Falun: a Northug la staffetta, Italia sesta. E' Zorzi a fallire
Il norvegese si sveglia nel finale e infila Vilegzhanin e Jonnier che erano scattati in salita, con Zorro dietro, che poi mollava. Successo tedesco fra le donne, Follis porta l'Italia al 6° posto
FALUN (Svezia) 25 marzo - La sconfitta che non t'aspetti. Proprio da Zorzi, che in cento metri di salita ha buttato alle ortiche il gran lavoro fatto da Roland Clara e da Pietro Piller Cottrer nell'inedito ruolo di alternista, lui che l'ultima volta che ci si è provato in questa tecnica, in staffetta, è stato esattamente dieci anni fa. Altrettanto vanificato l'allungo di Giorgio Di Centa in terza frazione, che ha frantumato il gruppo in salita, è stato davanti per due chilometri, per farsi poi raggiungere e superare nella discesa che porta al traguardo, all'ultimo cambio. Che è comunque avvenuto in gruppo, e ha permesso di lanciare Zorro per quello che si sperava fosse uno sprint vincente.
Zorzi, invece, si è fatto prendere nella trappola di chi voleva che l'ultima frazione fosse tattica. In sei prima, in otto dopo quando si sono portati sotto Jylhae e Vilegzhanin poiché i battistrada andavano avanti a passo d'ombrello, concedendo quindi tutto il tempo perché anche Northug, caduto in discesa in una rete, rientrasse comodamente. E si sarebbe arrivati tutti insieme se sulla salita più lunga e più dura il francese Jonnier non avesse assunto l'iniziativa di strappare. Uno scatto al quale ha replicato solo il russo e, poco più dietro, Zorzi seguito da Northug.
Sull'ultima salita i due hanno fatto il vuoto, l'azzurro si è piantato perdendo di colpo un centinaio di metri, il norvegese lo ha passato e si è messo in caccia nella lunga discesa che porta verso lo stadio. Ha raggiunto la coppia di testa all'inizio del rettilineo finale e li ha infilati entrambi, vincendo di un metro, mentre per dichiarare il secondo arrivato si è dovuto ricorrere il fotofinish che ha premiato il russo caduto durante il tentativo di spaccata. Ad una dozzina di secondi Hetland liquidava lo svizzero Livers e Zorzi.
Un sesto posto che decisamente lascia l'amaro in bocca e che riapre la stura a polemiche che sembravano sepolte dalla meravigliosa cavalcata olimpica e che rimettono di nuovo in discussione la posizione di Zorro come ultimo frazionista. Un argomento che terrà calda la ripresa agonistica, che con tutta probabilità vedrà uscire di scena l'allenatore Sepp Chenetti. Così almeno stando a voci provenienti già ieri dalla Svezia, che si aggiungono alle illazioni che riguardano lo staff della nazionale che potrebbe essere modificato con l'ormai scontata elezione di Giovanni Morzenti alla presidenza della Fisi.
L'unico soddisfatto è naturalmente Northug, il vincitore che, ancora esausto, ha trovato la forza di dire a chi lo aiutava ad alzarsi: "E' stata una buona corsa per me i l'essere riuscito a finire primo nell'ultima prova di Coppa del Mondo è una super motivazione per l'allenamento estivo. La vittoria nella Coppa del Mondo è importante per la Norvegia perché da noi lo sci di fondo ha molto valore". Pensa già al domani, evidentemente, quando diventerà l'uomo di punta della squadra norvegese che dovrebbe perdere Estil.
Dalla cronaca lo sviluppo della staffetta.
Prima frazione Tutte le squadre favorite restano insieme. Fra i più attivi il francese Perrillat che fa delle belle trenate, ma Pettersen , Pankratov, Mats Larsson, Clara, Similae e Cologna che non mollano. Cambiano nello spazio di pochi metri, Clara è quinto.
Seconda frazione Vi sono impegnati atleti di primo piano; la novità è Pietro Piller Cottrer per la prima volta schierato in classico. Se la deve vedere con Hjelmeset che tira per tutto il primo giro, e non lesina nei cambi e, come lui, Rotchev, mentre Gaillard sta sempre al coperto. Nel secondo giro l’aumento dell’andatura mette in difficoltà Rotchev che si stacca. Ammetterà al traguardo di essere incorso in una giornata storta. A due chilometri dall’arrivo Gaillard cerca di spezzare il gruppo, ma restano sempre in 8, fra cui lo svizzero Perl, mentre Olsson si danna l’anima per restare attaccato alle code. Pietro è sempre lì, e cambia in quarta posizione.
Terza frazione Già in partenza perde terreno l’estone Kokk. A fare l’andatura sono Vittoz e Soedergren, ma il ritmo è lento e Legkov riesce a riportarsi sotto. Nel secondo giro, dopo 3 km, è Di Centa ha dare uno strappone che fa male. Il gruppo si allunga, Vittoz riesce a recuperare terreno grazie a sci velocissimi ma sullo strappo successivo perde qualche metro sull’azzurro. Nella discesa finale Gjerdalen è il più veloce e riesce a dare il cambio in testa a Norvegia II. Ancora sette squadre insieme, Di Centa è quarto.
Quarta frazione La corsa tattica e il passo tranquillo da turisti in scampagnata rendono la corsa quasi ridicola. Dopo 2 km Northug cade e deve compiere un grosso sforzo per riportarsi sul gruppo tirato da Jylhae, campione mondiale juniores a Tarvisio. Ritmo lentissimo anche nel secondo giro, controllato da Hetland che intende giocare la sua carta da velocista: Ma di sprinter ci sono pure Northug e Zorzi, e allora il francese Jonnier, che si trova in un momento di gran forma, si porta in testa e scatta di sorpresa spezzando il gruppo, seguito da Vylegzhanin (nella foto) che era tornato sotto proprio ai piedi della salita Sull’ultimo strappo i due non mollano spazio a nessuno, ad una quindicina di metri li segue Zorzi con Northug in scia. Il norvegese lo passa, sembra battuto, ma si riporta progressivamente sulla coppia di testa, mentre gli altri, staccati, riprendono Zorro in discesa. In tre a giocarsi la vittoria in una volata da sogno che vede primeggiare Northug mentre a decidere il secondo posto a favore del russo sul francese è il fotofinish. Secondo podio di stagione per la Francia, in una diversa configurazione rispetto al primo. Italia purtroppo solo sesta. Stavolta nel gioco di squadra è mancato l’acuto finale di Zorro.
Classifica (nell'ordine il tempo di frazione, la posizione rispetto al tempo migliore, il tempo di frazione)
1° cambio 1. Norvegia I 29.40.0; 2. Russia +0.7; 3. Finlandia +2.6; 4. Svezia I +3.1; 5. Italia +3.1; 6. Svizzera +3.3; 7. Francia +3.8; 8. Norvegia II +4.4; 9. Estonia +16.9; 10. Canada +19.2; 11. Svezia III +24.3; 12. SWE/FRA +25.3; 13. Svezia II +48.4; 14. Svezia V 1.37.4; 15. USA +1.57.3; 16. Svezia IV +2.13.1
2° cambio 1. Norvegia II 59.02.1; 2. Francia +0.6; 3. Italia +1.0; 4. Norvegia I +1.8; 5. Finlandia +2.1; 6. Estonia +2.5; 7. Svizzera +3.0; 8. Svezia I +3.5; 9. Russia +35.8; 10. Svezia II +1.38.8; 11. Canada +2.10.6; 12. Svezia III +2.11.5; 13. SWE/FRA +2.34.2; 14. Svezia V +4.57.8; 15. USA +6.19.6; 16. Svezia IV +6.20.5
3° cambio 1. Norvegia I 1:23.33.1; 2. Svezia I +0.9; 3. Svizzera +1.4; 4. Italia +2.6; 5. Norvegia I +3.1; 6. Francia +3.7; 7. Finlandia +11.7; 8. Russia +30.9; 9. Estonia +1.43.3; 10. Svezia III +3.22.8; 11. Svezia II +4.03.3; 12. Canada +4.07.0; 13. SWE/FRA +6.05.5; 14. USA +7.32.6; 15. Svezia V 8.28.4; 16. Svezia IV +10.25.0
Donne: Germania in volata su Finlandia; Italia sesta
Si conclude con una buona prova di squadra per l'Italia la stagione di Coppa del mondo di fondo femminile. A Falun, la staffetta 4 x 5 km ci vede al sesto posto a 1'04"3 dalla Germania vincente. L'Italia è partita con il solito handicap nella prima frazione in tecnica classica, che vede questa volta come interprete Antonella Confortola che cambia in decima posizione. Marianna Longa non riduce il distacco e lo stesso fa Sabina Valbusa nella prima frazione skating. Solo nel finale c'è una ripresa con Arianna Follis che recupera sulla Russia, battendo la Savialova al fotofinish. Suo il miglior tempo di frazione.
Vince la Germania (nella foto) in 57'12"4, davanti a Finlandia I e a Svezia I. Quindi le due squadre norvegesi e le azzurre. Ma è stata la Finlandia a condurre la corsa fin dall’inizio. Sette squadre davanti nella prima frazione; delle grandi solo la Russia è fuori, staccata di 47 secondi. L’Italia, con Confortola, è decima a un minuto abbondante.
Nella seconda frazione è Virpi Kuitunen a fare qualche numero e selezionare le battistrada, prendendo 13 secondi a Viola Bauer e 20 alla ragazzina Johaug, mentre la Svezia, con Ryqvist, finisce a più di 40 secondi ed esce dalla lotta per il successo. Marianna Longa perde altri 12 secondi ma guadagna un posto.
Nella terza frazione Pirjo Manninen conserva ancora un certo margine su Evi Sachenbacher, Kristin Steira mantiene il terzo posto alla Norvegia, mentre la Svezia, con Charlotter Kalla che ottiene il miglior tempo di frazione, si riporta sotto. Con Sabina Valbusa l’Italia sale all’ottavo posto, ma aumenta il distacco di altri 5 secondi. A questo punto il podio è fuori portata.
Protagonista della quarta frazione diventa Claudia Kuenzel che con una superba rimonta raggiunge Aino Kaisa Saarinen poco prima del rettilineo d'arrivo e la batte in volata. Dietro di loro è lotta per il terzo posto fra Svezia e Norvegia. Britta Norgren sta sulle code di Marit Bjoergen per tutta la gara e la beffa in volata. Ma il miglior tempo di frazione lo stabilisce Arianna Follis che rstacca prima la francese Elodie Bourgeois Pin, e poi viaggia insieme alla russa Olga Savialova battendola in volata. Al fotofinish.