Per la finlandese vita facile contro Majdic e Jacobsen, mentre il norvegese ha dovuto vedersela con 4 connazionali. Non si qualifica Magda Genuin, unica azzurra in gara.  Prossimo obiettivo l'Holmenkollen di sabato

DRAMMEN (NOR) 5 MARZO  - Senza azzurri il più bello sprint a tecnica classica della stagione;  Magda Genuin, l’unica a presentarsi alla qualificazione, ha infatti ottenuto il 32° tempo e, per due posizioni e 27/100 non ha potuto accedere alla fase successiva. Niente di male poiché su un percorso così duro, più da fondisti che da sprinter veri, avrebbe avuto poche possibilità di continuare, o quantomeno di ottenere tanti punti,  e avrebbe accumulato una fatica superflua in vista della 30 km skating di Holmenkollen che l’attende sabato e dove si vuole testare su una distanza inusuale. Con lei correranno Arianna Follis, Sabina Valbusa, Antonella Confortola e Marina Piller. Fra i maschi, rientrato Valerio Checchi in Italia e già a S. Caterina Valfurva dove prepara le ultime tre gare delle Grand Finals che chiuderanno l’edizione 2007/08 della Coppa del Mondo, saranno in pista nella 50 km Pietro Piller Cottrer, che l’ha già vinta nel 1997, Giorgio Di Centa, Roland Clara, Marco Fiorentini e David Hofer. Tre del gruppo di Coppa del mondo, gli altri due del Vancouver 2010 i quali è stata data l'occasione di cimentarsi nel "tempio" del fondo.

Di Centa raggiungerà la squadra domani avendo rimandato la partenza per la Norvegia a causa dell'influenza. Il bi-campione olimpico di Torino 2006, infatti,  non aveva partecipato alle gare dello scorso week-end a Lahti in Finlandia a titolo precauzionale per sconfiggere definitivamente i sintomi dell'influenza che lo perseguitavano da un po’ di tempo pur senza febbre e non volendo prendere antibiotici in quanto sarebbero stati controproducenti.

In realtà nel corso della settimana non si era ancora  ripreso dai primi sintomi con mal di testa persistente, costipazione e leggera bronchite e nel corso della notte di lunedì la situazione è peggiorata parecchio con la comparsa della febbre. Non c’è stata altra soluzione che ricorrere agli antibiotici e sperare che non  influiscano troppo sulla sua prestazione.

Ecco comunque il suo commento di ieri in merito alla sua situazione: “Tenevo tantissimo a questa 50 km come appuntamento stagionale, quanto tenevo al Tour de Ski, e mi ero preparato con impegno, e mi dispiacerebbe moltissimo dovervi rinunciare! Valuterò l'evoluzione della malattia con i tecnici e lo staff medico e deciderò cosa fare nelle prossime ore“.

Sarà dunque al via della gara di sabato e si ritroverà vicino un nutrito gruppo di friulani che avevano già programmato la trasferta norvegese da alcuni mesi, certi che il beniamino carnico avrebbe offerto loro l’ennesima grande soddisfazione. L’augurio, per lui e per loro, è che non rimangano delusi.

Ma veniamo alla gara che, come prevedibile, ha visto un dominio norvegese in campo maschile (16 qualificati nei 30, tutti i sei della finalina, quattro finalisti e i primi due gradini del podio con Hattestad - foto in alto - e Svartedal), e della Kuitunen (nella foto) fra le donne. Per la finlandese miglior tempo in qualificazione e corsa sempre di testa nelle fasi successive. A tentare di minacciarla solo la slovena Majdic e la norvegese Jacobsen: la prima per confermare la classifica della Coppa di sprint, la seconda per rosicchiarle punti preziosi nella classifica generale.

Tentativo fallito di fronte all’evidente superiorità di Virpi Kuitunen in questa tecnica e su un percorso con salite dure, discese velocissime, curve tecniche dove si faceva a spallate e un rettilineo finale in salita progressiva con strappo sotto l’arrivo che richiedevano massimo controllo e doti di freschezza in ogni momento. Quelle appunto evidenziate dalla finlandese che ha sempre tenuto a debita distanza le avversarie più pericolose e staccato tutte le altre.

In campo maschile lo svedese Emil Joensson (nella foto) , leader dello sprint, classificandosi terzo ha perso per due soli punti il pettorale rosso a favore del norvegese Ola Vigen Hattestad che sullo strappo conclusivo ha resistito al ritorno del connazionale Jens Arne Svartedal. L’assegnazione della “coppetta” è comunque rimandata al prologo delle Grand Finals che, pur con la sua distanza di km 3.3,  viene considerato valido anche per la classifica sprint oltre che per quella assoluta.

 Classifica sprint TC maschile

Finale A

1. Hattestad Ola Vigen NOR 2.43.4; 2. Svartedal Jens Arne NOR +0.5; 3. Joensson Emil SWE 1.9; 4. Naess Boerre NOR 4.0; 5. Dahl John Kristian NOR 6.1; 6. Onda Yuichi JPN 11.7

Finale B

7. Kjoelstad Johan NOR 2.49.0; 8. Hjelmeset Odd-Bjoern NOR +0.1; 9. Oestensen Simen NOR 1.6; 10. Hetland Tor Arne NOR 2.3; 11. Brandsdal Erik NOR 3.1; 12. Iversen Trond NOR 5.1

13. Roenning Eldar NOR; 14. Pettersen Oeystein NOR; 15. Fredriksson Thobias SWE; 16. Lykkja Hans Petter FIN; 17. Kriukov Nikita RUS; 18. Eigenmann Christoph SUI; 19. Koos Torin USA; 20. Alypov Ivan RUS; 21. Strandvall Matias FIN; 22. Newell Andrew USA; 23. Jauhojaervi Sami FIN; 24. Thun Stein Vidar NOR; 25. Aardal Asgeir  NOR; 26. Gloersen Anders NOR; 27. Chebotko Nikolay KAZ; 28. Lind Bjoern SWE; 29. Lassila Kalle FIN; 30. Kummel Peeter EST

Classifica sprint TC femminile

Finale A

1. Kuitunen Virpi FIN 3.07.0; 2. Majdic Petra SLO +0.8; 3. Jacobsen Astrid NOR 1.6; 4. Saarinen Aino Kaisa FIN 3.9; 5. Andersson Lina SWE 5.8; 6. Malvalehto Mona-Liisa FIN 7.7

Finale B

7. Muranen Pirjo FIN 3.13.0; 8. Kowalczyk Justyna POL +0.8; 9. Natsumi Madoka JPN 1.2; 10. Tyldum Ingrid Aunet NOR 2.3; 11. Bjellaanes Karianne NOR 3.0; 12. Peraelae Kirsi FIN 9.3

 13. Shapovalova Evgenia RUS; 14. Gjoemle Ella NOR; 15. Fukuda Nobuko JPN; 16. Rotcheva Olga RUS; 17.Bjoergen Marit NOR; 18. Fessel Nicole GER; 19. Crawford Chandra CAN; 20. Urdahl Ingrid NOR; 21. Aasheim Agneta NOR; 22. Brun-Lie Celine NOR;  23. Gjeitnes Kari Vikhagen  NOR; 24. Renner Sara CAN; 25. Sachenbnacher-Stehle Evi GER; 26. Loefstroem Annika SWE; 27. Henkel Manuela GER; 28. Propchazkova Alena SVK; 29. Ingemardotter Ida SWE; 30. Matveeva Natalia RUS; 32. Genuin Magda ITA

Giorgio Brusadelli
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