Dei tre azzurri in gara si qualifica solo Magda Genuin, con il 18° tempo ma si ferma nei quarti e si classifica al 18° posto
OTEPAA (EST) 10 febbraio – Ieri, nella gara individuale, neve di riporto ridotta a “puccia” dalla temperatura soprazero; oggi ancor peggio, dopo che sulla stessa pista è piovuto per tutta la mattinata e nella prima parte della gara. Condizioni più che precarie, dunque, per lo sprint dove l’unica a qualificarsi, con il 18° tempo, è stata Magda Genuin, che si è poi fermata subito nei quarti, tagliata fuori da una partenza rallentata, mentre Fulvio Scola e Andrea Zattoni sono finiti molto al di fuori della zona punti.
A far specie, però, non è tanto la mancata qualificazione, ma il distacco registrato dagli azzurri sulla distanza di 1400 metri (200 in meno per le donne), dell’ordine di pochi secondi dal 30° e ultimo posto valido per l’accesso ai quarti, ma di una dozzina e passa dalla “pole”. Il che significa che la strada da percorrere per mettere insieme una squadra competitiva, più in classico che a skati ...
NELLA TRANSJURASSIENNE VOLATA VINCENTE DI MARCO CATTANEO
L'azzurro Marco Cattaneo (nella foto archivio) ha vinto la Transjurassienne 2008, la granfondo piu' popolare in Francia precedendo lo svedese Mathias Fredriksson e lo spagnolo Diego Ruiz. Cattaneo si e' imposto allo sprint su un percorso accorciato: 54 km invece dei 76 previsti inizialmente, a causa della mancanza di neve. Bene anche gli altri italiani: 6° Sergio Bonaldi, 10° Tullio Grandelis, 11° Bruno Carrara,13° Pierluigi Costantin. In campo femminile successo della campionessa mondiale di skiroll attualmente in carica, la russa Tatiana Jambaeva davanti alla francese Karine Philippot.
Lotta ristretta fra ceco ed estone. Sempre più inarrestabile la corsa del leader di Coppa, in testa già dal primo controllo. Fra le donne questione fra finlandesi, con Kuitunen davanti a Saarinen
OTEPAA (EST) 9 febbraio – Tecnica classica, neve di riporto a causa dell’assoluta mancanza di neve naturale, e diventata marcia per la temperatura soprazero con presenza d'acqua nei binari. La situazione peggiore per far fondo, la classica “puccia”, insomma, che ha premiato Lukas Bauer, il quale a quanto pare ha mantenuto la forma del Tour de Ski e delle precedenti gare di Coppa, e Jaak Mae, il possente estone che sulla pista di casa e di fronte ai suoi tifosi si è esaltato nella tecnica di cui è uno dei massimi specialisti e gli è arrivato poco dietro. L’ennesimo podio, per lui, mai un successo. Sul terzo gradino, ma ad un minuto abbondante, il finlandese Ville Nousiainen, il primo “degli altri”.
Eccezion fatta dei due di testa, che si sono dati battaglia staccati l’un l’altro di una manciata di secondi, non c’è stata storia per nessuno. Bauer, impressionante pure dal punto di vista del materiale che gli ha permesso di stare nei binari e tirare il passo anche sulle salite in cui tutti aprivano a spina di pesce, ha stabilito il miglior tempo già al primo controllo dopo 900 metri, con quasi 4 secondi su Nousiainen, e da lì in avan ...
(dal sito Fisi) - E' scomparso Pierangelo Mognoni, uno dei fisiologi più importanti in Italia, fortemente impegnato per tutta la sua vita negli studi di fisiologia applicata allo sport. Milanese, Mognoni ha collaborato con il Cnr, con l'Istituto Lita ed era ordinario di fisiologia sia per la facoltà di scienze motorie che per medicina presso l'Università degli Studi di Milano. Mognoni è stato allievo del professor Margaria, uno dei primi e più importanti fisiologi italiani e nella sua carriera ha definito i parametri di quello che viene comnunemente definito "test Mognoni" per il calcolo della soglia anaerobica, test utilizzato da tutte le squadre di calcio. Molto vicino allo sci e agli sport invernali, Mognoni faceva parte della Commissione Medica Fisi da oltre vent'anni. Per lo sci ha inventato la "pedana Mognoni", un attrezzo particolarmente sofisticato e prodotto da Mapei per misurare la forza degli sciatori e per ricreare il gesto tecnico dello sci in palestra: operazione particolarmente complicata.
Di Centa, praticamente senza avversari, punta al tris; a contrastarlo Paredi e Bonaldi. In campo femminile Elisa Brocard vuole replicare il successo della sorella Sara nella scorsa edizione
9 Febbraio - Due campioni olimpici, uno del presente e uno del passato, seppur non così lontano. Giorgio Di Centa, oro nella 50 km di Torino 2006, e Marco Albarello, campione olimpico con la staffetta azzurra nella norvegese Lillehammer nel 1994. Saranno loro i “big” della 28.a edizione della Marcia Gran Paradiso, la granfondo in tecnica classica organizzata dal comitato presieduto da Ivo Charrere, in collaborazione con lo Sci Club Marcia Gran Paradiso.
Due campioni di primissimo piano, dunque, nel panorama dello sci di fondo nazionale ed internazionale, che hanno toccato l’apice della propria carriera proprio con l’oro olimpico. Due ori differenti, ma entrambi indimenticabili. Per Albarello, fino allo scorso anno direttore agonistico della nazionale italiana, ci fu l’incredibile soddisfazione di riuscire a battere i norvegesi proprio in casa loro, battendo anche un pronostico che voleva i “vichinghi” già vincitori, ancor prima di prendere il via. Per Di Centa, invece, ci fu la gloria del succe ...