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Le feste a Gromo e a Moena per Pasini, Santus e Zorzi

L'entusiasmo dell''Alta Valle Seriana e della Valle di Fassa per i due campioni mondiali del team sprint. Le piazze si trasformano in un teatro all'aperto e si pensa già a Vancouver 2010

 GROMO (BG) 7 marzo - Nemmeno l'acqua ha saputo frenare l'affluenza e l'entusiasmo della gente ritrovatasi in piazza Dante ieri sera. Come scrive santuspasini.it, il sito dei due atleti bergamaschi, la manifestazione patrocinata dal Comune di Gromo e Valgoglio, con la collaborazione di tutte le associazioni del paese, ha visto sul palco le cariche istituzionali dell'alta valle e della regione e i CAMPIONI del paese Fabio e Renato giunti in un festoso corteo per omaggiare la piazza con la splendida medaglia d'ORO ai MONDIALI giapponesi di Renato.

L'ennesimo ritrovo in piazza diventata ormai il nostro teatro all'aperto, peraltro architettonicamente ben si presta, addobbato a festa con lo striscione sul palco che saluta i due campioni. Il corpo musicale si esibisce per gli atleti, un ricco buffet e lo spettacolo pirotecnico finale, filmati di Fabio e della medaglia d'ORO di Renato preparati dal regista Bono, vin brulé alpino, sviluppo foto immediate con in campioni da Foto News ed angolo gadget e posters gestito dal Fans Club.

 Il tutto si sviluppa nel giro di due ore sotto l'attenta ripresa di televisioni locali e l'entusiasmo coinvolgente della piazza che applaude sotto una fitta pioggia.

Ospiti d'onore il campione scalvino Fabio Maj vincitore di tante medaglie individuali e staffette; in piazza anche lo staff Tecar con il direttore generale Unibell dott. Mario Scerri.

Questa la breve sintesi della serata ma, dice il presidente “Manfri” (nella foto in versione speaker),  vorrei fare alcune considerazioni su queste ripetute feste. Innanzitutto la spontanea disponibilità di un gruppo di amici nello sbrigare e realizzare ogni volta l’evento in modo opportuno, forse poco organico e non ben diretto, ma sicuramente attento all'esito del risultato.  Li voglio quindi ringraziare personalmente.

 Inoltre la fantastica gente ancora una volta accorsa in piazza con massiccia affluenza forestiera, mi fanno riflettere sulla gratitudine che riscontrano i nostri Campioni e sulla grandiosità del risultato MONDIALE centrato da Renato.

Questo percorso festaiolo, chissà mai se e quando terminerà, mi fa pensare a due estremi di questo meraviglioso sport: da un lato tanto agonismo, tanta battaglia, tanta lotta tra compagni ed avversari, tanta autodeterminazione ed egoismo per emergere per arrivare; dall'altro lato quando raggiungi un obiettivo, un traguardo, il tutto diventa il più altruista possibile, ne perdi il possesso, la paternità, la gelosia e rappresenta un gesto di esemplare generosità. Una trasformazione ed evoluzione semplicemente FANTASTICA.

Val di Fassa sugli scudi con lo Zorro nazionale

Altrettanto esaltante la festa che la Val di Fassa ha tributato a Cristian Zorzi nella piazza di Moena, che Francesca Degasper così descrive per L’Adige:

 In pochi magari avrebbero scommesso su quella medaglia d'oro, ma la coppia della staffetta sprint azzurra ha smentito tutti. Battendo fior di avversari ai Mondiali di Sapporo, il trentino Cristian «Zorro» Zorzi , olimpionico della staffetta a Torino 2006, e il bergamasco Renato Pasini hanno centrato la grande impresa. É il bello di uno sport come lo sci nordico, che sa sorprendere ed emozionare; inoltre c'è stata la grande forza di volontà, oltre che fisica, di due azzurri eccezionali. Zorzi e Pasini hanno così saputo sconvolgere le previsioni, sfoderando ancora una volta orgoglio e soddisfazione nel mondo dello sci nordico italiano.

 Val di Fassa sugli scudi con lo «Zorro» nazionale. Il 34enne atleta delle Fiamme Gialle ieri sera era a casa, a Moena, esultante e felice ad accogliere l'abbraccio festoso e sincero della sua gente e dei suoi numerosi tifosi, che hanno organizzato per lui una festa degna della medaglia conquistata in Giappone. Mancava solo questo alloro all'incredibile palmares di Zorzi che, con undici presenze sul podio e sei vittorie, è l'atleta più vittorioso al mondo in questa disciplina.

Un ingresso trionfale per Zorro ieri sera: comodamente seduto sulla slitta trainata dai cavalli, la banda musicale del paese con le sue allegre note, tanti bambini e ragazzi di tutti i gruppi sportivi della valle con i loro schiamazzi, gli sgargianti colori dei loro palloncini e la mascherina di Zorro sul viso in una magica atmosfera. Poi l'arrivo in piazza, dove sul maxischermo scorrevano le immagini di quel 23 febbraio, di quella gara mozzafiato culminata nella volata finale con quell'attacco sul traguardo con cui Zorzi ha preceduto di un soffio il russo Rotchev (nella foto). Impossibile quindi non provare ancora una volta un brivido - come dice Cristian che non stacca gli occhi dallo schermo - vedendo il suo piede che di una sola spanna precede quello dell'avversario. Una spanna che vale oro.

 Un oro che è luccicato ieri attorno al collo del campione, un evento per il quale da Trento è arrivato l'assessore allo sport Iva Berasi, che ha detto: «Sono orgogliosa di essere invitata, per ben la quinta volta, a festeggiare la vittoria di un grande campione». Una stagione altalenante per Zorzi (nella foto sotto l'abbraccio con Pasini), che ha ribadito di essere stato condizionato «dalla neve non sempre ottimale, da nuove scelte di materiali, dai risultati che si sono fatti attendere sino all'ultimo». Il risultato mondiale ha ripagato di ogni sforzo, a dimostrazione che con tenacia, impegno e fiducia nelle proprie capacità si arriva al traguardo da vincitori.

 «Finché i risultati arrivano, ci sono gli stimoli per credere e continuare ancora»: ha proseguito Zorzi sul palco e così i giochi Olimpici di Vancouver 2010 non sembrano poi tanto lontani. Con la grinta e l'entusiasmo di Zorro si profilano le prossime sfide. «A Vancouver - confida il campione - ho degli amici che mi piacerebbe passare a trovare». La speranza di tutti è di festeggiare ancora, la prossima volta anche con Carolina, la cui nascita presto allieterà ancor di più la famiglia di «Zorro», la sua adorata Verusca e il primogenito Harald.

Si sono sprecati ancora complimenti e ringraziamenti per l'esempio che l'atleta dà a molti giovani, ma anche per propagandare il marchio «Val di Fassa». Il direttore dell'Apt Andrea Weiss ha omaggiato il campione fassano con una scultura forgiata nel pregiato legno di risonanza di Fiemme. È intervenuto davanti alla gente festante il maggiore delle Fiamme Gialle, Attilio Caoli, che ha sottolineato le doti umane di Cristian e la sua volontà di superare le difficoltà con la grinta del vincente. Il sindaco Riccardo Franceschetti ha letto una lettera a nome dell'intera comunità, carica di elogi e di felicità per «Zorro», che ha coronato il sogno mondiale.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it


Da staff, Giovedě, 08 Marzo 2007 08:26, Commenti(0)
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