Le interviste |
Mirco e Anne, i conuigi dello skiroll
mondiale L'appuntamento era per le prime ore
del pomeriggio a Quero, nella casa di Mirco e Anne. Era il 1985 e, mentre Anne iniziava l'intera famiglia alla pratica di questa disciplina nella lontana Rotterdam, Mirco si avvicinava allo skiroll prestandosi come "collaudatore" di materiali e prototipi che Evio Tiozzo, artigiano feltrino, stava costruendo in via sperimentale. Il giovane Mirco rappresentava un valido banco di prova per questi attrezzi, in quanto già a quelletà manifestava notevoli doti atletiche; sciava dall'età di 6 anni, praticava con passione la corsa campestre, e poteva contare anche sui preziosi consigli di papà Luigi, che è uno dei pionieri di questo sport in Italia, avendo iniziato già negli anni '70. Da allora sono molte le barre che si sono rotte e molte le ruote che si sono fuse sotto la forza impressa dal giovane Mirco, che all'epoca pesava 80 chili. Molto più a nord, nella lontana Olanda,
Annemarie Straub dedicava la maggior parte del suo tempo agli impegni scolastici e alla
pratica dello sport. La sua più grande passione è sempre stata lo sci di fondo; aveva
solo 5 anni quando i suoi genitori la portarono per la prima volta sulla neve, ma le
piaceva molto anche l'atletica, soprattutto misurarsi sugli 800 e i 1000 metri e nelle
corse campestri a cui partecipava con assiduità. Nel 1989 entrava a far parte della
nazionale olandese di sci nordico e skiroll. Ha partecipato, a quattro edizioni dei
mondiali juniores di sci: "Per me era una soddisfazione immensa constatare che
avevo lasciato alle spalle qualche atleta... mi riempiva di gioia il solo fatto di essere
lì a fare quelle splendide esperienze di vita"; nel '93 partecipava per la prima
volta alla Coppa del mondo di skiroll. Intanto Mirco si diploma all'Istituto
tecnico di Feltre, in Meccanica Industriale e inizia ad ottenere i primi successi nello
skiroll. Vince nel 1993 la sua prima gara, a Puos d'Alpago sotto un'acquazzone, dando
prova di una straordinaria tenacia che lo avrebbe portato molto lontano: "Ho
iniziato a vincere e ad essere competitivo anche nelle gare in piano, nel momento in cui
ho maturato l'intenzione di fare sul serio con lo skiroll". E' il 1997 quando Mirco scorge per la prima
volta Anne e ne rimane colpito, ma solo l'anno successivo, a Pinzolo in occasione dei
mondiali, Anne noterà, e non solo per i risultati agonistici, il forte skirollista
azzurro. Dopo qualche mese, Anne si
trasferisce a Quero dove viene accolta con molto calore da papà Luigi e mamma Marisa:
"mi ritengo molto fortunata ad essere capitata qui; il posto in cui vivo mi piace
tanto e la famiglia di Mirco è veramente splendida. Mi hanno aiutata molto quando sono
arrivata e sarò sempre loro riconoscente per tutto quello che hanno fatto per me". Quando riescono a far coincidere gli orari, Anne e Mirco si allenano insieme; oltre all'allenamento sul mezzo specifico finalizzato al perfezionamento della tecnica e allo sviluppo dell'abilità (diversificano l'allenamento di velocità da quello di resistenza), praticano altri sport per incrementare la resistenza e la forza: corrono a piedi e in bicicletta - utilizzano sia la bicicletta da corsa che la mountain bike -, Anne ama molto anche nuotare ed entrambi svolgono lavoro specifico in palestra. Anne è molto contenta di partecipare alle
gare del circuito italiano di skiroll: "Sono davvero belle e mi trovo molto bene
con le altre atlete che vi partecipano, siamo diventate grandi amiche, soprattutto con
Barbara Sartor con la quale, quando è possibile, mi alleno volentieri visto che abita da
queste parti". Il proposito di Mirco per il 2003: " battere Re Alfione! Non sarà facile, ma non devo lasciare nulla di intentato". La giornata tipo dei coniugi Collavo è
veramente frenetica, impegnati come sono a dividersi tra lavoro e allenamento. La
mattinata di Mirco è spesso dedica alla costruzione delle mitiche "Ercoline"
-sempre più richieste in ogni parte del mondo- e all'allenamento; il pomeriggio lavora
presso l'Enel di Feltre fino alle 17.30, quando finalmente può tornare a casa e stare un
po' con Anne, che ha lavorato fino alle 16.00. Valeria Ulian |