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Tour 5a: azzurri in crisi, solo Arianna Follis salva la baracca

Problemi di materiali nella gara in classico che ha visto un Bauer stratosferico  e tutti gli italiani fuori dai 30, con grossi distacchi. Fra le donne doppietta finlandese: vince Saarinen, Kuitunen  leader

 NOVE MESTO (CZE) 2 gennaio - Dopo la quinta delle otto tappe, Lukas Bauer della Repubblica Ceca mantiene con ancor maggior autorità il comando del Tour de Ski: il suo vantaggio dai pochi secondi di ieri è salito oggi  a 2 minuti e 7: inavvicinabile a meno di grosse sorprese, o di un incidente, poiché ha dimostrato di essere, oltre che il più regolare, in testa dall’inizio alla fine, anche  il più forte in salita e la gara si concluderà al Cermis. Un percorso da stambecchi.
Dalla squadra italiana ci si aspettava una difesa ad oltranza, un’operazione di contenimento del distacco in termini accettabili in una tecnica, quella classica, e su una distanza, 15 km, che gli azzurri non hanno mai amato. E’ stato invece un disastro, una frana generale, tanto è vero che del terzo, quarto, sesto e ottavo posto su cui si poteva contare al via, è rimasto solo il terzo di Pietro Piller Cottrer che è però passato da 3 secondi a 2 minuti e mezzo grazie anche al bonus di 25 secondi di cui Bauer ha beneficiato. Voleva vincere, e lo ha fatto, ma contemporaneamente anche assicurarsi il massimo possibile dei bonus: su 30” se n’è assicurati 25.

Raggiunto da Bauer dopo 6 km, quando marciava in compagnia di Checchi, che partiva mezzo minuto prima di lui e aveva raggiunto ben presto, Pietro ha tenuto il passo per poche centinaia di metri e da lì in avanti è stato un crollo verticale.
 Checchi ha mollato di colpo, lui ha progressivamente perso terreno, anche in discesa, al punto da sembrare quasi incollato alla pista. Il che fa pensare che, oltre alla manifesta superiorità di Bauer che ad eccezione dello sprint, dove è fermo, ha una marcia in più rispetto a tutto il lotto di concorrenti, ci sia stato qualche problema, per tutta la squadra maschile, nella preparazione degli sci. Bauer, infatti, ha successivamente staccato in discesa anche Di Centa, che era partito due minuti e mezzo prima ed è riuscito a tenerlo, a fatica, solo sul misto, per perderlo poi di vista dopo l’ultimo scollinamento.

Diversamente non si possono giustificare i distacchi accumulati da tutti gli azzurri, senza distinzione alcuna, su una distanza tanto breve, a meno di pensare ad un crollo fisico che li ha accomunati in questa batosta, mai tanto vistosa in termini tanto di distacco che di piazzamento, proprio dopo una delle giornate di maggior gloria per il fondo italiano.

Era nelle previsioni che ci si dovesse difendere, tanto è vero che Pietro lo aveva dichiarato fin da ieri, subito dopo l’esaltante prestazione che lo aveva visto ottenere, con il miglior tempo di gara, anche la sua quarta vittoria di Coppa del Mondo, con Checchi al secondo posto.

Già ieri Bauer se n’era subito andato per un comodo successo. E oggi c’era questa 15 km in classico che, nordici e russi permettendo,  poteva lanciarlo ulteriormente in classifica.. “Sì, da adesso in poi il nostro Tour de Ski è tutto in salita, aveva detto Pietro. Ci sono due ga­re in classico e una sprint prima della salita finale al Cermis. Sarà dura, ma il podio nella classifica generale dà la carica giu­sta. Voglio difenderlo fino in fon­do, riscattando la sfortuna dello scorso anno (materiali toppati nella gara decisiva, ndr). Ma so che in una gara come questa bi­sogna vivere alla giornata». Quella di ieri è stata magica”.

 Quella odierna, purtroppo, non lo è stata altrettanto: il peggior rovescio della medaglia possibile anche nelle più pessimistiche previsioni. Era dispiaciuto di aver perso in volata da Koukal il secondo posto perché, partendo 30 secondi prima di Bauer (nella foto mentre chiede invano un bastoncino di ricambio al fisioterapista Odd Swerthammer), avrebbe poi potuto tentare di tenerne la scia  e restare sotto il minuto con cui invece sarebbe partito oggi. Di minuti, invece, ne ha presi più di due, e in classifica adesso c’è anche Gjerdalen  (foto sotto) che lo precede  di 25 secondi e che, a differenza di Bauer, è forte pure nello sprint e ad Asiago potrà incrementare questo divario.

Giorgio Di Centa, quarantesimo, ripartirà dalla dodicesima piazza e da un ritardo di 3’07”, mentre perde parecchio terreno pure Checchi (cinquantesimo all’arrivo a 3’22”) che retrocede dal quarto al venticinquesimo posto a 3’51”. E Valerio, che è certamente il nostro miglior specialista in classico, è la dimostrazione più lampante che qualcosa oggi non ha funzionato affatto e ha contribuito, oltre all’indubbio affaticamento,  a determinare i  distacchi che si sono verificati. Peggio ancora Santus che, chiudendo oggi nelle retrovie, 57° a 3’39”, passa dall’8° al 30° posto, con un distacco di 4’35”.

Così ha spiegato sul suo sito la brutta giornata: "Quinta tappa che ha visto più o meno tutta la squadra italiana in difficoltà. Come previsto alla vigilia, la tecnica non ci favoriva e l’incognita dei materiali si è rivelata un’amara realtà. Nonostante il grandissimo lavoro dei nostri tecnici che ad ogni competizione si impegnano al 200% per preparare al meglio i nostri attrezzi, dopo 3 o 4 chilometri abbiamo avuto tutti un calo di prestazioni degli sci, e non siamo riusciti a capire perché! Forse la neve artificiale quassù è molto particolare, forse ci sono delle variabili per la forte umidità…, A livello tecnico è stato fatto tutto nel migliore dei modi, con la massima professionalità da parte dei nostri tecnici, ed anche per questo non ci spieghiamo la defaillance. Viene da sé che in queste condizioni non potevamo fare di più, e personalmente posso dire che quando Bauer mi ha raggiunto era velocissimo e anche a spinta ho avuto le mie a tenere il suo ritmo fino al traguardo. Sono abituato a prendere giorno per giorno, ma a questo punto sono un po’ spaventato per la gara di sabato. Temo che il distacco dal podio possa aumentare irrimediabilmente e purtroppo vedo la vittoria allontanarsi, mentre intravedo il podio ancora alla mia portata. Comunque non demordo, tengo duro e proverò a tirar fuori le energie fisiche e mentali rimastemi per continuare a crederci!"

 Silvio Fauner fa il punto della situazione dopo la quinta tappa del Tour de Ski che, archiviata la lunga parentesi ceca, è pronto a trasferirsi in Italia per gli ultimi tre appuntamenti che definiranno la classifica finale. "L'impresa di Lukas Bauer fa pendere la bilancia del successo decisamente dalla sua parte - spiega il direttore tecnico - ha accumulato un buon vantaggio che potrà gestire fino alla conclusione. I nostri purtroppo hanno fatto fatica ma ce lo aspettavamo. Dopo avere tirato forte ieri ci stava una giornata meno brillante, per di più su una distanza che non digeriamo. Per il podio può succedere veramente di tutto, Piller Cottrer è terzo con pochi secondi da recuperare su Gjerdalen e parte sfavorito nella sprint di Asiago, ma nei giorni successivi può recuperare terreno importante. Di Centa è dodicesimo, ma ad appena 1' dal secondo posto, lui è capace di qualsiasi impresa".

In campo femminile Arianna Follis ha mantenuto intatte le proprie possibilità di podio. "Ha raccolto il suo miglior piazzamento in carriera in una gara a tecnica classica, per cui il risultato parla da solo. La classifica femminile ha preso una fisionomia precisa, penso che per la vittoria finale sia un discorso a cinque fra Kuitunen, Kalla, Kowalczyk, Rotcheva e Arianna".

L'ultimo pensiero è per l'eccessiva quantità di abbuoni distribuita nelle gare a tecnica classica. "Mi devono spiegare il motivo per il quale vengono premiate le gare in alternato, mentre non viene regalato nemmeno un secondo per quelle con passo pattinato. Mi sembra un trattamento disomogeneo".

Il Tour de Ski si trasferisce ora in Italia per le ultime tre tappe che definiranno la graduatoria definitiva. Venerdì tocca ad una sprint in tecnica libera, sabato spazio alla 20 km in classico con partenza a massa, domenica gran chiusura con la scalata del Cermis.  

Le interviste

Lukas Bauer, CZE  (Leader della classifica generale e Uomo del giorno)
La corsa di oggi è stata un vero successo ma ,come ogni corsa, anche molto difficile. Già dall’inizio sono scattato con una sola idea in testa:  voglio vincere e con il massimo distacco possibile. Ora devo solo aspettare di recuperare lo sforzo dormendo più che potrò. Io voglio lottare per la vittoria. Sono avanti  di due minuti abbondanti,  ma può capitare qualsiasi cosa è possibile. Vincerà il Tour chi arriverà primo sul Cermis, e io sono nelle condizioni di farlo.

Nikolay Morilov (RUS) (leader dello sprint)
Oggi  ero molto stanco. Ho tentato di prendere il primo bonus, ma non ci sono riuscito e da quel momento sono andato via tranquillo. È fantastico, io sono al 64° posto della classifica ma ho ancora il pettorale d’argento di leader dello sprint. Ora sono pronto per la volata di Asiago!  

Classifica maschile

 1. Bauer Lukas CZE 38.26.9; 2. Svartedal Jens Arne NOR +27.8 (nella foto); 3. Pankratov Nikolai RUS 28.5; 4. Larsson Mats SWE 40.0; 5. Roenning Eldar NOR 49.9; 6. Dementiev Rugeni RUS 55.9; 7. Vylegzhanin Maxim RUS 56.1; 8. Hjelmeset Odd Bjoern NOR 1.15.7; 9. Mae Jaak EST 1.19.9;  10. Chernousov Ilia RUS 1.20.8; 11. Poltaranin Alexey KAZ 1.24.1; 12. Legkov Alexander RUS 1.26.2; 13. Volzhentsev Stanisla RUS 1.29.9; 14. Soedergren Anders SWE 1.30.2; 15. Liashenko Dmitrii RUS 1.31.7; 16. Cherepanov Sergey KAZ 1.34.6; 17. Sommerfeldt Rene GER 1.35.3; 18. Gjerdalen Asle Tord NOR 1.35.4; 19. Magal Jiri CZE 1.35.6; 20. Nousiainen Ville FIN 1.36.2; 21. Hoffmann Christian AUT 1.CZE 1.46.5; 22. Jaks Martin 1.47.5; 23. Northug Petter NOR 1.49.6; 24. Cologna Dario SUI 1.57.3; 25.Rickardsson Danie SWE 2.00.3; 26. Leybyuk Roman UKR 2.00.6; 27. Jonnier Emmanuel FRA 2.02.3; 28. Parfenov Andrey RUS 2.01.4; 29. Teichmann Axel GER 2.03.5; 30. Bajcicak Martin  SVK2.03.8; 31. Piller Cottrer Pietro ITA 2.04.4; 40. Di Centa Giorgio ITA 2.34.8; 50. Checchi Valerio ITA 3.22.0; 52. Zorzi Cristian ITA 3.29.0; 57. Santus Fabio 3.39.5; 59. Pasini Renato ITA 4.11.6

Classifica generale dopo la 5° tappa (con abbuoni)

 1. Bauer 2.02.04.0 (abbuono 25” - totale 1’25”); 2. Gjerdalen +2.07.3; 3. Piller Cottrer 2.32.8; 4. Sommerfeldt 2.39.3; 5. Jonnier 2.41.7; 6. Svartedal 2.47.6; 7. Jaks 2.48.5; 8. Hetland 2.58.7; 9. Dementiev 2.59.0; 10. Teichmann 3.04.0;  11. Soedergren 3.05.9; 12. Di Centa 3.07.5; 13. Northug 3.09.8; 14. Vylegzhanin 3.12.5; 15. Koukal 3.18.0; 16. Oestensen 3.18.3; 18. Goering 3.19.0; 18. Nousiainen 3.33.5; 19. Pankratov 3.34.2; 20. Chernousov 3.40.6; 21. Angerer 3.42.4; 22. Legkov 3.44.0; 23. Hoffmann 3.46.2; 24. Cologna 3.46.4; 25. Checchi 3.51.6; 26. Roenning 4.01.9; 27. Chebotko 4.03.2; 28. Jauhojaervi 4.15.2; 29. Filbrich 4.39.8; 30. Santus 4.35.2: 40. Zorzi 5.47.6; 48. Schwienbacher 7.39.7; 58. Pasini 11.31.4

Arianna Follis, nona al traguardo, sua miglior prestazione in classico, ora è quinta in classifica

Come ha detto Fauner, a salvare la baracca ha fortunatamente provveduto Arianna Follis che ha ottenuto un pregevole nono posto a 47"9 dalla vincitrice in una specialità che non la favorisce. Ha avuto un po' di fortuna dalla sua parte poiché in avvio si è ritrovata con la Saarinen (nella foto) che era partita un giro prima di lei. Restandole in scia ha quindi potuto sfruttarne il passo per quasi metà corsa e quando ha continuato da sola ci ha messo del proprio, contenendo il distacco in termini accettabili, che la mettono ancora in grado di puntare al traguardo finale con ottime prospettive. Dice di vivere alla giornata, ma sa che già ad Asiago potrà recuperare un bonus prezioso, che la successiva mass start la mette in condizione di difendersi e nella salita del Cermis è sicuramente all'altezza delle avversarie. Più attardate Sabina Valbusa (25ª), Antonella Confortola (28ª), Magda Genuin (31ª) e Karin Moroder (42ª).

Sono state le finlandesi a realizzare la migliore operazione di questa quinta tappa, l'ultima a Nove Mesto. Aino Kaisa Saarinen e Virpi Kuitunen hanno fatto  l’accoppiata senza tuttavia scavare degli scarti enormi sui 10 km del percorso. Però, con il gioco dei bonus, Virpi Kuitunen prende in aggiunta il pettorale giallo di capoclassifica a Charlotte Kalla e la relega a 25 secondi.  Tuttavia,  la svedese, che non era nella condizione migliore, può ugualmente guardare con ottimismo alle tre tappe italiane. Finora, infatti, è stata sempre la migliore in salita.

 Ne trae un grosso beneficio anche Aino Kaisa Saarinen (nella foto) alla quale questa seconda vittoria in Coppa del Mondo permette di fare un bel salto in classifica  generale poiché passa dal 21° al sesto posto. Ancora una volta è Marit Bjoergen la grande perdente di giornata. Non ha ricuperato completamente la batosta di ieri e perde 1'10" in questa 10 km. Finita all’undicesimo posto nella classifica generale, a quasi due minuti dalla Kuitunen, dovrebbe essere già tagliata fuori dalla vittoria finale. Delle norvegesi, oggi la migliore è stata la giovane Thérèse Johaug ma ha purtroppo accumulato troppo ritardo nelle prime tappe, come del resto  Astrid Jacobsen che ha un minuto e mezzo  da colmare. 

Le interviste

Virpi Kuitunen, FIN  (Leader complessivo del Tour de Ski  & dello Sprint)
Mi sono impegnata  per il primo bonus e dopo quello sono andata avanti  più rilassata.  Aino-Kaisa Saarinen aveva  sci migliori dei miei, infatti è stato in discesa che ho perso 10 secondi a lei nell'ultimo chilometro. Sto aspettando con fiducia le prossime corse e la mia meta è vincere il Tour de Ski anche questo anno. 

  Aino-Kaisa Saarinen, FIN (Signora del giorno)
La mia corsa oggi è stata perfetta: avevo  sci formidabili. Ho subito molto la pressione nelle corse precedenti a causa dello skating, perché è nel classico che vado molto meglio. Quindi non sono stato in gradio di esprimermi come ho fatto invece oggi. Il mio obiettivo  era prendere ogni bonus e puntare alla vittoria. Adesso ci saranno le tre corse in Italia. Penso che lo sprint sarà OK per me e anche la mass start in classico della Val Fiemme è perfetta. Ma non posso ipotizzare quello che accadrà nell'ultima tappa,  in salita. Può succedere di tutto. 

Classifica femminile

1. Saarinen Aino Kaisa FIN 28.55.7. Kuitunen Virpi FIN +2.6; 3. Johaug Therese NOR 13.3; 4. Rotcheva Olga RUS 14.3; 5. Shevchenko Valentina UKR 23.0; 6. Kalla Charlotte SWE 25.2; 7. Majdic Petra SLO 25.3; 8. Kowalczyk Justyna POL 32.2; 9. Follis Arianna ITA 47.9; 10. Jacobsen Astrid NOR 49.7; 11. Mischol Seraina SUI 53.0; 12. Muranen Pirjo FIN 54.4; 13. Zeller Katrin GER 55.9; 14. Steira Kristin Stoermer NOR 58.6; 15. Skofterud Vibeke NOR 58.8; 16. Ivanova Julia RUS 1.07.4; 17. Hansson Anna SWE1.09.0; 18. Korosteleva Natalia RUS 1.09.8; 19. Kurkina Larisa RUS 1.10.3; 20. Bjoergen Marit NOR 1.10.5 (nella foto con le connazionali Johaug e Steira); 21. Smutna Katerina AUT 1.10.8; 22. Roponen REiitta-Liisa FIN 1.14.7; 23. Sachenbacher-Stehle Evi GER 1.15.3; 24. Prochazkova Alena SVK 1.23.2; 25. Valbusa Sabina ITA 21.29.6; 26. Muerer Stemland Cristin NOR 1.34.0; 27. Kuenzel-Nystad Claudia GER  1.36.2; 28. Confortola Antonella ITA 1.36.9; 29. Tchekaleva Joulia RUS 1.51.2; 30. Laurent Philippot Karine FRA 1.53.8; 31. Genuin Magda ITA 2.02.7; 42. Moroder Karin ITA 2.35.7

Classifica generale dopo la 5a tappa (con abbuoni)

1. Kuitunen 1.32.21.4; 2. Kalla +25.0; 3. Kowalczyk 42.1; 4. Rotcheva 45.7; 5. Follis 56.2; 6. Saarinen 1.17.6; 7. Shevchenko 1.18.4; 8. Jacobsen 1.30.8; 9. Mischol 1.38.6; 10 Korosteleva 1.42.0; 11. Bjoergen 1.48.4; 12. Sachenbacher 1.49.1; 13. Roponen 1.54.8; 14. Zeller 2.05.1; 15. Kuenzel 2.06.8; 16. Skofterud 2.12.5; 17.Steira 2.16.7; 18. Majdic 2.22.8; 19. Hansson 2.25.1; 20. Johaug 2.32.9; 21. Muranen 2.40.3; 22. Valbusa 2.49.9; 23. Kurkina 3.25.4; 24. Confortola 3.30.1; 25. Boehler 3.42.8; 26. Ivanova 3.49.0; 27. Muerer 4.19.2; 28. Medvedeva 4.45.4; 29. Prochazkova 4.56.8; 30. Smutna 5.10.0; 31. Genuin 5.29.7; 40. Moroder 8.07.0

Bauer e Kuitunen hanno ormai il pettorale dorato in tasca

Mentre Lukas Bauer, ha di nuovo sciato alla sua altezza vincendo di 27 secondi e aumentando il suo distacco complessivo a più di due minuti, Virpi Kuitunen ha sciato in maniera controllata mantenendo sempre il suo passo per l’intero Tour. Oggi ho visto di nuovo molti concorrenti  stanchi e le più grosse differenze di tempi rispetto a ciò cui eravamo abituati.

La giovane svedese Charlotte Kalla mi entusiasma. La sua tecnica di pattinaggio e la velocità specialmente in discesa ne fanno l’effettiva sfidante della Kuitunen; Bauer invece può perdere solo se sbatte contro un muro oppure se sabato sbaglia sciolina, e solo allora gli altri possono avere qualche opportunità. Dietro di lui, comunque,  sono in più di 20 a stretto contatto.

In generale, io sono molto contento per come si sviluppa  la seconda edizione del Tour che  è una competizione per fondisti di tutti i generi, specialisti e polivalenti, con molte lotte e competizioni nella competizione complessiva. E alla fine, i grandi eroi sono  quelli che trovano il miglior compromesso e hanno quell’estrema capacità di resistenza per la quale i fondisti sono stati conosciuti  in tutta la storia. 

ASIAGO: TUTTO PRONTO AL GOLF ARENA PER LO SPRINT

Venerdì 4 gennaio arrivano i protagonisti del circuito a tappe e troveranno piste innevate e scenario imbiancato - Una nota triste: la scomparsa di Anna Rasotto

 Ad Asiago è tutto pronto. La nevicata delle ultime ore, unico tassello che mancava alla cornice paesaggistica dell’evento, ha infatti dato quel tocco di inverno necessario a rendere ancora più piacevole e godibile l’atmosfera della gara sprint di Coppa del Mondo che animerà le nevi asiaghesi nella giornata di venerdì 4 gennaio, con  la sesta prova della rassegna a tappe degli sci stretti ideata dalla FIS, il Tour de Ski.   Una gara che torna nella ocalità veneta dopo il già positivo esordio di un anno fa e che precederà la due giorni conclusiva della Val di Fiemme.

Il tradizionale teatro di gara – il Golf Arena - è pronto per l’ennesimo spettacolo, con il presidente del comitato organizzatore Andrea Gios, sindaco di Asiago, e i suoi più stretti collaboratori dell’Unione Sportiva Asiago Sci presieduta da Sergio Vellar, e del Gruppo Sportivo Alpini Asiago guidato da Fabrizio Dalle Ave, ormai impegnati nella cura dei dettagli (nella foto una delle riunioni).

Il tracciato di gara è perfettamente innevato, forte pure della recente nevicata. Non resta dunque che aspettare i protagonisti della gara, che oggi hanno corso la quinta tappa in terra ceca (a Nove Mesto), dove il Tour de Ski ha preso il via lo scorso 28 dicembre (sono otto le tappe, in soli dieci giorni). Si tratterà dunque dell’ultima opportunità per gli sprinter di mettersi in mostra e di conquistare un’importante vittoria di tappa (assegnati, infatti, per ogni singola prova anche 50 punti di Coppa del Mondo), poi chiamati a farsi da parte nel corso delle due tappe conclusive, decisamente impegnative.

E, visto come stanno andando le cose, c’è grande attesa per la pattuglia azzurra, apparsa in ottima forma nel corso delle prime tappe del Tour. La più in palla è senza ombra di dubbio la valdostana Arianna Follis, la quale ha già vinto la sprint corsa a Praga il 30 dicembre. Follis che aveva ben figurato sulle nevi del Golf Arena già l’anno scorso, dove conquistò il terzo posto. Quest’anno si può davvero sperare in qualcosa di più. Come, sempre al femminile, ci si può aspettare il risultato anche da parte della veneta (bellunese di Falcade) Magda Genuin, anch’essa brillantissima a Praga, dove ha chiuso quarta, suo miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo.

 Il podio di Asiago aspetta dunque un’azzurra, ma anche la squadra maschile ha numeri ed atleti in grado di dire la propria. Parliamo degli specialisti delle sprint Christian Zorzi (sfortunato a Praga, con la caduta nelle batterie dei quarti di finale e dunque voglioso di riscatto), Freddy Schwienbacher e Renato Pasini, mentre a sorprendere in terra ceca era stato Giorgio Di Centa, ottimo decimo su una distanza che non è certo la sua. Sia al maschile che al femminile, il podio non è dunque utopia.

Tante le note liete per il comitato organizzatore asiaghese che, proprio in chiusura di anno, ha ricevuto però anche una triste notizia. Si piange infatti la scomparsa di Anna Rasotto, una vita spesa per la promozione turistica di Asiago e dell'Altopiano. La Rasotto, 64 anni, è scomparsa prematuramente la notte del 31 dicembre, strappata alla vita da una malattia incurabile. Gli asiaghesi vogliono ricordarla così, infaticabile organizzatrice e motore delle manifestazioni più importanti dell'Altopiano negli ultimi decenni, non ultime proprio le gare di Coppa del Mondo di sci nordico. Info: www.asiago-ski.org

 

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 

 




Da staff, Mercoledì, 02 Gennaio 2008 23:05, Commenti(0)
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