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Mondiali: tutto norvegese lo sprint a tecnica classica

Svartedal e Roenning primo e terzo, Astrid Jacobsen fra le donne. Degli azzurri si qualificano solo Loris Frasnelli e Magda Genuin, che si fermano ai quarti. Si spera ora nel Team sprint

 SAPPORO (Giappone), 22 febbraio 2007 – I Mondiali di fondo si aprono nel segno della Norvegia che nello sprint a tecnica classica piazza al primo posto Astrid Jacobsen (nella foto con Svartedal) fra le donne, e al primo e terzo, in campo maschile, Jens Arne Svartedal e Eldar Roenning, con ij mezzo lo svedese Mats Larsson (foto sotto). Prevedibile il podio maschile, non altrettanto quello femminile poiché si aspettava il successo di Virpi Kuitunen, che è invece arrivata terza, oppure di Marit Bjoergen, finita addirittura al 10° posto, dopo essere stata sempre in difficoltà, tanto che nei quarti ha dovuto essere ripescata.

Altrettanto scontata la “magra” italiana. Si sono qualificati solo Magda Genuin e Loris Frasnelli, subito eliminati nei quarti, mentre Renato Pasini, arrivato nei 30,  è stato squalificato per qualche pattinata di troppo quando si doveva invece adottare il passo di giro che è tutt’altra cosa che la spinta laterale. Ha voluto correre con sci da skating, con paraffina e cera sulla soletta, spingendo di braccia, per essere più veloce in discesa e in piano, ma un giudice l’ha pescato in fallo e la squalifica è stata inevitabile. L’occasione di rifarsi comunque l’avrà già nel team sprint di domani, a skating, nel quale correrà con Cristian Zorzi, mentre Arianna Follis sarà accoppiata a Sabina Valbusa.

 Renato Pasini si difende dopo la squalifica che lo ha estromesso dalla sprint iridata di Sapporo. "Mi hanno estromesso dalla gara per aver pattinato con la gamba esterna in curva e in salita dove non ci sono nemmeno i binari e non si guadagna nulla, spiega il bergamasco. Ho visto gente che invece continuava a cambiare corsia, e mi sembra ben più grave". A difesa di Pasini è intervenuto anche Marco Albarello, direttore tecnico della squadra italiana. "I giudici non ci hanno trattato bene,  non sono stati nemmeno ad ascoltare le nostre ragioni. Renato comunque è stato bravo a difendersi in una gara tutta a spinta. E' stato uno dei pochi a non avere utilizzato sciolina e si era qualificato. Quanto al team sprint le nostre chances per un buon piazzamento dovrebbero crescere. La concorrenza è forte, il primo obiettivo è passare le semifinali, poi può succedere di tutto". 

E’ amaro lo sfogo di Frasnelli: “Ho dato tutto, ma per essere competitivo con gli altri mi mancano una ventina di centimetri. Una questione di lunghezza di leve e di potenza, di assuefazione a questo tipo di gara che tra l’altro capita sempre nel giorno del mio compleanno”. Il campione italiano della specialità si è comportato bene finché è riuscito a reggere lo sforzo. Disponeva di sci preparati con sciolina di tenuta ma ugualmente velocissimi, tanto che, ostacolato sulla prima salita, è immediatamente rientrato e si è portato in seconda posizione, per essere poi staccato nel lungo tratto finale pianeggiante che riporta all’interno dello stadio dove sono situati partenza e arrivo. Non ne aveva proprio più. Un percorso che fra una salita e l’altra, entrambe dure, comprende una discesa molto tecnica, dove è facilissimo cadere, come è capitato alla svedese Norgren,  mentre altre ragazze frenavano allegramente  allargando a spazzaneve per non finire fuori pista.

 E’ piaciuto poco questo sprint in classico, ma viene riproposto con una malintesa alternanza con quello a skating sicuramente più avvincente e meno scontato.  Dovrebbe essere bandito poiché non è per niente spettacolare, ma in Fis comandano gli scandinavi, che lo impongono per il semplice fatto che hanno la quasi certezza di vincere sempre e sulla particolare tecnica che si adotta hanno impostato le loro squadre  quando gli altri neppure se lo immaginavano Tutto a scapito dello spettacolo perché la tecnica che si evidenzia  è unicamente di  potenza pura, spinta di braccia e di corsa a balzi in salita con l’appoggio sui  bastoncini. Così,, anche in questa occasione hanno vinto gli elementi più grandi e più grossi.

 Ne è rimasto escluso solo Hjelmeset non tanto per inferiorità specifica, ma perché in semifinale,  sul rettilineo d’arrivo, ha tranciato un bastoncino e ha dovuto spingere con un solo braccio, perdendo quindi velocità, mentre stava lottando con gli scatenati svedesi Joensson e Lind. Questione fra scandinavi, dunque, con la sola intromissione del sempre più sorprendente americano Newell che ha ottenuto il miglior tempo di qualifica ma alla fine ha pagato la successione delle prove.

 La stessa cosa che è capitata alla finlandese Kuitunen, leader in contrastata di Coppa del Mondo, che nei quarti e in semifinale si è scontrata con la slovena Petra Majdic, che se l’è lasciata alle spalle dopo una corsa di testa che ha invano cercato di ripetere in finale, dove ha trovato la più coriacea Jacobsen. E in finale, fra il tripudio dei connazionali che affollavano le tribune dello stadio, ci è arrivata anche la giapponese Natsumi. Quanto alla slovena, ci consola il fatto che nella sua prestazione ci sia anche una mano italiana, quella dello skiman Gianluca Marcolini che l'assiste da questa stagione.

Classifica femminile

Finale A
1. Jacobsen Astrid NOR 2.50.9; 2. Majdic Petra SLO +0.2; 3. Kuitunen Virpi FIN 0.3; 4. Dahlberg Anna SWE 2.2; 5. Natsumi Madoka JPN 2.3; 6. Andersson Lina SWE 12.3

 Finale B
7. Manninen Pirjo FIN 2.55.7; 8. Ingemarsdotter Ida SWE +1.3; 9. Hekkel Manuela GER 1.4; 10. Bjoergen Marit NOR 1.5; 11. Smutna  Katerina AUT 6.6; 12. Malvalehto Mona-Liisa 17.1; 13. Prochazkova Alena SVK, 14. Mischol Seraina SUI; 15 Fessel Nicole GER; 16. Bauer Viola GER; 17. Kowalczyk Justyna POL; 18. Saarinen Aino Kaisa FIN; 19. Shapovalova Evgenia RUS; 20. Fukudaq Nobiko JPN; 21. Gjoemle Ella NOR; 22. Randall Kikkan USA;23. Matveeva Natalia RUS; 24. Valaas Laura USA; 25. Rochat Laurence SUI; 26. Norgren Britta SWE; 27. Korosteleva Natalia RUS; 28. Genuin Magda ITA; 29. Boehler Stefanie GER; 30. Sidko Alena RUS; 39. Longa Marianna ITA; 50. Moroder Karin ITA; 55. Santer Stephanie ITA

Semifinale 1
1. Majdic 2.52.5; 2. Kuitunen +0.3; 3. Dahlberg 0.5; 4. Andersson 0.5; 5. Manninen 6.0; 6. Henkel 6.4

Semifinale 2
1. Jacobsen 2.50.6; 2. Natsumi ì1.3; 3. Bjoergen 3.7; 4. Ingmarsdotter 3.9; 5. Malvalehto 5.9: 6. Smutna 11.21            Jacobsen         2'50,6

1° quarto di finale
1. Majdic 2.52.9; 2. Kuitunen +1.2; 3. Fessel 2.8; 4. Fukuda 4.3; 5. Randall 7.6; 6. Norgren 28.8

2° quarto di finale
1. Andersson 2.53.0; 2. Henkel +0.1; 3. Manninen 0.1; 4. Bjoergen 0.7; 5. Rochat 1.8; 6. Korosteleva 11.0

3° quarto di finale
1. Ingemarsdotter 2.52.7; 2. Dahlberg+0.2; 3. Bauer 2.9; 4. Shapalova 2.9; 5. Gjoemle 3.1; 6. Genuin 3.8

4° quarto di finale
1. Jacobsen 2.51.2. 2. Natsumi +1.6; 3. Mischol 3.1; 4. Saarinen 4.0; 5. Matveeva 9.2; 6. Sidko 9.7

5° quarto di finale
1. Malvalehto 3.01.1; 2. Smutna +0.2; 3. Prochazkova 3.3; 4. Kowalczyk 0.6; 5. Valaas 1.4; 6. Boehler

Classifica maschile

Finale A
1. Svartedal Jens Arne NOR 3.03.8; 2. Larsson Mats  SWE +0.2; 3. Roenning Eldar NOR 0.8; 4. Lind Bjoern SWE 1.2; 5. Newell Andrew USA 5.6; 6. Joensson Emil SWE 43.8

Finale B
7. Hjelmeset Odd-Bjoern NOR 3.09.9; 8. Rotchev Vassili RUS +0.1; 9. Strandwall   Mathias FI1.1; 10. Krezelok Janusz POL 1.1; 11. Lassila Kalle FIN 2.9; 12. Koschevoy Yevgeniy KAZ 4.5; 13. Miranda Cyril FRA; 14. Pyykkoenen Lauri FIN; 15. Wenzl Josef GEER; 16. Devjatiarov Mickail Jun RUS; 17. Kozisek Dusan CZE; 18. Poltaranin Alexei KAZ; 19. Hetland Tor Arne NOR; 20. Cheborko Nikolay KAZ; 21. Morilov Nikolay RUS; 22. Koos Torin USA; 23. Mihlback Petter SVE; 24. Frasnelli Loris ITA; 25. Simonlatser Timo EST; 26. Onda YuichiJPN; 27. Cherepanov Sergey KAZ; 28. Stoeggl Thomas AUT; 29. Kreczmer Maciei POL; 30. Narusk Priit EST. Squalificato Renato Pasini ITA

Semifinale 1
1. Larsson 3.01.2; 2. Svaartedal +0.1; 3. Newell 1.2; 4. Roenning 2.0; 5. Strandvall 17.7; 6. Lassila 17.

Semifinale 2
1. Joensson 3.05.7; 2. Lind +0.7; 3. Hjelmeset 2.2; 4. Rotchev  3.8; 5.Koschevoy 6.3; 6. Krezeloc 6.8

1. quarto di finale
1. Lassila 3.08.2; 2. Newell +0.9; 3. Wenzl 1.0; 4. Devjattiarov 1.4; 5. Frasnelli 4.7; 6. Onda 50.5

2° quarto di finale
1. Svartedal 3.03.8; 2. Roenning +0.3; 3. Pyykoenen 2.3; 4. Hetland 2.8; 5. Morilov 4.6; 5. Kreczmer 7.3

3° quarto di finale
1. Lind 3.02.3; 2. Larsson +0.3; 3. Miranda 4.4; 4. Chebotko4.8; 5. Koos 10.6; 6. Stoegl 12.9   

4° quarto di finale
1. Hjelmeset 3.03.8; 2. Rotchev +0.1; 3. Strandvall 1.1; 4. Kozisek 2.3; 5. Simonlaster2.5; 6. Cherepanov 6.9

5° quarto di finale1. Joensson 3.05.4; 2. Koschevoy +0.4; 3. Krezelok 0.6; 4. Poltaranin 3.2; 5. Myhlback 4.9; 6. Narusk 5.0.

Nei controlli del sangue fermato anche l’azzurro Strobl

Controlli a tappeto su tutti gli atleti in gara: prima delle competizioni saranno compiuti 450 test antidoping. Verranno sottoposti a controlli anche i primi 4 di ogni competizione e altri 2 sorteggiati. "Il nostro programma di lotta al doping e' uno dei più massicci per un grande avvenimento" ha assicurato Sarah Lewis, segretario generale della Fis. Nella stagione 2005-2006 sono stati compiuti 2.539 test durante le gare e 474 fuori dalle competizioni.

 E purtroppo, come scrive Stefano Arcobelli su Gazzetta.it, comincia con una brutta notizia la spedizione mondiale azzurra di sci nordico. Tra i sei sciatori sospesi per 5 giorni dopo i controlli preventivi sul sangue, c’è il combinatista nordico Jochen Strobl (nella foto), il cui tasso di emoglobina ha raggiunto nel test i 18.5 punti (uno in più del limite). Per lui niente gara sprint domani, e considerato che l’Italia non dispone di 4 sciatori nella specialità, niente prova a squadre: Strobl dovrebbe gareggiare così solo nella prova Gundersen prevista sabato 3 marzo, ma solo se superato il test antidoping che viene effettuato sugli atleti risultati con valori ematici superiori al consentito.

Gli altri 5 sospesi "a tutela della salute" come specifica la federazione internale sono i russi Voron Konstantin e Dmity Matveev, e per il fondo il croato Alen Abramovic, il bielorusso Sergei Dolidovich e lo svizzero Reto Burgermeister. Proprio ieri il presidente della Fis, Gianfranco Kasper, aveva annunciato controlli a tappeto e tolleranza zero, anche per chi fa uso di ormone della crescita. Essere fermati prima di una gara non significa automaticamente essere considerati dopati, sia chiaro. Strobl, secondo il tecnico azzurro Morandini, ha paura persino di "prendere un’aspirina, è pulito anzi troppo pulito, ci siamo fatti mandare dall’Italia anche il certificato medico per dimostrare che anche i familiari hanno valori sempre alti. Peccato per il morale del ragazzo, che mi ha confermato di non aver preso niente di particolare. Il commissario federale Agabio ci ha detto di stare tranquilli, tutto verrà chiarito".

Strobl avrebbe assunto solo Polase e vitamine, niente di proibito insomma. Altri borderline per motivi fisiologici hanno presentato certificati alla Fis prima del controllo.  Jochen dopo il viaggio dall’Italia al Giappone ha patito problemi di diarrea, non aveva mai avuto sospensioni e fino a una settimana fa non sapeva neanche se partire per i Mondiali, visti i guai alla schiena patiti per tutta la stagione. Il finanziere di Dobbiaco, nato nel ’79, è 50° in coppa del Mondo e ha ottenuto solo 4 punti con un 27° posto nella Gundersen di Oberstdorf il 6 gennaio. Fino all’avvento di Giuseppe Michielli (14° e 16° ai Giochi), ora fermo per infortunio, era il numero 1 azzurro.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

 




Da staff, Giovedě, 22 Febbraio 2007 22:35, Commenti(0)
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