Trionfo in Canada: 1° Checchi, 3° Piller Cottrer, 5° Di Centa
Valerio al primo successo di Coppa, Pietro ancora sul podio dove vinse due anni fa: a skating siamo i più forti dice il DT Fauner. Shevchenko fra le donne, con Valbusa quarta e Follis ottava
CANMORE (CAN) 25 gennaio – Dopo Pietro Piller Cottrer, vincitore due anni fa, sulle nevi canadesi trionfa ancora un azzurro, Valerio Checchi. E con lui sale sul podio lo stesso Pietro, al terzo posto, mentre Giorgio Di Centa è quinto e Fabio Santus 26°. Grande Italia, dunque. Esce dai punti solo Roland Clara, 33°, che dopo un buon avvio di gara ha ceduto nel finale. Un trionfo è la parola giusta per spiegare i risultati individuali e di squadra.
Per Valerio Checchi, poi, vale ricordare ciò che, dieci giorni fa, mentre era in allenamento solitario in Alta Valtellina, affiancato da Fausto Bormetti, suo skiman da quest’anno, scrivevamo a proposito della trasferta di Coppa del Mondo che lo aspettava: se con le salite lunghe e dure del percorso avesse trovato la neve fredda e dura, l’aria secca e il freddo tipici di questo territorio che sono le condizioni che predilige, avrebbe potuto fare un altro salto di qualità dopo essersi già dimostrato fortissimo al Tour de Ski. Dove, purtroppo, quando era il meglio piazzato in classifica aveva pagato problemi di materiali in una tappa ma era rientrato alla grande nella penultima in funzione di controllo degli avversari di Pietro Piller Cottrer, l’azzurro che in quel momento poteva sperare nel podio finale, sul quale è poi salito Di Centa.
Questa volta Valerio, oltre che se stesso, ha superato pure quell’handicap che finora aveva sempre patito, e cioè la necessità di un avvio accelerato che nel fondo d’oggi è indispensabile ma per lui, “diesel”, c’era il rischio che potesse metterne a repentaglio la successiva progressione. Non ha fatto conti né avuto la minima titubanza, tanto è vero che ha attaccato fin dall’inizio, visto che aveva riferimenti su Piller Cottrer e Sommerfeldt (nella foto) che partivano rispettivamente 30 secondi e un minuto prima di lui. Poteva dunque controllarne la marcia e la successione degli intertempi dimostra la sua condotta di gara: spregiudicata rispetto alla sua abituale “routine”, dimostrava infatti la convinzione e la ritrovata fiducia nei propri mezzi. E infatti già al primo controllo, al km 1,7 era ottavo a 11 secondi da Soedegren partito come una scheggia, e perdeva meno di 2 secondi da Piller Cottrer, sul quale avrebbe poi potuto impostare la sua corsa.
Altro motivo di fiducia il fatto che mezzo minuto dietro aveva Teichmann, l’ultimo a partire, sul quale appoggiarsi se fosse stato raggiunto, approfittando della scia per guadagnare tempo prezioso. Invece il tedesco, che era un papabile vincitore, ha perso terreno fin dall’avvio e gli è finito ad un di minuto abbondante. Quando gli è stata segnalata la cosa, è come gli avessero messo le ali ai piedi e così ha dato sfogo a qualità che aveva già dimostrato di possedere ma non ancora espresso compiutamente sul piano tecnico. Oggi, invece, ha corso con l’esperienza di un veterano e il passo ma non l'incoscienza di un ragazzino. Sci evidentemente velocissimi che gli hanno permesso pattinate lunghe, senza la minima pausa: dove gli altri arrancavano, e fra loro c’erano campioni olimpici e mondiali, lui sembrava quasi passeggiare. All’ultimo ha anche sprintato: non aveva nemmeno il fiatone.
Affaticato, ma non stremato, con il solito sorriso che rivolge a chi, a casa, lo segue alla TV. I famigliari, suoi primi tifosi, la prossima moglie. Ma il collegamento satellitare in questa occasione gli ha fatto il peggior scherzo possibile bloccando la ripresa quando era a soli 50 metri dall’arrivo, così che nessuno l’ha visto tagliare il traguardo. Quanto alla Rai ci ha messo del suo per peggiorare la situazione, trasmettendo la gara a mezzanotte in abbondante differita, con un commento da far venire il latte alle ginocchia. Un oltraggio ad un’impresa. Fosse capitato al calcio sarebbe stata una rivoluzione.
Un peccato, considerando la prova superlativa del neo forestale di Subiaco che però qualche bella soddisfazione se l’è tolta ugualmente. Questa sua prima vittoria di Coppa da inserire nell’albo d’oro della Fisi lo gratifica infatti di un assegno che ha un’indubbia importanza con le nozze ormai in vista, e si aggiunge ai 100 punti che lo portano all’8° posto terzo posto della classifica generale comandata da Bauer (che ha fatto il pieno al Tour de Ski), e al terzo della “distance” dietro Teichmann e Bauer. E non è finita qui.
Oggi, come detto, si è dimostrato il più forte in pista, una spanna sopra tutti. Non ce n'era per nessuno. Da metà gara in poi, presa la testa della corsa, non l’ha più mollata: scoppiato Soedergren, l’avversario più pericoloso si è rivelato il tedesco Sommerfelt, a cui ha dato 5 secondi fra il km 10 e il km 12.8, che il tedesco gli ha recuperato nel finale quando Valerio, ormai certo della vittoria, ha cercato di affrontare l’ultima discesa con un minimo di prudenza potendo contrare sui riferimenti che gli venivano gridati dai tecnici scaglionati sul percorso.
"E' stata un'emozione incredibile - racconta -. Fatico a rendermi conto dell'impresa realizzata, si tratta della ciliegina sulla torta di un periodo in cui sto andando veramente forte. Stamattina mi sono svegliato teso ma convinto, sentivo anche sensazioni strane che fortunatamente sono scomparse durante la gara, dove sono stato lucido e mi sono gestito al meglio. Siamo un grande gruppo, adesso speriamo di proseguire su questa strada, sono contento perché nelle ultime otto gare sempre arrivato coi migliori, significa che il mio livello è cresciuto".
L'altro azzurro sul podio, Pietro Piller Cottrer , ha tenuto il ritmo del compagno di stanza per i primi 7 km, poi ha perso gradatamente terreno su di lui e sul tedesco, riuscendo comunque a resistere al bel ritorno del francese Vittoz che, per 4/10 è però riuscito a precedere il terzo alfiere azzurro, Giorgio Di Centa, quinto a 21"5, dopo aver viaggiato sempre in seconda o terza posizione nei primi 10 km.
Pietro torna dunque sul podio nella località canadese due anni dopo il successo nella 15 km del 2006. "Evidentemente è una pista che mi porta fortuna. E' stata una giornata fantastica per tutta la squadra e per la nostra federazione. La vittoria di Checchi è stata eccezionale, devo dire che me l'aspettavo perché sta andando veramente forte. Si tratta del coronamento di un grande lavoro che stiamo facendo con il nostro allenatore Marco Selle, oggi compie 40 anni e gli dedichiamo questo risultato". Altre impressioni le riporta sul suo sito: "A questo punto mi viene da pensare che il Canada porta bene.....(e in vista di Vancouver....) 2 anni fa una vittoria, oggi un terzo posto che mi soddisfa appieno, fossi stato secondo ancora meglio per essere lì attaccato a Valerio che oggi sale per la prima volta sul gradino più alto del podio. Me lo sentivo che sarebbe andato forte, soprattutto dopo averlo visto nell'ultimo periodo, avrei scommesso sulla sua vittoria. GRANDE ITALIA. Una giornata così è memorabile. Domani provo a buttarmi nella mischia della sprint, non sarà come ad Asiago ma io ci provo lo stesso...."
Gran bella corsa anche quella di Di Centa, non sufficiente, come sperava, a portarlo al suo primo successo di Coppa. Ci riproverà, e le sue buone intenzioni le ha manifestate attraverso il sito: Sono soddisfatto di questo quinto posto nell’odierna quindici skating, un ottimo piazzamento che mi dà ancora dei punti preziosi che mi permettono di rimanere in quinta posizione in classifica generale di Coppa del Mondo. Non è stata una giornata brillantissima per me, non ero al 100% e me ne sono reso conto appena partito. Ho fatto tantissima fatica lungo tutta la gara e, se sono arrivato quinto, è perché ho gestito le forze a disposizione cercando di sprecarne il meno possibile, andando con il mio passo. In gara avevamo materiali superlativi grazie ai nostri bravissimi skimen, e anche questo fattore ha contribuito a spingermi in alto in classifica. E poi era da tempo che non si registrava una giornata con tanto tricolore, una doppietta splendida! Sono molto contento per Valerio, che ha conquistato la sua prima vittoria in carriera, e per Pietro che con il terzo posto si conferma sempre ad altissimo livello, una prova di squadra eccezionale. Domani mi aspetta l’ultima gara in programma per questa trasferta canadese, una sprint a tecnica libera. Sarà molto difficile qualificarsi perché gareggeranno tutti i migliori specialisti di queste gare, ma ci proverò ugualmente senza nessuna velleità”.
Silvio Fauner, direttore tecnico azzurro, fa i complimenti all'intera squadra. "Tre classificati ai primi cinque posti sono un risultato eccezionale. Ci siamo confermati al vertice nel passo pattinato, Checchi ha corso perfettamente dimostrando di attraversare un periodo di forma eccellente. Peccato che nel pursuit dell'altro giorno abbia rotto un bastoncino proprio nel momento decisivo della gara, altrimenti sarebbe salito sul podio anche in quell’occasione".
Classifica
1. Checchi Valerio ITA 36.04.6; 2. Sommerfeldt GER+8.3; 3. Piller Cottrer Pietro ITA 13.2; 4. Vittoz 21.1; 5. Di Centa Giorgio ITA 21.5; 6. Hellner Marcus SWE 28.4; 7. Sperl Milan CZE 29.8; 8. Soedergren Anders SWE 31.6; 9. Pankratov Nikolai RUS 33.9; 10. Bajcicak Martin SVK 35.7; 11. Gjerdalen Tord Asle NOR 38.5; 12. Babikov Ivan RUS 39.0; 13. Nousiainen Ville FIN 39.0; 14. Olsson Johan SWE 47.0; 15. Legkov Alexander RUS 49.2; 16. Batory Ivan SVK 50.0; 17. Hoffmann Christian AUT 50.7; 18. Koukal Martin CZE 51.8; 19. Filbrich Jens GER 52.1; 20. Dolidovich Sergei BLR 52.9; 21. Dementiev Eugeni RUS 55.7; 22. Northug Petter NOR 56.6; 23. Livers Toni SUI 1.06.1; 24. Teichmann Axel GER 1.06.9; 25. Grey George CAN 1.07.0; 26. Santus Fabio ITA 1.10.5; 27. Jonnier Emmanuel FRA 1.19.5; 28. Perl Curdin SUI 1.22.3; 29. Freeman Kris USA 1.28.3; 30. Berger Lars NOR 1.32.1; 33. Clara Roland ITA 1.34.2
C’è mancato poco perché ci scappasse il podio anche nella gara femminile, nella quale Sabina Valbusa (in una foto d'archivio) è arrivata quarta. Nulla da fare contro l’ukraina Valentina Shevchenko, che ha preso la testa all’inizio e l’ha mantenuta fino al traguardo, ma se l’è giocata con la russa Medvedeva e la polacca Kowalczyk che alla fine l’hanno preceduta di una decina di secondi.
Arianna Follis, dopo una buona prima parte, corsa al passo della compagna di squadra, accusa maggiormente nella parte finale e chiude con l'ottavo posto a 52"7 dalla Shevchenko. Bene anche Antonella Confortola, 13/a a 1'09"8. A punti tutte le azzurre in gara con Magda Genuin 23/a a 1'54"4 e Marina Piller 27/a a 2'07"8.
La classifica di Coppa del mondo continua ad essere guidata da Charlotte Kalla che non ha preso parte alla trasferta nordamericana.
Euforica, ovviamente, anche Sabina Valbusa. “Arrivo da un periodo in cui non sono stata bene fisicamente - spiega la veronese . Il Tour de Ski mi ha lasciato una gran tosse e raffreddore ed ho rinunciato precauzionalmente al pursuit dell'altro giorno per essere presente oggi. E' una stagione in cui mi sto riscoprendo ad alti livelli, mi sento più motivata. L'obiettivo è salire sul podio entro la fine della stagione, magari nella 30 km di Oslo".
Classifica
1. Shevchenko Valentina UKR 26.46.7; 2. Medvedeva Evgenia RUS +30.3; 3. Kowalczyk Justyna POL 33.3; 4. Valbusa Sabina ITA 42.2; 5. Majdic Petra SLO 51.6; 6. Jacobsen Astrid NOR 51.9; 7. Rotcheva Olga RUS 52.3; 8. Follis Arianna ITA 52.7; 9. Sachenbacher-Stehle Evi 59.5; 10. Kurkina Larisa RUS 1.03.1; 11. Kuitunen Virpi FIN 1.07.3; 12. Mischol Seraina SUI 1.08.7; 13. Confortola Antonella ITA 1.09.8; 14. Boehler Stefanie GER 1.14.3; 15. Roponen Riitta Liisa FIN 1.17.5; 16. Kuenzel Nystad Claudia GER 1.18.9; 17.Hansson Anna 1.23.3; 18. Zeller Katrin GER 1.30.4; 19. Steira Kristin Sttormer 1.30.5; 20. Sannikova Alena BLR 1.31.6; 21. Korosteleva Natalia RUS 1.36.1; 22. Tchekaleva Maria SWE Ioulia RUS 1.46.2; 23. Genuin Magda ITA 1.54.4; 24. Saarinen Aino Kaisa FIN 1.56.2; 25. Renner Sara CAN 1.57.3; 26. Nesterenko Lara UKR 2.06.7; 27. Piller Marina ITA 2.07.8; 28. Hugue Coraline FRA 2.25.9; 29. Rochat Laurence SUI 2.28.6; 30. Rydqvist 2.28.9