Coppa Europa a Cogne per i giovani, Coppa Italia in proiezione Davos e quindi Sapporo. Posto sicuro solo per Di Centa e Piller Cottrer, Zorzi se lo deve guadagnare. E questa la consideriamo una mancanza di rispetto
Fine settimana di gare valide per la selezione delle squadre azzurre: Juniores e Under23 impegnati a Cogne in Coppa Europa, con lo sprint in classico il sabato e la 15 km skating la domenica che permetteranno agli allenatori Campaci e Petrini di valutare, per la terza volta, gli elementi che faranno parte della squadra per i Mondiali di categoria, e Coppa Italia in Val Padola dove si definirà la formazione di Coppa del Mondo che dovrà scendere in pista a Davos e, successivamente, ai Mondiali di Sapporo. Indubbiamente più problemi per la formazione giovanile che per la squadra maggiore, dovuti alla carenza di neve che ha portato all’annullamento delle gare di apertura di stagione e condizionato le successive non tanto a Slingia, dove si è riusciti ad allestire una bella pista, quanto sabato e domenica scorsi a Passo del Pramollo, in provincia di Udine, dove si sono trasferite le gare di Coppa Italia e i campionati tricolori juniores a skating ( 5 km femminile e 10 km maschile) e sprint a tecnica classica.
Trasferimento motivato dall’assoluta carenza di neve a Tarvisio, nell’arena Gabriella Paruzzi, dove il campionato italiano era stato programmato e dove, dal 29 gennaio al 4 febbraio, sarebbero in calendario i Mondiali juniores di sci nordico, preceduti da un raduno della squadra dal 16 al 24 a Riale. Il condizionale è d’obbligo in quanto al momento e con le temperature attuali sui prati cominciano a spuntare le primule ed è impossibile produrre neve programmata e preparare le piste. Il che costringerà gli organizzatori a rinunciare e la Fis a destinare questi Mondiali ad un’altra nazione poiché in Italia ci sono solo la Val di Fiemme e Pragelato innevati (artificialmente) e attrezzati con i trampolini per il salto.
Ma la Val di Fiemme ha appena ospitato le due prove finali del Tour de Ski, ha in ballo il Classical Resort di combinata nordica e la Marcialonga e, quindi, difficilmente si caricherebbe di un ulteriore impegno che godrebbe di scarsa se non nulla copertura televisiva. A Pragelato il discorso è analogo in quanto sono in programma le Universiadi. Brutto colpo, dunque, per il Comitato organizzatore di Tarvisio, che comunque finora ha fatto poco o niente in tema di promozione dell’avvenimento. Evidentemente perché più interessato alle gare di Coppa del Mondo femminile che la Fis ha assegnato al Friuli quasi come moneta di compensazione dei Mondiali juniores di sci nordico che, obiettivamente , hanno un minore impatto mediatico. Per dirla terra a terra, non gliene frega niente a nessuno e mi pare che il silenzio assordante che ha fin qui circondato la manifestazione iridata juniores costituisca la testimonianza più probante.
I risultati dei tricolori juniores e della Coppa Italia al Passo di Pramollo
TECNICA CLASSICA
Aspiranti femminile
Km 5 tecnica libera km 5 1.Cicolini Irene Rabbi 15.13.7; 2. Morandini Lisa Fiamme Gialle +3.6; 3. Debertolis Ilaria US Primiero 14.6; 4. Matli Elisa Formazza 30.0; 5. Bianzina Raissa 13 Clusone 51.4; 6. Bertelé Eleonora Bosco A.D 51.6; 7. Olivotti Rossella Cortina 56.4; 8. Galvan Silvia Langlaufverein Kronspur 58.6; 9. Gasperi Silvia Alta Valtellina 1.02.5; 10.Girardello Irene US Asiago 1.05.9; 11. Bettega Lorenza US Primiero 1.08.3; 12. Di Sopra Francesca US Val Padola 1.13.7; 13. Leitner Emy Langlaufverein Kronspur 1.23.4; 14. Zucchelli Anna Ardesio 1.23.5; 15. Galli Jessica Livigno 1.25.0
Juniores femminile km 5 1. De Martin Virginia Forestale 15.02.8; 2. Gorra Melissa Esercito +10.4; 3. Boschetto Monica US Lavazè 16.2; 4. Casali Ilenia Edelweiss 18.0; 5. Karutsch Karin Fiamme Gialle 1.01.2; 6. D’Incau Valentina Pol. Sovramonte 1.03.0; 7. Galli Monica Barbara Alta Valtellina 1.03.7; 8. Vuerich Valentina US Dolomitica 1.17.2; 9. Trozzi Francesca US Pescocostanzo 1.22.9; 10. Aspesi Naiara VV:FF: Godioz 1.28.2; 11. Zini Luana U.S. Dilett. 1.29.6; 12. Brandstetter Carlotta U.S Primiero 1.46.0; 13. Bettega Giovanna U.S. Primiero 1.55.9; 14. Praolini Lisa Alta Valtellina 1.55.9; 15. Chabloz Solange Saint Barthelemy 1.56.4
Aspiranti maschile km 10 1. Ceol Matteo Fiamme Gialle 25.27.0; 2. Ramon Denis Valle Vigezzo 28.5; 3. Nizzi Enrico U:S: Dolomitica 44.1; 4. D’Ambros De Francesc Stefano US Val Padola 51.4; 5. Pellegrini Mattia US Dolomitica 1.00.1; 6. Colamarino Andrea US Pescocostanzo 1.06.5; 7. Zucchelli Roberto Ardesio 1.09.2; 8. Gismondi Matteo US Dolomitica 1.14.2; 9. Anesi Daniel Un. Sport. Dilett. 1.19.5; 10. Lorenzini Gianluca GS Castionese 1.23.5; 11. Clementi Fabio Alta Valtellina 1.24.0; 12. Riga Enrico Pol. Sovramonte 1.33.7; 13. Maddalin Mattia US Val Padola 1.37.1; 14. Bombardieri Simone Livigno 1.37.8; 15. Castagneri Stefano Ala di Stura 1.38.9
Juniores maschile km 10 1. Lenzi Damiano Fiamme Gialle 25.16.3; 2. Clementi Fabrizio +3.3; 3. Vanzetta Alex Fiamme Gialle 10.2; 4. Consagra Claudio Esercito 11.5; 5. Wieser David Forestale 13.9; 6. Zattoni Andrea Fiamme Oro 33.4; 7. Noeckler Dietmar Langlaufverein Kronspur 41.6; 8. Tabachi Massimo Esercito 41.9; 9. Pornbacher Daniel Amateursport Club 46.7; 10. Pezzo Giovanni Forestale 54.7; 11. Hackofer Daniel Dobbiaco 1.04.2; 12. Pallaver Cristian Carabinieri 1.13.8; 13. Colamarino federico US Pescocostanzo 1.21.4; 14. Gasperi Simone Alta Valtellina 1.25.3; 15. Pizzutto Glauco Esercito 1.35.0
Seniores femminile 1. Di Padova Germana Forestale; 2. Dellagiacoma Denise Fiamme Gialle; 3. Pellegrini Sara Valzoldana; 4.
Aspiranti femminile 1. Cicolini Irene Rabbi; 2. Morandini Lisa Fiamme Gialle; 3. Sirio Valentina Pol. Le Prese; 4. Girardello Irene US Asiago; 5. Debertolis Ilaria US Primiero; 6. Giordanengo Wanda Ski College Limone; 7. Olivotti Rossella Cortina; 8. Di Sopra Francesca US Val Padola; 9. Baratto Jamila Ski College Veneto; 10. Rigoni Giulia US Asiago; 11. Glarey Nadia Gran Paradiso; 12. Bettega Lorenza US Primiero; 13. Gasperi Silvia Alta Valtellina; 14. Bee Gloria Pol. Sovramonte; 15. Galli Jessica Livigno
La questione Zorzi, “costretto” alla selezione per la 15 km skating iridata
Ma veniamo agli azzurri della nazionale maggiore che, usciti con le ossa rotte dal Tour de Ski, adesso puntano ai Mondiali per il riscatto di una stagione fin qui più ricca di ombre che di luci. Finora si sono salvate solo le ragazze di Marco Selle: Follis e Longa hanno fatto miracoli, i maschi più spesso polemica. L’ultima in ordine di tempo l’ha innescata Cristian Zorzi (nella foto), costretto dalla direzione agonistica a guadagnarsi il posto nella 15 km skating di Coppa Italia di sabato a Padola: se non ci andasse si prenderebbero provvedimenti nei suoi confronti in quanto “mancherebbe di rispetto verso gli altri”.
«I criteri di selezione sono stati scritti e accettati da tutti a maggio, ha detto infatti Albarello. Delle scelte vanno fatte e solo due hanno il posto sicuro, ovvero Piller Cotter campione mondiale e Di Centa campione olimpico. Gli altri devono guadagnarselo, compreso Zorzi. E’ la legge dello sport e della vita, nessuno sconto. Abbiamo fatto così nel 2005 e nel 2006 e i risultati sono arrivati. E’ proprio il confronto leale, il mettersi in gioco a far crescere gli atleti. Io non sono per le cose facili e per le regole. Se ci sono vanno rispettate. Quindi se si vuole partecipare alla 15 km skating dei Mondiali bisognerà qualificarsi in Coppa a Davos, il 3 febbraio. E per andare in Svizzera bisognerà passare per la selezione di Padola, dove è in programma una tappa della Coppa Italia.
Tutti vogliono fare quella gara, quindi è giusto mettere regole precise per scegliere il quartetto – ha spiegato il CT. Regole fatte e approvate da tempo, che non si possono sempre mettere in discussione quando manca poco al grande avvenimento. Zorzi vuole il posto assicurato? Gli rispondo che anch’io, Marco Albarello, a suo tempo ho dovuto qualificarmi”.
Personalmente la ritengo una presa di posizione sbagliata e inopportuna, e credo siano in tanti a pensarla come me dopo l’ultima frazione della staffetta olimpica, entrata di diritto nella leggenda del fondo. Non mettere Zorzi sullo stesso piano di Piller Cottrer (nella foto) e Di Centa, oltre che una "pirlata", è una gravissima mancanza di rispetto nei confronti suoi e dell’impresa compiuta a Torino 2006 che ha contribuito a “salvare le chiappe” allo stesso Albarello ancora in odore di esonero. Tra l’altro Zorzi in questo momento, sta andando forte e la condizione è destinata a salire ulteriormente se lo si lascerà allenare come si era proposto, senza fargli girare i “maroni” con trovate del genere.
I motivi Zorzi li ha spiegati recentemente in un’intervista, della quale riprendiamo il punto fondamentale: ……Io contesto, ma senza fare polemiche, che per la 15 skating dei mondiali debba per forza essere costretto ad una prova di selezione. Da una parte vuol dire che quello che hai fatto fino ad oggi non conta, dall'altra non mi sembra giusto scannarsi, tra l'altro spesso in condizioni impari, interrompendo l'allenamento che sarebbe necessario fare per essere pronti all'appuntamento mondiale. E non dico questo perché voglio il posto e basta. Io, per esempio, sono qualificato per il double pursuit ma il posto lo cedo volentieri perché è una gara che non mi interessa. Io punterei a tre gare, perché sento di poter dare un bell'apporto e di potermi togliere delle soddisfazioni. La team sprint, la 15 skating e la staffetta. Le altre, compresa la sprint in classico, non mi interessano. Ma presto non mi interesserà più nemmeno la sprint skating: sono stufo della tensione, delle attese, delle logiche di una gara che ti impegna per ore e ti fa vincere o perdere in un secondo. E oggi, se mi lasciano preparare bene, senza sottopormi a inutili stress, in una 15 skating sento che non sarei solo da considerare buono per un piazzamento nei primi dieci e nemmeno nei primi cinque".
Comunque, considerando che dopo un colloquio con Chenetti “Zorro” ha deciso che a Padola ci andrà, è da escludere che si ripeta il “caso Valbusa”, quello che scoppiò proprio in Val di Fiemme un anno fa e che agitò non poco la vigilia olimpica. IL “ Bubu” tra l’altro potrebbe, e neppure troppo a sorpresa, presentarsi il 13 nel Bellunese per conquistare un posto nella 15 km di Coppa a Davos (3 febbraio) dove, considerando Di Centa (nella foto) e Piller Cottrer sicuri, a sua volta si decideranno gli altri due azzurri per la “quindici” iridata. Ma i posti disponibili, con Piller iridato uscente e quindi in pista in sovrannumero, diventano tre se non sbagliamo: era dunque necessario fare tutto ‘sto casino? Quanti sono in squadra che equivalgono uno Zorzi in giornata? In proiezione podio, naturalmente, non per un piazzamento.
Ma veniamo agli azzurri della nazionale maggiore che, usciti con le ossa rotte dal Tour de Ski, adesso puntano ai Mondiali per il riscatto di una stagione fin qui più ricca di ombre che di luci. Finora si sono salvate solo le ragazze di Marco Selle: Follis e Longa hanno fatto miracoli, i maschi più spesso polemica. L’ultima in ordine di tempo l’ha innescata Cristian Zorzi 
Personalmente la ritengo una presa di posizione sbagliata e inopportuna, e credo siano in tanti a pensarla come me dopo l’ultima frazione della staffetta olimpica, entrata di diritto nella leggenda del fondo. Non mettere Zorzi sullo stesso piano di Piller Cottrer 
Comunque, considerando che dopo un colloquio con Chenetti “Zorro” ha deciso che a Padola ci andrà, è da escludere che si ripeta il “caso Valbusa”, quello che scoppiò proprio in Val di Fiemme un anno fa e che agitò non poco la vigilia olimpica. IL “ Bubu” tra l’altro potrebbe, e neppure troppo a sorpresa, presentarsi il 13 nel Bellunese per conquistare un posto nella 15 km di Coppa a Davos (3 febbraio) dove, considerando 
