Skiroll.it:
Aggiornato il 16-02-07.
Francesca Rebecchi oro agli Europei di
winter triathlon
Categoria Age-Group nella quale anche l'ormai prossimo marito
ha ottenuto il bronzo. Azzurra dello skiroll, si cimenterà nel triathlon anche nei
Mondiali di Flassin (Valle d'Aosta) del 4 marzo
A Triesemberg, nel
Lichtenstein, ai Campionati europei di Winter Triathlon (corsa+ciclismo MTB+sci di fondo),
gli Age-Group Italia, che sono poi la categoria di atleti amatori ad alto livello che
viene subito dopo lelite, hanno conquistato ben 5 medaglie in una giornata di
gare rese particolarmente impegnative da condizioni meteo decisamente avverse, con neve e
vento. Questi i nomi dei vincitori continentali italiani nelle diverse
categorie distinte per fasce detà:
30.34: Oro Francesca Rebecchi (nella foto);
argento Francesco Dutto. 35-39: Oro Luca Alladio; bronzo Guido Ricca; 65-69 Oro -
Roberto De Marcellis. Gli altri italiani si sono piazzati: 5° - Enrico Barale (45-49),
12°- Riccardo Mezzera (45-49), 8° - Ivano Basso (40-44).
Fin qui il comunicato stampa della Fitri, la federazione del
Triathlon, che ci interessa direttamente per il semplice fatto che fra le medaglie
ci sono due atleti legati al mondo dello skiroll: Francesca Rebecchi e Guido Ricca. Lei,
laureata geologa e cartografa di professione, ne è direttamente coinvolta in quanto
fa parte della squadra nazionale di skiroll; il secondo (con lei nella foto agli Europei),
ingegnere informatico che lavora per lAgip in Olanda, è un forte triatleta e
soprattutto bravissimo biker, legato a lei, oltre che dalla comune passione per
questa multidisciplina, anche da un vincolo sentimentale che il 9 giugno sfocerà nel
matrimonio.
Nozze fra sportivi, predisposte e da
interpretare in modo particolare. La prima idea è stata quella di recarsi in chiesa a
cavallo della MTB, che con gli sci e gli skiroll fa parte dellusuale bagaglio di
viaggio ogni volta che vanno da qualche parte, nei fine settimana, quando lui rientra
dallOlanda. La meta, solitamente, è la località di qualche gara o, in caso di
allenamenti, dove è possibile trovare piste di fondo o percorsi ciclistici suggestivi.
Lipotesi nozze in bicicletta è poi naufragata di fronte allimpossibilità di
mettersi in sella e pedalare con il lungo abito da sposa. Pur con tutta lavvertenza
e la prudenza del caso, cè sempre il rischio che lo strascico finisca nella catena
o fra i raggi e la sposa si ritrovi lunga e distesa sullasfalto.
Per quanto Francesca ci abbia fatto il callo, considerato
che le cadute per chi pratica questi sport rientrano nella routine, arrivare tutta
pesta allaltare non sarebbe sicuramente il modo migliore di iniziare la cerimonia.
E non è certo un caso che entrambi
dinverno si sfoghino con il triathlon invernale perché, come dice lei, il
divertimento in questa multi disciplina è sempre assicurato. Però la parte che
preferisco è lo sci nordico, che pratico ormai da dieci anni, e non potrebbe essere
diversamente per una che viene dalla marcia ed è poi passata inevitabilmente allo
skiroll. La frazione più faticosa ma dove di solito vado molto bene è la corsa,
come nel duathlon, mentre con la MTB sono più scarsa. Mi diverto tanto ma passo la
maggior parte del tempo a tirarmi su da terra....e se trovo chi dice che quando la bici si
impunta e ti fa fare una bella piroetta in avanti la neve è tenera..... Nessun problema
nel fondo, tanto è vero che ho ottenuto il miglior tempo di frazione e ho fatto la
differenza.
Con la carenza di neve che ha caratterizzato il mese di dicembre, ha
avuto qualche problema per allenarsi e ha cominciato la stagione con la Sgambeda. A
Livigno si è piazzata al 14° posto, proprio davanti a Laura Leoni, la moglie del CT
Pierluigi Papa, lamica che in gara si trasforma in avversaria. Carlotta, la loro
primogenita, è già stata precettata per portare gli anelli allaltare.
Parole sagge, quelle a proposito delle cadute, anche perché
lasfalto è sicuramente più duro della neve. Così si era pensato di rinviare
la biciclettata al trasferimento da Cernusco sul Naviglio, il paese della Rebecchi, a
Fiorenzuola dAdda dove, in un agriturismo, è stato programmato il pranzo di
nozze, con la non velata intenzione di coinvolgere nella sgambata anche gli invitati. Che
però non sono sportivi e neppure allenati, almeno non tutti. Il che significherebbe, se
dovessero sottoporsi ugualmente alla prova, metterli ko prima ancora che infilino le gambe
sotto i tavoli. Così, alla fine, ha prevalso una decisione salomonica: in bici, per chi
lo vorrà, dopo il pranzo, giusto per smaltire leventuale abbuffata.
Fatte le debite proporzioni parametrando la
concorrenza affrontata, c'è da sottolineare che in questo Europeo lormai prossima
sposa ha avuto la meglio sul partner, almeno per quanto riguarda i gradini del podio. Lui
su quello più basso, lei su quello più alto, sul quale era già salita lanno
scorso al campionato italiano e potrebbe riprovarci ai Mondiali del 4 marzo a Flassin, in
Val dAosta. Che avranno un seguito a fine agosto in Croazia, ma questa volta di
skiroll, dove a Oroslavje ritroverà quella durissima salita, da percorrere a tecnica
classico, che lha messa in difficoltà nella prova di Coppa del Mondo
dellestate scorsa. Non era allenata e lha patita; ha già assicurato che si
presenterà in formissima. Non cè da dubitarne: il matrimonio, di solito, fa bene
agli atleti. Anche per quella questione ormonale e di tranquillità psico-fisiologica che
caratterizza gli sposini novelli
..
Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it
Aggiornato il 16-02-07. |