DISPONIBILI ALTRI 8.000 BIGLIETTI PER LA 50 KM DI DOMENICA

Costo 10 euro, posti in piedi lungo il percorso; 20 euro per il parterre. Dove e come acquistarli.  L’ultima gara delle Olimpiadi occasione di una gran festa popolare

 Ecco come sono “spariti” 180.000 biglietti : lo spiega  Paolo Viberti su Tuttosport

 Caso doping: Walter Mayer, arrestato in Austria, è finito in una clinica psichiatrica

 Meglio tardi che mai. Ha prevalso il buon senso, che purtroppo era mancato fin dall’inizio, già al momento in cui era stato presentato il “ticketing”, cioè il programma di vendita dei biglietti per le gare delle Olimpiadi. In quell’occasione era stato spiegato che, per evitare problemi legati alla logistica e ai trasporti, era stato volutamente contingentato l’accesso ai siti di montagna e in particolare a Pragelato, per le gare di fondo e salto, limitando il numero degli spettatori. Il minor incasso avrebbe avuto come contropartita  minor problemi di accesso  per gli spettatori. E’ stato così, ma contemporaneamente si è ottenuto il risultato che le gare sono state finora seguite da un pubblico meno numeroso di quello che sarebbe intervenuto se fossero stati disponibili i biglietti, per quanto il prezzo fosse stato subito ritenuto esagerato.

 Sicuramente concorrenziale con Salt Lake City e Atene, cui si faceva riferimento, ma troppo caro per le tasche italiane e non solo, tanto è vero che si sono registrati vuoti imbarazzanti non solo sulla tribuna, ma anche nel parterre e attorno alle piste, ad eccezione della giornata della staffetta maschile. Di qui la decisione del Toroc di dar vita ad una gran festa popolare per la a 50 km TL con partenza in linea in programma domenica alle ore 10.  E’ quindi possibile acquistare altri 8.000 biglietti a 10 euro, appositamente creati per assistere alla gara lungo il percorso (posti in piedi). Sono ancora disponibili anche biglietti a 20 € che consentono di assistere alla gara, sempre in piedi, ma nel parterre di arrivo. Saranno così in totale 15.000 i tifosi che potranno sostenere gli atleti nell’ultima gara delle Olimpiadi di Torino.

Vista la grande affluenza che interesserà il sito di Pragelato Plan, si consiglia di recarsi sul posto con largo anticipo, considerando che i cancelli apriranno alle 7 del mattino. L’accesso a Pragelato sarà consentito sia dalla direttrice Pinerolo-Pragelato che da Oulx dove saranno disponibili le navette. I biglietti saranno in vendita fino a sabato 25 sera, ma non il giorno stesso della gara. Il ritiro dei tagliandi acquistati on line o telefonicamente avverrà in prossimità dell’ingresso spettatori (località Granges) a partire dalle 7,30.

I biglietti dei Giochi di Torino 2006 si possono acquistare:
Online

· www.torino2006.org/tickets

In Italia
· ai Box Office di tutti gli impianti sportivi e del parcheggio di interscambio di Oulx
· in tutte le filiali della Banca Sanpaolo e delle banche del gruppo
· in tutti i punti vendita TicketOne tra cui, a Torino, Atrium, FNAC, Metropolis, Saturn, Media World, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Regione
· al Superstore di piazza Vittorio Veneto a Torino
· al Main Ticket Centre di Piazza d’Armi
· ai box office di tutti gli impianti cittadini e montani
· al Box Office in Via Battisti 4 (tra piazza Carignano e piazza Carlo Alberto), aperto tutti i giorni dalle 17 alle 24, per rispondere alle esigenze di coloro che non possono acquistarli in orari diurni.
· agli uffici Montagnedoc nelle Valli Chisone e di Susa
· call center 848 88 2006
· servizio 12.54 di Telecom Italia

 Ma perché tutta questa carenza di biglietti? Lo ha spiegato bene Paolo Viberti su Tuttosport. Ne riprendiamo l’articolo.

 Spariti 180 mila biglietti

Kasper, presidente Fis: « Colpa del Cio, se ne frega se la gente non va alle gare». Il Toroc dice di averne venduti 850.000 su un milione e per la 50 km di fondo ci saranno 8.000 ticket in più a 10 euro. Per il curling non se ne trova uno, ma restano posti vuoti

 SESTRIERE. Caos biglietti a Torino 2006, nel senso che s’è persa l’occasione per regalare all’Italia un’Olimpiade... affollata. Almeno sugli spalti, visto che per le strade del capoluogo piemontese l’entusiasmo è alle stelle. Ma le tribune dei siti montani non sono affatto da Giochi Invernali: tanti posti vuoti, nonostante la difficoltà incredibile a reperire tagliandi di entrata. Gianfranco Kasper, il presidente della Fis ( la Federazione Internazionale) ci ha sottolineato la sua perplessità: « Colpa del Cio, che affida troppi biglietti agli sponsor, fregandosene se poi la gente andrà effettivamente alle gare. Problema delicato, da risolvere assolutamente » . Nel frattempo, per correre ai ripari, il Toroc ha messo in vendita ottomila ticket a 10 euro l’uno per la 50 chilometri di fondo del 26 febbraio. Sarà quella l’ultima gara “ montana” di questi Giochi di Torino 2006. « Il fondo - ha spiegato Cesare Vaciago, il direttore del Comitato Organizzatore - è la disciplina in cui questo fenomeno dei biglietti fantasma si è fatto più sentire. E poi questa disciplina è quella in cui le persone si spostano più facilmente lungo il percorso. Il rischio, davanti alla tv, è quello di avere l’impressione che ci sia poca gente. Non possiamo prendere un’identica iniziativa per le altre gare perché i trasporti potrebbero andare in tilt, cosa che invece non dovrebbe accadere il 26 febbraio visto che la 50 chilometri è l’ultima gara in programma » .

E mentre lo stesso Toroc annuncia di aver già venduto 850 mila biglietti ( sul milione in totale), dal curling arriva un urlo di rabbia: non si trovano più i biglietti su Internet, all’Atl, al San Paolo o al botteghino del Palaghiaccio. Eppure sulle tribune restano molti posti liberi. Perché?

Spieghiamo un fenomeno che è assurdo soltanto in apparenza. Le regole del CIO impongono l’acquisto di ticket da parte di particolari categorie. Queste ultime sono i comitati Olimpici Nazionali, gli sponsor e i fornitori logistici. Gli unici due enti che non hanno obbligo alcuno di acquisto sono il CIO stesso e la Nbc, la tv americana. Tutte le categorie “ precettate” hanno comprato dal Toroc 360 mila biglietti, la metà dei quali si valuta siano andati persi ( nel senso di regalati a persone che non garantiscono la propria presenza sugli spalti). Questi 180 mila biglietti persi portano a un’assenza media di 1.000 spettatori per ciascuno dei 177 eventi di questi Giochi. Questa, però, è una valutazione statistica: se nell’hockey mancano assai meno di 1.000 persone ad ogni match, in altri settori gli spazi vuoti sono ben più ampi. E lo sci di fondo paga una sistemazione logistica difficile.

Il Toroc ha dunque chiesto a coloro che avevano comprato ticket per obblighi CIO di restituire i tagliandi che non erano stati assegnati, ma nessuno ha risposto affermativamente a tale appello, tranne la Jet Set, uno dei fornitori logistici, che ha devoluto la sua parte “ invenduta” in beneficenza.

Perché nessun altro ha risposto all’appello? Perché fondamentalmente ciò che interessa è vendere il prodotto e incassare, non certo vedere un bel colpo d’occhio sulle tribune. E il fenomeno del bagarinaggio? Spiegabile anche questo. Facciamo un esempio: il CIO obbliga lo sponsor olimpico “ Piripacchio” a comprare 1.000 biglietti a 80 euro l’uno. Tale sponsor regala parte dei biglietti ai propri fornitori e questi ultimi - non intenzionati a presenziare all’avvenimento - cedono alle pressioni dei bagarini vendendo i ticket a 40 euro l’uno. A chiudere il cerchio, i bagarini a loro volta rivendere i biglietti a 50 euro, prezzo nettamente inferiore rispetto ai prezzi imposti inizialmente dal Toroc. E così tutti ci guadagnano, mentre le tribune sono vuote e i parenti degli atleti restano a casa perché non sicuri di poter entrare negli stadi di gara. Viva l’Italia olimpica!

 L'Austria licenzia Mayer: arrestato,  finisce in una clinica psichiatrica

 Braccato in Italia, arrestato in Austria, misconosciuto dalla federazione austriaca di sci: la lunga giornata dell'"uomo nero" del biathlon, Walter Mayer, ha l'epilogo in tarda serata, con il licenziamento ufficiale da ogni incarico federale annunciato dal portavoce della federazione austriaca e con l’arresto avvenuto in Austria e il successivo ricovero in una clinica psichiatrica dove è controllato a vista perché avrebbe manifestato tendenze suicide.

Mayer, infatti, è stato fermato dalla polizia austriaca dopo aver forzato un blocco stradale e ferito un agente. Si trovava nel suo “van”, su una piazzola dell’autostrada una ventina di chilometri dopo il confine, dove si era fermato per dormire, quando una pattuglia della gendarmeria lo ha svegliato per un controllo. Il tecnico ha acceso il motore dandosi alla fuga e ferendo in questa manovra un agente. C'è stato un inseguimento e Mayer con la sua auto ha sfondato un posto di blocco che la gendarmeria aveva predisposto. Tutto è avvenuto nella zona di Patesion. La macchina del tecnico è rimasta praticamente distrutta e gravi danni ha subito anche un'auto della Gendarmeria austriaca.

Sono due gli avvisi di garanzia contro l'ex ct della nazionale austriaca di fondo. Si tratterebbe di due provvedimenti "fotocopia", relativi al fatto che, nonostante la squalifica, Mayer abbia frequentato i siti olimpici in cui soggiornavano i team di fondo e biathlon dell'Austria.

 Trovate siringhe e medicine, espulsi dalla squadra austriaca i due biathleti

 Nel blitz di sabato presso le squadre di fondo e biathlon austriaco, la polizia avrebbe ritrovato siringhe e svariate medicine. La televisione di Stato austriaca parla esplicitamente di 100 siringhe, 30 pacchi di varie sostanze mediche da vendersi solo sotto prescrizione, come il salbutamolo normalmente usato per combattere l'asma, e diversi apparecchi per trasfusioni e test ematici.

La commissione medica del Cio ha inoltre confermato che "dieci atleti austriaci sono stati sottoposti a test antidoping sabato", in concomitanza con il blitz deciso dalla magistratura italiana. Il responsabile della commissione, Arne Ljungqvist, ha spiegato che sei fondisti e quattro biatleti sono stati sottoposti ai controlli effettuati tra Torino e San Sicario. I test hanno riguardato solo le analisi delle urine e i risultati saranno resi noti entro due giorni.

Da parte sua IiComitato olimpico austriaco ha espulso dalla squadra i due atleti del biathlon che avevano improvvisamente lasciato il villaggio, poche ore dopo la perquisizione da parte dei carabinieri. Si tratta di Wolfgang Perner e di Wolfgang Rottman. La decisione è stata presa personalmente dal presidente del Comitato olimpico austriaco, Leo Wallner.

 Zorzi: "Sul doping nessuno deve credere di essere più furbo"

 "Siamo contenti del lavoro delle forze dell'ordine e di quello dell'Agenzia mondiale antidoping. Ci dispiace solo che qualcuno creda di essere più furbo". E' questo il parere di Cristian Zorzi a Radio Anch'io in merito al blitz dei carabinieri nel ritiro austriaco.

 Giorgio Brusadelli         
www.fondoitalia.it