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Killer Piller a Barzio si improvvisa sprinter

Con Fulvio Valbusa ha vinto la staffetta americana di skiroll, precedendo Pession e Paredi, Di Centa e Zorzi, Santus e Renato Pasini. Brutta caduta di Glauco Pizzutto in piena volata

 BARZIO (LECCO) 12 agosto - Fulvio Valbusa e Pietro Piller Cottrer sono i vincitori della 18^ edizione della staffetta americana di skiroll che si è corsa in questo ameno paese della Valsassina dalla vocazione turistica e che, stante anche la stagione vacanziera, ha richiamato un folto pubblico fra il quale ha fatto inevitabilmente spicco il Fans club SantusPasini. Purtroppo presente a ranghi ridotti e senza il consueto corollario di buon umore, di vino e formaggio poiché le ferie hanno sfoltito le file e alleggerito il vettovagliamento di prammatica. Si sono comunque fatti sentire, ma i loro incitamenti non sono bastati a dare le ali alla coppia dell’Alta valle Seriana perché di fronte al Pietro Piller Cottrer odierno non c’era possibilità di scampo. Per nessuno; avrebbe sicuramente avuto problemi anche “Re” Alfio Di Gregorio, il campionissimo della specialità da quasi vent’anni (nella foto scattata da Anna Rosa la volata pochi metri prima della caduta di Pizzutto, con body rosso, in terza posizione).

Killer Piller è uno che anche con le rotelle ci sa fare, tanto è vero che che proprio nello skiroll un mese fa a Montebelluna ha vinto il titolo italiano in piano, approfittando del vantaggio accumulato nel prologo per guadagnare ulteriore terreno nell’inseguimento. Qui ha sorpreso tutti perché si è scoperto pure sprinter di razza improvvisando una volata in discesa, di almeno 300 metri, ad una velocità superiore ai 50 km/h. L’ha presa in testa sfilando letteralmente gli avversari fra i quali anche Cristian Zorzi, il numero 1 degli sprinter azzurri che si è fatto cogliere intruppato e non è più stato in grado di tentare la rimonta.

Una volata che ha registrato la caduta di Glauco Pizzutto, il quale nei giorni scorsi aveva vinto due titoli europei a Yaroslavl, in Russia: mass start e team sprint categoria juniores, abbinato a Gabriele Caretta. Uno junior, quindi, che in questa occasione è stato spalleggiato dal fratello minore Folco, 16 anni e mezzo, al quale è toccato il compito di non perdere la scia di campioni ben più titolati e sperimentati di lui, olimpionici addirittura come Di Centa e Valbusa. Missione compiuta perfettamente, su un percorso non certo selettivo ma neppure facile. Andata tutta in leggera salita interrotta da un falsopiano, ritorno in discesa, un paio di curve da prendere a tutta.

 Glauco, che era riuscito a portarsi in terza posizione, ad una settantina di metri dal traguardo ha cercato di infilarsi fra Piller, che si teneva sulla destra, e Simone Paredi, che era appena oltre la mezzeria, ma si è trovato fra le gambe il bastoncino destro di Paredi che lo ha fatto letteralmente girare proiettandolo sull’asfalto. Una brutta caduta che si è risolta fortunatamente senza danni gravi, ma abrasioni al gomito destro e ad un fianco e con qualche botta che non gli impediranno di continuare la preparazione per l’ultima prova della Coppa del Mondo, in Francia, della quale è attualmente capolista.

Gara praticamente senza storia: tattica per i primi frazionisti, che per 4 dei 7 giri hanno proceduto con marcature strette, senza che nessuno prendesse l’iniziativa per tentare la selezione, tanto è vero che si ritrovavano regolarmente da 7 a 8 al giro di boa, per poi ricompattarsi in una dozzina al rientro in zona traguardo. Si è fatto flanella; ci ha provato un paio di volte Pession e anche Santus e Di Centa, ma senza convinzione. Così ne è uscita una corsa a passo d’ombrello, come dicono dalle mie parti, che si vivacizzava invece con la seconda schiera di frazionisti, fra i quali Piller, Zorzi e Renato Pasini qualche bella strappata l’hanno data, sfilacciando il gruppo dei battistrada, ma non abbastanza da impedire il rientro in discesa. La selezione definitiva al penultimo giro, quando davanti si sono ritrovati i sei che hanno poi disputato la volata che per Folco Pizzutto si è conclusa raggiungendo a piedi il traguardo, per essere poi immediatamente medicato nell’ambulanza della Croce Rossa.

 Per Killer Piller una dimostrazione di forza e contemporaneamente di eleganza, quel passo felpato che sulla neve incanta e che, trasferito sull’asfalto, anche il pubblico non particolarmente competente ha dimostrato di apprezzare. Roba da restare a bocca aperta. Uno spettacolo di tecnica e di scioltezza al quale Paredi, che pure è un grosso velocista, ha cercato di reagire aumentando le frequenze ma senza riuscire a impegnarlo più di tanto. Sei decimi di distacco, che non sono pochi in uno sprint, addirittura un secondo e mezzo a Zorzi che in questo momento non è sicuramente lo “Zorro” battagliero che tutti conoscono. Si porta addosso le scorie di 4 settimane di grosso carico di lavoro e l’ultimo raduno in quota allo Stelvio, ma anche quello dei 35 km in mountain bike della “Vecia ferovia”. La corsa per elite e amatori che, sul percorso del trenino dimesso, ha portato più di un migliaio di specialisti delle “ruote grasse” dall’argine dell’Adige alla Val di Fiemme. E lui si era piazzato al 57° posto ostentando il suo numero di gara, il 46 come Valentino Rossi. Un omaggio degli organizzatori al campione di Moena, appassionato di moto e amico di Valentinik.

Fondisti in buona salute e condizione quelli visti qui a Barzio, segno che la programmazione per la prossima stagione agonistica procede come nelle previsioni, anche se la neve e il maltempo fin qui trovati hanno lasciato desiderare. Degli skirollisti di punta, come detto, solo Paredi, Pession e i fratelli Pizzutto; Theodule (nella foto sopra) e Bianchi in difficoltà su un percorso che, per gli specialisti dello skiroll, è difficile da interpretare se non viene affrontato a tutta velocità dall’inizio alla fine. Né carne né pesce, insomma. Ci piacerebbe, alla prossima edizione, che la categoria fosse più rappresentata, in modo di poter mettere in scena un confronto diretto fra i big di entrambe le discipline. La manifestazione, già bella e avvincente di per se stessa, ne guadagnerebbe ulteriormente.

La classifica

1. Valbusa Fulvio / Piller Cottrer Pietro NAZIONALE ITALIA 44.40.2; 2. Pession Jules / Paredi Simone CS ESERCITO +0.6; 3. Di Centa Giorgio / Zorzi Cristian NAZIONALE ITALIA 1.5; 4.Santus Fabio / Pasini Renato NAZIONALE ITALIA 2.7; 5. Chioda Daniele /Pasini Fabio NAZIONALE ITALIA 3.4; 6. Pizzutto Folco /Pizzutto Glauco SC LISSONE 28.9; 7. Sormani Innocente / Frigerio Giuseppe SC LISSONE 1.21.9; 8. Zampieri Paolo / Bortot Luca SC MONTEBELLUNA 2.42.8; 9. Theodule Valerio / Bianchi Eugenio CS ESERCITO / BRIANZA SKIROLOL a 1 giro; 10. Paganessi Stefano / Riccardi Alessandro BRIANZA SKIROLL; 11. Villa Roberto / Mauri Luigi SC LISSONE / CAMOSCI; 12.; Zampieri Stefano / Maroni Alessio (MONTEBELLUNA / VALSASSINA SKI TEAM; 13. Buzzoni Piergiorgio / Spreafico Danilo SC PRIMALUNA; 14. Arnoldi Fabrizio / Bettinaglio Alberto BRIANZA SKIROLL; 15. Salvi Danilo / Vitali Alberto BRIANZA SKIROLL; 16. Conti Emilio / Moro Stefano SKI POOL BRIANZA a 2 giri; 17. Maffeis Vincenzo / Rottigli Andrea BRIANZA SKIROLL; 18. Rosa Felice / Spreafico Egidio VALSASSINA SKI TEAM; 19. Bonandrini Vincenzo / Arrighetti Giovanni BRIANZA SKIROLL.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it




Da staff, Domenica, 13 Agosto 2006 14:19, Commenti(0)
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