Simone Paredi e Anna Rosa nelle volate di Sgonico (TS)
Gare tattiche nella seconda prova di Coppa Italia, valida come selezione per la Coppa del Mondo, con successo di chi è partito da lontano. In evidenza la giovane croata Nina Broznic
SGONICO (TS) - 1 GIUGNO - Percorso tecnico ma non difficile, gara inevitabilmente tattica. Non poteva che concludersi in volata la seconda prova della Coppa Italia che, tranne qualche eccezione, Di Gregorio la più significativa, ha visto al via l’intera squadra nazionale e una bella rappresentanza d’oltreconfine poiché qui sloveni e croati sono di casa per quanto riguarda le gare del Mladina. E, per la verità, hanno messo in evidenza dei giovani interessanti, destinati a far parte anche delle loro squadre di sci di fondo delle quali lo skiroll è l’attrezzo propedeutico. Una per tutte, Nina Broznic (a destra nella foto con Anna Rosa), una ragazza che fa parte ancora della categoria aspiranti, si era già imposta all’attenzione generale e che, in questa occasione, nella sparata iniziale a sola spinta di braccia, ha fatto vedere di che potenza è dotata. Purtroppo manca di esperienza e lo si è notato all’arrivo quando si è fatta chiudere prima della stretta curva che immette al breve rettilineo che porta al traguardo.
Quando ha potuto scattare era ormai tardi, visto che Anna Rosa, in rimonta su Mateja Bogatec, aveva attaccato la volata da lontano ed era ormai irraggiungibile. E’ comunque arrivata a ridosso di Mateja e si è lasciata alle spalle Annemarie Straub, che sta tornando in gran forma, Erika Bettineschi e Ana Kosuta che, con Dorotha Dziadkowiec, la polacca che non manca mai alle prove italiane, aveva costituito il gruppo che ha deciso la gara e che, una volta staccatosi dal resto, si era limitato a fare corsa tattica, con controllo reciproco, in vista dello sprint finale.
Dominato, come si è detto, da Anna Rosa (nella foto) la quale, lasciato l’Esercito per un impiego nel comune di Lecco, trova evidentemente tempo e voglia di allenarsi.
E come sprinter si è riscoperto pure Simone Paredi che in questa specialità si rimette in gioco, come agli inizi di carriera, per collezionare pesanti punti di Coppa del Mondo. E' in forma e lo ha fatto vedere. Ha spaccato un bastoncino al terzo giro ma è immediatamente rientrato nel gruppo di testa e poi, di concerto con Glauco Pizzutto, Jules Pession e Valerio Theodule, hanno cercato di lanciare ripetutamente Sergio Bonaldi, alpino come loro, perché il C.S. Esercito potesse contare su un successo per distacco piuttosto che in una volata sempre aleatoria quando nel gruppo di testa è presente Emanuele Sbabo, che tiene alla distanza ed era sicuramente il più veloce fra i 10 che si sono giocati il successo.
A decidere, ovviamente, la curva a gomito, presa in testa da Pizzutto, con Paredi pronto a scattare giocando d’anticipo, tentando con la volata lunga e il breve vantaggio accumulato di contenere l’inevitabile rientro di Sbabo (nella foto l'arrivo). Due decimi di distacco sulla linea del traguardo, 6 per Pizzutto, un secondo per Pession, più intervallati gli altri 8 che facevano parte del gruppo dei battistrada. Fra i quali anche i quattro juniores Gianluca Lorenzini, Folco Pizzutto, Michele De Pauli e Stefano Zampieri che, lottando per la classifica di categoria, risoltasi in quest’ordine dal quinto posto in su, hanno dimostrato di potersi battere con i seniores quando la corsa, più che d’assalto, seppur tirata diventa di controllo quando il tracciato non si presta a selezione.
Ottimo avvio di stagione, che fa guardare con ottimismo al circuito di Coppa del Mondo, della quale questa e le prossime gare di Pellegrino Parmense (misto) e Semonzo del Grappa (salita in classico) costituiscono prove di selezione per la squadra azzurra che, a Piglio, verrà integrata con gli azzurri del fondo.
SGONICO (TS) - 1 GIUGNO - Percorso tecnico ma non difficile, gara inevitabilmente tattica. Non poteva che concludersi in volata la seconda prova della Coppa Italia che, tranne qualche eccezione, Di Gregorio la più significativa, ha visto al via l’intera squadra nazionale e una bella rappresentanza d’oltreconfine poiché qui sloveni e croati sono di casa per quanto riguarda le gare del Mladina. E, per la verità, hanno messo in evidenza dei giovani interessanti, destinati a far parte anche delle loro squadre di sci di fondo delle quali lo skiroll è l’attrezzo propedeutico. Una per tutte, Nina Broznic (a destra nella foto con Anna Rosa), una ragazza che fa parte ancora della categoria aspiranti, si era già imposta all’attenzione generale e che, in questa occasione, nella sparata iniziale a sola spinta di braccia, ha fatto vedere di che potenza è dotata. Purtroppo manca di esperienza e lo si è notato all’arrivo quando si è fatta chiudere prima della stretta curva che immette al breve rettilineo che porta al traguardo.
Dominato, come si è detto, da Anna Rosa (nella foto) la quale, lasciato l’Esercito per un impiego nel comune di Lecco, trova evidentemente tempo e voglia di allenarsi. 
A decidere, ovviamente, la curva a gomito, presa in testa da Pizzutto, con Paredi pronto a scattare giocando d’anticipo, tentando con la volata lunga e il breve vantaggio accumulato di contenere l’inevitabile rientro di Sbabo (nella foto l'arrivo). Due decimi di distacco sulla linea del traguardo, 6 per Pizzutto, un secondo per Pession, più intervallati gli altri 8 che facevano parte del gruppo dei battistrada. Fra i quali anche i quattro juniores Gianluca Lorenzini, Folco Pizzutto, Michele De Pauli e Stefano Zampieri che, lottando per la classifica di categoria, risoltasi in quest’ordine dal quinto posto in su, hanno dimostrato di potersi battere con i seniores quando la corsa, più che d’assalto, seppur tirata diventa di controllo quando il tracciato non si presta a selezione. 
