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Marcialonga: per Anders Aukland 35 km di fuga solitaria

Ha preceduto il fratello Joergen e  lo svedese Ahrlin, vincitore nel 2007. Costantin (6°) e Cattaneo (7°) i migliori italiani. Svedese la sfida tra le donne, con Hansson su Ek e Nystrom. Orlandi e la Colnaghi nella Marcialonga Light

 27 GENNAIO - Masi di Cavalese sabato sera ha aperto ufficialmente la 35.a Marcialonga alla presenza di autorità civili e militari, una rievocazione di come i quattro fondatori idearono questa splendida creatura delle Valli di Fiemme e di Fassa.

Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha espresso in poche parole il “valore” di questo evento che vede unite le singole comunità delle due vallate trentine con lo sport, l’amicizia e la solidarietà.

Oggi a Moena alle ore 8.15 oltre 5.000 fondisti hanno dato vita alla 35.a Marcialonga. Prendono il via, primi su tutti, gli atleti del gruppo rosso (a seguire tutti gli altri, con partenza in real time). Ore 11.24: Anders Aukland (nella foto) taglia il traguardo di viale  Mendini a Cavalese in solitaria, sotto un sole primaverile e una splendida cornice di pubblico al termine dei 70 km del percorso, con gli atleti ad attraversare i suggestivi paesaggi delle valli di Fiemme e Fassa.

Il pronostico su carta si traduce dunque in pista: il norvegese Anders Aukland, favorito numero uno della vigilia, conferma lo straordinario momento di forma, rafforzando la sua leadership nella FIS Marathon Cup. La 35.a edizione della Marcialonga, quella delle nozze di zaffiro, porta la firma del vichingo, che bissa il successo ottenuto sempre su queste nevi nel 2004, quando la gara assunse valore ai fini della classifica di Coppa del Mondo.

 Il pettorale rosso di leader la diceva già lunga sulla sua forza, la gara odierna non fa altro che aggiungere nuove certezze. Tranquillo, con il gruppetto dei migliori (una trentina fino al chilometro 30, poi sfoltitosi col passare dei chilometri) fino a metà gara, prima di cambiare marcia e salutare i compagni di fuga. Praticamente 35 chilometri in solitaria (Aukland è scattato poco dopo Moena), con gli inseguitori incapaci di una reazione ed il distacco ad incrementare chilometro dopo chilometro.

Sul traguardo di Cavalese il distacco del secondo classificato, un altro Aukland (Joergen, fratello minore  di Anders e vincitore di due edizioni della Marcialonga), è di 2’48”, mentre il vantaggio massimo del fuggitivo era arrivato addirittura a superare i 3’. La salita finale di Cascata, per anni giudice supremo della corsa, per una volta si è dunque dovuta spogliare della toga: davvero incredibile l’azione del norvegese, avanti a passo spinta. Anzi, a…spasso spinta, libero di girarsi a destra e a sinistra, prima di alzare le braccia al cielo e di ricevere la corona d’alloro dalla Soreghina.

Grande festa in casa Aukland, dunque, con i due fratelli che si dividono la torta, mentre terzo è il vincitore della passata edizione, lo svedese Jerry Ahrlin, a 2’57”, lui che fu vincitore della prima prova di FIS Marathon Cup. Quarto, l’altro grande favorito della vigilia, lo svedese Oskar Svaerd, a precedere il compagno di squadra protagonista di Coppa del Mondo Mathias Fredriksson. Dunque, due norvegesi, tre svedesi e…due italiani.

 Pierluigi Costantin (foto sopra, alla testa dei battistrada), alla sua ultima stagione agonistica, ha chiuso con un buon sesto posto, precedendo la punta della nazionale azzurra Marco Cattaneo (all'arrivo, abbracciato da Costantin), costretto a non forzare troppo sulla salita finale dai crampi alle braccia che lo hanno colpito fin dalle prime battute dell’ascesa di Cascata.

Niente da fare, invece, per l’altro grande atteso della vigilia, il forte atleta di Coppa del Mondo Odd Bjoern Hjelmeset, che aveva promesso battaglia dichiarando di prendere il via con il solo obiettivo vittoria. Solo 19° il norvegese, ma ha la scusante di essere caduto in piano perché un altro concorrente gli ha accavallato gli sci un paio di chilometri prima della salita della cascata, e ha rimediato una botta al fianco mentre è andata meglio all’altro “big” al via, il suo connazionale Frode Estil, decimo.

Al femminile, assente la favorita della vigilia Hilde Pedersen, la questione era tutta svedese: le prime tre classificate, infatti, rappresentano tutte i colori della Svezia. Ad avere la meglio è stata Jenny Hansson (nella foto sotto,  all'arrivo), partita fin dalle prime battute, che poi ha fatto praticamente tutta la gara in solitaria. E stesso discorso vale per Elin Ek, seconda, così come per Susanne Nystrom, terza, a fare gara a distanza. Il vantaggio della Hansson sul traguardo è di 3’14” sulla Ek e di 5’22” sulla Nystrom, mentre a rompere il dominio svedese c’è il quarto posto della bielorussa Irina Nafranovich.

 Un successo pieno, dunque, per la Marcialonga numero 35, che festeggia l’anniversario con un podio di livello assoluto. Una festa dell’agonismo, ma anche dello sport, con la massa degli amatori a susseguirsi negli arrivi fino a tardo pomeriggio, ognuno a vincere la propria sfida personale. Chi contro il cronometro, chi semplicemente contro i 70 km del percorso, vero e severo avversario di giornata unitamente alle condizioni ambientali, con il vento caldo che ha spappolato la neve e provocato problemi di tenuta.

A fianco dei professionisti della fatica lunga 70 km, poi, c’erano anche i concorrenti della Marcialonga Light: 45 km con partenza sempre da Moena ed arrivo, invece, in centro a Predazzo. Al maschile, la vittoria va all’atleta di casa (è di Moena) Luca Orlandi, portacolori delle Fiamme Oro, a precedere i due finanzieri (entrambi fiemmesi tra l’altro) Nicola Morandini, secondo a 2’34”, e Andrea Zattoni, nazionale del team sprint giunto terzo a 3’28”. Al femminile, invece, ha vinto l’italiana Laura Colnaghi Calissoni, che ha preceduto di 2’15” la canadese Tracy Ewen, mentre terza ha chiuso la norvegese Kjellfrid Svare.

Cala così il sipario anche sulla 35.a edizione della regina delle granfondo italiane, che ha visto al via migliaia di atleti dei quali più di metà stranieri, con ben 1700 norvegesi.

Una festa di sport, con le nobili firme di Aukland ed Hansson, ma anche di colori, grazie alla simpatica passione dei tanti bisonti al via.  (foto Newspower Canon) - Info: www.marcialonga.it

Classifiche:

70 Km Maschile

1) Aukland Anders (NOR) 3:09.32; 2) Aukland Joergen (NOR) 3:12.16; 3) Ahrlin Jerry (SWE) 3:12.25; 4) Svaerd Oskar (SWE) 3:12.31;5) Fredriksson Mathias (SWE) 3:12.38; 6) Costantin Pierluigi (ITA) 3:13.06; 7) Cattaneo Marco (ITA), 3:13.29; 8) Palmer  Anders (SWE) 3:14.24; 9) Karlsson Niklas (SWE) 3:14.46; 10) Estil Frode (NOR) 3:15.10.

70 Km Femminile

1) Hansson Jenny (SWE) 03:43:27; 2) Ek Elin  (SWE) 03:46:41; 3) Nystrom Susanne (SWE) 03:48:49; 4) Nafranovich Irina (BLR) 03:56:54; 5) Lilleby Hanne (NOR) 04:10:28; 6) Skari Hege (NOR) 04:16:44; 7) Breda Tille Marie (NOR) 04:18:06; 8) Thagaard Kristin Sem (NOR) 04:19:17; 9) Druidi Viviana (ITA) 04:21:45; 10) Nereng Silje (NOR) 04:22:36.

45 Km Maschile

1) Orlandi Luca (ITA) 2:08.31; 2) Morandini Nicola (ITA) 2:11.05; 3) Zattoni Andrea (ITA) 2:11.59; 4) Lurvik Darell Fredrik (NOR) 2:39.08; 5) Chiocchetti Pierluigi (ITA) 2:39.13; 6) Eggen Rismark Lars (NOR) 02:47:28; 7) Lo Piccolo Andrea (ITA) 02:49:35; 8) Molly Olivier (SUI) 02:55:00; 9) Mischkot Michele (ITA) 02:57:44; 10) Rigoni Giancarlo (ITA) 02:59:16.

45 Km Femminile

1) Colnaghi Calissoni Laura (ITA) 02:55:03; 2) Ewen Tracy (CAN) 02:57:18; 3) Svare Kjellfrid (NOR) 03:07:35; 4) Nordvik-Hiller Monica Diana (NOR) 03:16:37; 5) Stuve Hanne (NOR) 03:25:02; 6) Tessaro Michela (ITA) 03:33:54; 7) Darell Siri (NOR) 03:34:17; 8) Eggen Kristin (NOR) 03:37:08; 9) Svobodova Katerina (CZE) 03:38:40; 10) Rauhala Sirpa (FIN) 03:47:10.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 

 

 

 




Da staff, Domenica, 27 Gennaio 2008 17:27, Commenti(0)
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