11° posto per le ragazze, 18° per i maschi. Oro per la Norvegia femminile e la Russia maschile in gare combattute nelle quali i nostri colori sono finiti nelle retrovie. Podio tutto scandinavo fra le donne, con Johaug alla terza vittoria, russi più smaliziati rispetto a tedeschi e kazaki nell'avvincente sprint finale. Possiamo però vantare un'organizzazione che ha meritato complimenti unanimi
SLINGIA (BZ) 29 febbraio - Si sono conclusi oggi, con la disputa delle staffette Juniores, i Campionati del Mondo Junior ed Under 23 di fondo. Nella gara femminile podio tutto scandinavo con la medaglia d´oro per la Norvegia, argento per la Svezia e bronzo per la Finlandia. La prova maschile e invece andata dopo un avvincente sprint finale, alla Russia, che ha preceduto Germania e Kazakistan. Gli azzurri hanno deluso: solo 11° la staffetta femminile, addirittura 18° quella maschile.
Il sole ha accompagnato questa rassegna iridata per sei giorni. Oggi nella giornata conclusiva si sono viste per la prima volta alcune nuvole. Tra le donne la grande favorita era la Norvegia (nella foto), detentrice del titolo mondiale. Dopo il primo cambio le norvegesi erano però solamente quinte. In testa la tedesca Lucia Anger aveva staccato di 21,1 secondi l´elvetica Tatjana Stiffler. Anger ha poi lanciato la compagna di squadra Sabrina Bühler, che è retrocessa con il 17° tempo parziale al quinto posto. Dopo 6,6 km è così passata in vantaggio la finlandese Kerttu Niskanen, superata nel giro successivo dalla norvegese Ingvild Flugstad Oestberg. Lotta fra scandinavi, dunque.
Emozionante era lo sprint finale. Marthe Kristoffersen, che all´ingresso del rettilineo finale aveva 30 metri di vantaggio su Svezia e Finlandia, è riuscita a mantenere il primo posto con un solo secondo di vantaggio sulla svedese Hanna Falk e quattro sulla finlandese Krista Lahteenmki. Quarte, a 43,1 secondi dalla Norvegia, le atlete russe, che hanno preceduto Francia, Kazakistan e Germania. La staffetta italiana con l´appena 16enne Debora Agreiter di La Villa ha chiuso la gara al deludente 11° posto.
Con la vittoria in staffetta e la sua terza medagli d´oro, la 19enne norvegese Therese Johaug si è confermata come miglior atleta di questi Mondiali. La russa Olga Tiagai ha invece vinto due ori tra le Under 23. Johaug quest´anno si è già aggiudicata due staffette in Coppa del Mondo a Beitostoelen e Davos e si è piazzata al terzo osto nella 10 km di Otepaa.
Anche nella 4x5 km maschile il finale era da cardiopalma. Prima dell´ultimo cambio si trovava in vantaggio la Francia con 12,5 secondi sulla Russia e 22,9 sulla Germania. Negli ultimi tre chilometri il francese Piere Guedon è però crollato, scivolando con il 17° parziale al sesto posto finale. Il tedesco Tim Tscharnke, bronzo nella 10 km, è invece riuscito a raggiungere in testa il russo Raul Shakirzianov, ma nello sprint finale si è poi dovuto arrender per soli 0,2 secondi. Un metro o giù di lì. La medaglia di bronzo è andata al Kazakistan, avanti alla Norvegia e al Giappone. Mai in gara gli azzurri che si sono dovuti accontentare del 18° posto finale. Nella nazionale italiana c´erano anche gli altoatesini Janmatie Kostner e Dietmar Nöckler (nella foto la staffetta russa).
La formazione piú titolata di questi Mondiali è la Norvegia con quattro ori, una medaglia d´argento e una di bronzo, mentre la Russia ha vinto tre ori, due argenti e due bonzi. Gli azzurri sono rimasti senza medaglie. La squadra norvegese rimarrà a Slingia in ritiro fino a metà marzo.
Therese Johaug (NOR) "È stato grandioso come siamo riuscite ad impostare la gara di oggi. Dapprima Celine Brun-Lie ha dovuto combattere per le posizioni importanti all’interno del gruppone abbastanza compatto, poi io sono riuscita ad andare in testa, prima di essere ripresa poco prima del traguardo. Alla fine le nostre due compagne di squadra Ingvild Oestberg e Marthe Kristoffersen hanno aumentato il ritmo, decidendo la gara. Così abbiamo vinto, anche se di poco. Per me personalmente sono stati dei Campionati del Mondo bellissimi, perchè ho vinto 3 medaglie d’oro e non saprei cosa poter volere di più. Gli organizzatori hanno fatto un grandissimo lavoro in pochissimo tempo e sono stati veramente fantastici“.
Debora Agreiter (ITA) "Innanzitutto è stato un onore per me essere convocata per la staffetta azzurra. Purtroppo sono entrata in gara con molto ritardo, che si era accumulato già prima e inoltre sono anche caduta. Penso di aver fatto una gara di tutto rispetto con l’ottavo tempo di frazione. Penso di aver fatto grande esperienza che mi servirà per il futuro, Speriamo di poter partecipare anche negli anni a venire ai Campionati del Mondo”.
Evgeniy Garanichev (RUS) "Eravamo tesi aspettando Raul, perchè sapevamo che sarebbe stata dura. Sulla dirittura d’arrivo il tedesco lo ha leggermente superato e pensavamo già di aver perso l’oro. Però Shakirzianov ha allungato la gamba all’ultimo istante, in spaccata, riuscendo a beffare Tim Tscharnke. Siamo felicissimi, non possiamo ancora crederci. Un finale di mondiale del genere ti rimane impresso nella mente per sempre“.
Tim Tscharnke (GER) "Raul Shakirzianov mi ha fregato. Prima dell’arrivo stava bleffando ed io ho veramente creduto che fosse cotto. Mi ha preso in giro e quando credevo di vedere già la linea rossa del traguardo sotto gli sci, ha buttato in avanti il piede, soffiandomi la medaglia d’oro. È stato molto furbo, complimenti. In ogni caso sono stati mondiali molto positivi per noi tedeschi e possiamo tornare a casa soddisfatti delle medaglie vinte.
Dietmar Nöckler (ITA) "È molto difficile motivarsi, quando puoi partire nel momento in cui i primi fanno lo sprint finale. Ho comunque cercato di fare una buona gara e penso di esserci riuscito. In generale abbiamo avuto problemi di materiale in questi mondiali e così è quasi impossibile tenere testa ai migliori“.
Alfred Lingg (OK-Chef) "Ce l’abbiamo fatta, che sollievo, tutto è andato bene e abbiamo passato sette giorni di sport eccezionali. In così poco tempo è quasi impossibile organizzare un evento del genere, a meno che non siano a disposizione tanti volontari pronti al sacrificio. Qui ci sono ed è a loro che va un ringraziamento particolare da parte di tutti“.
SLINGIA (BZ) 29 febbraio - Si sono conclusi oggi, con la disputa delle staffette Juniores, i Campionati del Mondo Junior ed Under 23 di fondo. Nella gara femminile podio tutto scandinavo con la medaglia d´oro per la Norvegia, argento per la Svezia e bronzo per la Finlandia. La prova maschile e invece andata dopo un avvincente sprint finale, alla Russia, che ha preceduto Germania e Kazakistan. Gli azzurri hanno deluso: solo 11° la staffetta femminile, addirittura 18° quella maschile.
Anche nella 4x5 km maschile il finale era da cardiopalma. Prima dell´ultimo cambio si trovava in vantaggio la Francia con 12,5 secondi sulla Russia e 22,9 sulla Germania. Negli ultimi tre chilometri il francese Piere Guedon è però crollato, scivolando con il 17° parziale al sesto posto finale. Il tedesco Tim Tscharnke, bronzo nella 10 km, è invece riuscito a raggiungere in testa il russo Raul Shakirzianov, ma nello sprint finale si è poi dovuto arrender per soli 0,2 secondi. Un metro o giù di lì. La medaglia di bronzo è andata al Kazakistan, avanti alla Norvegia e al Giappone. Mai in gara gli azzurri che si sono dovuti accontentare del 18° posto finale. Nella nazionale italiana c´erano anche gli altoatesini Janmatie Kostner e Dietmar Nöckler (nella foto la staffetta russa).
