta.
Se sullasciutto si ha solo un consumo disomogeneo tra ruote anteriori e posteriori
(che comunque non è mai del tutto eliminabile), sul bagnato si avrà un effetto a
sorpresa!
Infatti quella volta, gli skiroll perdevano il grip con le ruote posteriori (semi -
imbardata ) e, facendo perno su quelle anteriori, mi ritrovavo disarcionato (come nella
moto GP!) e costretto a strisciare sullasfalto frenando con le mani.
Ho deciso quindi che in una posizione che ritenevo "intermedia" (fra tutte
quelle che si possono avere in gara con gli skiroll ai piedi) dovevo avere lo stesso peso
gravante su tutte e quattro le ruote. La ricerca di questa posizione é soggettiva e
dipende dal tipo di sciata.
Solo così sul bagnato, ma anche sullasciutto, avrei avuto tutte e quattro le ruote
con lo stesso angolo di scivolamento o slip angle.
Cos'é lo slip angle?
Figura 1: distribuzione dei pesi sulle ruote (componenti
orizzontali) con attacco arretrato e angoli di deriva conseguenti. Con attacco arretrato,
la forza F2 applicata sulla ruota posteriore, risulterà maggiore di F1;
ne consegue che l'angolo di deriva della ruota posteriore sarà maggiore di quello della
ruota anteriore. |
Slip angle è il termine anglosassone che
indica la deriva di una gomma rispetto alla direzione impartita.
Se noi eseguiamo una curva e poniamo un po di attenzione alla traiettoria delle
ruote, vedremo che rispetto alla direzione longitudinale, lo skiroll subirà uno
spostamento laterale più o meno accentuato in proporzione al peso che gli viene
applicato.
Possiamo
notare addirittura che se facciamo una curva accennando una torsione della caviglia verso
linterno, lo skiroll curverà. Che cos'è successo?
Torcendo la caviglia verso linterno abbiamo caricato la ruota
posteriore e scaricato quella anteriore.
Lo slip angle al posteriore è aumentato, mentre è diminuito quello allanteriore
(Figura 1), provocando la sterzata.
La condizione ottimale è quella di avere, in qualsiasi condizione, lo stesso valore di
slip angle, nella ruota anteriore e in quella posteriore (Figura 2).
Lo skiroll procede così lungo una direzione rettilinea, si ha un consumo delle ruote
omogeneo, si ha maggiore velocità in virtù del minor schiacciamento a terra per ciascuna
ruota.
Ma come possiamo creare una uguale distribuzione dei pesi sulle due ruote?
Io ho preso la bilancia pesapersone e posizionandoci alternativamente le ruote anteriori e
quelle posteriori ho spostato la posizione dellattacco fino a leggere lo stesso
valore del peso. |
Figura 2: distribuzione dei pesi sulle ruote (componenti
orizzontali) con attacco in posizione più avanzata rispetto alla Figura 1 e angoli di
deriva conseguenti. In questo caso la forza F è distribuita in ugual misura sulle due ruote e vale F/2,
di conseguenza avremo lo stesso angolo di deriva. |
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Sarà indispensabile utilizzare degli spessori per
mantenere lo skiroll in posizione orizzontale (Figura 3 e Figura 4), altrimenti la misura
non sarebbe attendibile.
Figura 3: Uso della
bilancia per la determinazione della distribuzione dei pesi sulle ruote (componenti
verticali) con attacco in posizione arretrata.
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Figura 4: Uso della
bilancia per la determinazione della distribuzione dei pesi sulle ruote (componenti
verticali) con attacco in nuova posizione. |
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Una volta ottenuta luguale
ripartizione dei carichi, ho assunto le varie posizioni di gara, ed ho notato che
caricando più o meno lavampiede, la ripartizione dei pesi cambiava. Ho memorizzato
le varie posizioni e le derivanti ripartizioni dei pesi, così adesso mentre percorro una
discesa in posizione a uovo, se voglio ottenere lo stesso peso gravante sulle
quattro ruote, sono in grado di caricare lavampiede in un certo modo.
Le curve sul bagnato invece devo farle in posizione neutra, con il peso ripartito in
uguale misura sulle gambe, e senza forzature (per esempio la torsione della caviglia sopra
descritta) o spinte esagerate, che porterebbero a scivolate difficilmente recuperabili.
Fra molti pro cè anche
qualche contro: usando uno skiroll con la stessa ripartizione dei pesi su tutte e quattro
le ruote, quando si raggiunge il limite di tenuta delle ruote, lo skiroll scivola dritto
per la tangente, senza accenni dimbardata. Limportante è saperlo e rimanere
sotto questo limite.
Buon divertimento!
Mirco Collavo
www.upperbodypower.com |