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Bauer e la Jacobsen nel pursuit di Coppa a Falun

Per il ceco e la norvegese successo in solitario al termine di gare che hanno visto gli azzurri protagonisti. Migliore dei nostri Sabina Valbusa, quarta. Di Centa 7°, Piller Cottrer 9°, Clara 14° e Checchi 15°

 FALUN (SWE) 23 febbraio – Altro successo di Lukas Bauer (nella foto), questa volta nel pursuit, coronando la rincorsa ad Anders Soedergren, che aveva staccato il gruppo sulla penultima decisiva salita, che si è dimostrata determinante per il frazionamento del gruppo. Contrattacco nella successiva discesa e sull’ultima salita. Sci velocissimi, una cinquantina di metri di vantaggio nella discesa conclusiva, che gli permettono di resistere al ritorno di Tord Asle Gjerdalen, altrettanto veloce ma purtroppo ancora staccato quando si arriva sul duro strappetto che porta al traguardo. Guadagna, ma resta sempre a 7/10. Sempre una spanna sopra tutti, dunque, il leader di Coppa: con i 100 punti che si porta a casa e un vantaggio di oltre 400, la sfera di cristallo è ancor più vicina, ormai non la può perdere neppure se Sommerfeld vincesse tutte le gare che restano.

 Ennesima prova di forza che, sotto tanti aspetti, ricorda il Muehlegg dell’anno olimpico, quando stroncava gli avversari in entrambe le tecniche e su ogni distanza. Si scoprì proprio nella 50 km che chiudeva le Olimpiadi che la sua superiorità era frutto di doping, la famigerata Nesp, l’eritropoietina di ultima generazione. Con questo non si vuol dire che i successi di Bauer siano dovuti a forzature, ma di certo si è di fronte ad un salto di qualità impressionante. Imprevedibile in tali dimensioni. E’ stato sempre forte, però non imbattibile come quest’anno. Tanto di cappello.

Molto bene anche la squadra azzurra, 4 nei 15, sempre nelle posizioni di testa con Pietro Piller Cottrer, Valerio Checchi e per un attimo anche Roland Clara, ma con il solo Giorgio Di Centa a farsi trovare in posizione d’avanguardia  quando, ai piedi della salita, è stato il momento di replicare all’attacco di Soedergren e al relativo cambiamento di ritmo che ha allungato e spezzato il gruppo. Quarto allo scollinamento, lo hanno infilato in discesa. Riprende terreno sul piano, ma  viene poi superato da Dolidovich; lotta fino all’ultimo, ma  perde altre  due posizioni al fotofinish finendo settimo dietro Sommerfeldt e Oestensen che lo superano proprio sulla linea del traguardo. Per classificarli si è dovuto ricorrere al fotofinish, come del resto per mettere Dementiev davanti a Piller Cottrer per l’ottavo posto. Clara 14° e Checchi 15° completano la prestazione di squadra, che autorizza a ben sperare per la staffetta di domani.

Primo azzurro, dunque, Di Centa (foto sotto), proprio quello che sembrava messo peggio in fatto di salute, tanto da scriverlo sul suo sito: “Sono reduce da parecchi giorni di salute altalenante, tutto ciò dovuto a virus di stagione che mi hanno tolto molte energie e ancora oggi accuso mal di gola causato da una bella faringite e non mi sento certamente al meglio. Ho deciso comunque di provare a gareggiare per racimolare punti importanti per la classifica di coppa del mondo, sperando di non rimanere troppo indietro come a Liberec dove, su quella neve ( se così si poteva definire…), ho avuto anche problemi di materiali. Farò del mio meglio e se non andrà bene almeno ci avrò provato”.

 Che faticasse lo si è capito subito, quando ha dato l’impressione di essere più volte al gancio nel primo tratto in classico, anche per problemi di materiale come spiegherà poi, tanto da restare in fondo al plotone, insieme a Clara e Santus. La metamorfosi dopo il cambio degli sci al pit stop, dove il più veloce è risultato Bauer  per un paio di decimi su Checchi. Giorgio si è portato nella pancia del gruppo e ha progressivamente guadagnato posizioni, restando poi stabilmente fra i battistrada, e c’era ancora quando la corsa si è decisa. Gli altri, momentaneamente defilati, hanno così perso l’occasione di lottare per il podio dopo che erano stati protagonisti per la maggior parte della gara.

Quanto alla gara odierna, questo il suo commento: "Sono soddisfattissimo per il settimo posto ottenuto perché, non essendo in ottima forma, il risultato era più che incerto. Invece è stato più che buono, e soprattutto le sensazioni in gara mi hanno soddisfatto, le gambe giravano bene, anche se adesso sono stanchissimo e ho la gola in fiamme. Peccato che abbia avuto ancora problemi con i materiali, specialmente in classico. Purtroppo mi succede ogni volta che si presentano condizioni di neve bagnata. Nella frazione in alternato ho cercato di rimanere attaccato al gruppo perché se avessi provato a strafare avrei pagato molto lo sforzo. Al cambio di tecnica le cose sono andate un po’ meglio così da permettermi di risalire il gruppo e tenermi tra le prime dieci posizioni, e giungere settimo al fotofinish, vedendo però il podio allontanarsi irrimediabilmente. Domani staffetta 4 x 10, gareggerò in quarta frazione che non è consueta per me, ce la metterò tutta e speriamo bene!"

Tanto nella prima fase in classico che nella successiva a skating si è viaggiato sempre a gruppo pressoché compatto, ma non è stata la solita corsa tattica, di attesa. Andatura velocissima, come conferma il tempo di poco inferiore ad un’ora e 12 minuti. Più facile l’anello per il classico, più duro e tecnico quello da skating. Neve tutta artificiale, un po’ fradicia per la temperatura abbondantemente soprazero. “Come al solito”, l’ha descritta Piller Cottrer nel suo sito, mettendo le mani avanti prima della gara. “Falun si e´candidata per ospitare i Mondiali del 2013 e sta facendo le cose in grande, peccato che abbiano voluto inserire nella discesa più tecnica di tutto il percorso due curve a gomito che con questa neve e in una partenza in massa potranno creare non pochi problemi domani in gara. Per fare un esempio è´ come se in una discesa libera inserissero un tratto di slalom speciale!!!!!!”.

Non si è sbagliato: le cadute non sono mancate, ma non tali da condizionare l’esito della gara che nel tratto a skating inizialmente scorre lentamente finché non si porta in testa Sommerfeldt, che meriterebbe il premio del più combattivo di giornata, a incrementare il ritmo che stronca subito Northug, uno dei favoriti. Secondo attacco al km 24: lo porta Eilifsen, risponde Bauer. Il norvegese resta in testa  e piazza qualche altra accelerazione con il ceco e Soedergren in scia Riesce solo ad allungare ma non a rompere il gruppo. All’inizio dell’ultimo giro Soedergren e Fredrikson tentano di allungare, ma Bauer torna sotto con Eilifsen e Sommerfeldt; Soedergren replica sulla penultima salita e guadagna 6 secondi su Bauer, che la raggiunge in discesa e contraccacca sull’ultima salita. Irraggiungibile anche da Gjerdalen che passa Soedegren in discesa ma non riesce a riportarsi sul ceco che, al traguardo, può arrivare rialzato.

 Sul piano del piazzamento individuale, va invece registrato il 4° posto di Sabina Valbusa nella gara dominata dalla squadra norvegese: 5 nei 10, e doppietta con Astrid Jacobsen e Marit Bjoergen (nella foto) che hanno preso il comando della gara all’ultimo chilometro in classico e da quel momento hanno fatto corsa a parte. Favorite dal fatto che già nella prima frazione  Virpi Kuyitunen e Charlotte Kalla, le due avversarie più pericolose, erano già staccate e Petra Majdic e Justyna Kowalczyk, pur restando a contatto, erano in difficoltà. Se la polacca limitava poi il distacco a skating, la slovena naufragava del tutto, finendo al 15° posto.

Unica ad impensierirle, ad un certo momento, un’altra norvegese, la giovanissima Marte Elden che si è riportata sulla coppia di testa e ha tentato  addirittura di staccarla, per poi cedere sull’ultima salita dove Jacobsen si liberava della compagnia di Bjoergen e Sabina Valbusa puntava decisamente al podio concludendo quella progressione che dal 24° posto al pit stop l’ha portata a ridosso delle battistrada. Purtroppo il terzo posto le veniva soffiato per una questione di decimi da Aino Kaisa Saarinen. Autoritaria nel tratto in classico, tanto da restare sempre nelle prime posizioni, Arianna Follis perdeva progressivamente terreno a skating, finendo al 24° posto, preceduta di oltre mezzo minuto da Antonella Confortola (18°), che stranamente è apparsa più a suo agio in classico che non a tecnica libera.

Silvio Fauner, direttore tecnico della squadra italiana, così commenta i risultati degli azzurri a Falun: "Sabina Valbusa ha dimostrato una condizione di forma invidiabile, il suo quarto posto non le rende merito e rappresenta l'ennesima medaglia di legno di una stagione già positiva in termini generali ma che avrebbe potuto essere addirittura più ricca di podi. Arianna Follis si è presentata in Svezia con una forma fastidiosa di raffreddore che la fa respirare male, e queste sono gare dove bisogna essere al top della condizione fisica per arrivare con le migliori. La gara maschile ci ha regalato buoni riscontri dal punto di vista della squadra con quattro classificati nei quindici, è mancato l'acuto per il podio. Nel momento decisivo i nostri sono rimasti staccati dai primissimi, del resto quando c'è un gruppo di venti fondisti che si giocano il successo fa parte del gioco".

 I tecnici hanno deciso i due quartetti che disputeranno domani le staffette: fra gli uomini correranno Roland Clara, Valerio Checchi, Pietro Piller Cottrer e Giorgio Di Centa; fra le donne Stephanie Santer, Antonella Confortola, Marina Piller e Sabina Valbusa.  

Classifica maschile

1. Bauer Lukas CZE 1:11:54.1; 2. Gjerdalen Tord Asle NOR +0.7; 3. Soedergren Anders SWE 5.8; 4. Dolidovich Sergei BLR 8.2; 5. Sommerfeldt Rene GER 9.6 F.F.; 6. Oestensen Simen NOR 9.6 F.F. 7. Di Centa Giorgio ITA  9.7F.F;  8. Dementiev Eugeni 10.1 F.F.; 9. Piller Cottrer Pietro ITA 10.1 F.F.; 10. Hetland Tor Arne NOR 10.2; 11. Vittoz  Vincent FRA 10.6; 12. Legkov Alexander RUS 11.2; 13. Fredriksson Mathias SWE 11.6; 14. Clara Roland ITA 11.7; 15. Checchi Valerio ITA  11.9; 16. Angerer Tobias GER 15.3; 17. Alypov Ivan RUS 17.0; 18. Jauhojaervi Sami FIN 23.1; 19. Bajcicak Martin SVK 23.0; 20. Nousiainen Ville FIN 26.7; 21. Jonnier Emmanuel FRA 28.0; 22. Cologna Dario SUI 35.0; 23. Freeman Kris USA 35.8; 24. Kershaw Devon CAN 36.5;  25. Eilifsen Morten NOR 37.1; 26. Olsson Johan SWE 37.7; 27. Magal Jiri CZE 37.8; 28. Johnsrud Sundby NOR 51.9; 29. Koukal Martin CZE 52.3; 30. Filbrich Jens GER 52.8; 32. Santus Fabio ITA 1.12.6

Intermedio km 15 (fine tecnica classica)
1. Sommerfeldt 33.52.7; 2. Legkov +0.2; 3. Hjelmeset 0.5; 4. Fredriksson 0.8; 5. Oestensen 0.8; 6. Piller Cottrer 1.0; 7. Alypov 1.2; 8. Mae 1.6; 9. Bauer 1.7; 10. Angerer 2.3; 11. Johnsrud 2.4; 12. Checchi 2.7; 13. Gjerdalen 4.1; 14. Freeman 5.0; 15. Koukal 5.6; 16. Vittoz 6.0; 17. Hetland 6.4; 18. Perrillat 7.9; 19. Filbrich 8.8; 20. Olsson 8.8; 21. Nousiainen 9.0; 22. Dolidovich 9.1; 23. Komamura 9.2; 24. Dementiev 9.5; 25. Batory 9.8; 26. Jonnier 10.1; 27. Eilifsen 10.2; 28. Cologna 10.6; 29. Gaillard 10.7; 30. Di Centa 10.8; 37. Clara 13.6; 38. Santus 13.9

Classifica femminile

 1. Jacobsen Astrid NOR 41.34.2 (nella foto); 2. Bjoergen Marit NOR +5.9; 3. Saarinen Aino Kaisa FIN 14.3; 4. Valbusa Sabina ITA 14.9; 5. Hansson Anna SWE 15.0; 6. Steira Kristin Stoermer NOR 17.9; 7. Shevchenko Valentina UKR 20.5; 8. Kowalczyk Justina POL 25.3; 9. Muerer Stemland Kristin NOR 26.8; 10. Elden Marthe NOR 27.0; 11. Roponen Riitta-Liisa FIN 42.7; 12. Kuitunen Virpi FIN 43.4; 13. Kuenzel Nystad Claudia GER 43.5; 14. Sachenbacher-Stehle Evi GER 44.3; 15. Rotcheva Olga RUS 45.2; 16. Renner Sara CAN 46.2; 17. Kurkina Larisa RUS 46.7; 18. Confortola Antonella ITA 47.5; 19. Mischol Seraina SUI 1.06.8; 20. Kalla Charlotte SWE 1.07.6; 21. Hugue Coraline FRA 1.18.6; 22. Burukhina Elena RUS 1.17.1; 23. Zeller Katrin GER; 1.18.6; 24. Follis Arianna ITA 1.22.3; 25. Majdic Petra SLO 1.22.8; 26. Tyldum Ingrid Aunet NOR 1.23.2; 27. Laurent Philippot Karine FRA 1.28.1; 28. Svendsen Sara NOR 1.38.3; 29. Rydqvist Maria SWE 1.42.5; 30. Boner Seraina SUI 1.46.5; 34. Santer Stephanie ITA 1.59.4. Ritirata Marina Piller ITA

Intermedio km 7,5 (tecnica classica)
1. Jacobsen 20.18.6; 2. Bjoergen +0.5; 3. Majdic 1.2; 4. Kowalczyk 5.8; 5. Follis 7.2; 6. Elden 7.4; 7. Tyldum 7.6; 8. Kuenzel 7.6; 9. Saarinen 8.0; 10. Shevchenko 8.1; 11. Rotcheva 8.2; 12. Kuitunen 8.5; 13. Sachenbacher 8.6; 14.  Renner 9.1; 15. Hansson 9.1; 16. Kurkina 9.5; 17. Zeller 9.8; 18. Muerer 10.2; 19. Confortola 10.4; 20. Steira 10.8; 21. Prochazkova 11.2; 22. Mischol 12.2; 23. KJalla 12.2; 24. Valbusa 14.8; 25. Boehler 31.2; 26. Roponen 31.7; 27. Boner 32.2; 28. Lindborg 33.9; 29. Bleckur 36.6; 30. Ishida 36.2; 34. Santer 43.9; 50. Piller 1.50.5

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 

 




Da staff, Sabato, 23 Febbraio 2008 22:30, Commenti(0)
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