Skiroll.it: Aggiornato il 01-01-00.

Mondiali skiroll: Ilenia Casali punta al titolo juniores

Fortissima in salita, nel prologo e nel pursuit trova il terreno ideale per esprimersi. Ma c'è un altro azzurro pronto a creare la sorpresa: è Sergio Bonaldi che a Grigno,  in salita, ha stroncato Di Gregorio, Theodule e Paredi

“Il miglioramento sul piano fisiologico c’è stato: sono aumentati la soglia massima, la soglia media, il VO2 max. Il confronto viene fatto sui test del 2005, fatti a Sondalo, poiché non disponiamo di quelli del 2006, effettuati invece a Rovereto. A metà settembre, sempre a Sondalo, li confronteremo con quelli di giugno e potremo avere un quadro più preciso. La ragazza però c’è: i dati che emergono sono incontestabili. Ha  seguito i programmi che le ho predisposto, va curata soltanto sui particolari tecnici. Lo faremo fin dal prossimo raduno sulla neve, allo Stelvio”. La ragazza in questione è Ilenia Casali, fondista all’ultimo anno da junior, e ad esprimere questo parere è Aurelio Martinelli, l’allenatore che l’ha seguita dall’inizio quando è entrata in squadra e che, da quest’anno, ha assunto il ruolo di coordinatore del settore giovanile e della nazionale juniores Under 23.

Ne parliamo con riferimento allo skiroll perché da giovedì questa ragazza di Prato Carnico sarà l’elemento di punta della nazionale femminile juniores ai Mondiali di Oroslavje, in Croazia. L’unica, della sua categoria, che si esalta, e sa esaltare chi la vede, quando la strada sale e la pendenza aumenta. Si lascia dietro anche maschi che godono di ottime credenziali: nella scalata dello Zoncolan (nella foto) ne ha persi parecchi per strada. Un grosso motore, una tecnica, come detto, da affinare. Sugli sci e, naturalmente, anche sugli skiroll, anche se la partecipazione alle gare è ridotta.   Al campionato italiano di Montebelluna ha retto fino all’ultimo il passo delle seniores, dimostrando buoni numeri anche nel misto; lo stesso aveva fatto a Sgonico, nella prima gara di stagione, su un percorso rognosetto sul piano tecnico, e doveva vedersela con le primattrici dello skiroll femminile. Anna Rosa, Viviana Druidi e Mateja Bogatec l’hanno battuta solo in volata; fino all’ultima curva erano ancora insieme.

 

Studia da segretaria d’azienda, aspira ad entrare in un corpo militare. Nel fondo ha già dimostrato di valere, un  titolo mondiale nello skiroll potrebbe agevolarle la strada, magari quella del C.S. Esercito dove i fondisti sono guardati con un occhio di riguardo e lo skiroll è una benemerenza aggiuntiva.
Nel fondo ha cominciato da bambina, mettendosi sulle code di papà Maurizio, operario in una cartiera con una gran passione per gl,i sci stretti. Si allena con lei nel tempo libero dal lavoro, partecipa a gare regionali se combinano i turni. E capita che, quando vanno per piste, lei gli tiri il collo. Non per mancanza di rispetto, poiché pur sempre una certa soggezione, ma è la legge dello sport. Chi è più forte impone il suo passo. “Però quando è quando è stanco”, premette  a mo’ di giustificazione. Prime gare dopo i 10 anni, sempre prima o seconda nelle NG, qualche titolo italiano alle spalle, quest’anno ha trovato maggior concorrenza. Ci sono altre giovani emergenti, alle quali la militanza nei corpi militari offre  maggiori opportunità di ottenere risultati. Va meglio a skating
(nella foto) che non in alternato; per puntare a grossi traguardi deve fare ancora un salto di qualità. I mezzi non le mancano, necessita probabilmente di maggior convinzione.

I percorsi dei Mondiali sembrano fatti per lei. Anche se non ama particolarmente il passo alternato, con le pendenze che troverà in Croazia non dovrebbe temere la concorrenza. Le russe sono le più forti, ma in piano. Finora, almeno in Coppa del Mondo, non si sono viste juniores in grado di impensierirla. Può darsi che, trattandosi di un Mondiale, venga fuori qualche sorpresa, ma dovrebbe essere una veramente forte.  Tra l'altro, con la partenza unica, potrà battersi con le seniores, fra le quali non mancano atlete di peso, che potranno darle una mano a creare ulteriore differenza. La sua è una delle tante carte vincenti che schiera in questa occasione la nazionale azzurra: riteniamo che  saprà rispondere con fatti all’attesa che si è i creata attorno a lei.

E non è l’unica esordiente in grado di dare uno scossone all’ambiente dello skiroll che nelle occasioni che contano appare “ingessato” sui soliti nomi. L’altro emergente è il bergamasco Sergio Bonaldi (nella foto dietro Moriggl alla Bostelroll), biathleta del Centro Sportivo Esercito che, trovandosi un po’ accantonato in questa la specialità,  in primavera ha provato a dedicarsi allo skiroll agonistico. Prima apparizione a Pejo, schierato al via in fondo al gruppo per la miopia del giudice di gara, ed è subito sul terzo gradino del podio dietro Di Gregorio e Paredi. A Piglio, in Coppa del Mondo, è ancora terzo: stesso ordine di arrivo, ma protagonista assoluto poiché è quello che, con Pietro Piller Cottrer, ha imposto il ritmo alla corsa.

 Domenica a Grigno, in Valsugana, nel Trofeo Massimo Larentis di Coppa Italia, su una salita durissima di 13 km, si è involato a metà gara e si è preso il lusso di lasciare a 50” Di Gregorio, a 4 minuti Theodule, a 7 e mezzo Paredi. E anche in questo caso l’hanno fatto partire in fondo al gruppo, ma dopo mezzo chilometro era già con i battistrada. Come un rullo compressore, un passo impressionante, un ritmo che ha stroncato avversari ben più titolati di lui che, a questo punto, si candida anche per il podio mondiale con Di Centa e lo stesso Di Gregorio. Sempre più sbalorditivo, considerando che mantiene la forma dall’inizio di stagione, senza mai una pausa né flessione alcuna.

A Barzio, sabato scorso, accoppiato a Theodule nell’americana che li vedeva opposti ai migliori fondisti italiani, nella sua frazione ha lottato spalla a spalla fino all’ultimo con Pietro Piller Cottrer, ribattendo puntualmente alle trenate del campione olimpico di staffetta e mondiale della 15 km TL. Il migliore acquisto di questa stagione per lo skiroll: e non è certo un caso che già con la prima gara si sia guadagnato un posto in nazionale. Dove ha iniziato una nuova carriera.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

La cronaca di Renato Angonese

Barricata di Grigno (r.a.)  - Il trofeo Massimo Larentis, nato alcuni anni fa per ricordare un pioniere trentino dello skiroll prematuramente scomparso, è divenuto gara itinerante ma, probabilmente, la sede scelta quest’anno è destinata a diventare definitiva perché la nuovissima strada forestale che collega Grigno  alla sua montagna raccolta a nord-est  della piana di Marcesina possiede tutti i numeri tecnici per diventare una classica.

Tredici chilometri con oltre mille metri di dislivello, una sorta di…..Mortirolo trentino, hanno pronunciato, come da pronostico,  verdetti tecnici inappellabili e così è stato perché a dominare le nuove rampe verso il vicentino c’è riuscito, alla grande, Sergio Bonaldi lo skirollista italiano più in forma, sconosciuto alla specialità sino a pochi mesi orsono in quanto proveniente dal biathlon. Col tempo di 51’27”08 è risucito a fare il   vuoto rifilando 50” ad un Alfio Di Gregorio in forma mondiale e ben 1’24”6 a Cristian Zorzi che pur non essendo al pieno della forma è pur sempre campione olimpico. Un podio assoluto di eccezionale valore certamente degno di chi, con questa prova, si voleva ricordare.

I vicentini, presenti in buon numero, hanno sfoderato le solite prodezze giovanili  del “clan Gheno”  il cui numero aumenta di gara in gara, le positive prestazioni di Sebastiano Pozza (Cs Bassano) e Stefano Rigoni (Gsa Asiago),  l’ottima vena dello junior di Lugo Alberto Duso (Sav & Caltrano), secondo di categoria, la buona performance di Marta Fabris aspirante del Gsa Asiago, l’ennesima gara generosa del “master” di Rubbio Marco Crestani (Gsa Asiago) pure lui secondo.

Salendo nella scala-master da segnalare la vittoria di Roberto Martini (Gsa Asiago) ed il secondo e terzo posto di Vittorino Corso (Gsa Vicenza) e di Gino Ceccato (Cs Bassano).

Aggiornato il 01-01-00.