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Val Casies TC: Cattaneo tutto solo, poi Carrara e Costantin

Senza storia la 30 km in classico, controllata dagli azzurri: un test per la Vasaloppet. Fra le donne Bitchougova per distacco. Domani la granfondo a tecnica libera che festeggia 25 anni

 16 FEBBRAIO - È quello di Marco Cattaneo (foto) il secondo nome da inserire nell’albo d’oro della Gran Fondo Val Casies in tecnica classica, corsa sulla distanza dei 30 km e che ha visto ben 600 atleti al via, prima di festeggiare domani le nozze d’argento dei 25 anni per quanto riguarda la gara in tecnica libera.
Un vero dominio quello del nazionale azzurro del team lunghe distanze, partito in solitaria poco dopo il decimo chilometro, per poi comandare fin sotto lo striscione d’arrivo. Praticamente una gara in fotocopia rispetto a quella vista un anno fa, quando a trionfare sulle nevi della Val Casies fu il forte norvegese Anders Aukland, che tagliò il traguardo da solo, seguito a distanza dall’austriaco Steurer, oggi quarto, seguito poi dal tedesco Schweiger e dal cuneese portacolori del Gruppo Sportivo Paracadutisti Roberto Mauro.
Ma per i colori italiani non c’è solo il primo posto del varesino di Caronno Pertusella Marco Cattaneo, accompagnato in trionfo sul podio dai compagni del team lunghe distanze Bruno Carrara e Pierluigi Costantin, a concretizzare un ottimo lavoro di squadra. Cattaneo parte in solitaria, con il distacco che, dai 30” del 15° chilometro sale fino ad 1’35” al chilometro 20, mentre i compagni controllano la situazione nel gruppetto degli inseguitori, formato da una decina di unità.

 Assieme a Carrara e Costantin, infatti, c’erano anche il trentino Daniele Zorzi, gli atleti del Gs Paracadutisti Emanuele Sbabo e Roberto Mauro, i tedeschi Cristoph Schweiger, Johannes Bredl, Andreas Mose e Tom Brunner, così come il secondo classificato del 2007, l’austriaco Steurer.

Gli azzurri controllano fino alla salita conclusiva di Santa Maddalena, giudice finale per le posizioni di vertice, con Carrara che, coperto fino a quel momento, scattava per il secondo posto, seguito da Costantin, per il terzo (nella foto il podio).

Tattica davvero impeccabile quella della nazionale italiana, che trionfa in Val Casies. Una gara che gli azzurri hanno utilizzato come importante test di preparazione in vista della regina delle granfondo, la Vasaloppet, che si correrà in Svezia tra due settimane. Il classico appuntamento che vale una stagione per Cattaneo e compagni, con lo stesso varesino a cercare pure la vittoria assoluta della FIS Marathon Cup, che attualmente lo vede al secondo posto della graduatoria.

 

 E grande gara è stata anche al femminile, vinta da Eugenia Bitchougova (nella foto con Cattaneo) grazie ad una grande prova di carattere. La russa sposata in Trentino, ormai italiana a tutti gli effetti, era caduta nei primi chilometri di gara, permettendo alla “padrona di casa”, la bolzanina Marica Zamboni, di prendere il comando, seguita dalla bellunese Veronica De Martin Pinter. Quest’ultima, che accusava problemi di materiali, si staccava nella fase centrale della gara, mentre la bolzanina si vedeva raggiungere da una Bitchougova in grande recupero proprio ai piedi della salita di Santa Maddalena, il punto più critico della gara.

L’intramontabile atleta (compirà 50 anni ad agosto), parte in solitaria, con la Zamboni ad accusare qualche problema di tenuta in salita. Su di braccia, dunque, con la fatica a farsi sentire dopo i 25 chilometri di gara già alle spalle. Lì si decidono le sorti della corsa, con la Bitchougova a raggiungere in solitaria il traguardo, mentre l’atleta di casa era costretta ad accontentarsi del secondo posto. Terza, anche se staccata, è Veronica De Martin Pinter, con più di qualche semplice problema di sciolina, mentre si succedevano gli arrivi di amatori ed appassionati, ognuno a vincere la propria personale sfida di giornata (nella foto il podio femminile).

 Archiviato così il secondo episodio della gara in classico, salutato da una splendida giornata di sole, domani toccherà alla Gran Fondo in tecnica libera, a festeggiare i 25 anni di vita. Una gara che avrà come testimonial l’altoatesina Maria Canins, nove volte vincitrice in Val Casies e grande fondista del passato. (servizio e foto Newspower Canon)

Classifiche 30 km Tecnica Classica

Uomini
1) Cattaneo Marco (Fiamme Oro) 1.16.53; 2) Carrara Bruno (GS Carabinieri) 1.18.03; 3) Costantin Pier Luigi (Fiamme Oro) 1.18.21; 4) Steurer Thomas (AUT) 1.18.36; 5) Schweiger Christoph (GER) 1.19.08; 6) Mauro Roberto (Gruppo Paracadutisti) 1.19.08; 7) Zorzi Daniele 1.19.40; 8) Bredl Johannes (GER) 1.20.25; 9) Moese Andreas (GER) 1.20.44; 10) Sbabo Emanuele (Gruppo Paracadutisti) 1.20.56

Donne
1) Bitchougova Eugenia (GS Hartmann) 1.32.57; 2) Zamboni Marica 1.34.22; 3) De Martin Pinter Veronica 1.37.51; 4) Felderer Barbara 1.39.18; 5) Nones Rita 1.45.32; 6) Leoni Laura 1.48.30; 7) Patuelli Francesca 1.51.32; 8) Jocallaz Marlene 1.52.02; 9) Gianola Elisa 1.55.34; 10) Moen Astrid 1.55.46

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Le interviste:

MARCO CATTANEO (1° classificato)
“Una grande giornata e un’ottima gara, nonché un buon allenamento in vista della Vasaloppet. La condizione è buona e lo avevo potuto constatare già una settimana fa, quando ho vinto la Transjurassienne, in Francia. Volevo testare la condizione in classico e devo dire che le indicazioni raccolte oggi sono più che buone. Tattica di squadra? Ieri avevo parlato con i miei compagni e ci eravamo detti che, qualora ci fossimo trovati in un gruppetto al comando, qualcuno avrebbe dovuto provarci. Io a metà gara stavo bene, quindi ho parlato con i miei compagni che mi hanno dato via libera. Hanno lasciato tirare gli altri, per poi scattare sulla salita finale, così siamo riusciti a salire tutti e tre sul podio. Ora penserò a fare bene le ultime tre gare della FIS Marathon Cup, nella cui classifica sono attualmente al secondo posto. Non sarà facile perché due delle tre gare ancora in programma sono in classico ma, se è vero che per la vittoria assoluta sarà dura, penso che si possa fare sicuramente qualcosa di buono”.
 
BRUNO CARRARA (2° classificato)
“Ieri si era parlato di un possibile gioco di squadra, ma la strategia, come sempre, arriva in gara. Nessuno si metteva davanti a fare il ritmo e, ad un certo punto, ci siamo trovati in una decina davanti. Marco è partito ed è riuscito a fare il buco, quindi noi lo abbiamo coperto controllando gli avversari. A quel punto, ci siamo trovati ai piedi della salita tutti assieme. Iniziata l’ascesa di Santa Maddalena, sentivo buone sensazioni ed ho provato ad aumentare il ritmo. Nessuno è riuscito a seguirmi e dunque è arrivato questo buon secondo posto, a coronamento di un’ottima prova di squadra”.
 
PIERLUIGI COSTANTIN (3° classificato)
 
“Una buona gara, un ottimo test in vista della Vasaloppet.. Sono in recupero dall’influenza che mi ha colpito poco dopo la Marcialonga dello scorso 27 gennaio e sono due settimane che lotto contro tosse e raffreddore. La speranza, visto che mancano ancora due settimane, è quella che passino prima del via della Vasaloppet, una gara che vorrei far bene, nonché l’ultimo obiettivo della mia carriera agonistica, in quanto l’anno prossimo penso di smettere. Oggi comunque ho sentito buone sensazioni, sono fiducioso. Alla Vasaloppet devi arrivare al 100 per cento. Lì non si inventa nulla. Poi punto alla 50 km degli Italiani a fine stagione: se Di Centa e Piller Cottrer dovessero arrivarci stanchi…chissà, si potrebbe anche fare il colpaccio. Dall’anno prossimo inizierà una nuova vita per me, ma spero di riuscire a stare nel giro, come allenatore o come aiuto allenatore. Mi dispiacerebbe abbandonare questo mondo”.
 
EUGENIA BITCHOUGOVA (1ª classificata)
 
“Sul finale di stagione sto veramente crescendo bene. Prima c’era poca neve e di conseguenza pochi erano anche gli allenamenti, in  quanto il lavoro non mi permetteva di potermi spostare per sciare. Ora, invece c’è neve e posso sciare vicino a casa, nel tempo che riesco a ritagliarmi. Quella di oggi è stata davvero una bella gara per me, anche se travagliata. Sono partita bene, ma nella prima discesa sono caduta. A quel punto pensavo di non portecela più fare. Poi mi hanno detto che ero a venti metri dalle prime. Le ho riprese e successivamente staccate, proprio sulla salita conclusiva. Sono davvero soddisfatta. Vincere una gara coronando un’azione di recupero è sempre bello”.
 
MARICA ZAMBONI (2ª classificata)
 
“Davvero un peccato. Sull’ultima salita mi ha preso la Bitchougova e gli sci non tenevano più. A quel punto mi ha staccato e non sono più riuscita a prenderle le code. Ho avuto problemi di sciolinatura, di tenuta. Ad inizio salita, con 25 km alle spalle, le braccia erano già cotte e non ne avevo più. Con qualche problema in meno di materiali penso che sarei riuscita a giocarmela fin sotto lo striscione d’arrivo”.
 
VERONICA DE MARTIN PINTER (3ª classificata)
“Non è andata tanto bene. Onore a chi ha vinto, ma la mia è stata una gara tutta all’inseguimento. É vero che la forma non è forse quella dei giorni migliori, ma i problemi maggiori oggi li ho avuti con i materiali. Fino a metà gara ho tenuto, poi nel pezzo veloce in piano non riuscivo proprio a tenere il passo delle prime. Ero più lenta. Prendiamola così, la giornata storta ci può stare”.

 




Da staff, Sabato, 16 Febbraio 2008 16:22, Commenti(0)
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