La salita di Marilleva lancia Simone Paredi ed Erika Bettineschi
Scatenato l'alpino comasco, che stacca Bianchi e Gabrielli. Ritirato Di Gregorio. La bergamasca, con l'allievo Daniel Morten, stronca Viviana Druidi sul terreno preferito
MARILLEVA (TN) - Gara difficile, forse la più dura del calendario, il Trofeo Comune di Mezzana, 2ª prova di Coppa Italia, quella che ha avuto luogo domenica 7 maggio a Marilleva in Val di Sole, da quota 900 a 1400, con pendenze abbondantemente superiori al 10%. Tecnica libera ma, considerata appunto la pendenza, almeno un terzo dei concorrenti, hanno gareggiato a passo classico con skiroll a botticella o a tre ruote, spuntandola, in certe categorie, su chi andava a skating. E’ stato il caso, per esempio, di Daniel Morten, del Caleppiovinil, la società organizzatrice che ha accorciato di qualche centinaio di metri, portandola a 4 km la distanza sulla quale si sono impegnati allievi, aspiranti e donne. Settimo ai campionati italiani di fondo, Morten si è fatto valere anche con gli skiroll, facendo da battistrada a Erika Bettineschi (nella foto, sul podio, con Simone Paredi), prima della categoria femminile, con la quale è poi arrivato al traguardo distanziando nettamente i diretti concorrenti.
Passo alternato da parte sua, skating a cric croc per quanto riguarda la Bettineschi, tornata finalmente ai fasti di un tempo, tanto da lasciare a più di un minuto Viviana Druidi, che nella stagione passata ha dominato le gare femminili in salita. Per un chilometro e mezzo hanno fatto gara parallela finché la forestale ha perso gradatamente terreno mollando poi nel finale. Prova convincente, quella di Erika, che già al recente raduno di Trieste si era dimostrata in bella condizione. “Ho ripreso ad allenarmi come un tempo, senza più stravolgere le mie caratteristiche. Per migliorare sul piano avevo cercato di allungare il passo e trascurato la preparazione in salita, che era e resta il terreno che mi è più congeniale. Sono dunque tornata alle vecchie abitudini e la differenza si è vista”.
L’altra grossa novità riguarda Alfio Di Gregorio che, per la prima volta da 13 anni a questa parte, è stato battuto in una gara in salita in Val di Sole. Costretto al ritiro da un problema tecnico. Aveva rotto un puntale nella fase di riscaldamento, ha cambiato i bastoncini, ma in gara il problema si è ripetuto nuovamente. Si è trovato a malpartito, ha perso qualche metro, ha visto che in quelle condizioni non poteva tenere il passo dell’alpino comasco letteralmente scatenato fin dall’avvio, e si è ritirato. Nulla da fare, dunque, su quel percorso e contro un Simone Paredi (nella foto all'arrivo) sempre più convinto dei suoi mezzi, che finora aveva messo in evidenza solo sotto l’acqua. Il mago della pioggia lo chiamavano, un termine che da questo momento è troppo riduttivo. Ci troviamo di fronte ad un campione completo, in grado di esprimersi su ogni terreno, sprint compreso.
Degno erede di Alfio Di Gregorio che a 36 anni non intende però abdicare. Dice di non sentire ancora il peso dell’età, venderà cara la sua pelle: la stagione presenta quindi una serie di confronti interessanti nei quali, specialmente in salita, potrà inserirsi anche Eugenio Bianchi che in questa occasione è arrivato secondo. C’è stata corsa solo per i primi 2 km, in 5 a dettare il ritmo: oltre ai 3 già citati, Gabrielli (sempre forte quando la strada si impenna), Merlini, amatore che sa farsi valere, e Filippin che procedeva a tecnica classica. Sul primo strappo la selezione , con distacchi che si sono poi dilatati con il passare dei chilometri e il sempre maggior peso della fatica. La classifica parla chiaro al riguardo, e c’era quasi tutta la squadra nazionale. E' mancata la quantità, non certo la qualità.
Non molti, complessivamente, i concorrenti che hanno risposto al richiamo della gara che Massimino Bezzi organizza con passione e competenza. Calendario ricco di impegni, costi sempre maggiori per le trasferte, società in difficoltà: con 7 risultati da tener conto su 11 in ballo per la classifica di Coppa Italia, è logico che si facciano delle scelte che, in questa occasione, sono state influenzate anche dalla durezza della gara. Era scontato. Ha fatto quindi piacere l’entrata in scena della squadra dello Sci club Bobbio, tesserata per la prima volta con lo skiroll. Anna Maria Carini si è imposta nella categoria Dame, altri elementi si sono schierati fra i master. Si aspettano i giovani, che in questa occasione sono arrivati dalla Val d’Aosta, da Trieste e da Montebelluna ad aggiungersi al vivaio della Val di Sole che Massimino Bezzi sta coltivando con competenza. Sulla distanza più breve ha fatto debuttare il figlioletto Giulio, che quest’inverno aveva messo gli sci per la prima volta. Promette bene: tutto suo padre, stesso entusiasmo.
Purtroppo assenti, per quanto ne fosse stata ipotizzata la partecipazione, Veronica Cavallar e Davide Bresaola, i due campioni locali. Fondista emergente la prima, entrata a suon di risultati nella nazionale maggiore, combinatista il secondo, cresciuto nel Caleppiovinil. Due atleti sui quali la Fisi fa conto in proiezione Vancouver 2010. Purtroppo la gara ha sofferto la concomitanza della premiazione organizzata dalla Cassa Rurale Val di Sole proprio in questa giornata per festeggiare i due idoli solandri. Lamentata la latitanza federale: alle gare sarebbe sempre opportuna la presenza di qualcuno del settore tecnico, se non altro per mantenere il contatto con le società. Per un motivo semplicissimo: ascoltare eventuali argomentazioni in merito a eventuali problematiche o a quei regolamenti, concordati magari di fretta nella riunione nella quale si imposta il calendario, che poi si dimostrano, se non astrusi, sicuramente mal esposti e quindi di discutibile interpretazione.
Le classifiche
Giovani maschile km 0,700 1. Bezzi Giulio (Caleppiovinil) 4.55.0; 2. Ghira Luka (Mladina) 5.10.6
Giovani Femminile km. 0,700 1. Gonthier Sharon (Com. Mont. Monte Cervino) 6.01.2; 2. Praselj Jana Mladina 6.15.8