Teichmann e la Kuitunen dominano la 4.a tappa del Tour
Progressione inarrestabile del tedesco, finlandese in testa dall'inizio alla fine stroncando ogni avversaria. Follis, sedicesima, è ora sesta in classifica, settima Longa. Bene Piller Cottrer, 10° all'arrivo e sesto nella generale
NOVE MESTO (CZE) 31 DICEMBRE - Come previsto, è durata un solo giorno la “leadership” di Arianna Follis conquistata lunedì con lo sprint di Praga. Il confronto a tecnica classica, con partenze individuali a cronometro sui 3 giri dell’anello di 3 km rimediato a fatica per carenza di neve in questa zona della Repubblica Ceca, è stato purtroppo impietoso: Virpi Kuitunen ha stravinto (nella foto), con una prestazione “da maschio”, e altre quattro hanno superato l’azzurra nella classifica generale che domani, in un nuovo sprint a skating con abbuoni, potrebbe subire qualche altro ribaltone.
Arianna ora è sesta, con un distacco di un minuto e 8 secondi da Kuitunen, derivante dal minuto e 48 secondi di ritardo accusati nella gara odierna nella quale è arrivata sedicesima, mentre al settimo posto si è insediata Marianna Longa, oggi sesta a 1’12” dalla Kuitunen, e a 1.45” dalla nuova capoclassifica. La quale si trova comunque a ridosso, a soli 5 secondi, la connazionale Saarinen, che oggi ha accusato un distacco di 37” ma resta sempre la più papabile alla vittoria finale. E’ in forma, e l’ha dimostrato in Coppa del Mondo, e ha forse maggior tenuta alla distanza. Arrivassero così nella tappa del Cermis la potrebbe spuntare, ma di mezzo, oltre allo sprint di domani, c’è ancora la mass start di Lago di Tesero con la sua buona dote di abbuoni all’arrivo e nei traguardi intermedi.
A parziale giustificazione di Arianna oggi non c’erano certo le condizioni ambientali migliori perché l’azzurra potesse difendere la sua posizione di capoclassifica. La tecnica, innanzitutto, quel classico nel quale ha fatto passi giganteschi nella gara di gruppo ma non ancora sufficienti a metterla in condizione di battere le specialiste, specialmente nel caso di partenze intervallate e corsa solitaria. Qui, poi, partendo per ultima con intervalli di un minuto contro i 30 secondi di buona parte delle concorrenti “minori”, si è trovata a gareggiare senza possibilità di “trenini” nell’ultimo giro dove ognuno poteva contare solo sulle proprie forze. Ed è proprio questo che ha fatto la differenza.
Unico punto di riferimento i tempi di chi era partita prima di lei. Si aggiungano la temperatura rigida e la neve fredda, farinosa malgrado l’elevatissima umidità che la rende meno veloce e quindi più faticosa da affrontare, e si può subito capire il vantaggio di cui hanno potuto godere le nordiche che sanno tirare il passo anche in queste condizioni, o di altre atlete dotate di maggior stazza e potenza come Kowalczyk e Majdic. Si è difesa indubbiamente meglio Marianna Longa, che è la nostra miglior specialista in classico, ma anche lei alla fine ha dovuto pagare pegno.
La stessa situazione era stata anticipata nella gara dei maschi che correvano addirittura su 5 giri, con un sovraffollamento risultato eccessivo ma comunque benefico per chi partiva davanti, e nella solitudine per i migliori in classifica. E non è certo un caso che a vincere, come nel prologo, sia stato Axel Teichmann che ha avuto una partenza più lenta dei diretti avversari (27° al controllo del km 3.4, 12° a metà gara, primo al km 12.4 e poi al traguardo) ma che è uscito con la sua abituale progressione alla distanza. E’ uno che corre con il busto piuttosto dritto, che è la posizione ideale in queste condizioni di neve nelle quali si deve raggiungere un compromesso fra la tenuta e la scorrevolezza, per cui la postura facilita l’avanzata specialmente nei tratti più ripidi.
Chi è partito “a palla”, come i russi, ha ceduto nel finale; chi ha avuto la fortuna di trovare il trenino giusto, come il kazako Chebotko, è finito sul podio, preceduto solo dal tedesco e dal norvegese Johnsrud Sundby (nella foto), finora il migliore in classico nelle gare di Coppa e oggi in grande evidenza. Si è rivisto finalmente anche Bauer, che correva in casa e qui, nella passata edizione del Tour, aveva fatto sfracelli nell’inseguimento, ma comunque non è andato al di là del quinto posto.
Degli azzurri il migliore è stato Pietro Piller Cottrer (sotto, in una foto d'archivio), decimo al traguardo a “soli” 24 secondi da Teichmann e sesto in classifica generale a 50 da Cologna. Una prestazione che comunque non lo soddisfa più di tanto. "Sono contento solo parzialmente poiché sentivo di avere nelle gambe una prestazione migliore. Forse la paura di scoppiare mi ha fatto rallentare, molto più probabilmente sarà stata la voglia di conservare qualche energia per i prossimi giorni".
Nel quarto giro ha avuto la fortuna di trovarsi con l’estone Veerpalu e ha fatto corsa su di lui. Così dal 24° posto si è portato al 12° e ha poi guadagnato altre due posizioni nel giro finale, quando si è trovato solo. Segno di freschezza. Spettacolare il passaggio al 4° giro sulla salita che precede il traguardo, che l’ha visto lottare con l’estone che, avviandosi a concludere, gettava sulla pista le ultime energie. Affiancati sui due binari, più di 100 metri spalla a spalla, perfetta e identica inclinazione del busto, tirando un passo alternato bello da vedere in fatto di spinta e di scivolata. Roba da manuale, la miglior dimostrazione del salto di qualità fatto da Pietro in classico.
Domani partirà nella sprint a tecnica libera per raccogliere altri preziosi abbuoni. "Ci sono riuscito a Praga su un percorso completamente piatto, conto di ripetermi anche in questa occasione dove ci sarà qualche difficoltà maggiore. Scatterò come sempre per dare tutto, ho cominciato il Tour de Ski con una condizione non ottimale, ma sento di crescere giorno dopo giorno e posso rimanere coi migliori fino alla fine".
Degli azzurri oggi sono andati a punti solo Hofer (27°) e Di Centa (29°). Corsa piuttosto regolare per entrambi: dopo un avvio lento (34)°, è passato 26° a metà gara, ha guadagnato un posto al penultimo giro e ne ha persi due nel finale, mentre Di Centa ai tre controlli intermedi è passato 26°, 29° e 28°. Ha faticato e lo ammette nel suo sito, nel quale si rivolge ai tanti tifosi dimostrandosi consapevole delle difficoltà ma certamente non abbattuto.
“Come previsto gara durissima quella odierna, forse la più difficile di questo Tour de Ski, per le mie caratteristiche. Ho fatto del mio meglio, ho dato tutto, più di così non potevo andare ma anche i miei avversari non sono da meno, anzi! Mi ero proposto di contenere il distacco da Cologna entro il minuto, sono ora a 1 minuto e 11 secondi, in 14° posizione, non è lontanissimo, ma spero a questo punto di riuscire a far bene domani nello sprint, anche se sono consapevole che non è per niente facile. E’ un tracciato molto duro, impegnativo, se riuscissi a qualificarmi tra i primi trenta e accedere così alle batterie sarebbe già un successo. Non mollo, tengo duro, continuo a crederci, anche per l’affetto che voi appassionati mi dimostrate! Auguro a tutti un nuovo anno in salute e serenità d’animo, e spero che ci porti tante soddisfazioni sportive e non… Buon 2009! Mandi, Giorgio
In evidente ripresa Valerio Checchi: lentissimo al km 1.4 (52°), era 44° al secondo e 37° al terzo, guadagnando altre tre posizioni sul traguardo. Per far meglio e dimostrare di essere recuperato, dovrà purtroppo aspettare le due tappe italiane: a Lago di Tesero nel Tour precedente, pur reduce da una batosta che lo tolse dalle prime posizioni della classifica, fu l’uomo-squadra che riuscì a tener unito il gruppo, ribattendo colpo su colpo agli attacchi di Bauer e dei russi.. Nel convulso finale, in discesa gli scapparono solo i norvegesi.
Lo svizzero Cologna è riuscito a mantenere il primo posto in classifica dove precede Rotchev e Teichmann di 16 secondi. Si è battuto per vincere, ha avuto un avvio fortissimo, secondo al primo controllo, terzo a metà gara, ma nel finale ha perso tempo (31 secondi da Teichmann) e posizioni. E’ arrivato piuttosto provato, ma conta di rifarsi domani nello sprint. Dove il tedesco in passato ha comunque saputo farsi valere, come Rotchev, del resto, e i norvegesi.
E’ invece crollato il finlandese Jauhojervi : quarto della classifica generale stamattina e certamente il migliore in classico, era dato fra i favoriti ma è finito addirittura al 40° a 1 minuto e 37 secondi da Teichmann. Ha pagato probabilmente una cattiva scelta di materiale: sembrava incollato alla pista. E’ stata la sua peggiore prestazione non solo di questa stagione.
Classifica 9 km TC femminile (3 giri di 3 km)
1. Kuitunen Virpi FIN 24.45.4; 2. Saarinen Aino-Kaisa FIN + 37.6; 3. Bjoergen Marit NOR 49.9; 4. Kowalczyk Justyna POL 55.1 ; 5. Majdic Petra SLO 59.5 ; 6. Longa Marianna ITA 1.15.0; 7. Johaug Therese NOR 1.22.4 ; 8. Steira Kristin Stormer NOR 1.25.9; 9. Shevchenko Valentina UKR 1.29.5; 10. Smutna Katerina AUT 1.31.6; 11. Renner Sara CAN 1.36.3 ; 12. Zeller Katrin GER 1.38.2 ; 13. Rotcheva Olga RUS 1.38.6; 14. Haag Anna SWE1.42.0; 15. Boehler Stefanie GER 1.45.8 ; 16. Follis Arianna ITA 1.48.1; 17. Roponen Riitta-Liisa FIN 1.49.3; 18. Muranen Pirjo FIN 1.50.5; 19. Sachenbacher-Stehle GER 1.54.2; 20. Medvedeva Evgenia RUS 1.57.9; 21. Jacobsen Astrid Uhrenholdt 2.00.0; 22. Ivanova Julia RUS 2.02.6; 23. Prochazkova Alena SVK 2.06.0 ; 24. Kurkina Larisa RUS 2.12.5; 25. Savialova Olga RUS 2.13.2; 26. Tiagai Olga RUS 2.20.0; 27. Rydkvist Maria SWE 2.20.6; 28. Kristoffersen Marthe NOR2.22.7 ; 29. Moroder Karin ITA2.25.6; 30. Nystad Kuenzel Claudia GER 2.28.0; 34. Genuin Magda ITA 2.33.3; 37. Confortola Antonella ITA 2.55.3
1. Teichmann Axel GER 39.03.7; 2. Johnsrud Sundby Martin NOR +5.0; 3. Chebotko Nikolay KAZ 10.5; 4. Mae Jaak EST 11.3; 5. Bauer Lukas CZE 13.4; 6. Roenning Eldar NOR 14.7; 7. Legkov Alexander RUS 15.0; 8. Pankratov Nikolai RUS 18.8; 9. Veerpalu Andrus EST 23.1; 10. Piller Cottrer Pietro ITA 24.1; 11. Filbrich Jens GER 25.0; 12. Vittoz Vincent FRA 26.5; 13. Dementiev Eugeni TUS 27.0; 14. Kershaw Devon CAN 28.6; 15. Cologna Dario SUI 31.8; 16. Rotchev Vassili RUS 32.7; 17. Soedergren Andrs SWE 40.5; 18. Rehemaa Aivar EST 41.8; 19. Livers Toni SUI 43.3; 20. Rickardsson Daniel SWE 43.7; 21. Kuznetsov Alexander RUS 47.0; 22.Hetland Tor Arne NOR 48.9; 23. Gjerdalen Tord Asle NOR 49.2; 24. Wilegzhanin Maxim RUS 50.9; 25. Babikov Ivan CAN 57.5; 26. Perl Curdin SUI 1.01.5; 27. Hofer David ITA 1.01.8; 28. Northug Petter NOR 1.05.0; 29. Di Centa Giorgio ITA 1.05.4; 30. Batory Ivan SVK 1.09.7; 33. Checchi Valerio ITA 1.13.7; 43. Clara Roland ITA 1.40.8; 53. Pasini Fabio ITA 2.54.7; 56. Zorzi Christian ITA 3.28.1