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Mondiali Jr: questione fra scandinavi la 5 e la 10 km skating

Fra i maschi si impone il finlandese Yillae; fra le donne la svedese Kalla  si lascia dietro 4 norvegesi. Di buon auspicio i piazzamenti di Damiano Lenzi (8°) e Irene Cicolini (14°)

 

 

 TARVISIO 14 marzo - Dopo l'argento nello sprint di lunedì, Martti Jylhae conquista la medaglia più pregiata nella 10 km a tecnica libera disputata oggi ai laghi di Fusine sul tracciato da 5 km da ripetere due volte. L'atleta finlandese, secondo al temine del primo giro staccato di un solo decimo di secondo dal canadese Alex Harvey, nel corso della seconda tornata non ha avuto problema nel mettersi dietro il kazako Alexey Poltaranin e lo stesso Harvey staccati di 16 e 30 secondi rispettivamente.

Solo trentesimo l'attesissimo bielorusso Leanid Karneyenka incapace di bissare il clamoroso risultato di Sapporo dove conquistò l'argento nella 15 km a skating.

Ottima la prestazione di Damiano Lenzi capace di risalire dal dodicesimo posto del primo giro fino all'ottavo del traguardo. L'atleta delle Fiamme Gialle ha chiuso con un distacco di poco superiore al minuto. Quanto agli altri azzurri Fabrizio Clementi si è  piazzato al 22° posto a 1’37”, Claudio Consagra al 23° e un secondo dietro di lui, mentre Alex Vanzetta ha concluso 44° a poco più di due minuti e mezzo.

A determinare la classifica, come già avevamo scritto ieri, potevano essere le condizioni del tempo e così è stato. Sole e temperatura abbastanza calda hanno influito sulle condizioni della neve favorendo i primi a partire. Tanto è vero che nei primi 20 classificati se ne ritrova uno soltanto che indossasse un pettorale superiore al n. 40. Ne ha fortunatamente beneficiato il nostro Lenzi che aveva il numero 21 ed è arrivato ottavo. Un piazzamento che in questa categoria non si raggiungeva da parecchio tempo, da  quando come allenatori c’erano Gazzotti e Maranetto e gli italiani dominavano. I campioni olimpici e mondiali Di Centa, Piller, Zorzi escono da quel vivaio.

E’ già dunque un passo avanti di buon auspicio e probabilmente sarebbe andata meglio se invece che un percorso “sciabile” come questo di Fusine, si fosse potuto gareggiare sugli anelli dell’Arena Paruzzi, purtroppo senza neve, che presentano quegli strappi duri sui quali i nostri fondisti si trovano meglio che non sulle pendenze dolci inserite in questo tracciato d’emergenza dove i naturali favoriti sono i nordici.  Si sono trovati su un terreno analogo a quello cui sono abituati e ne hanno approfittato. Un peccato, dunque, che con  i Mondiali in Italia, non si sia potuto rimediare qualcosa di diverso, che ci agevolasse invece che penalizzarci. Scelta da masochisti, verrebbe da dire, se non fosse giustificata da difficoltà inequivocabili.

I due finlandesi sono partiti rispettivamente con il numero 2 e 3 e quando hanno tagliato il traguardo i nostri Clementi e Consagra erano giusto al cancelletto di partenza e si sono trovati  ad affrontare una neve sicuramente meno veloce, che alla fine ha fatto la differenza. La sorpresa in negativo, come detto, il bielorusso Karneyenka che ai Mondiali in Giappone, partito con il pettorale 3, era risultato sorprendente secondo nella 15 km skating vinta dal biathleta norvegese Berger. Aveva trovato la giornata della vita. Favorito, in quell’occasione, proprio dal fatto di essere partito mentre ancora non infuriava la nevicata che ha penalizzato i concorrenti partiti con pettorali fra il 60° e 90°, fra i quali i nostri Piller Cottrer e Di Centa. Un colpo di fortuna che non si è ripetuto oggi benché partisse con il numero 1. Senza punto di riferimento, ma certamente in condizioni migliori rispetto a quelli che hanno preso il via quando lui stava arrivando. E fra loro Clementi, Consagra e Vanzetta, partiti nel giro di tre minuti a metà lista. Non fra quelli più penalizzati dal caldo: una via di mezzo che ha comunque impedito un possibile miglior piazzamento complessivo di squadra.

 

Classifica

1. Jyllae Martin FIN 22.40.9; 2. Poltaranin Marti FIN +16.4; 3. Harvey Alex CAN 30.5; 4. Roethe Sjur NOR 42.9; 5. Saeves Eirik NOR 46.7; 6. Duerr Johannes AUT 51.9; 7. Horyna Onfrej CZE 52.5; 8. Lenzi Damiano ITA 1.01.8; 9. Vasiliev Dmitriy RUS 1.06.5; 10. Bailly Silvain FRA 1.12.9; 11. Marschall Philipp GER 1.13.5; 12. Modin Jesper SWE e Rykr Jan CZE 1.13.9; 15. Kashiwabara Nobuhito JPN1.17.2; 16. Johansson Adam SWE 1.21.3; 17. Reiter Michael AUT 1.32.2; 18. Poirrier Bastien FRA 1.32.3; 19. Pepene Paul ROU 1.33.2; 20.Otcenas Martin SZVK 1.34.1; 21. Garanich20 ce n’è uno soltfanto con il pettoraleev Evgeniy RUS 1.34.7; 22. Clementi Fabrizio ITA 1.37.2; 23. Consagra Claudio 1.38.3; 24. Herburger Felizian AUT 1.42.5; 25. Karlsson Patrik SWE 1.43.6; 26.Kuehne Andy GER 1.45.0; 27. Tanaka Tomuya JPN 1.45.9; 28. Daehli Magne NOR 1.49.5; 29. Gelso Mattew Phillip USA  1.50.8; 30. Karneyenka Leanid BLR 1.52.6; 44. Vanzetta Alex ITA 2.36.0. Classificati 94.

 

LA PATTUGLIA NORVEGESE SI ARRENDE ALLA KALLA

 In campo femminile la svedese Charlotte Kalla (nella foto) si prende la rivincita su Astrid Jacobsen (Norvegia) dopo la sfida per l'oro persa due giorni fa nello sprint. Due atlete che fanno già parte del circuito di Coppa del Mondo e che ai Mondiali di Sapporo sono già finite sul podio, a conferma della forza del vivaio scandinavo. La ventenne di Gällivare, partita con il pettorale numero uno, mette in fila ben quattro atlete norvegesi con una gara perfetta che non lascia scampo. Mezzo minuto il distacco rifilato a Marthe Kristoffersen, 34 secondi alla campionessa uscente Jacobsen (foto sotto) che precede di un solo centesimo la connazionale Therese Johaug medaglia di bronzo ai Mondiali di Sapporo nella 30 km.

In questo contesto elevatissimo è da giudicare buona la prestazione di Irene Cicolini, prima delle azzurre che chiude al 14° posto a un minuto della vincitrice. Classe 1989 come la Kristoffersen, è una delle più giovani in campo. Conferma di essere più che una promessa. Ventitreesima l’atleta friulana Ilenia Casali, ventisettesima Monica Boschetto, quarantaduesima Melissa Gorra. Non è stata schierata Virginia De Martin, che gli allenatori hanno tenuto volutamente a riposo per riservarla al pursuit e alla staffetta.

 

 Classifica

 

1. Kalla Charlotte SWE 11.44.5; 2. Marthe NOR +30.7; 3. Jacobsen Astrid NOR 34.7; 4. Johaug Therese NOR 34.8; 5. Monrad-Hansen Marte NOR 36.8; 6. Eriksson Mia SWE 48.8; 7. Stepfen Elizabeth USA 51.9; 8. Sapronova Diana RUS 52.3; 10. Caprini Pauiline ITA 56.1; 11. Laukkanen Mari FIN 56.9; 12. Dabudyk Aurelie FRA 1.01.3; 13. Antsybor Maryna UKR 1.01.4; 14. Cicolini Irene ITA e Shaidurova Larissa 1.01.5; 17. Niskanen Kerttu FIN 1.01.9; 18. Roshina Tatjana KAZ 1.04.8; 19. Blaskova Barbara SVK 1.06.7; 20. Hajkova Eliska CZE 1.10.8; 21. Alexandrova Daria RUS 1.12.6; 22. Brennan Kate CAN 1.12.7; 23. Casali Ilenia ITA 1.14.8; 24. Naldeeva Ekaterina 1.15.1; 25. Garajova Katarina SVK1.15.2; 26. Svensson Eva SWE 1.15.4; 27. Boschetto Monica ITA 1.15.7; 28. Simberg Anna SWE 1.17.2; 29. Barthelemy Laure FRA 1.17.5; 30. Kylloenen Anne FIN 1.17.6; 42. Gorra Melissa ITA 1.29.0. Classificati 83

 

  Giorgio Brusadelli
 
www.fondoitalia.it
 

 




Da staff, Mercoledì, 14 Marzo 2007 19:17, Commenti(0)
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