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Alfio, padrone del mondo con gli skiroll ai piedi

A 36 anni di età l’atleta trasferitosi in provincia di Vicenza dalla sua Sicilia continua a non trovare rivali sia in Italia che all’estero.  Di Gregorio ha appena vinto la quinta Coppa del Mondo, mentre gli ori nazionali sono 37. «Appena posso, sono in strada ad allenarmi»

Alfio Di GregorioLa scorsa settimana Alfio Di Gregorio, 36 anni, forestale di Bassano, ha vinto la sua quinta Coppa del Mondo di skiroll , sci estivo, con le rotelle al posto della sciolina. Un successo che va ad aggiungersi a centinaia di gare, sia in singolo che in staffetta, diosputate per diventare il miglior "skiroll ista" di sempre.
Lo sport per Di Gregorio è stato scelta di vita. Da Nicolosi, paese alle falde dell'Etna, è salito al nord come tanti altri immigrati, ma non in cerca di lavoro, perché quello ce l'aveva già a casa sua, e rendeva bene: la ditta di agrumi del padre, che veniva gestita in famiglia. Più semplicemente si spostava per fare sci di fondo e skiroll , discipline di resistenza per le quali si sentiva portato. Le pratica da 26 anni, dopo avere cominciato che ne aveva appena 10, su piste alle buona della sua Sicilia, battute con la motoslitta. Se la cavava bene anche nel ciclismo e nel pattinaggio, ma la sua passione era il fondo, dove la resistenza si coniuga con la forza di braccia e di gambe.
Alfio ha poco più di 16 anni e un incidente in moto alle spalle quando arriva in Veneto, in cerca di fortuna sportiva, e trova l'appoggio di Fabio Crestani, imprenditore di Sandrigo che dello skiroll italiano è stato il pioniere: ha inventato i primi attrezzi e ha organizzato le prime gare in paese e ad Asiago.
Per Alfio, Crestani diventa un secondo padre. Con quello naturale si lascia un po' male, dato che questa scelta di vita del figlio lo mette in oggettiva difficoltà non riuscendo più, da solo, a mandare avanti l'azienda. La venderà. Intanto il giovane Di Gregorio si stabilisce a Bassano, dove trova lavoro in una ditta di plastica. Otto ore al giorno. Si allena prima di cominciare la giornata e a chiusura del turno. La domenica gareggia per lo Sci Club Bassano nello skiroll e per la Forestale nel fondo; un anno anche con le Fiamme Oro in staffetta. Come semplice "aggregato", il che significa semplicemente tesserato Fidi con rimborso delle spese.

 

Nello skiroll diventa ben presto il numero 1; nel fondo ha qualche problema in più. Bravo, ma non al punto di sfondare: «Ma, da aspirante e da junior ero regolarmente fra i primi dieci nelle gare di Coppa Italia». assicura.
Poi l'ingresso nella Forestale. Entra in squadra, ma come skiroll ista. «Nel fondo - racconta - c'era gente che aveva fatto più risultati. Io, però, non ho mai avuto né il tempo né l'opportunità di prepararmi specificatamente come fanno i professionisti. Da Bassano, per allenarmi, devo andare fino a Campolongo. Sono 100 km fra andata e ritorno e il tempo disponibile è troppo poco per combinare qualcosa di buono, per prepararmi sulla distanza e curare la tecnica. Per lo skiroll mi basta invece uscire di casa e mettermi sulla prima strada. È anche per questo che mi sono specializzato nello skiroll ».
E dello skiroll è effettivamente il primattore: italiano e, quando tutto gira bene, anche mondiale. Ha vinto tutto ciò che si poteva vincere: una miriade di gare all'estero, cinque Coppe del Mondo, cinque titoli mondiali individuali e una quindicina in staffetta, già da junior, oltre a una decina di titoli europei e a 37 titoli italiani. Ogni anno regolarmente due su tre; quello in salita sempre.
Imbattibile, dunque, sugli sci a rotelle, mentre con gli sci da fondo resta un onesto praticante, metti per mancanza di allenamento specifico, metti per un'attrezzatura non all'altezza di quella di cui dispongono i fondisti che "contano": azzurri che ottengono gli sci direttamente dai reparti corse delle varie case, ma anche gli atleti dei gruppi sportivi militari, che possono godere di un'assistenza ben diversa dalla sua. Alfio Di Gregorio, invece, deve fare tutto da solo; l'unico appoggio lo può trovare in Charlotte Klein, la bella danese con la quale convive da qualche anno. Specialista di triathlon e mountain bike, campionessa nazionale di skiroll , quinta nella Coppa del Mondo 1998, ha conosciuto Alfio in occasione delle gare internazionali, e hanno subito simpatizzato. Studentessa universitaria, è venuta in Italia nell'ambito del progetto Erasmus, ed è nato l'iddillio. Una scelta di vita anche per lei che, da allenatrice della sua nazionale, è diventata "personal trainer" di Alfio.

«In sostanza - racconta il campione - pratico fondo come allenamento per la stagione agonistica dello skiroll , e non viceversa, come fanno invece i fondisti professionisti. Sono contento di quello che ho ottenuto finora, ma mi resta il rammarico di non essermi mai cimentato come fondista a tutti gli effetti. Per far questo mi ci vorrebbe un distacco permanente. Non dipende da me, ma dal comando. Diversamente concluderò la mia carriera senza essermi tolto la soddisfazione di sapere quanto avrei potuto dare come fondista».

Delfino Sartori

(Fonte: Il Gazzettino 26.09.2006)




Da staff, Mercoledì, 27 Settembre 2006 08:32, Commenti(1)
Commenti
Anonymous
02 Ott 2006
CARO DELFINO:
CREDO CHE ALFIO NON POSSA DIMENTICARE ELVIO TIOZZO CHE NELLE SUA CARRIERA LA SEMPRE AIUTATO E CONSIGLIATO.
NON PUO' DIMENTICARE IL GS.CALEPPIOVINIL M.GINER CHE ASSIEME A TIOZZO ALLA CASA C.O.N.I. DI CAMPIGLIO HA CONCORDATO CON IL PRESIDENTE NAZIONALE IL PASSAGGIO NEL GS. FORESTALE DOPO IL PEREGRFINARE NEI GRUPPI CIVILI.
GRAZIE MASSIMINO BEZZI PRESIDENTE GRUPPO SPORTIVO CALEPPIOVINIL M.GINER DI OSSANA VAL DI SOLE TN


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