Peccato che la vittoria di Arianna abbia compromesso il podio di Magda Genuin, finita quarta. Eccezionale prestazione delle formazioni azzurre, scarso gioco di squadra. SABATO E DOMENICA EPILOGO IN VAL DI FIEMME
NOVE MESTO (CZE) 1 GENNAIO – Sprint finalmente su un percorso serio con due belle salite in grado di fare la differenza e i più forti sono venuti a galla: gli specialisti ovviamente, ma anche quelli maggiormente dotati di tenuta alle prove ripetute. E non è certo un caso che si siano qualificati ben 9 azzurri (5 maschi e 4 donne) e che se ne siano ritrovati quattro in finale: Christian Zorzi terzo, Arianna Follis prima (nella foto), Magda Genuin quarta, Marianna Longa sesta. Mai accaduto. Inoltre nella finale B Fabio Pasini è arrivato quinto e Giorgio Di Centa sesto. Da aggiungere il 14° posto di David Hofer, il 26° posto di Piller Cottrer , il 16° di Karin Moroder.
Qualificazione dominata da Genuin con addirittura 3 secondi su Follis, ma anche 4 maschi nei 10: 4° Hofer, 7° Zorzi, 9° Piller, 10° Di Centa con Pasini 16°. Tanta manna piovuta dal cielo si direbbe: basta guardare le classifiche della gara, della qualificazione e la stessa classifica generale che fra parentesi riporta gli abbuoni guadagnati nello sprint.
C’è indubbiamente di che essere soddisfatti poiché il risultato è superiore alle più rosee aspettative, ci troviamo in piena corsa per il traguardo finale tanto con i maschi che con le donne ma su questi risultati si deve ugualmente avanzare una considerazione che riguarda quello che oggi è mancato: il gioco di squadra, il rispetto reciproco fra qualche atleta. In più qualche azzardo di troppo quando non era il caso. Per esempio il virtuosismo tecnico-tattico di Piller quando ha tentato il passaggio all’interno in curva che, scivolando per la tangente, lo ha tolto di gara nell’ultima batteria dei quarti quando ancora poteva giocarsela con Northug e Hetland che avrebbero passato il turno. Lo diciamo per obiettività, non da bastian contrari come potrebbe apparire.
Diversamente oggi si sarebbe festeggiato certamente un podio in più, quello mancato da Magda Genuin che aveva dominato qualificazione, quarti e semifinale e si è trovata con la “medaglia di legno” non certo per colpa o cedimento da parte sua. Era in testa sull’ultima salita, dove aveva superato Majdic, lo era ancora in fondo alla discesa dove sul rettilineo finale è stata affiancata da Follis. Poteva essere una tranquilla volata fra loro due ma in una pattinata lo sci destro di Arianna,, che era all’interno, si è accavallato sulla coda dello sci sinistro di Magda, interrompendole la corsa e sbilanciandola. Arianna è volata verso il traguardo, Majdic e Saarinen hanno superato a loro volta Magda, che è così finita al quarto posto (nella foto il podio).
Con un gioco di squadra appena appena più decente e con maggior rispetto da parte di Arianna, le cose sarebbero finite diversamente. Avrebbe potuto vincere lei con Magda seconda e la ragazza dell’Esercito ne sarebbe stata ugualmente felice in quanto si trattava del suo miglior risultato, oppure si sarebbero ribaltate le parti.
Non ne sarebbe uscito un delitto di lesa maestà come potrebbe sembrare di primo acchito, ma semplicemente la prima meritatissima vittoria per Genuin, secondo posto ugualmente premiante ai fini della classifica generale per Follis che venerdì potrebbe avere bisogno dell’aiuto della squadra per contrastare le avversarie nella mass start in classico a Lago di Tesero. E Genuin in questo caso sarebbe preziosa. Invece, ancora una volta, oltre a perdere dei bei quattrini, paga il fatto di non essere “cattiva”quel minimo che basterebbe per farsi rispettare un po’ di più. Glielo si va dicendo da anni, ma non ci riesce: cornuta e mazziata per dirla alla napoletana.
Lo stesso è avvenuto in campo maschile quando si sono trovati insieme in semifinale Zorzi e Pasini e ognuno ha fatto la propria corsa, con il secondo caduto comunque per conto suo, e nella finale B con Pasini e Di Centa finiti in coda al sestetto quando, operando insieme, si poteva probabilmente far di meglio guadagnando preziosi secondi di abbuono. In semifinale, invece, nella foga dei sorpassi Giorgio si è trovato per terra quando ha tentato di infilarsi in mezzo al gruppo ancora ammassato. Un “numero” impossibile da mettere in atto considerando che doveva vedersela con quattro norvegesi (Northug, Dahl, Hetland e Roenning) e il francese Darragon, vale a dire l’elite dello sprint.
Si dirà che è facile argomentare così standosene tranquilli in poltrona davanti alla TV, ma è proprio in condizioni del genere che si possono fare valutazioni di questo tipo che, guarda caso, sono esattamente l’opposto di ciò che ha detto Enrico Cattaneo, il telecronista di Rai Sport più. Ieri con l’ex direttore agonistico Vanoi, oggi da solo. Uno che il fondo probabilmente non lo conosce affatto, né per pratica diretta né per aver tentato quantomeno di prendere qualche informazione per evitare di fare brutte figure come era già capitato a Davos pur avendo come spalla la bravissima Paruzzi. Le colleziona ogni volta che sostituisce Bragagna (che Dio ce lo tenga in salute o meno oberato di impegni), indispettendo i telespettatori che si aspetterebbero spiegazioni e si trovano spaesati.
Non sa proprio di che cosa parla: non conosce gli atleti, non si è neppure accorto, finché se l’è ritrovata davanti, che la Longa era stata ripescata per la finale, e che Di Centa era stato ammesso alla semifinale con il miglior tempo fra gli esclusi nei quarti. E non ci vuol molto: basterebbe seguire attentamente ciò che appare sullo schermo o indirizzarsi sui dati forniti dal computer come si fa abitualmente. In Rai Sport evidentemente si sta raschiando anche il fondo del barile: in questo ma anche in tanti altri sport. C’è gente che si rivolta nella tomba….
Quanto allo sprint maschile il successo di Northug (nella foto) appariva scontato da come si era mosso dopo la qualificazione, dove invece ha lasciato un po’ a desiderare. Tranquillo nei quarti, una spanna sopra tutti tanto in semifinale che in finale. Ha preso il comando al colpo di pistola e non l’ha più mollato fino al traguardo, e a nulla è servito il grande inseguimento di Hetland il quale si è comunque rifatto con il primo posto nella classifica generale dello sprint.
In finale si è rivisto lo “Zorro” dei bei tempi: settimo in qualifica (degli azzurri, come detto il migliore è stato Hofer 4°, che è una gran bella sorpresa), svelto a rispondere all’attacco di Legkov nella prima batteria dei quarti, autore di un buon recupero in semifinale con Chebotko e Cologna scatenati, Scattante quando si è trattato di rincorrere Northug sull’ultima salita della finale, per essere purtroppo superato in dirittura da Hetland. Ma questo ci stava. Come pure ci starebbe che, una volta per tutte, il DT Fauner si decidesse ad affrontare la controversa questione del gioco di squadra come si fa nel ciclismo. Con i fatti e non nelle intenzioni. Magari dividendo una percentuale dei premi con il personale di supporto, a cominciare dai tecnici senza il cui misconosciuto lavoro certe prestazioni non sarebbero possibili. E' anche così, come nel calcio, che si crea lo spogliatoio.
Le classifiche:
SPRINT FEMMINILE
Finale A
1. Follis Arianna ITA; 2. Majdic Petra SLO; 3. Saarinen Aino-Kaidsa FIN; 4. Genuin Magda ITA; 5. Prochazkova Alena SVK; 6. Longa Marianna ITA
1. Northug Petter NOR; 2. Hetland Tor Arne NOR(nella foto); 3. Zorzi Christian ITA; 4. Dahl John Kristian NOR; 5. Cologna Dario SUI; 6. Chebotko Nikolay KAZ
Finale B
7. Rotchev Vassili RUS; 8. Legkov Alexander RUS; 9. Roenning Eldar NOR; 10. Darragon Roddy FRA; 11. Pasini Fabio ITA; 12. Di Centa Giorgio ITA; 13. Dementiev Eugeny RUS; 14. Hofer David ITA; 15. Miranda Cyril FRA; 16. Hellner Markus SWE; 17. Kershaw Devon CAN; 18. Ambrosetti Damien FRA; 19. Jauhojaervi Sami FIN; 20. Krezelok Janusz POL; 21. Razym Ales CZE; 22. Stockinger Martin AUT; 23. Teichmann Axel GER; 24. Wurm Harald AUT; 25. Vilegzhanin MaxIvan SVKim RUS; 26. Piller Cottter Pietro ITA; 27. Heikkinen Matti FIN; 28. Rehemaa Aivar EST; 29. Gaillard Jean Marc FRA; 30. Batory Ivan SVK; 42. Clara Roland ITA; 52. Checchi Valerio ITA
Il Tour de Ski 2009 si avvicina all’epilogo per assegnare i prestigiosi riconoscimenti con le due tappe finali di sabato 3 e domenica 4 gennaio, nella splendida cornice della Val di Fiemme. Tutto è pronto, ormai da giorni, per ospitare l’originale sfida con la spettacolare gara mass start in tecnica classica di sabato a Lago di Tesero e con la “final climb” di domenica sull’Alpe Cermis, ed in tutta la Val di Fiemme stanotte è nevicato imbiancando ulteriormente il paesaggio, poi da mezzogiorno il cielo si è completamente rasserenato.
Due gare da non perdere, con la speranza per l’Italia di ripetere i due podi dello scorso gennaio, quando salirono sul terzo gradino Arianna Follis e Giorgio Di Centa grazie a due superbe prestazioni proprio sulla salita del Cermis.
Per il pubblico, oltre al richiamo dello spettacolo di sabato, con lo stadio “aperto” a tutti gli appassionati, c’è quello della domenica con la “final climb” (nella foto l'arrivo di Sommerffeldt e Gjerdalen). Due gare, quella femminile (ore 13.00) e quella maschile (15.30), intervallate da una competizione di scialpinismo (alle 14.00), iniziativa degli organizzatori per fare il confronto diretto tra sci di fondo e sci con le pelli di foca. Ma la giornata sull’Alpe Cermis sarà soprattutto contraddistinta dalla novità del “Tour del Gusto”, nato da un’idea di Nordic Ski Fiemme ma operativamente gestito dalle varie società sportive e culturali della Valle di Fiemme.
Ci saranno cinque postazioni disseminate lungo la salita del Cermis, dove in attesa del passaggio dei concorrenti si potrà spendere in allegria il tempo. Ci sarà modo di assaggiare prodotti locali cucinati artigianalmente, riscaldarsi col tipico vin brulè, con tè o cioccolata calda, ammirare cose d’altri tempi e per i più piccoli sfogarsi nella postazione finale, un divertente “Nutella Party”.
Ecco nel dettaglio quello che offre il Tour del Gusto per gli spettatori, già a partire dalle ore 11.00 di domenica.
Sulle rampe del Cermis ci si potrà arrivare in due modi, camminando a bordo pista rifocillandosi di postazione in postazione, oppure tramite la cabinovia (biglietto compreso nel pacchetto offerta). Con la cifra di 10 Euro si potrà acquistare presso le casse delle Funivie Cermis, sia a Cavalese che nella stazione di fondovalle, il “pacchetto Tour del Gusto”, comprensivo di 4 buoni del valore di 3 Euro ciascuno. Un primo buono, per chi non volesse risalire la “final climb” a piedi, potrebbe essere spendibile per la risalita in cabinovia, un secondo per acquistare la speciale “codoma” (una tazza in metallo pensata per evitare gli anti ecologici bicchieri di plastica) con i due restanti buoni che varranno altrettante degustazioni gastronomiche negli stand allestiti lungo la pista da sci.
Ci sarà, inoltre, anche uno speciale “pacchetto famiglia”, sempre al costo di 10 Euro, che prevede salita e discesa in cabinovia per i genitori, ingresso gratuito per i ragazzi fino ai 12 anni, nonché Nutella Party ed animazione nella zona d’arrivo, dove sarà allestito il Punto Famiglie.
Ulteriori buoni consumazione si potranno poi acquistare direttamente nelle singole postazioni allestite lungo la salita. Questi i punti da non perdere:
"POSTA" DEGLI SPORTIVI” (a cura di Taverna Aragosta) - Zona Ponte Salanzada. Qui sarà presentata l'evoluzione degli sport della neve, con un tuffo nel passato ed un occhio alle attività moderne. Vecchi sci e slitte, costumi di una volta con un piccolo trampolino in neve faranno da cornice ad un allestimento particolare. Per il “gusto” saranno serviti strudel, omelette, cioccolata calda, tè e brulè.
"POSTA" DEL CACCIATORE" (a cura di Corte de Tiezer) - Zona Casetta Misconel,300 metri al di sopra della posta precedente.Si potranno ammirare i costumi e gli attrezzi del cacciatore, degustare il cibo tipico del cacciatore con salumi ed orzo.
"POSTA DEL BOSCAIOLO"(a cura di Fiemme e Fassa Volley) - zona stradina forestale, ai piedi del muro finale. Un tuffo nel passato con attrezzi ed attività dei boscaioli di un tempo, presentati in una cornice spettacolare con un calore avvolgente. Man mano che si sale l’offerta gastronomica si fa più “ricca” con polenta, lucaniche e formaggio, accompagnati da birra e ovviamente tè e vin brulè.
"POSTA DEL PASTORE" (a cura di Ciclistica Val di Cembra) - a 400 metri dall'arrivo. In questa postazione si farà ritorno alle radici della pastorizia, con formaggi, pane e salumi. Assaggi di grappa tipica trentina. Ci sarà qualche sorpresa con qualche animale per la felicità dei più piccoli.
"NUTELLA PARTY"(a cura US Dolomitica) – a partire dalle ore 14:00 la grande festa dei bambini con pane e Nutella, animazione con clown, Baby Dance e giochi sulla neve. Si è certi che qualche “grande” si intrufolerà tra i piccoli, il richiamo della Nutella vale sempre per tutti.
Orari gare:
SABATO 3 GENNAIO
Ore 12:00 Gara Mass Start 10 Km Femminile Tecnica Classica – LAGO DI TESERO Ore 15:30 Gara Mass Start 20 Km Maschile Tecnica Classica – LAGO DI TESERO
DOMENICA 4 GENNAIO
Ore 13:00 Final Climb Alpe Cermis 10 Km Femminile Tecnica Libera – ALPE CERMIS Ore 15:30 Final Climb Alpe Cermis 11 Km Maschile Tecnica Libera – ALPE CERMIS
Inoltre…
Sabato 3 gennaio: Tendone delle feste a Lago di Tesero con musica dal vivo
(Servizio e foto Newspower Canon)
Dastaff, Giovedě, 01 Gennaio 2009 21:58, Commenti(0)