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Sprint skating a Canmore, primo podio per Magda Genuin

Terza dietro la campionessa olimpica Crawford e Muranen, brillante e autoritaria in tutte le fasi della gara. 5° posto per Arianna Follis e 25° per Cristian Zorzi, l'unico azzurro a qualificarsi

 CANMORE (CAN) 26 gennaio – Dopo l’impresa di ieri nella 15 km a skating, con il successo di Valerio Checchi, il terzo posto di Pietro Piller Cottrer e il quinto di Giorgio Di Centa. nuova medaglia per la squadra azzurra nello sprint. Arriva dalle ragazze e non è di Arianna Follis ma di Magda Genuin (in una foto d'archivio Newspower Canon) che a 28 anni non si fa sfuggire l'occasione di cogliere il primo podio della carriera in Coppa del Mondo, e lo ottiene nella maniera più convincente, con una qualificazione da protagonista (terzo tempo assoluto), batterie superate con personalità (soprattutto gli insidiosi quarti di finale) e una finale in cui ha tenuto testa fino al traguardo a Chandra Crawford, medaglia d'oro di questa specialità alle Olimpiadi dio Torino,  e Pirjo Muranen (Manninen prima del matrimonio) che l'hanno preceduta di poco. "Oggi c'& ...


Da staff, Domenica, 27 Gennaio 2008 15:25, Commenti(0), Leggi tutto
Trionfo in Canada: 1° Checchi, 3° Piller Cottrer, 5° Di Centa

Valerio al primo successo di Coppa, Pietro ancora sul podio dove vinse due anni  fa: a skating siamo i più forti dice il DT Fauner. Shevchenko fra le donne, con Valbusa quarta e Follis ottava

 CANMORE (CAN) 25 gennaio – Dopo Pietro Piller Cottrer, vincitore due anni fa, sulle nevi canadesi trionfa ancora un azzurro, Valerio Checchi. E con lui sale sul podio lo stesso Pietro, al terzo posto, mentre Giorgio Di Centa  è quinto e Fabio Santus 26°. Grande Italia, dunque. Esce dai punti solo Roland Clara, 33°, che dopo un buon avvio di gara ha ceduto nel finale. Un trionfo è la parola giusta per spiegare i risultati individuali e di squadra.

 Per Valerio Checchi, poi, vale ricordare ciò che, dieci giorni fa, mentre era in allenamento solitario in Alta Valtellina, affiancato da Fausto Bormetti, suo skiman da quest’anno, scrivevamo a proposito della trasferta di Coppa del Mondo che lo aspettava: se con le salite lunghe e dure del percorso avesse trovato la neve fredda e dura, l’aria secca e il freddo tipici di questo territorio che sono le condizioni  che predilige, avrebbe potuto fare un  altro salto di qualità dopo essersi già dimostrato fortissimo al Tour de Ski. Dove, purtroppo, quando era il meglio piazzato in classifica aveva pagato problemi di materiali in un ...


Da staff, Sabato, 26 Gennaio 2008 21:42, Commenti(0), Leggi tutto
Borre Naess e Petra Majdic sprinter di potenza a Canmore

Duro e tecnicamente impegnativo il percorso canadese di Coppa: fra gli azzurri si qualificano solo Arianna Follis e Magda Genuin, che si fermano però nei quarti, la prima per una caduta

 CANMORE (CAN) 23 gennaio -  Nulla da fare per il fondo italiano nello sprint in tecnica classica. Freddo intenso, percorso tecnicamente difficile da gestire con il lungo rettilineo di partenza e quello di arrivo da percorrere di sola spinta di braccia, due salite dove si poteva tirare il passo ma interrotte a metà da una brusca curva che spezza il ritmo e rischia di provocare contatti fra i concorrenti e quindi cadute o perdita di terreno. Infine, al termine della seconda discesa, una curva secca, destrorsa,  a gomito, dove gli scontri e le spallate sono pressoché inevitabili per chi vuol tenere la corda, seguita da una discesa che  porta al rettilineo d’arrivo, da affrontare di pura potenza. Uno sforzo da schiantare anche i massimi specialisti del classico: ne sa qualcosa la Kuitunen, che crolla, ma anche Jacobsen che si vede preceduta proprio sulla linea da una spaccata con caduta di Petra Majdic e, spossata, si abbatte sulla neve  una decina di metri dopo.

In campo maschile ne approfitta invece il norvegese Borre
Da staff, Giovedì, 24 Gennaio 2008 08:15, Commenti(0), Leggi tutto

Di Centa secondo nel volatone del pursuit a Canmore

Letteralmente fulminato dal poderoso sprint di Pankratov, al termine di una corsa dominata dagli azzurri: 5° Piller Cottrer, 6° Checchi, 19° Moriggl, 21° Clara. Sesta Arianna Follis

 CANMORE (CANADA) 23  gennaio – E’ mancata solo la vittoria, andata al russo Pankratov autore di un finale impressionante che gli ha permesso dio guadagnare 8 secondi in meno di un chilometro fra discesa e rettilineo finale ma la prestazione della squadra maschile italiana è stata forse la migliore in tutta la sua storia. Un pursuit favoloso in questa prima tappa canadese della 4 giorni di Coppa del Mondo. Tre nei primi 6, con Giorgio Di Centa battuto di un soffio dal russo, Pietro Piller Cottrer e Valerio Checchi quinto e sesto infilati negli ultimi metri da Teichmann e Angerer, notoriamente più veloci di loro, Thomas Moriggl 19° e Roland Clara 21° dopo una caduta nel finale mentre era ancora nelle prime posizioni.
Volata entusiasmante, cominciata da lontano, quando al traguardo mancava ancora un giro di km 3,750 e gli azzurri, con un allungo di Di Centa, subito affiancato da Piller e Checchi, hanno preso il controllo della gara, fin lì condotta da un gruppo di 22 unità che ha nettamente staccato gli inseguitori. Fra i quali, battutissimi, ad eccezione di Gjerdalen che ha almeno retto per due terzi di gara, i norvegesi che in questo pursuit si ...


Da staff, Mercoledì, 23 Gennaio 2008 23:21, Commenti(0), Leggi tutto
FONDO? POSSIBILE FUTURO DAL RITORNO AL PASSATO

Qualche idea di Pino Dellasega maestro e allenatore di sci di fondo, istruttore nazionale di orienteering, cartografo e istruttore nazionale di Nordic Walking. Ma su troppe problematiche si denota il disinteresse, se non la totale latitanza, proprio della Fisi, che dovrebbe esserne la più diretta interessata: ecco come la spiega  Pippo Gazzotti, uno degli allenatori più vincenti (fuori per crisi economica).

 22 GENNAIO - Una volta tanto riscontro di non aver predicato nel deserto. Di non essere, insomma, il S. Giovanni della situazione, ma di aver colto nel segno e trovato, in Pino Dellasega (nella foto), uno che le mie idee le condivide  da tempi lontani e non sospetti. Da quando, cioè, come mi scrive in una E-mail, lo sci di fondo lo abbiamo vissuto dagli attacchi rottefella agli sci di legno, alla sciolinatura anche in punta in coda, alla base stesa con pennello e la lampada e alla tante emozioni che il vero sci di fondo sa dare, però vivendolo in prima persona in mezzo alla natura.

Di questo fondo, oltre alla naturalezza, sono svaniti anche l’emozione e il gusto di farlo come ogni altra attività sportiva saluta ...


Da staff, Mercoledì, 23 Gennaio 2008 13:26, Commenti(0), Leggi tutto
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