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COME FARE LO SPRINT? IMPARIAMO DALLA NORVEGIA

Mentre da noi si discute ancora del sesso degli angeli, in Scandinavia hanno creato uno squadrone di specialisti e fanno promozione e spettacolo in piazza. - Pietro Piller Cottrer in gara con Bauer e i campioni del fondo nel paese di Northug. - Una proposta per lo skiroll: allo sprint breve sulla distanza di 150-200 metri, perché non affiancare una prova a batterie, sulle distanze del fondo, per attirare i fondisti? 

 27 GIUGNO - Idee sempre più confuse sullo sprint. La montagna, in questo caso l’incontro con gli allenatori tenuto allo Stelvio, non ha partorito nemmeno il classico topolino. Come avevamo anticipato, il gruppo di lavoro non ha una linea chiara su questa specialità che la Fisi ha affidato a Franz Semenzato senza dargli però la possibilità di impostare un discorso a lungo termine perché, in questo campo, il pallino lo tiene Benito Moriconi che lo sprint proprio non lo vede. Non lo digerisce in quanto lo considera atipico, dimenticando che in ballo ci sono medaglie olimpiche e mondiali individuali e a coppie e che in Coppa del Mondo i punti dello sprint sono determinanti. Volenti o nolenti, bisogna accettarlo e adeguarsi alle nuove regole avviando i giovani alla specialità in età certamente più tenera  rispetto a quanto ipotizzato.  Ma tant’è: contro certi preconcetti è come la battaglia di don Chisciotte con i mulini a vento.

 Tempo perso, fiato sprecato. Così le conseguenze, che stiamo pagando da tempo in modo sempre più penalizzante, sono destinate a peggiorare. Salvo un paio di eccezioni, Follis e Genuin, si rischia di cadere nel ridicolo. I maschi, le poche volte che si qualificano, si fermano ai quarti. Dietro non c’è nessuno. Certe scelte sbagliate alla lunga si pagano: e sono scelte volute e imposte dal presidente Morzenti che si affida alle persone sbagliate. Per quanto riguarda il fondo, non ne ha indovinata una, a cominciare dal consigliere federale di riferimento. Tutto l'ambiente rimpiange Giovanelli.

Sul piano tecnico si è sconfinato nel patetico mettendo insieme un gruppo di lavoro che sembra vivere fuori dal tempo, e non si ha neppure il buonsenso di copiare quanto si fa all’estero dove, sullo sprint, si è investito in idee, in mezzi e in iniziative che suscitano l’interesse non solo degli appassionati ma anche dei media. Con il risultato di creare una massa di specialisti che si infoltisce sempre di più e di fare ulteriore promozione al fondo.

In Norvegia sullo sprint ci hanno costruito una vera e proprio festa, giunta alla sesta edizione. Si chiama Blindtarmen Ski Festival, si tiene nel paese di Klagero, e si è gareggiato su neve naturale. Lì, evidentemente, il gran caldo non è ancora arrivato. Vi hanno preso parte i migliori atleti norvegesi, che si sono battuti in due gare. La prima contro il record dei 100 metri a tecnica classica, con partenze individuali a cronometro, la seconda alla stregua delle normali gare di Coppa del Mondo.

Nella prova individuale si è imposto Kjolstad (foto in alto), che in 13”10 ha stabilito il nuovo primato mondiale battendo di 7 centesimi Trond Iversen, mentre la prova femminile è stata appannaggio di Guro Strom Solli per 61 centesimi su Marit Bjoergen.

Le classifiche:

1

Johan Kjølstad

13,10 (RM)

2

Trond Iversen

13,37

3

Timo Bakken

13,55

4

Erik Gjømle

13,82

5

Børre Næss

13,84

6

Øystein Pettersen

13,85

7

Eldar Rønning

14.22

8

Simen Østensen

14.27

9

Tord Asle Gjerdalen

14.40

10

Jens Arne Svartedal

14.54

11

Odd-Bjørn Hjelmeseth

14.62

12

Tor Arne Hetland

14.64

1

Guro Strøm Solli

15,44

2

Marit Bjørgen

16.05

2

Ella Gjømle

16.41

Nello sprint « normale » l’ha spuntata Eldar Roenning su Hetland, Kjoelstad, Oestensen e Pettersen, mentre Marit Bjoergen si è imposta nella gara femminile.

 Il 29/30 giugno, sempre su neve il Giro di Tröndelag, anch’esso in Norvegia, a Meraker, che è la cittadina dove vive Petter Northug che ha nel padre John uno degli organizzatori. L’anno scorso aveva vinto Soedergren davanti a Fredriksson; quest’anno, assenti gli svedesi impegnati in uno stage di allenamento, a contrastare i norvegesi sono stati invitati alcuni dei migliori atleti della passata stagione. Fra di loro Pietro Piller Cottrer (nella foto), Lukas Bauer e Virpi Kuitunen.

La gara a skating su neve di domenica farà da prologo all’inseguimento con gli skiroll del giorno successivo. Spettacolo nello spettacolo, dunque, con grandissimi interpreti. Bauer, che recentemente ha effettuato con la squadra ceca un raduno al Tonale, in questi giorni si trovava nella zona di Lahti, e ne ha approfittato per affrontare il campione del mondo di Formula 1, Mika Hakkinen, al volante di una vettura da rally. Da Lahti ha poi raggiunto Meraker.

Come si può notare, fondisti di scena anche fuori stagione, a portare lo spettacolo in pieno centro cittadino, in mezzo al pubblico. Con campioni del genere al via, è evidentemente interessata anche la TV che, da quelle parti, non si occupa solo di calcio.

 Per KillerPiller (nelle foto impegnato con Di Centa nel Trofeo Sportful), che di questi tempi è impegnato a tirar su la nuova casa, questa trasferta norvegese è certamente una bella esperienza oltre che una grossa soddisfazione. Quella di vedersi riconosciuto un ruolo di primattore nel paese dove il fondo è ancor oggi considerato il primo sport in assoluto. Non ci va  per farsi una passeggiata e lucrarsi l’ingaggio ma per battersi, da serio professionista qual è, dando il meglio che le attuali condizioni di allenamento gli consentono.  Mentre i compagni di squadra sono in allenamento a Fiuggi e gareggiano nella  Coppa del Mondo di skiroll a Piglio, lui gli skiroll li userà in Norvegia.

 Ci sa fare con quello che è ormai diventato l’attrezzo principale di allenamento per i fondisti nella stagione estiva:  non solo in salita ma pure sul misto, terreno dove ha vinto un titolo italiano. Lo scotto, semmai, lo paga nello sprint che nello skiroll si disputa a coppie, su una distanza  150-200 metri, che richiede una preparazione altamente specifica, contro i 1200-1500 del fondo con 6 concorrenti per batteria, dove le qualità di fondo e di tenuta alla distanza su prove ripetute sono importanti quanto quelle velocistiche. Parlandone con lui ne è uscita una proposta che ci sentiamo di girare alla federazione : perché non provare ad organizzare un campionato del genere sull’asfalto come già si fa sulla neve ?

 In FIS Vegard Ulvang, numero 1 del fondo, ha già lanciato l’idea di riorganizzare i Mondiali di skiroll facendoli disputare, a fine estate, nella località che nell’inverno successivo sarà sede dei Mondiali di sci nordico. Non si sa se e quando questa idea passerà alla fase attuativa. Conoscendo Ulvang e l’interesse di Capol perché anche con lo skiroll si possa far business come con il fondo, c’è da scommettere che non si faranno crescere l’erba sotto i piedi. L’Italia potrebbe giocare d’anticipo proponendo lo sprint, oltre che sul breve come è attualmente, anche sulla distanza più lunga. Tocca dunque alla FIHP fare la prima mossa : a Leandro Naroli, il consigliere referente, il compito di attivarsi. Dobbiamo puntargli la sveglia?

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it




Da staff, Lunedě, 30 Giugno 2008 14:21, Commenti(0)
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