Skiroll.it:
Aggiornato il 26-03-06.
SKIROLL
IN FORTE CRESCITA ANCHE SUL PIANO MEDIATICO
Intervista con il CT Pierluigi
Papa che spiega le novità di stagione: 13 prove di Coppa Italia, 7 titoli tricolori,
nuove modalità di selezione per la nazionale, inserimento dei fondisti in certe gare.
Con il ritiro a Trieste dal 29 Aprile al 1 Maggio, in occasione della prima
prova sprint di Coppa Italia, sul lungomare allaltezza di Piazza dellUnità
DItalia, riapre la stagione agonistica della nazionale di skiroll, che sarà
impegnata nella Coppa del Mondo 2006, e nei campionati continentali in programma a Mosca
in agosto. Abbiamo fatto il punto sulla situazione dello skiroll con il Commissario
Tecnico Pierluigi Papa (nella foto con il consigliere federale Naroli).
Iniziamo con il calendario
gare: appuntamenti clou, e programma della squadra azzurra per il 2006
Anche in questa stagione si continua ad assistere al moltiplicarsi delle competizioni
in ambito nazionale. La Coppa Italia, che sino a tre anni fa presentava sei appuntamenti
in tutta la stagione, questanno prevede tredici prove, oltre alle 7 competizioni
valide per i titoli nazionali: sprint, staffetta, piano, pursuit, salita TC, salita
skating, granfondo. E un buon segno per la nostra disciplina, perché potremmo
presentarci in tutte le regioni del Nord Italia, e nel Lazio. Le competizioni valide per
la classifica finale rimangono sette, come lo scorso anno, in modo che i club non siano
costretti a troppi trasferimenti.
In campo internazionale sarà la seconda
edizione di Coppa del Mondo retta dalla nuova sottocommissione, e ciò costituisce una
garanzia in termini organizzativi e di comunicazione, che sono i due obiettivi principali
della nuova gestione. La scommessa da vincere rimane sempre quella in termini di
partecipazione, e cioè bisogna convincere nuovi paesi ad investire sullo skiroll. Segnali
di interessamento ci sono, si dovrebbero però trasformare in fatti concreti.
Novità in tema di nazionale : criteri selezione sempre identici? Qualche
cambio rispetto all'anno scorso?
Questanno gli atleti di interesse nazionale saranno suddivisi in due
gruppi. La squadra titolare di Coppa del Mondo dovrà concentrarsi sulle competizioni
internazionali, dove gli atleti sono chiamati a dare il top. I componenti di questa
squadra potranno svolgere i loro programmi di lavoro con tranquillità, in quanto la
convocazione alle gare verrebbe meno solo in caso di infortunio o di un calo della
prestazione evidente e non giustificabile. Gli atleti della squadra A, invece, si
guadagneranno la convocazione con i piazzamenti nelle competizioni federali. Chi
dimostrerà di essere allaltezza, verrà convocato in Coppa del Mondo.
Alcuni senior sono stati inseriti ancora nella squadra giovani, affinché
possano crescere nella prestazione con gradualità, e possano guadagnarsi la convocazione
per poter aumentare il bagaglio di esperienza in ambito internazionale. Sarebbe assurdo,
infatti, mettere un giovane a competere da subito per la qualificazione con atleti che
vincono in Coppa del Mondo, come sono i nostri senior titolari. Ciò comporterebbe un calo
della motivazione e un abbandono da parte dei giovani, nel momento di passaggio alla
categoria senior, cosa che vogliamo al più possibile evitare.
Inoltre le porte rimangono aperte per
tutti i fondisti di spessore, come sempre è avvenuto durante la mia gestione. Inutile
sottolineare il risultato in termini di raccolta di risorse e di comunicazione che
garantisce linserimento di questi campioni, come è avvenuto a Sestola con
linserimento di Piller e di tutta la nazionale delle lunghe distanze (nella foto Cattaneo, vincitore della Fis Marathon Cup)
Partiremo senza Viviana Druidi (nella foto), in
attesa di chiarimenti con i responsabili della Federazione ai quali la Commissione skiroll
ha prospettato il caso. Spero di potere recuperare latleta il più presto possibile,
ma ci vuole un suo gesto. Spero che la stessa abbia lintelligenza di mettere la
parola fine sulle vicende
dello scorso anno. Con me si è chiarita completamente. Lo stress delle competizioni
ha impedito che si mordesse la lingua un attimo prima di dire certe cose. Situazione da
parte mia ampiamente compresa, essendo anche io un atleta, e avendo partecipato anche io a
competizioni di spessore, come le Universiadi.
Novità per quanto riguarda la
Federazione: quanti tesserati? C'è maggiore appoggio?
Lo skiroll conserva una tendenza positiva sotto il profilo del tesseramento: anche
questanno si conteranno cinque nuovi club affiliati (in Lazio, Friuli, Veneto e
Lombardia), che corrispondono ad un aumento percentuale del 25% per il nostro settore.
Ciò è da imputare non solo alla bontà del lavoro della nuova dirigenza, ma soprattutto
allincuria della precedente gestione, che assisteva inerme alla lenta agonia e
disaffezione alla disciplina. Tutto era fermo ed identico, ed ogni anno si perdeva
qualcuno. Il settore si occupava solo di aumentare la conflittualità interna, senza porsi
obiettivi programmatici. La Federazione Pattinaggio forse sapeva a mala pena che lo
skiroll era una delle discipline affiliate.
Dobbiamo recuperare i danni causati
dallimmobilismo del passato, e proporre continui cambiamenti e aggiornamenti. In
questo senso la nostra disciplina è oggi un magma in lento ma continuo movimento, la
temperatura è ancora calda, e prima di raggiungere stabilità ci vorrà ancora molto
lavoro. Ora il tesseramento dello skiroll rappresenta circa il 10% del settore corsa.
Numeri importanti e di estrema soddisfazione.
Il contatto con la Federazione è quotidiano, e lattenzione
rivolta al settore è pari a quella delle altre discipline. Si vede con piacere
l'interazione con i fondisti. I due olimpionici della staffetta, Piller Cottrer e Zorzi (nelle foto) prendono regolarmente parte al campionato italiano di
staffetta con i colori dello Sci Club Montebelluna: Abbiamo inserito lo skiroll tra le
discipline della Scuola federale si.p.a.r. e lo scorso anno il nostro corso ha avuto un
grosso successo di partecipazione. Si pensi allassurdità di una disciplina sportiva
che non prevedeva un corpo docente. E come costruire una casa, scordandosi delle
fondamenta.
Si deve poi considerare che
lItalia è leader in questo sport, non solo per i risultati della nazionale, ma
anche sotto il profilo del numero dei praticanti, delle gare che si svolgono nel corso di
una stagione, della comunicazione, del reperimento di risorse. Sotto questo aspetto siamo
la nazione guida, e speriamo che il nostro esempio sia seguito da più nazioni possibili.
I prossimi obbiettivi saranno la
redazione di un testo tecnico sullo skiroll, la partenza di un programma di test
medici-sportivi, e il miglioramento del livello qualitativo delle competizioni federali.
Sponsor: ci sono novità?
Nel campo delle sponsorizzazioni ci sono contatti, che potrebbero portare positive
novità per la prossima stagione. Daltro canto linteresse mediatico che gira
intorno allo skiroll ha raggiunto livelli sbalorditivi. Il sito Skiroll.it registra già
adesso che siamo solo allinizio della stagione 4.000 contatti giornalieri. Mille
contatti settimanali dal Nord America, 100 dalla Cina, 800 dallInghilterra. La Cina
addirittura si collega più volte rispetto alla Russia, che è una nazione con un
fortissimo movimento skirollistico.
Lo scorso anno per la prima volta, la
gara più visitata è stata la tappa Italiana di Coppa del Mondo a Sestola, che ha
superato il Trofeo Sportful. Il mese di settembre 2005, con i Mondiali e la Rollissima del
Cimone ha contato 120.000 contatti, suddivisi in 80 paesi di tutti e cinque i continenti.
Quando guardo le statistiche, mi fermo a
immaginare chi siano coloro che, settimanalmente, si collegano da Honk Kong. Essendoci
stato da poco, non riesco proprio a focalizzare chi possa essere interessato allo skiroll
in quella città. Se si volesse fare una ricerca sugli effetti della globalizzazione,
skiroll.it sarebbe un ottimo terreno di studio.
Sono numeri che parlano da soli.
Laumento di interesse è costante e pari al 20% annuo. D'altronde il segreto è uno
solo: la bellezza del nostro sport, e il divertimento che assicura a chi lo pratica.
Dopo tre anni di guida della nazionale, inizia a farsi spazio anche il
passato: i ricordi più belli?
Le soddisfazioni sono state tante: la vittoria della staffetta maschile di La
Tremblade, mi balza alla mente per prima, poiché è la competizione che più mi ha
impegnato nei due anni che hanno preceduto questi Mondiali. Le scelte, in una
competizione del genere, condizionano il risultato, e la responsabilità è grande. Tutto
alla fine è andato come doveva andare, poiché ho avuto la fortuna di avere in squadra
tre ragazzi magnifici.
Un altro episodio che mi ha colpito è stato in Germania, a
Geyer, lo scorso anno: Anna
Rosa ha perso la gara allo sprint, poiché le ho indicato che doveva fare ancora un
giro, invece di prepararsi allo sprint finale. Quando le ho chiesto scusa, mi ha risposto
dicendo che mi doveva dare un cazzotto in faccia, ma mi perdonava perché se non ci fossi
stato io, non avrebbe ripreso lagonismo nello skiroll. E stata molto carina,
meritavo veramente un pugno in faccia, e dato da Anna avrebbe lasciato anche il segno!
Le prime vittorie allo sprint dei
fratelli Bogatec sono state un altro momento indimenticabile, Mateja (foto
sopra) a Cesis, e David a
Oroslavje (lo vediamo mentre, a Pavullo, batte l'iridato dello
sprint Glushkov). Vittorie insperate perché sino ad un anno prima il nostro
ritardo nella specialità dello sprint non faceva presagire i sette centri nella Coppa del
Mondo e il titolo mondiale di Mateja. Ma i momenti doro sono tanti, riguardano tutti
i ragazzi, e mi scuso e abbraccio tutti quelli che non ho citato.
Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it
Aggiornato il 26-03-06. |