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Staffetta mondiale alla Finlandia, Italdonne al 6° posto

Il vantaggio di Kuitunen in prima frazione e raddoppiato da Saarinen mette fuori gioco tutte le altre squadre. Il distacco di Magda Genuin in prima, un minuto e 8 secondi, condiziona il recupero di Longa, Valbusa e Follis

 SAPPORO (Giappone) 1 marzo – Staffetta senza storia per il successo e per la nazionale azzurra. Vince la Finlandia, in testa dall’inizio alla fine, davanti alla Germania che con Evi Sachenbacher proprio all’ingresso dello stadio raggiunge e batte la norvegese Jacobsen (nella foto). L’Italia è sesta, che è la posizione che le compete  nella normalità ma che ha raggiunto il terzo gradino del podio nei due ultimi massimi appuntamenti: Mondiali di Oberstdor 2005, Olimpiadi di Torino2006.

Qui c’erano le premesse per fare altrettanto bene, avvallate dal risultato della 10 km individuale a skating (bronzo della Follis, 12° posto di Magda Genuin, 13° di Sabina Valbusa), crollate purtroppo a seguito del distacco accumulato dalla stessa Genuin nella prima frazione: un minuto e 8 secondi. Irrecuperabile a meno di miracolose prestazioni delle successive tre frazioniste. Che non si sono realizzate poiché Marianna Longa e Sabina Valbusa hanno ottenuto entrambe il sesto tempo, guadagnando qualche posizione ma aggiungendo distacco proprio a quello ereditato. E’ andata certamente meglio Arianna Follis, secondo tempo dietro la scatenata Neumannova, ma ormai il podio era irrecuperabile tanto per la ceca che l’azzurra.

Il sesto posto delle azzurre nella staffetta non delude il dt Marco Albarello: "Le ragazze hanno dato il massimo in una gara molto difficile. Certo, bisognava avere la forza per rimanere attaccati alle primissime e provare a giocarsela fino all'ultimo, però quando ti trovi una Kuitunen che parte a manetta in quel modo e "ammazza" la gara non c'è nulla da fare. Forse le ragazze avrebbero potuto fare qualcosina in più, ma la medaglia oggi non era alla nostra portata”. Quanto alla prestazione di Magda ha precisato: "Ha fatto il suo dovere, ma ha trovato la peggiore delle avversarie che ha impresso alla corsa un ritmo che nessuno si aspettava”.

 Un ritmo che la Genuin onestamente non avrebbe mai potuto reggere per le sue stesse caratteristiche  tecniche e lo staff  questo lo dovrebbe sapere. Va bene a skating e lo ha dimostrato nella 10 km; fatica invece in classico, anche se ai Mondiali ha corso lo sprint in questa tecnica, chiudendo la qualifica con il 28° tempo e fermandosi poi ai quarti. Pur priva di esperienza in materia, è stata inserita in prima frazione sperando in una corsa tattica che le avrebbe consentito di difendersi e di contenere il distacco in quei 35-40 secondi che possono poi essere recuperati. Con la Kuitunen la corsa non è stata affatto tattica: la finlandese, come ha detto Albarello, è partita “a manetta” e ha creato immediatamente il vuoto. Del resto l’avevano piazzata lì proprio per quello.

Genuin, che al lancio era in prima fila con il pettorale n. 3 che spetta all’Italia per il precedente podio, dopo 100 metri di sola spinta di braccia ne aveva già persi una ventina e, con questo distacco, anche il trenino che aveva iniziato la ricorsa della finlandese nel quale si sono ritrovate la tedesca Boehler, che non teneva per niente sulla dura salita e ha perso poi terreno, la russa Sidko, crollata però a metà salita e finita ad un minuto, la sorprendente svizzera Mischol, la norvegese Skofterud, che si è addossata il maggior perso della rincorsa, la svedese Dahlberg e la giapponese Natsumi. Le ultime tre, sfilacciandosi e raggruppandosi, saranno  poi le sole a inseguire la Kuitunen che viaggia con un margine di una ventina di secondi (nelle foto l'arrivo di Manninen e la gioia delle compagne in attesa).

 Magda Genuin ce la mette tutta ma non trova nessuno a darle una mano e accumula progressivamente ritardo. La corsa delle azzurre, come detto, finisce ancor prima di essere entrata nel vivo. Il bronzo olimpico e mondiale non ha un seguito perché è mancato quel botto di fortuna – o gioco di prestigio, o colpo di genio o anche coraggio di osare come si potrebbe definirlo – che a Oberstdorf era stato l’inserimento di Antonella nella seconda frazione e a Pragelato di Arianna Follis addirittura al lancio. Due che sicuramente non sono alterniste ma hanno saputo ugualmente disimpegnarsi.

 E non è certo con il senno di poi che diciamo ancor prima che partissero per Sapporo che  si poteva rischiare la carta Karin Moroder, che in classico se la cava discretamente: in fin dei conti nel 1998, alle Olimpiadi Nagano, era stata la prima frazionista della staffetta arrivata terza e che contava Paruzzi, Di Centa e Belmondo. Magari giusto per scaramanzia…. Oppure il reinserimento della Confortola che ha un buon “motore” o ancora lo spostamento di Sabina Valbusa in prima frazione e di Genuin in terza. Per una questione di maggior esperienza e di minor impatto di fronte alla responsabilità.

L’allenatore Marco Selle la spiega così: “Hanno fatto il massimo. Manchiamo purtroppo della prima frazionista che non siamo riusciti a trovare in tutta la stagione. Magda meritava e l’abbiamo schierata, purtroppo Kuitunen ha rotto le uova nel paniere  a tutti. Il 5° posto era il massimo cui si poteva ambire, il podio sarebbe stato straordinario. Dobbiamo accontentarci così per il momento”.

 Da parte sua Magda (nella foto in primo piano) ha ammesso le sue difficoltà: “Impossibile reggere quel passo, ho cercato di fare la mia gara per tenere il più possibile di fronte alla tattica finlandese che aveva lo scopo di dare il vantaggio massimo a Manninen. Ero sicuramente nervosa, ma ho visto che tutte, come me, erano senza fiato su questo percorso durissimo. Avevo sci preparati con sciolina liquida, che teneva bene in salita  ed erano velocissimi in discesa. Materiale ottimo: gli skimen hanno lavorato bene”

Il resto della gara è vissuto di imprese individuali. Di Bauer e Kuenzel che riducono progressivamente il divario dalle battistrada e permettono  a Sachenbacher di raggiungere prima  Norgren e poi Jacobsen portando la Germania sul secondo gradino del podio dietro alla Finlandia che, con i tre migliori tempi di frazione ottenuti da Kuituinen, Saarinen e Roponen, ha permesso alla più fragile Manninen di campare di rendita e resistere al ritorno di Sachenbacher e Jacobsen, che dopo l'arrivo è crollata stremata (nella foto con le compagne che cercano si soccorrerla e consolarla). Malgrado una strepitosa prestazione, non è riuscito a Katerina Neumannova, con Arianna Follis in scia per più di tre chilometri, di coronare un inseguimento obiettivamente impossibile sia per il divario da recuperare che per la caratura delle avversarie.

 Italia sesta, dunque, dopo che Longa ha ripreso tre posizioni e Valbusa un’altra lanciando Follis al 7° posto ma con 1’48” di distacco. Lo stesso della Repubblica Ceca. Ci sarebbe voluta una motoslitta per annullarlo in soli 5 km, Neumannova ha dato il massimo recuperando 1'04". “Bisognava crederci e provare, dice Valbusa. Partire bene e tutte le frazioni al massimo non è bastato. La Finlandia ha confezionato la staffetta migliore, questa è la nostra posizione. Si prova il tutto per tutto, si dà il massimo e si accetta il risultato. Ognuno mette il massimo impegno. Va bene così”.

Arianna Follis maschera l’inevitabile delusione con il solito sorriso. “Ho cercato di ricucire quel po’ che si riusciva ma non ho potuto fare di più. E’ la nostra posizione. Buonissimo il treno della Neumannova che ha recuperato più di quel che si pensava. Le pedine erano queste; si doveva giocare qualche possibilità. La Finlandia presentava atlete tutte forti, Kuitunen ha fatto la differenza. Un’altra medaglia di squadra sarebbe stata bella. Peccato, ci sarà un’altra occasione”.

Non è stato possibile sentire Marianna Longa. La Rai piazza nel parterre una telecronista proprio per quello, che conosce più di una lingua e avrebbe quindi motivo di sbizzarrirsi, ma c’è quasi una barriera di incomunicabilità fra lei che potrebbe e dovrebbe intervenire e la coppia Bragagna/Belmondo che regge il gioco.  Con amenità, pronostici e osservazioni spesso irritanti oltre che  del tutto estranei alla realtà della corsa che arriva sul teleschermo. L’unico vantaggio è che non ci sono interruzioni pubblicitarie, diversamente si correrebbe tutti su Eurosport che presenta una cronaca più puntuale e informata.

Domani staffetta maschile e il meteo dà indicazioni molto simili a quelle odierne: nessuna precipitazione, cielo coperto e temperatura attorno a zero gradi: sarà una bella gara e si corre per il podio. Dopo Torino2006 si punta all’oro. L’Italia schiera, nell’ordine, Roland Clara, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer  e Cristian Zorzi. Tre quarti della staffetta olimpica, che devono prendersi la rivincita dello smacco di ieri, con un giovane estremamente interessante al lancio. Ogni volta che è stato impegnato in staffetta si è comportato bene. "Dobbiamo rimanere tutti con i piedi per terra – puntualizza però Albarello – e gareggiare con la massima attenzione e la giusta tensione. E' ovvio che tutti speriamo in una medaglia dei ragazzi, ma sperare non basta: bisogna conquistarsela sul campo".

Classifica

1. FINLANDIA ( Kuitunen 1 / Saarinen 1 / Roponen 1 / Manninen 10) 54.18.6
2. GERMANIA (Boehler 7 / Bauer 2 / Kuenzel 3 / Sachenbacher 3) +11.9
3. NORVERGIA ( Skofterud 2 / Bjoergen3  /Steira 2 / Jacobsen 8) 15.7
4. SVEZIA ( Dahlberg 4 / Andersson 9 / Kalla 1 / Norgren 5) 31.7
5. REPUBBLICA CECA (Erbenova 12 / Rajdlova 5 / Janeckova 5 / Neumannova 1) 44.3
6. ITALIA (Genuin 11/ Longa 6 / Valbusa 6/ Follis 2) 56.1
7. RUSSIA (Sidko 8 / Savialova 4/ Medvedeva 8/ Korosteleva 4) 1.20.6
8. GIAPPONE (Natsumi 5 / Ishida 7 / Yokoyama 9 / Fukuda 13) 2.03.2
9. SVIZZERA (Mischol 3 / Rochat 8 / Boner 13 / Bucher 12) 2.20.8
10. CINA (Man14 / Hongxuei 10 / Liu 7 / Yuxia 11) 2.29.6
11. KAZAKISTAN ( Kolomina 6 / Antonova  11 / Jatskaja  12 / Malahova 6) 2.35.4
12. UKRAINA (Nesterenko 10 / Antsybor  14/ Jakimchuk 10 / Shevchenko 7) 2.54.4
13. BIELORUSSIA ( Sannikova  13/ Shablouskaya 12 / Lopatina 11 / Vasiljonok 9) 3.11.1
14. USA (Randall 9  / Valaas  13 / Compton 16 / Konrad 14) 4.28.1
15. ESTONIA ( Pormeister  15/ Mannima 15  / Sirge 15 / Smigun 16) 5.22.0
16. CANADA (Crawford 16 / Betcherman 16 / Daitch 14 / Gaiazova 15) 5.37.1

Prima frazione
1. Finlandia 13.53.0; 2. Norvegia +21.9; 3. Svizzera 25.7; 4. Svezia 26.3; 5. Giappone 40.7; 6. Kazakistan 53.5; 7. Germania 54. 9; 8. Russia 1.00.1; 9. USA 1.06.1; 10. Ukraina 1.06.6; 11. ITALIA 1.08.3; 12. Repubblica Ceca 1.08.8; 13. Bielorussia 1.09.3; 14. Cina 1.11.4; 15. Estonia 1.31.6; 16. Canada 1.58.8

Seconda frazione
1. Finlandia 27.46.0; 2. Norvegia +48.8; 3. Germania 1.09.8; 4. Svizzera 1.17.1; 5. Giappone 1.17.5; 6. Svezia 1.18.3; 7. Russia 1.28.6; 8. ITALIA 1.37.1; 9. Repubblica Ceca 1.37.6; 10. Kazakistan 2.00.9; 11. Cina 2.07.6; 12. Bielorussia 2.27.5; 13. USA 2.30.7; 14. Ukraina 2.33.1; 15. Estonia 3.01.3; 16. Canada 3.53.5

Terza frazione
1. Finlandia 40.46.6; 2. Norvegia +22.2; 3. Svezia 50.0; 4. Germania 1.02.7; 5. Giappone 1.45.8; 6. Russia 1.48.2; 7. ITALIA  e Repubblica Ceca 1.48.5; 10. Cina 2.25.1; 11. Kazakistan 2.52.6; 12. Ukraina 3.10.1; 13. Bielorussia 3.14.2; 14. USA 3.56.2; 15. Estonia 4.21.6; 16. Canada 5.04.8

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 




Da staff, Giovedě, 01 Marzo 2007 17:51, Commenti(0)
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