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Tour de Ski e Tour de China in contemporanea

8 tappe fra Repubblica Ceca e Italia nella manifestazione europea, 4 in Estremo Oriente dove, per l'Italia, saranno presenti, spesati di tutto,  Fabio Pasini, Sara Brocard e Barbara Moriggl. La rinuncia dei  "bamboccioni"

 NOVE MESTO (Repubblica Ceca) 27 Dicembre – Con il prologo a tecnica classica, 3,5 km per le donne, 4,5 per i maschi, inizia domani la seconda edizione del Tour de Ski: 5 tappe nella Repubblica Ceca (è saltata la due giorni di Obrstdorf, in Germania), le ultime 3 in Italia: il 4 gennaio ad Asiago, il 5/6 gennaio in val di Fiemme con conclusione in salita all’Alpe di Cermis, come l’anno scorso. Per questa prova il DT Silvio Fauner ha selezionato  Arianna Follis, Sabina Valbusa, ASntonella Confortola, Magda Genuin e Karin Moroder in campo femminile,  Pietro Piller Cottrer, Giorgio Di Centa, Valerio Checchi, Fabio Santus, Renato Pasini, Freddy Schwienbacher e Cristian Zorzi.
Il montepremi totale è di un milione di franchi svizzeri. In palio inoltrte 400 punti di Coppa del Mondo da assegnare ai primi 30 classificati, mentre ogni tappa varrà 50 punti.
In contemporanea in Estremo Oriente si svolge il Tour de China in 4 tappe, fra Shangri-La e Changchun, con inizio domani e conclusione il 5 gennaio; in programma 3 sprint e la cosiddetta Vasaloppet cinese di 50 km. A differenza del Tour de Ski, dove ciascuna nazione si paga spese di trasferta e alloggio, qui ci sono viaggio gratis per tutte le squadre e ospitalità, altrettanto gratis, in albergo a 5  stelle. Una bella occasione perché anche l’Italia fosse rappresentata da una propria delegazione all’altezza dell’avvenimento, ma così non è stato.

 Nessun atleta di vaglia ha risposto all’invito mandato dall’ex direttore agonistico Albarello, sollecitato dallo svedese Perken, allenatore della nazionale cinese, ai gruppi sportivi militari perché segnalassero l’eventuale disponibilità di atleti che avevano ben poche possibilità di essere selezionati per il Tour de Ski, ma nessuno ha accettato l’invito. Né  quelli che con il gruppo Vancouver 2010 gareggiano abitualmente nel circuito della Coppa Europa, e nemmeno gli ex azzurri ormai fuori dal giro delle squadre nazionali che, di questi tempi, si cimentano nelle granfondo nazionali.  Tutti hanno voluto essere a Cogne per guadagnarsi la selezione, ma solo Freddy Schwienbacher, in base ai piazzamenti conseguiti nello sprint e nel pursuit,  è riuscito a completare il solito contingente di Coppa del Mondo dal quale è invece rimasto escluso Roland Clara che ha gareggiato in precarie condizioni di salute.

Così, a dispetto dei tanti “bamboccioni” che hanno inseguito vanamente la chimera del Tour  europeo, sul volo transcontinentale si sono imbarcati solo Sara Brocard, Barbara Moriggl e Fabio Pasini, accompagnato dalla moglie per la quale questa trasferta tutta spesata in Cina costituisce un revival del viaggio di nozze.

Di ben altro avviso due dei più rinomati svedesi, Bjoern Lind e Peter Larsonn, specialisti dello sprint, che avranno a disposizione ben tre gare veloci per togliersi qualche sfizio, vincere i premi e  nel contempo preparare la gamba alle successive gare di Coppa del Mondo a Canmore. Per Larsson sarebbe il ritorno in gara dopo un paio di mesi di malattia, mentre Lind ha rinunciato al Tour de Ski preferendo quello della Cina per vivere questa nuova esperienza. Con loro ci saranno i connazionali Fredrik Persson, Gustav Berglund. Anders Hogberg, Magnus Myr, Fredrik Bystrom, Fredrik Uuszitalo, Anna Karin Stromnste, Ida Olsson e Sandra Hansson. Inoltre i norvegesi Kent Ove Clausen, Erik Bakkeyord,  Laila Kveli, Mari Guin , Karin Jessen ed Elise Tyldun, nonce il finlandese Jari Joutsen, specialista dello sprint, Mikko Maranen, Ville Verkma.

Come la val di Fiemme si prepara al Tour de Ski 

 

 Ma torniamo al Tour de Ski. Ancora una volta, come accadde lo scorso gennaio, sarà la Val di Fiemme ad apporre il sigillo finale sulla speciale competizione, con una due giorni di gare all’insegna dello spettacolo. Le date, come detto, sono quelle del 5 e 6 gennaio, tra tradizione ed innovazione. Tradizione per quel che riguarda la 20 km maschile e la 10 km femminile che si correranno sabato 5 sulle nevi iridate di Lago di Tesero, gare “mass start” in tecnica classica. Innovazione, invece, il giorno seguente, con la terribile “final climb” dell’Alpe del Cermis che, proprio un anno fa, fece il proprio esordio nel panorama degli sci stretti. Roba da arrivare stravolti (nella foto L.egkov)

 Una salita di 3,650 km con una pendenza media che supera l’11% e punte del 28%, per un percorso disegnato sulla pista Olimpia III, usuale teatro delle pennellate degli appassionati di sci alpino. Salita che arriverà al termine di una 10 km maschile ed una 9 km femminile in tecnica libera con partenza ad handicap (ovvero con i distacchi accumulati nelle precedenti sette tappe). Il primo a raggiungere la vetta del Cermis sarà dunque il nuovo vincitore del Tour, a succedere nell’albo d’oro a Thobias Angerer (nella f oto durante lo sprint di Asiago) e a Virpi Kuitunen, dominatori della prima edizione.

Sono molti gli spettatori attesi a questa seconda edizione dell’inusuale spettacolo (lo scorso gennaio furono 12 mila), a ricreare la tipica atmosfera di un arrivo in salita di un tappone dolomitico delle due ruote. A tal proposito, il pubblico potrà raggiungere il percorso di gara in cabinovia (con partenza dal fondo valle, da Masi di Cavalese, o da Cavalese), oppure a piedi (da Masi), aiutati dai punti ristoro che l’organizzazione disporrà lungo il tracciato. E sono attesi molti fans club (numerosi anche dall’estero), con tanto di rumorosi campanacci al seguito, mentre gli spettatori che decidessero di sistemarsi nei pressi dello striscione d’arrivo potranno seguire la gara attraverso un apposito maxischermo.

Il comitato Nordic Ski Fiemme è atteso dunque ad un altro banco d’esame, importante soprattutto in vista della possibile assegnazione dei mondiali di sci nordico del 2013, in attesa del responso che si avrà il 29 maggio a Città del Capo (Sudafrica), sede del prossimo congresso FIS.

Intanto si lavora alacremente per il Tour de Ski. Per quanto riguarda le condizioni della pista, l’innevamento programmato è stato ormai completato da dieci giorni, con la pista di Lago di Tesero già agibile e sostanzialmente a punto. Stesso discorso, poi, anche per il tratto che da Lago di Tesero condurrà gli atleti all’imbocco della salita del Cermis, mentre la pista Olimpia III, teatro della scalata finale, è già stata utilizzata dagli sciatori dell’alpino. Tutto è dunque pronto, mancherebbe solamente la classica nevicata, giusto per dare quel tocco di inverno che il paesaggio meriterebbe.

 Sono ben 21 le nazioni iscritte al Tour per un totale di 158 atleti al via (92 uomini e 66 donne). Atleti che arriveranno in Val di Fiemme già nella tarda serata del 2 gennaio, direttamente da Nove Mesto, sede di ben 4 delle prime 5 tappe in programma (nel mezzo la sprint di Praga dell’ultimo dell’anno). Il 4 gennaio ci sarà poi il trasferimento ad Asiago, sede di una sprint, mentre il 5 e 6 gennaio toccherà proprio alla vallata trentina.

Confermata, intanto, la cerimonia di premiazione ufficiale alle ore 18.00 di domenica 6 gennaio a Cavalese. Cerimonia che potrebbe interessare ancora una volta il tedesco Angerer e la finlandese Kuitunen
(insieme dopo l'arrivo dell'anno scorso) , favoriti d’obbligo dopo la vittoria di un anno fa. Al maschile, però, attenzione anche agli altri tedeschi, Teichmann su tutti, ma anche al russo Legkov, temibilissimo nell’ultima tappa, quella del Cermis, che nella prima edizione gli permise di recuperare dal decimo al secondo posto.

Gli azzurri, dopo le difficoltà incontrate nella passata edizione, cercano un prestigioso piazzamento nei dieci.

In Val di Fiemme è già annunciata la presenza di 15 commentatori tra TV (12) e radio (3), per le principali emittenti nazionali di tutta Europa, quali Nrk, Rtv, Ceska Tv, Yle, Ard, Eurosport e chiaramente Rai. Pronte a riprendere l’ennesimo spettacolo di targa fiemmese. (fotoservizio Newspower Canon)

Info: www.fiemme2013.com

 

 

Le impressioni di Christian Zorzi e Giorgio Di Centa

 

 

Zorzi: “Sono contento che i dirigenti del comitato Nordic Ski Fiemme mi abbiano permesso di provare la pista – commenta l’iridato della team sprint di Sapporo dello scorso febbraio.  Ad affrontarla così non sembra per nulla difficile, però dopo otto giorni di gare e a soli 10 km dalla fine del Tour sarà davvero impegnativa. Diciamo che l’ho provata da turista, comunque a guardarla da sotto è molto ripida. Così da sola non è proprio fuori di testa, ma ti distrugge i muscoli”. E dopo sei sceso con gli sci? “No, mi sono fermato su a bere un vin brulé con i poliziotti, ma… erano fuori servizio!”

 

 Di Centa: “Quest’anno affronterò il Tour con più serenità – commenta l’olimpionico di Torino. Sarà importante stare tranquilli, il Tour è lungo, ci saranno due gare in più rispetto all’anno scorso. Sarà cruciale limitare i danni nelle tappe in classico e, come al solito, cercherò di curare al meglio questo aspetto. Dovrò arrivare alla salita finale del Cermis
(nella foto il suo arrivo dell'anno scorso) con un distacco accettabile che possa favorire un mio recupero. La salita à stata per noi una bella esperienza l’anno scorso, molto dura dal punto di vista muscolare. Si mette a dura prova il fisico ed in particolare le gambe, i quadricipiti, però è molto bello sentire il tifo così vicino e la gente che ci segue con entusiasmo. Penso che sia molto bello sia per noi che siamo in gara sia per loro che ci vedono fare fatica”.

Ha fatto qualche preparazione specifica? “No, è come la corsa in montagna. Non serve un allenamento specifico. Si intasano i muscoli se si fa preparazione in salita. Bisogna puntare di più sulla freschezza…L’importante sarebbe proprio arrivare lì senza aver già dato tutto nel Tour de Ski. Non si può affrontare la salita con le gambe stanche.

 

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 

TAPPE E CONCORRENTI DEL TOUR DE SKI  (www.nordic-aventure.com)

 

 

 




Da staff, Giovedě, 27 Dicembre 2007 22:30, Commenti(0)
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