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Archiviata la prima MassacRoller

La pioggia ha impedito di vedere l'alba, ma si è veramente pattinato fino a notte fonda, ma altre ne verranno questo inverno...

 La pioggia ci ha "salvati"
Si sarebbe dovuto fare un “dritto” sui pattini fino a mattina; MassacRoller la pazza rotellata mai vista e mai provata prima!!!ma poi alle ore 04,00 dopo una bellissimo inizio e proseguo, lampi e tuoni in lontananza si facevano sempre più minacciosi e vicini. E tutto sommato, si era già pattinato abbastanza e quasi quasi questa interruzione è stata anche propizia.
Abbiamo quindi fermato gli ormai pochi concorrenti "sopravvissuti" (una quindicina), e proposto loro di finire la manifestazione prima che il "brodo" scendesse a catinelle. Ma come? Semplice con una prova a cronometro, e con classifica da essa ricavata. Daltronde era tutta la sera che a cadenza oraria i pattinatori facevano il "giro test" allo scopo di guadagnare minuti di pausa che si acquisivano a seconda del tempo ottenuto (più andavi veloce e più ti potevi riposare). Quindi si era già instaurato un piacevole clima di sfida nella sfida, quindi non solo a chi resiste di più ma si era cominciato a giocare a chi fà il tempo migliore... anche girando al contrario. Per questo motivo la soluzione finale era già nella pelle di tutti e quindi è stata gradita. Certamente un po' di rammarico per chi si era imposto di arrivare fino in fondo e capire se fosse possibile, c'é rimasto... ma a Giove Pluvio (che peraltro quella sera era proprio di cattivo umore) non si comanda di certo, quindi va bene così.

Campioni fuori:
Vi erano anche dei personaggi ormai arcinoti al circuito "Roller Adventure" per aver avuto piazzamenti importanti nelle altre tappe: vittorie, podi... e tempi eccezionali sui giri test. Eppure questi campioni non hanno saputo resistere non tanto alla fatica fisica, ma a quella psicologica. Partecipare e tirare avanti su una manifestazione di questo tipo vuol dire avere una grande determinazione psicologica, più di ogni altra cosa. Ecco quindi che pattinatori anche di poca esperienza sono quindi riusciti inaspettatamente a "sopravvivere" a nomi grossi e fior di atleti: certamente motivo di grande soddisfazione aggiuntiva per quel manipolo di persone che alle ore 04,00 erano ancora in pista.

La pista:
Uno dei motivi che ci hanno spinto a inventare questa strana manifestazione era quello di far vedere e conoscere la pista. Missione compiuta! La pista è piaciuta parecchio e quindi ora ci aspettiamo che il passaparola faccia giungere a Castelnuovo tanti di voi per godere di questa struttura.

La classifica della cronometro:
Vi mettiamo in seguito i tempi della prova cronometro finale a pista libera e a inseguimento che abbiamo fatto alle ore 04,00 per determinare la classicifica finale che è stata vinta da due giovani virgulti: l'udinese Giacomo Passoni (che quest'anno non si è perso una sola tappa di "Roller Adventure") e il giovanissimo campioncino di casa Andrea Loro. Mauro Salami che già si è distinto col suo team alla Roller Extreme è stato il terzo tempo e quindi l'unico "veterano" che è stato in grado di resistere allo stress psicologico (peraltro a quel momento aveva maturato 39 minuti di pausa, mai sfruttati), e all'impeto dei più giovani, certamete più avvezzi a prove esplosive come un giro secco con partenza da fermo, rispetto alla resistenza pura. Sul campo femminile invece non c'è stato bisogno di fare la prova cronometrata perché l'unica donzella rimasta in pista a quell'ora era la bassanese Vivienne Cavalli.

Ecco quindi i tempi:
Tempo Nome e Cognome - Club
20,52 Giacomo Passoni - Gruppo roller udine
21,04 Ireno Loro - Powersliders
21,42 Mauro Salami - TopInLine Skating Bassano
21,83 Fabio Simonetto - TopInLine Skating Bassano
21,92 Roberto Corradini - Bolzano
22,00 Alessandro Pasquatti - TopInLine Skating Bassano
22,03 Valentino Sega - Rollermania ASD
22,57 Pierpaolo Savio - Rollermania ASD
23,78 Marco Passoni - Gruppo roller udine
24,83 Giorgio Cauzzi - Powersliders

La prossima Massacroller:
ne faremo altre di queste avventure, la prossima sarà questo inverno (sceglieremo una bella domenica di sole seppur invernale), ma questa volta la faremo di giorno da mattina all'imbrunire.

Come funzionava:
1) Si prendono dei pattinatori pazzi scatenati, ma non necessariamente bravi o particolarmente veloci.
2) Si buttano tutti dentro ad una pista speciale con curve paraboliche e con la musica vicino al lago di Garda.
3) Li si lascia “rosolare” per benino per qualche ora a girare come dei criceti, alla velocità che vogliono in completa autonomia.
4) Ne fame, ne sonno possono fermare i nostri eroi. Pipì e pupù, si possono fare ma pagando il pegno di un giro “a manetta” richiedendo alla giuria di fare un "giro test" e quindi avere in cambio una pausa che sarà di tanti minuti quanto la differenza in secondi fra il tempo massimo (30") e il tempo effettivo del giro veloce. Ad esempio se uno fà il giro test in 27 secondi avrà diritto a 3 minuti di pausa. 26 secondi = a 4 minuti di pausa.
5) Ad ogni ora viene fatto fare un giro veloce obbligatorio, e quindi estratto un premio a sorte fra quanti sono ancora in pista, quindi più si resiste, più aumentano le possibilità di vincere e di vincere più volte e di vincere bene, perché man mano che passano le ore il premio è sempre più bello.
6) Quando uno non ce la fa' più e decide di ritirarsi, prima di uscire di pista sarà preso e fucilato (con fucile ad elastico o ad acqua).
7) tutt’intorno alla pista si allestirà una tendopoli, cosicché man mano che la gente si ritira e decide di andare a dormire si butta direttamente nel sacco a pelo e... buonanotte al secchio.
8) Se alla mattina successiva c’é ancora gente che gira li si premia solennemente.

 Max Bavieri

 




Da staff, Mercoledì, 30 Agosto 2006 13:55, Commenti(0)
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