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Tour 6a: azzurri sprinter a sorpresa ma ai piedi del podio

Northug e la Kalla i vincitori di giornata ad Asiago, con quarto posto di Zorzi e quinto di Piller Cottrer, e terzo della Follis. Di Centa protagonista di un siparietto in pista e al traguardo con Northug che l'ha ostacolato

 ASIAGO (VI) 5 gennaio - Dopo la batosta nella 15 km in classico di mercoledì a Nove Mesto, immediata rivincita italiana non appena si è tornati allo skating, seppure sulla distanza limitata, ma con lo sforzo ripetuto, di uno sprint di 1200 metri. Due giri di un anello ricavato nell’area del Golf Arena,  comprendente una  salita secca, due curvoni tecnici in discesa e all’ingresso del rettilineo finale, e lo stesso rettilineo, lunghissimo e largo, che consentiva possibilità di sorpasso e piena regolarità della volata. Gare  entusiasmanti, a iniziare dalla qualificazione che, come diciamo più sotto, ha visto qualificarsi anche elementi che nei 30 non  ci erano mai finiti e, per quanto riguarda la squadra italiana, portato nella fase finale 5 maschi su 7 (Di Centa, Zorzi, Pasini, Piller Cottrer Checchi) e 2 donne (Follis e Genuin). I primi tre azzurri immediatamente dietro il norvegese Gjerdalen, che ha ottenuto il miglior tempo, mentre Follis in “pole position” c’è andata lei con un buon margine sulla Kuitunen (nella foto l'arrivo femminile).

Prestazione di squadra eccezionale, dunque, ma non confortata, purtroppo, dalla classifica finale che sarebbe stata meritata. Si è finiti ai piedi del podio, quarto posto per Zorzi e Follis, quinto  per Piller Cottrer perché Arianna, pur dominando qualifica, quarti e semifinale, non era nella giornata migliore e in  finale si è fatta sorprendere già in avvio e poi chiudere sulla salita da avversarie,  Kalla a parte, non irresistibili ma certamente scorrette: Il fair play, si sa, nello sprint è un optional: si vince, oltre che forza e di bravura, anche di prepotenza e, magari, di  “combine”. Come quella, per esempio, che in semifinale ha visto protagonista Northug, poi vincitore della gara, stringere alle transenne Di Centa in fase di sorpasso su sollecitazione di Hetland. Certamente meno malizioso l’appoggio che Zorzi ha offerto a Piller in semifinale: quando Pietro sulla prima salita è riuscito a prendere la testa (nella foto), Zorzi si è piazzato in seconda posizione e gli ha coperto le spalle dalle intromissioni d Gjerdalen e Chevbotko. Alla fine in 3 sulla stessa linea e con il medesimo tempo, con il fotofinish che ha accreditato il successo al norvegese.

 In finale non è stato possibile ripetere questo gioco per il semplice fatto che  Zorzi ha perso qualche colpo e posizioni di fronte alla coppia norvegese Northug/Gjerdalen e lo stesso  Northug si è manifestato più svelto di tutti al momento della spaccata, allungandosi una spanna più di Chebotko e Hetland e di mezzo metro su Piller e Zorzi in caduta. Per Pietro è stato comunque un successo: gli sarebbe bastato qualificarsi bene, è arrivato addirittura in finale dimostrando ancora una volta, semmai fosse necessario, di essere il miglior pattinatore del mondo e di sapersela cavare anche allo sprint quando i muscoli degli specialisti sono intossicati dalla sforzo (nella foto l'arrivo maschile).

Zorzi è invece mancato nel momento culminante della gara in cui avrebbe potuto fare sfracelli: bravissimo in discesa a infilarsi nelle curve, ha patito la salita dove gli avversari lo hanno fatto girare al largo impedendogli di farsi sotto per sorpassare. Autoritario in qualifica, fuori gioco subito nei quarti Renato Pasini: troppi errori, a cominciare dalla partenza. Lo ammesso lui stesso sconsolato di fronte alla massiccia presenza dei suoi fans.

 Un capitolo a parte lo merita Giorgio Di Centa non tanto per la sua prestazione pur di altissimo livello ma, come già gli era capitato a Praga, in progressivo spegnimento con la progressione degli sforzi, quanto per il siparietto di cui è stato protagonista con Northug subito dopo l’arrivo della semifinale.. Il norvegese prima dell’attacco della salita l’aveva ostacolato, tanto che Giorgio, quando si è trovato chiuso, ha protestato alzando i bastoncini e interrompendo l’azione, limitandosi da quel momento a concludere  tranquillamente la corsa per risparmiare  le forze in vista della finalina.  Passato il traguardo, però, ha affrontato Northug a muso duro, aggredendolo a male parole e piantandogli un dito sotto il naso. L’altro lo ha spintonato e non sono venuti alle mani solo perché si è intromesso Hetland allontanando il connazionale.

A vuoto, naturalmente, la protesta del direttore tecnico Silvio  Fauner: non era certo il caso di squalifica poiché, a termini di regolamento, c’è stata effettivamente una chiusura ma non palesemente scorretta, che sarebbe già stato difficile far riconoscere dai giudici che, quando c’è un norvegese di  mezzo, di solito chiudono entrambi gli occhi. Così tutt’al più Northug  riceverà un richiamo che lascia il tempo che trova. Però sarebbe opportuno che, ritrovandoselo di fianco in gruppo, qualcuno cominciasse a ripagarlo della stessa moneta. “Quanno ce vo’ ce vo’”: un po’ di cattiveria in certe situazioni non guasta. E’ grande e grosso ma, come diceva De Zolt quando gli si faceva osservare la differenza di statura con Gunde Svan, “alla fine anche lui ha due palle come me”. Tanto è vero che, quando è stato il caso, ha saputo farsi rispettare dallo svedese.

Domani nella mass start in tecnica classica sono in palio abbuoni che possono condizionare l'andamento della gara e, quindi, anche la classifica. Qui, un anno fa, per problemi di sciolina, ci siamo giocati il Tour de Ski. C'è da augurarsi che non si ripeta la stessa situazione: in fatto di scelta e preparazione dei materiali:  abbiamo già pagato pegno nella 15 km individuale di Nove Mesto, dominata da Bauer. Probabile una corsa tattica, più fra i maschi che non fra le donne, che non sono abituate a far calcoli. Anche se c'è in ballo la classifica dello sprint nella quale  Kuitunen precede di soli 2 secondi Arianna Follis, con Kowalczyk  in terza posizione a 10 secondi. Difficilmente queste tre si batteranno per i bonus in palio al  passaggio sul traguardo, poiché i soldi di premio per la classifica complessiva  sono molti di più  di quanto assegna questa classifica parziale. Comunque altre finlandesi come Muranen, che è quarta, e Saarinen, ottava,  potrebbero tentare allunghi insieme per precedere le altre ai traguardi intermedi.

Le dichiarazioni degli azzurri (dal sito di newspower)

Giorgio Di Centa
Ancora prima della batteria mi è sembrato che Northug si mettesse d’accordo con Hetland per tenermi il più dietro possibile, e poi sulla salita mi ha chiuso quando mi ha visto partire. Mi ha proprio voluto buttar fuori, questo è!  Per me è un comportamento poco sportivo ed al limite del regolamento, che io non farei mai, comunque va bene così. Io mi sono sempre considerato un atleta corretto e credo che stavolta abbia il diritto di dire la mia. Su una pista del genere deve vincere il più forte perché qui c’è spazio per tutti per passare, non serve fare questo genere di scorrettezze. Inoltre è stato lui a mettermi le mani addosso dopo l’arrivo… Non credo che nessuno comunque presenterà una protesta perché tanto non abbiamo niente da guadagnare. In generale comunque credo di aver pagato una qualifica troppo tirata, sono andato un po’ fuori giri e non sono più riuscito a recuperare. Sulla mia forma attuale, devo ammettere di essere distrutto, adesso come adesso. Domani non so. La gara di domani mi spaventa parecchio, perché quest’anno a classico non vado molto forte. Anche il Cermis mi intimorisce un po’… l’anno scorso andavo molto più forte sul duro, quest’anno ho guadagnato qualcosa sullo sprint e ho perso un po’ sulle altre distanze. Non è stata neanche una cosa preparata, è venuta così. Del Cermis però c’è una cosa che mi piace molto: la salita è dura ed è uno sforzo di potenza pura e di quadricipiti, la cosa bella è che i tifosi possono veramente starti vicino e correrti a fianco per molti metri, cosa che non è possibile in altre gare di fondo. E’ una cosa molto bella, che mi carica e mi piace moltissimo.

Magda Genuin
Addirittura un nono posto, pensavo decima! Soddisfatta, ho dato tutto e più di così non potevo fare. Quindi posso proprio dire di tornare a casa contenta.

Arianna Follis
Queste gare devono essere tattiche per forza, e ho fatto un po’ più fatica degli altri giorni. La partenza a lampo della Kalla non mi ha dato poi così tanti problemi, mi sono proprio mancate un po’ le energie per stare lì davanti e giocarmela. Già in semifinale non mi sentivo benissimo, poi in finale ho proprio sentito le gambe pesanti. Insomma, più di così non potevo andare. Comunque sono sicuramente riuscita a guadagnare parecchi secondi preziosi. Adesso mi concentro sulla gara di domani dove cercherò di limitare al massimo i danni. La pista di Lago è bella dura, ma darò il massimo anche lì! Comunque credo che domani la Kuitunen possa mettere una bella ipoteca sul Tour de Ski. Poi domenica c’è il Cermis. Fa un po’ di paura ma credo che se si prende con il passo giusto e senza voler strafare, sia fattibile. Pensiamo positivo… Dopotutto la salita c’è per tutti e magari anche qualcuna delle altre può sentire un po’ di fatica. La Kalla è giovane e forse manca anche un po’ d’esperienza. In ogni caso devo proprio dire che mi sto divertendo e me lo sto proprio gustando questo Tour de Ski. Oggi comincio a sentire un po’ la fatica del viaggio ma in generale mi sento bene. In classifica generale non sono messa male e domani forse posso cercare di guadagnare qualcosa sulla Kalla. La Kowalczyk invece è bella tosta e non sarà per niente facile starle davanti…

Christian Zorzi
Io in salita sto molto bene, perdo nei piani invece! Sembra che non sia più capace di sciare in piano!! Invece in salita ne ho da vendere … Va bene così comunque, dopo una stagione di alti e bassi è molto bello poter raggiungere una finale al Tour de Ski dopo tutte queste gare. Sul podio uno di noi azzurri doveva andare, c’è arrivato Pietro e sono molto felice per lui. Sono contentissimo comunque della mia gara. Ultimamente sento ottime sensazioni in allenamento e poi in gara mi manca sempre qualcosa. Dopo la gara di Beitostoelen in dicembre, dove mi sono ammalato, non sono più riuscito a rendere alla grande e ho avuto un sacco di alti e bassi (nella foto il gruppo in salita nella finale, con i norvegesi già davanti)

Pietro Piller Cottrer
Bauer oggi si è risparmiato, io invece ho speso decisamente di più. In finale ho sentito un bel po’ la fatica nelle gambe. Comunque credo di aver fatto un garone, soprattutto pensando alle mie capacità nelle sprint. Al momento mi sento molto bene e ho fatto quasi più fatica ieri durante il giorno di riposo. Adesso speriamo che in Val di Fiemme il meteo sia un po’ più stabile e che la squadra sia capace di fornirci degli ottimi materiali, come ha fatto fino ad ora. Per ora viviamo alla giornata e anche domani ci sarà un gran sconvolgimento della classifica. Ora sono terzo e domani vedremo… Gjerdalen l’ho visto molto bene, l’unico punto in cui l’ho visto faticare un po’ è stato proprio il finale. Forse ha pagato un po’ lo sforzo. Comunque rispetto all’anno scorso siamo messi alla grande a livello di squadra, partire tra i primi 5 nella tappa del Cermis sarà già una cosa molto importante, poi quello che viene, viene.

Silvio Fauner
Oggi è una gara un po’ particolare: una sprint dopo cinque gare di fila a cui tutti arrivano affaticati e dove tanti sprinter puri sono già andati a casa. In ogni caso la gara di oggi fa vedere che ci siamo come squadra, e che la preparazione per il Tour de Ski a livello tecnico è stata ottima. Credo proprio che i nostri potranno giocarsi le loro carte sulla salita finale del Cermis.

(Fotoservizio Newspower Canon)

Classifica dello sprint maschile

Finale A
1. Northug Petter NOR 2.33.8; 2. Chebotko Nikolay KAZ +0.2; 3. Hetland Tor Arne NOR 0.2 F.F.;, 4. Zorzi Cristian ITA 0.3; 5. Piller Cottrer Pietro F.F.; 6. Gjerdalen Tord Asle NOR 4.7

Finale B
7. Koukal Martin CZE 2.33.9; 8. Hellner Marcus SWE +1.1; 9. Dahl John Kristian NOR; 10. Vylegzhanin Maxim RUS 2.3; 11. Di Centa Giorgio ITA 2.5; 12. Morilov Nikolay RUS 7.9; 13. Roenning Eldar NOR; 14. Nousiainen Ville FIN; 15. Svartedal Jens Arne NOR; 16. Dementiev Eugeni RUS; 17. Cologna Dario SUI; 18. Somerfeldt Rene GER; 19. Jaks Martin CZE; 20. Rehemaa Aivar EST; 21. Pasini Renato ITA; 22. Simonlatser Timo FIN;  23. Angerer Tobias GER;  24. Soedergren Anders SWE; 25. Goering Franz GER; 26. Parfenov Andrey RUS; 27. Kummel Peeter EST; 28. Teichmann Axel GER; 29. Legkov Alexander RUS; 30. Checchi Valerio ITA; 31. Schwienbacher Freddy ITA; 41. Santus Fabio ITA

Semifinale 1
1., Gjerdalen 2.33.2; 2. Piller Cottrer +0.0 F.F.; 3. Zorzi +0.0 F.F.; 4. Chebotko +0.3 (1° tempo di ripescaggio); 5. Hellner 0.4 (2° tempo di ripescaggio); 6. Dahl 29.7

Semifinale 2
1. Northug 2.33.8; 2. Hetland +0.0 F.F.; 3. Koukal 0.4; 5, Vylegzhanin 1.2; 5. Di Centa 7.6; 6.

Primo quarto
1. Gjerdalen 2.32.9; 2. Dahl +0,2; 3. Roenning 0.3; 4. Sommerfeldt 1.0; 5. Goering 2.0; 6. Teichmann 3.4

Secondo quarto
1. Zorzi 2.32.1; 2. Piller Cottrer +0.3; 3. Dementiev 1.8; 4. Cologna 2.1; 5. Simonlatser 2.1; 6. Checchi 3.0

Terzo quarto
1. Hetland 2.31.8; 2. Chebotko +0.2; 3. Hellner 0.4 (1° tempo di ripescaggio); 4. Vylegzhanin 1.1 (2° tempo di ripescaggio); 5. Angerer 1.7; 6. Parfenov 1.8

Quarto quarto
1. Koukal 2.32.5; 2. Di Centa +0.0 F.F.; 3. Nousiainen 0.9; 4. Jaks 1.0; 5. Soedergren 1.3; 6. Legkov 1.4

Quinto quarto
1. Morilov 2.33.9; 2. Northug +0.3; 3. Svartedal 0.9; 4. Rehemaa 1.3; 5. Pasini 6.4; 6. Kummel 21.2

Classifica generale dopo la 6a tappa

1. Bauer 2:04;42.0; 2. Gjerdalen +1.17.1; 3. Piller Cottrer 1.45.2; 4. Hetland 2.00.4; 5. Northgug 2.03.9; 6. Sommerfeldt 2.21.7; 7. Di Centa 2.28.6; 8. Svartedal 2.28.7; 9.Jaks 2.33.1; 10.Koukal 2.33.3; 11. Vylegzhanin 2.34.7; 12. Dementiev 2.41.3; 13. Jonnier 2.45.3; 14. Soedergren 2.56.5; 15. Teichmann 2.57.7; 16. Chebotko 3.03.4; 17. Goering 3.10.8; 18. Nousiainen 3.12.4; 19. Oestensen 3.17.0; 20. Cologna 3.26.5; 21. Angerer 3.31.6; 22. Pankratov 3.33.3; 13. Legkov 3.38.8; 24. Roenning 3.39.4; 25. Chernousov 3.40.1; 26. Checchi 3.47.7; 27. Hoffmann 3.51.0; 28. Jauhojaervi 4.13.7; 29. Filbrich 4.35.4; 30. Santus 4.39.7; 33. Zorzi 4.51.9; 47. Schwienbacher 7.37.5; 56. Pasini 11.14.5 

Le interviste

Petter Northug
Sono molto felice per la mia vittoria di oggi. Nella semifinale ho avuto da ridire con Di Centa perché io ho difeso la mia posizione nel gruppo in salita, mentre lui cercava di guadagnare posizioni e risalire il gruppo. Io ho solo cercato di difendere la mia seconda posizione, questo è tutto. Non so perché abbia reagito in quella maniera.

Lukas Bauer
Non sono molto soddisfatto del risultato di oggi ma sapevo già che non potevo essere molto competitivo oggi in una gara sprint. Ho cercato di correre una buona qualificazione ma allo stesso tempo mi sono risparmiato il più possibile in vista delle fatiche dei prossimi giorni. Non ho ancora nessun piano per domenica, prima devo pensare alla gara di domani.

CLASSIFICA FEMMINILE

 Finale A
1. Kalla Charlotte SWE 2.51.0 (nella foto); 2. Korosteleva Natalia RUS +0.6; 3. Kowalczyk Justyna POL 1.2; 4. Follis Arianna ITA 1.2 F.F.; 5. Rotcheva Olga RUS 3.9; 6. Jacobsen Astrid NOR 14.3

Finale B
7. Muranen Pirjo FIN 2.55.3; 8.  Roponen Riitta-Liisa FIN +0.7; 9. Genuin Magda ITA 2.5; 10. Prochazkova Alena SVK 3.3; 11. Kuitunen Virpi FIN; 12. Fabjan Vesna SLO 3.54; 13. Kuenzel-Nystad GER; 14. Iljina Natalia RUS; 15. Majdic Petra SLO; 16. Mischol Seraina SUI; 17. Sachenbacher-Stehle Evi GER; 18. Boehler Stefanie GER; 19. Smutna Katerina AUT; 20. Zeller Katrin GER; 21. Bjoergen Marit NOR; 22. Saarinen Aino Kaisa FIN; 23. Valbusa Sabina ITA; 24. Ivanova Julia RUS; 25. Hansson Jenny SWE; 26. Moroder Karin ITA; 27. Hansson Anna SWE; 28. Medvedeva Evgenia RUS; 29. Johaud Therese NOR; 30. Kurkina Larisa RUS; 33. Confortola Antonella ITA

Semifinale 1
1. Kowalczyk 2.52.8; 2. Follis +0.1 F.F:; 3. Jacobsen 0.4; 4. Roponen 1.3; 5. Genuin 3.1; 6. Fabjan 13.2

Semifinale 2
1. Korosteleva 2.52.9; 2. Kalla +0.2; 3. Rotcheva 1.1; 4. Prochazkova 1.9; 5. Kuitunen .4; 6. Muranen 8.0

Primo quarto
1. Follis 2.52.2; 2. Jacobsen +0.6; 3. Iljina 3.0; 4. Smutna 6.5; 5. Hansson 6.9; 6. Moroder 6.9

Secondo quarto
1. Kowalczyk 2.53.6; 2. Fabjan +0.5; 3. Genuin 0.6 F.F. (primo tempo ripescaggio); 4. Rotcheva 0.6 (secondo tempi ripescaggio); 5. Bjoergen 5.6; 6. Medvedeva 7.9

Terzo quarto
1. Korosteleva 2.53.9; 2. Roponen +0.5; 3. Majdic 0.8; 4. Zeller 1.0; 5. Saarinen 1.1; 6. Hansson 1.8

Quarto quarto
1. Kuitunen 2.54.7; 2. Kalla +0.1 F.F.; 3. Mischol 0.2; 4. Sachenbacher 0.3; 5. Valbusa 0.9; 6. Kurkina 3.0

Quinto quarto
1. Muranen 2.55.8; 2. Prochazkova +0.3; 3. Kuenzel 0.6; 4. Boehler 1.4; 5. Ivanova 1.7; 6. Johaug 1.8

Classifica generale dopo la 6a tappa

1. Kuitunen 1:34:.41.3; 2. Kalla +0.2; 3. Kowalczyk 23.7; 4. Rotcheva 36.1; 5. Follis 38.2; 6. Korosteleva 1.20.2; 7. Jacobsen 1.24.1; 8. Saarinen 1.46.6; 9. Roponen 1.50.8; 10. Shevchenko 2.01.7; 11. Mischol 2.03.5; 12. Sachenbacher 2.10.8; 13. Bjoergen 2.15.4; 14. Kuenzel 2.22.4; 15. Zeller 2.34.7; 16. Muranen 2.35.4; 17. Majdic 2.44.0; 18. Steira 3.00.0; 19. Hansson Anna 3.02.7; 20. Skofterud 3.12.7; 21. Johaug 3.13.2; 22. Valbusa 3.20.5; 23. Kurkina 4.07.2; 24. Boehler 4.08.1; 25.nConfortola 4.14.1; 26. Ivanova 4.22.2; 27. Prochazkova 4.59.1; 28. Muerer 5.06.0; 29. Medvedeva 5.24.5; 30. Genuin 5.31.7; 38. Moroder 8.41.1

Le interviste

 Charlotte Kalla
Questa è la sprint migliore che abbia mai fatto in tutta la mia carriera. Non credevo di riuscire a raggiungere la finale ma poi ho visto che mi sentivo meglio dopo ogni turno. Adesso sono seconda in classifica generale, a soli 2 secondi dalla Kuitunen, e devo cercare di concentrarmi al meglio sulla gara di domani. La mia strategia per domani sarà quella di cercare di restare davanti con le migliori per più tempo possibile e poi potrò cominciare anche a pensare alla salita di domenica (nella foto il suo attacco in salita)

Virpi  Kuitunen
Non sono per niente soddisfatta della mia gara di oggi. La mia strategia per i prossimi giorni sarà molto semplice: andare il più forte possibile ed essere la migliore. Domani si correrà sulla mia distanza e tecnica preferita, e credo che sia la mia migliore possibilità per cercare di guadagnare più terreno possibile sulle altre. Spero di fare un’ottima gara, come quella dell’anno scorso in Val di Fiemme…dopotutto le piste fiemmesi mi piacciono molto! Speriamo bene…

Qualificazione esaltante per gli azzurri

 

Inizia nel migliore dei modi la giornata degli azzurri, impegnati ad Asiago nella sesta tappa del Tour de Ski, la rassegna che ha preso il via il 28 dicembre scorso da Nove Mesto (Repubblica Ceca).

E c’era la neve stamattina ad accogliere gli specialisti di Coppa del Mondo, con il Golf Arena asiaghese vestito a festa. Nevicata che ha avuto inizio nella serata di ieri e che ha  continuando a cadere piuttosto copiosamente anche oggi già dalla fase finale della gara. Fantastico dunque lo scenario, con l’anello di 600 metri (da percorrere due volte sia per i maschi che per le donne) perfettamente innevato prima con neve programmata e ora coperto da un leggero strato di neve fresca. E il manto della pista veneta ha regalato agli appassionati italiani una pattuglia azzurra decisamente brillante, che sembra essersi ritrovata dopo la batosta della 15 km in classico corsa a Nove Mesto due giorni fa.

Primato assoluto al femminile per Arianna Follis, dominatrice delle qualificazioni davanti alla leader provvisoria del Tour de Ski, la finlandese Virpi Kuitunen. Un risultato che rilancia le ambizioni della valdostana, quinta in generale a 56” dal vertice. Qualificate, sempre al femminile, anche la bellunese Magda Genuin (17ª), la veronese Sabina Valbusa (19ª) e l’altoatesina specialista delle sprint Karin Moroder (21ª). Unica esclusa, ma davvero di poco, la fiemmese Antonella Confortola (33ª), che cercherà riscatto proprio sulle nevi di casa, quelle della Val di Fiemme, dove andranno in scena le due tappe finali.

Bene dunque le ragazze, superlativi i maschi. Al termine delle qualificazioni (con il miglior tempo del norvegese Gjerdalen), il brillantissimo Giorgio Di Centa (già decimo nella sprint di Praga) è secondo (nella foto), davanti a due altri azzurri, Renato Pasini e Cristian Zorzi, entrambi specialisti della disciplina e accreditati di una posizione di vertice. Qualificati, e quasi a sorpresa, anche il sappadino Pietro Piller Cottrer (sorprendente 17° in una disciplina che non è certo la sua e nella quale è entrato nei 30 per la prima volta) e il laziale Valerio Checchi (24°).

Esclusi i soli Schwienbacher (31° e sfortunato, fuori con medesimo tempo al centesimo dell’ultimo qualificato solo perché questi ha un miglior punteggio FIS) e Santus (41°), così come il leader della classifica provvisoria del Tour, Lukas Bauer, finora dominatore della competizione. Eccezionale a casa sua dove, va sottolineato, non è stato effettuato alcun controllo antidoping, perde colpi appena si trova al di fuori dei confini. Sta forse pagando l’accumulo di fatica o si è limitato a fare atto di presenza? Lo si vedrà fin dalla tappa di domani

Per i nostri, dunque, c’è stata la possibilità di recuperare posizioni in graduatoria e di conquistare un risultato importante in Coppa del Mondo.

 

 La classifica della qualificazione femminile

1. Follis 2.50.91 (nella foto); 2. Kuitunen +1.08; 3. Kuenzel 2.59; 4. Kowalczyk 2.60; 5. Roponen 2.99; 6. Korosteleva 3.20; 7. Rotcheva 3.48; 8. Muranen 4.13; 9. Kalla 4.19; 10. Jacobsen 4.34; 11. Iljina 4.44; 12. Sachenbacher 4.69; 13. Prochazkova 5.30; 14. Bjoergen 6.07; 15. Majdic 6.23; 16.Saarinen 7.05; 17. Genuin  7.07; 18. Boehler 7.33; 19. Valbusa 7.61; 20. Smutna 7.78; 21: Moroder 8.11; 22. Mischol 8.95; 23. Ivanova 9.28; 24. Fabjan 9.50; 25. Zeller 9.59; 26. Hansson Anna 10.62; 27. Medvedeva 10.62; 28. Johaug 11.35; 29. Kurkina 11.84; 30. Hannson Jenny 11.89; 33. Confortola 13.01

 

 La classifica della qualificazione maschile
1. Gjerdalem 2.29.89 (nella foto); 2. Di Centa + 1.23; 3. Pasini 1.25; 4. Zorzi 1.49; 5. Hetland 15.05; 6. Parfenov 2.25; 7. Cologna 2.27; 8. Northug 2.28; 9. Koukal 3.41; 10. Sommerfeldt 3.57; 11. Roenning 3.61; 12. Nousiainen 4.02; 13. Morilov 4.04; 14. Simonlatser 4.35; 15. Chebotko 4.37; 16. Vylegzhanin 4.39; 17. Piller Cottrer 4.51; 18. Kummel 4.60; 19. Jaks 4.73; 20. Teichmann 4.81; 21. Dahl 4.85; 22. Legkov 4.97; 23. Svartedal 5.24; 24. Checchi 5.29; 25. Angerer 5.34; 26. Hellner 5.41; 27. Dementiev 5.49; 28. Rehemaa 5.77; 29. Soedergren 5.77; 30. Goering 5.97; 31. Schwienbacher 5.97 F.F; 42. Bauer 8.11

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 




Da staff, Venerdě, 04 Gennaio 2008 19:51, Commenti(0)
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