A Praga Arianna Follis vince lo sprint ed č leader del Tour
Bissa il successo del 2007 e passa al comando della classifica generale, mentre Marianna Longa approda alla finalina (12.a) unitamente a Zorzi (10°), Di Centa (11° e 7° in classifica)
PRAGA (CZE) 29 GENNAIO – Colpo doppio di Arianna Follis: vittoria nello sprint e capoclassifica del Tour de Ski. Un pettorale che conserverà probabilmente per un giorno solo poiché mercoledì a Nove Mesto c’è la 10 km individuale con partenze a cronometro che non gioca certo a suo favore pur con tutti i miglioramenti che ha fatto in classico, ma la soddisfazione è grande. Ha rivinto a Praga, e non era facile confermarsi, ha dimostrato di potersela vedere con tutti nello sprint a skating, è il primo italiano a indossare il pettorale di capoclassifica del Tour de Ski. Per la classifica finale si vedrà: a suo favore c’è ancora il secondo sprint in programma giovedì a Nove Mesto, poi dovrà cercare di stare attaccata alle battistrada nella tappa di sabato, la mass start di 10 km a Lago di Tesero, ancora in classico.
Ci è riuscita ieri, a Oberhof, potrebbe ripetere l’impresa. Poi la salita del Cermis rimescolerà le carte. L’anno scorso si è guadagnata proprio qui il terzo posto finale; quest’anno ci sono tutte le premesse per far meglio, a cominciare dal morale e dalla convinzione in se stessa. Oggi ce l’aveva, anche se fino a metà gara sembrava tagliata fuori dalla lotta per il successo dopo aver ottenuto il miglior tempo in qualifica, vinto alla grande il suo quarto, essere stata fortunosamente ripescata dalla semifinale con il secondo miglior tempo delle escluse. Solita gara di testa, nettamente prima a 100 metri dal traguardo, inaspettato crollo nelle battute conclusive.
In finale ha compiuto un vero e proprio numero. Si è ritrovata con Saarinen, Majdic, Muranen, Kristoffersen e Nystad Kuenzel. Considerate le tre vittorie precedenti in altrettante gare, la favorita naturale era la slovena Majdic, ma l'azzurra era certamente in grado di battersi alla pari, mentre Saarinen, che è in gran forma, poteva fare gioco di squadra con la connazionale Muranen. Kristoffersen, giovanissima, è forte ma manca di esperienza; la tedesca già nelle fasi precedenti era stata in difficoltà.
Visto come era andata in semifinale, Arianna ha rinunciato alla corsa di testa, mettendosi saggiamente sulle code di Muranen e Saarinen per tutto il primo giro, pronta a infilarsi dietro Majdic se avesse tentato di forzare il passaggio. La soluzione a metà del secondo giro, sul rettilineo, con un brusco aumento del ritmo, una fiammata che la porta ad affrontare in testa la penultima curva presa al pelo delle transenne e guadagnare quello scarto di 5-6 metri che le sono sufficienti per puntare verso il traguardo. Il rettilineo conclusivo è lungo, ma questa volta non molla. Saarinen si avvicina ma non tanto da impedirle di arrivare rialzata sulla linea mulinando il pugno destro verso il cielo. La vittoria con l’abbuono di 60 secondi le permette di prendere, con il pettorale di leader del Tour, anche quello della classifica sprint. Il primo abbraccio è per il marito Alessandro Biondini: meritato considerando che le ha preparato sci velocissimi che le hanno consentito di fare la differenza nella volata.
"La gara di oggi bisognava vincerla - dice la Follis alla giornalista della FIS che la intervista - soprattutto dopo la bella prova di ieri quando sono riuscita a rimanere a contatto con le prime. E' stato bellissimo tagliare il traguardo a braccia alzate e prendere tutti i pettorali che erano disponibili. In gara ho cercato di cambiare un po' tattica, di utilizzare un po' le scie delle avversarie e alla fine ho vinto per distacco. Ora dovrò fare molta attenzione nelle gare a tecnica classica di Nove Mesto e di Val di Fiemme e cercherò di fare il massimo risultato nello sprint di Nove Mesto per poter giocare tutte le mie chances sulla salita del Cermis
E' ancora presto per pensare alla Coppa del mondo. Adesso è il momento in cui devo concentrarmi sulle gare del Tour de Ski per cercare di fare il miglior risultato possibile. Per ora mi godo questa splendida vittoria e mi concentro sulle prossime tappe".
Marianna Longa non ha potuto far altro che difendersi: manca di esperienza nello sprint, tiene il passo ma non sa infilarsi nelle mischie, e su questo circuito piatto è già stato un bel colpo arrivare in semifinale. Ha ottenuto il 18° tempo in qualificazione, ha superato con un po’ di fortuna i quarti, ha tentato di portarsi avanti in semifinale ma con scarso esito. Ogni volta le hanno bloccato il passaggio. Nella finale B ha chiuso il gruppetto.
Ai quarti si sono fermate invece Magda Genuin e Karin Moroder. La prima, che qui era già stata quarta l’anno scorso dietro Follis, Muranen e Bjoergen, ha cercato di prendere l’iniziativa ma, una volta superata da Bjioergen e Fabjan quando hanno alzato il ritmo, non è più riuscita a a ritrovare la posizione. La seconda è andata molto bene in qualifica, 10° tempo, ma nei quarti si è ritrovata nella prima batteria, la più dura, con Follis che si è presa il primo posto, Muranen e Kowalczyk che l’hanno tagliata fuori.
La finale B è appannaggio di Marit Bjoergen che con l’abbuono stacca pesantemente Kuitunen che, eliminata subito nei quarti, con il 17° posto è la grande battuta di giornata. Pronta comunque a rifarsi con la 10 km di mercoledì.
Fra i maschi ha vinto Hetland in modo netto. Hanno passato la qualifica Christian Zorzi (16° tempo), Pietro Piller Cottrer (20°) e Giorgio Di Centa (22°), ma nessuno è riuscito ad approdare in finale. Pietro è uscito nei quarti, Di Centa è arrivato in semifinale con il secondo miglior tempo degli esclusi: la sua batteria, infatti, è stata la più veloce. Ha retto bene il passo per un giro e mezzo, ha cercato di prendere l’iniziativa, ha tentato pure la spaccata sulla linea del traguardo dove è arrivato purtroppo sbilanciato all’indietro.
Nulla da fare anche per Zorzi sia in semifinale che nella finalina: ci ha provato ma certi ritmi, quando scattano, non è in grado di reggerli. Alla fine si è piazzato decimo, precedendo proprio Di Centa che ha raccolto punti importanti per la classifica generale dove ora è 7° e primo degli azzurri. Al comando c’è ancora lo svizzero Cologna che con l’abbuono dell’ottavo posto odierno rafforza la sua posizione.
Giorgio la sua gara l'ha spiegata così sul suo sito: "E' Giorgio la sua gara l'ha spiegata così sul suo sito passata anche lo sprint di Praga e sono contento del risultato perché questa tipologia di gara è sempre un “terno al lotto”. Stamattina pensavo che se mi fossi qualificato entrando nei primi trenta in classifica dopo le qualifiche sarebbe stato già un buon risultato; sono riuscito a portare a casa un 11° posto che mi ha fatto avanzare di una posizione in classifica generale ( per ora sono 7° …) e non ho aumentato di troppo il distacco ( 38 secondi ) dal 1°, lo svizzero Cologna, e quindi mi ritengo soddisfatto. Peccato solo per la caduta che ho fatto ( da solo! ) in una batteria dove sarei potuto passare in finale, ma tutto fa parte di questo tipo di gara… Un complimento non può mancare per Arianna che oggi è stata strepitosa!!! Ora a Nove Mesto ci attendono due tappe davvero delicate, la 15 km tecnica classica a cronometro e uno sprint a tecnica libera non facile, spero di continuare a fare bene per poter sperare in un buon risultato in classifica generale".