Fulminata sulla via di Carpi... Cicciobì si è presentato puntualissimo con attrezzatura
impeccabile(1) sulla linea di partenza mostrando fin dalla calzata degli
skiroll atteggiamento competente e sorrisetto sprezzante.
Ha speso i minuti che precedevano la partenza in interessantissime public relations con
tutti i presenti intercalandole ad urletti di sincero stupore ogni qualvolta qualcuno lo
riconosceva prima che lui si fosse presentato. (Ma sei Brena? L'illustre Carlo Brena di
sci di fondo???). Appagato dall'immensa popolarità riscontrata nel parterre è partito a
velocità sovraumana con tecnica inappuntabile slalomeggiando tra i poveri roller-skaters,
davvero troppo lenti per il suo passo, che cadevano qua e là come birilli impazziti.
Tanto era loquace prima dello start quanto taciturno durante la gara: mi dribblava con
orgoglio ogni qualvolta accennavo a tirarlo, (e io prontamente me ne scusavo), salutava
con un cenno della mano il pubblico in ovazione al suo passaggio, disdegnava con sprezzo i
ristori sparsi lungo il percorso e contava con occhiate distratte le vittime che avevano
osato partire troppo velocemente e ora pagavano col disonore la loro sciocca impudenza.
(=>Maurizio n.d.r.) Io ero l'unica fortunata che, avendo retto fino ad allora questa
velocità ai confini della realtà (si parla per lo meno dei 50-55 km/h in scia) ho potuto
raccogliere le rare perle di saggezza che di tanto in tanto mi dispensava, (sempre senza
rivolgermi lo sguardo ovviamente) e di cui generosamente voglio mettere a conoscenza il
forum.
Affermazioni del tipo «La mia potenza atletica non deriva principalmente dalla forza
senz'altro poderosa delle mie gambe o delle mie braccia ma scaturisce direttamente dalla
mia mente» oppure «ho appena stabilito il nuovo record dell'ora» (notizia
comunicata seduta stante col cellulare al suo official fan club) non possono non essere
consegnate alla storia.
Giunto al traguardo, ormai in pieno delirio di onnipotenza, mi scartava con sdegno da
sinistra e tagliava esultante il traguardo buttandosi a capofitto fra le braccia di
Marcolini (il popolare skiman della Belmondo) a cui ha rilasciato una chilometrica
intervista-fiume sulle condizioni del percorso e la sua forma fisica che non conosce
decadimenti nonostante l'ultima seduta di allenamento (in cui aveva stabilito il
precedente record dell'ora n.d.r.) risalisse a più di un mese fa.
Gigioneggiando tra due ali di folla ha raccolto la meritatissima standing ovation del
pubblico presente ed è sparito dalla mia vista non senza aver prima sentenziato con
l'indice puntato verso l'alto che, se gli impegni mondani glielo permetteranno, mi
concederà l'onore della sua presenza anche alla Birkie, sempre che il comitato
organizzatore, contravvendo per una nobile causa al suo storico regolamento, gli conceda
il privilegio di portare con sé uno zainetto da 40 kg (un vano tentativo di rendere i
comuni mortali competitivi al suo cospetto).
Che dire di più? In questa notte
surreale, mi abbandono su una spiaggia di sabbia finissima con lo sguardo perso in un mare
di stelle e conto insonne i giorni che mi separano dalla prossima emozionante avventura in
compagnia del nostro mitico Cicciobì!
Laura Leoni
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