News

MKPNews->Notizie->Longa ottava nel pursuit mondiale di Olga Savialova   
Longa ottava nel pursuit mondiale di Olga Savialova

Quattro in volata: battute Neumannova, Sachenbacher e Steira. Ritirata Kuitunen. Per l'azzurra una prova entusiasmante che la proietta in una nuova dimensione in vista della 30 km mass start. Follis in difficoltà, problemi per Valbusa

 SAPPORO (Giappone) 25 febbraio – Pursuit femminile con più di una sorpresa in negativo per le big che avrebbero dovuto fare la corsa, di una degna vincitrice, la russa Olga Savialova; e di un’azzurra sempre più convincente, Marianna Longa, alla quale la maternità ha dato una nuova dimensione di donna e di atleta. Si è classificata all’ottavo posto, che è già un grosso successo, ma poteva fare  ancor meglio se disponesse di un minimo di volata. Della sua ulteriore potenzialità diciamo a parte, in un articolo di Giorgio Pasini su Tuttosport, che l’ha intervistata alla vigilia delle gare.

La vincitrice, Savialova appunto, oggi è stata nettamente la più forte del lotto. E’ stata fra le migliori in classico, quarta al cambio a poco più di un secondo dalla sorprendente svedese Kalla che ha raggiunto per proma la postazione per il cambio degli sci, è stata fra le più lente al pit stop ma, una volta ripresa la corsa, ne è stata l’assoluta protagonista prima con la norvegese Steira  e quindi con il terzetto che ha dato alla gara la fisionomia definitiva, composto da Neumannova, Sachenbacher e la stessa Steira, e che si è giocato il successo allo sprint.

 Una volata che la russa ha iniziato da lontano, già alla fine del secondo e ultimo giro, quando non ha più mollato la posizione di testa e ha cominciato a respingere ogni tentativo di sorpasso.

Al massimo le si è affiancata Neumannova in salita, ma non è mai riuscita ad andare davanti perché Savialova è sempre stata in grado di dettare il suo ritmo con le altre a stringere i denti per restarle sulle code e sperare nelle proprie maggiori qualità velocistiche all’arrivo. Ambizione che hanno dovuto rinfoderare di fronte all’irresistibile progressione della russa, che si è letteralmente tolta dalla scia la norvegese e la tedesca, e ha brillantemente resistito al ritorno della ceca che, prima di abbandonare l’attività, un titolo mondiale in Giappone lo vuole rimediare per concludere degnamente una carriera già strepitosa di per se stessa.

Alle loro spalle non c’è stata praticamente storia, se non l’abbandono della gran favorita, Virpi Kuitunen, che ha evidentemente pagato lo sforzo delle due gare veloci già disputate (sprint e team sprint) dove ha ottenuto il bronzo nella prova individuale e l’oro in quella a coppie con Roponen, e l’ennesima prova negativa di Marit Bjoergen.

 La norvegese continua a perdere colpi: ha faticato a stare in gruppo nella frazione in classico, dovendo recuperare terreno per una caduta sul piano a seguito di un contatto, e si è fatta staccare di brutto in quella a skating. Raggiunta e superata dalla nostra Longa, della quale non è stata in grado di sfruttare la scia

Deludente anche Kristina Smigun, che il titolo di questa specialità lo aveva vinto alle Olimpiadi, unitamente a quello della 10 km TL, ma che non riesce più a confermare quanto di buono ha fatto in un passato non certo lontano e oggi è finita al decimo posto. Quanto al resto l’ordine d’arrivo parla chiaro: una volta fatta la selezione definitiva, per le staccate non c’è mai stata possibilità di rientro sul quartetto delle battistrada. Alle loro spalle si sono giocate il quinto posto in quattro, e la fila è stata  purtroppo chiusa dalla Longa. Due posti più avanti e si sarebbe levata la soddisfazione di partecipare alla cerimonia di premiazione. Però era lì, e questo sta a significare che può puntare a ottenere un risultato ancora migliore nella 30 km mass start di sabato, che si correrà in classico, la tecnica che predilige.

Arianna Follis ha chiuso al 19° posto, che le sta sicuramente stretto ma che ha una giustificazione: è rimasta pesantemente penalizzata nella prima frazione con sci che tenevano poco, e paga come sempre il repentino passaggio allo skating della seconda frazione. Muscoli diversi sollecitati, che esasperano i problemi alla schiena di cui soffre. La sua gara, comunque, resta quella di martedì, la 10 km TL con partenze individuali, nella quale potrà esprimersi al meglio.

Sabina Valbusa continua nel suo momento no del quale la stessa atleta non sa darsi una spiegazione ed è lei ad ammetterlo su precisa domanda dell’inviata della Rai, Caporale, che al termine della gara, l’ha intervistata. Era in forma nell’ultima gara dei campionati italiani, qui non ne indovina una. Sta bene di gambe e di testa ma non gira.  Non trova il ritmo giusto né sulla neve/puccia del team sprint che richiedeva quel tipo di sciata nel quale lei si è sempre espressa bene, né su quella odierna, dura e velocissima. In proiezione staffetta, nella quale lei è sempre stata primattrice, rischia di diventare un problema se non si dovesse riprendere anche lei nella gara skating di martedì.

Antonella Confortola, che le è rimasta davanti nella prima frazione in cui si è difesa bene, è stata da lei superata nella seconda. Che ha cominciato veramente male con il peggior tempo al pit stop e con un recupero solo parziale a skating, il che rischia di mettere in imbarazzo l’allenatore Marco Selle nella composizione della staffetta che, nell’attuale situazione, ha il solo punto fermo in Arianna Follis. Ci sarà modo di riparlarne. Significativa, al riguardo, una sua dichiarazione prima della partenza per il Giappone, rilasciata a Nello Morandi che su L’Adige,.presentava i tre trentini selezionati per il Mondiale. Zorzi e Frasnelli oltre a lei.

«Farò il pursuit, la 10 e la 30, il mio obiettivo è di partire bene e convincere i tecnici a darmi un posto in staffetta. A noi manca una frazionista e abbiamo problemi soprattutto nel lancio. Io ho provato a Davos a partire per prima, però devo dire che mi trovo molto meglio nelle frazioni skating. Arianna Follis, invece, è una che sa partire e soprattutto sa tenere il ritmo delle prime. In ogni caso è giusto che la staffetta si decida in Giappone e che la disputino le quattro ragazze più in forma, per questo voglio farmi trovare pronta».

Ulteriori aggiornamenti con foto ed eventuali interviste

Classifica

 1. Savialova Olga RUS 41.27.5; 2. Neumannova Katerina CZE +0.5; 3. Steira Kristin Stormer NOR 2.1; 4. Sachenbacher-Stehle Evi GER 4.5; 5. Roponen-Lassila Riitta Liisa FIN 24.0; 6. Saarinen Aino-Kaisa FIN 24.9; 7. Kalla Charlotte SWE 25.1; 8. Longa Marianna ITA 25.7; 9. Kowalczyk Justyna POL 32.0;10. Smigun Kristina EST 39.5; 11. Korosteleva Natalia RUS 45.5; 12. Bjoergen Marit NOR 46.2; 13. Skofterud Vibeke NOR 1.15.1; 14. Shevchenko Valentina UKR 1.24.5; 15. Manninen Pirjo FIN 1.32.9; 16. Majdic Petra SLO 1.35.1; 17. Kuenzel-Nystad Claudia GER 1.36.1; 18. Medvedeva Evgenia RUS 1.36.5; 19. Follis Arianna ITA 1.52.0; 20. Nilsen Betty-Ann Bierkreim NOR 1.52.5; 21. Bauer Viola GER 1.53.0; 22. Rajdlova Kamila CZE1.54.3; 23. Yokoyama Sumiko JPN 1.58.7; 24. Artemova Irina RUS 1.59.7; 25. Nesterenko Lada UKR  2.00.6; 26. Ishida Masako JPN 2.05.4; 27. Norgren britta SWE 2.12.1; 28. Jatskaja Oxana KAZ 2.17.4; 29. Malahova Svetlana KAZ 2.21.3; 30. Honhxue Li CHN 2.29.4; 33. Valbusa Sabina ITA 2.49.3; 35. Confortola Antonella ITA 2.50.2

Marianna Longa, quando un figlio ti fa ricominciare

Tornata alla gare in novembre dopo un’assenza per maternità di 15 mesi, la livignese vuole cancellare il ricordo della caduta di Salt Lake City. Soprattutto per merito del piccolo Michele

 Sfogliare l’album dei ricordi con Marianna Longa significa attraversare sensazioni contrapposte. Dolori, paure e gioie. E la profonda voglia di riscatto che la livignese, rinata a ventisette anni dopo quindici mesi di stop per la maternità, insegue ai Mondiali di fondo. Mondiali che scattano oggi a Sapporo, in Giappone, e che la Longa riassapora dopo quattro anni, dopo aver saltato gli ultimi per la gravidanza scoperta alla vigilia della partenza per Oberstdorf. Subito la Sprint, distanza che non le si adatta ma la tecnica sì (classica, la sua preferita), poi la Pursuit, quindi la “dieci” skating per sognare ma soprattutto la staffetta per tornare definitivamente in pace con sé stessa e dimenticare la caduta al lancio di Salt Lake City 2002, i Giochi magici di Stefania Belmondo e Gabriella Paruzzi. Una medaglia sicura buttata via.

Marianna, partiamo dal primo flash: 21 febbraio 2002, lei pancia a terra nella neve americana.
«Avevo ventidue anni, era la mia prima Olimpiade e avevo addosso una responsabilità enorme. Tutti dicevano che l’Italia era da medaglia, io mi sono presentata tesissima alla partenza della prima frazione. Quando sono caduta m’è caduto addosso il mondo intero. Sono andata in crisi, ho anche pensato di smettere. All’inizio è stata veramente dura da digerire, adesso invece non ci penso quasi più, anche se quella gara non l’ho più voluta manco rivedere ».

Secondo scatto: 2 febbraio 2005, lei con in mano un test da farmacia. La striscia è chiaramente rosa.
«Già, dovevo partire per il ritiro di Livigno, quindici giorni prima dei Mondiali. Ho scoperto di essere incinta e poco dopo di esserlo già da due mesi. All’inizio ero titubante, ragionavo d’atleta. Poi ho subito pensato da mamma e sono stata contenta».

 Terza immagine: 21 settembre dello stesso anno, in ospedale a Tirano con in braccio Michele.
«La maternità cambia tutto. Non pensi ad altro che al tuo bambino. E questo ti libera la mente, l’ho capito soprattutto quando sono tornata a gareggiare. Non sei più soltanto un’atleta, sei mamma, casalinga e atleta. Così non hai il tempo per pensare alla gara, agli sci, alle avversarie. Sei più tranquilla. E questo alla fine è un vantaggio, anche perché sai che non c’è solo lo sport, che non finisce tutto anche se arrivano le delusioni. Senza contare che un bambino ti dà più grinta».

Però ci ha messo quindici mesi per tornare in pista. Perché?
«Non ero sicura di farlo. Poi sono arrivate le Olimpiadi di Torino 2006. Sono andata a Pragelato con Michele di cinque mesi nello zaino. E a bordo pista mi sono fatta coinvolgere. Facevo il tifo per le mie compagne e mi dicevo: verrà anche il tuo momento. Lì ho capito che non potevo finire così. Mi sentivo incompiuta, non volevo essere per sempre quella della caduta di Salt Lake City o quella che ha smesso per una maternità inattesa. E’ stato uno scatto d’orgoglio, volevo dimostrare il mio vero valore».

Quarto flash: 18 novembre scorso, il rientro in Coppa del Mondo a con un undicesimo posto nella “dieci” skating di Gallivare
«Un inizio sorprendente. E poi sono cresciuta via via nella stagione (settima a Oberstdorf, quinta a Otepae, ndr). Avevo paura di sentire la mancanza di Michele, ma è andato tutto bene. Ma devo ringraziare la mia famiglia. Mio marito Albertino, camionista e maestro di sci alpinismo, che mi lascia tranquilla. E soprattutto mia mamma Liliana, che fa più che la nonna. Senza di lei non potrei gareggiare. E mio padre Arno che mi ha aiutata economicamente, sponsorizzandomi con la ditta di famiglia (Longa Carni, ndr)».

Bene. E’ pronta per i prossimi scatti? Da domani sarà finalmente Mondiale e potrebbe essere il suo Mondiale.
«Sto bene e ho grandi motivazioni. Vorrei che la mia tenacia e il mio orgoglio fossero premiati, cercherò di fare il massimo. Non parto battuta, perché di testa non mi sento inferiore a nessuna. Ma soprattutto ci tengo alla staffetta».

Ovviamente...
«Non è solo per cancellare la caduta di Salt Lake City. Io e le mie compagne vogliamo dimostrare che il fondo femminile non è finito. E’ vero che grandi atlete hanno smesso, per ultima la Paruzzi, ma il gruppo sta crescendo. Adesso non c’è più una leader, siamo più squadra. C’è più tranquillità. E dietro ci sono alcune giovani, ma bisogna avere pazienza, non bruciarle troppo presto. Io ho pagato sulla mia pelle lo scotto di essere buttata troppo presto nella mischia. Ma adesso sono pronta».

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 




Da staff, Domenica, 25 Febbraio 2007 09:20, Commenti(0)
Commenti


MKPNews ©2004-2005 All rights reserved
 
© 2000-2006 skiroll.it - all rights reserved - created by Rob


MKPortal M1.1 Rc1 ©2003-2005 All rights reserved
Pagina generata in 0.03563 secondi con 9 query