Successi per distacco: la gara femminile decisa fin dalle prime battute, più combattuta quella maschile, con Paredi mai così forte in alternato e Carrara soddisfatto del suo terzo posto
ROTZO (VI) Rifugio Verenetta – Successi, entrambi per distacco, quelli firmati da Sergio Bonaldi (Esercito) e Veronica Cavallar (Monte Giner) nella nona edizione della BostelRoll quest’anno valida per il circuito della Coppa Italia.
Lungo i dieci chilometri e mezzo di ascesa che separano Rotzo dal traguardo posto sul piazzale ai piedi del Verena l’alpino lombardo, uno fra gli specialisti più quotati del panorama nazionale, ha avuto vita certamente più dura della “finanziera” trentina Veronica Cavallar (nella foto) protagonista in solitaria della sua gara femminile sin dalla prime battute. “Avrei preferito un po’ più di suspence – racconta – invece non è andata così”.
A rendergli sudato il suo successo comunque indiscutibile la voglia di mettergli le rotelle davanti del suo compagno di squadra Simone Paredi, la tenacia del “carabiniere” bergamasco Bruno Carrara e l’esperienza del valdostano Valerio Theodule altro effettivo al Cs Esercito.
Rifugio Verenetta, 27 luglio 2008 – Successi, entrambi per distacco, quelli firmati da Sergio Bonaldi (Esercito) e Veronica Cavallar (Monte Giner) (nelle foto di Flavio Becchis), nella nona edizione della BostelRoll quest’anno valida per il circuito della Coppa Italia.
Lungo i dieci chilometri e mezzo di ascesa che separano Rotzo dal traguardo posto sul piazzale ai piedi del Verena l’alpino lombardo, uno fra gli specialisti più quotati del panorama nazionale, ha avuto vita certamente più dura della “finanziera” trentina Veronica Cavallar protagonista in solitaria della sua gara femminile sin dalla prime battute. “Avrei preferito un po’ più di suspence – racconta – invece non è andata così”.
A rendergli sudato il suo successo comunque indiscutibile la voglia di mettergli le rotelle davanti del suo compagno di squadra Simone Paredi, la tenacia del “carabiniere” bergamasco Bruno Carrara e l’esperienza del valdostano Valerio Theodule altro effettivo al Cs Esercito.
“Dopo due chilometri – commenta Sergio Bonaldi – ero da solo ma per tutto il percorso ho dovuto controllare strettamente per restare lì davanti”. In effetti Simone Paredi, che della tecnica classica specialista non è, si esprimeva su livelli molto alti: “Non sono mai andato così forte in alternato quindi sono contento del secondo posto” aggiunge l’ìinteressato mentre Bruno Carrara fondis ...
Nell'ultima discesa infila Di Gregorio, Morandini e Checchi: buon preludio per la stagione di fondo. Fra le donne, purtroppo sempre meno in gara, bis di Mateja Bogatec su Anna Rosa
23 LUGLIO – Secondo titolo per Pietro Piller Cottrer (nella foto l'arrivo) nel campionato italiano in piano, sul circuito di Montebelluna divenuto ormai sede abituale di questa specialità che si corre con la vecchia formula fondistica del “Gundersen" e cioè prologo di due giri, sulla distanza di 4.3 km, e quindi inseguimento ad handicap, in base ai vantaggi acquisiti nella prima prova: 7 giri, per complessivi km 16.1. Il primo tricolore se l’era guadagnato nel 2006, con una corsa solitaria che lo ha portato al traguardo con quasi due minuti di vantaggio su Pession. L’anno scorso, con arrivo in volata, è arrivato terzo battuto da Fulvio Scola e Glauco Pizzutto, junior che nello spunto finale ha l’arma migliore. Domenica, invece, la volata l’ha vinta lui, alla grande, in rimonta, infilandoli tutti in discesa e affrontando in testa il rettilineo che porta al traguardo. A giocarsi il tricolore si sono ritrovati in quattro, dei quali un solo specialista dello skiroll, Alfio Di Gregorio, il più titolato dell’intero lotto, e tre fondisti: appunto Piller, campione mondiale e olimpico, Nicola Morandini e   ...
Sul podio, con loro, Alessio Berlanda e Folco Pizzutto, Anna Rosa e Karin Moroder. In pratica nessuna sorpresa: la gara dello sci club Montebelluna a Quero, sulla distanza di 200 metri, in leggera salita
QUERO (TV) 22 LUGLIO – Sprint in leggera salita, i soliti nomi che ricorrono nella classifica del campionato italiano, e cioè Mateja Bogatec e Anna Rosa in campo femminile (nella foto l'arrivo), Emanuele Sbabo e Alessio Berlanda fra i maschi. Non c’è ricambio, per ora, almeno a livello di vertice, anche se sul podio maschile terzo gradino, è salito lo junior Folco Pizzutto che ha optato per la gara più prestigiosa piuttosto che per il titolo di categoria. Gara dominata dagli specialisti, che in questo caso si sono lasciati alle spalle i fondisti della nazionale, arruolati in massa dallo sci club Montebelluna, società organizzatrice del fine settimana tricolore. Non sono abituati a prove così brevi, in quanto con lo sci affrontano sforzi ripetuti attorno ai 3 minuti e distanze fra i 1200 e i 1500 metri. Tutto un altro tipo di fatica e di allenamento. Possono cercare di adattarsi, quando si presenta l’occasione, ma è ben difficile che riescano a spuntarla. Questa formula di gara non si può improvvisare.
La seconda prova, in Germania, iniziata nel caos per l'incompetenza dei delegati FIS che hanno assemblato junior e senior nello sprint. Nel complesso, comunque, positiva trasferta azzurra
9 LUGLIO – Malgrado il caos che si è creato sulle rive del lago a pochi chilometri da Lipsia, lo skiroll azzurro esce rafforzato dalla seconda prova di Coppa del Mondo con Emanuele Sbabo capolista fra i seniores e Solange Chabloz (a destra nella foto sul podio e, sotto, all'arrivo dietro Kockritz e Kurockhina) fra le juniores pur con una gara in meno. Quella dello sprint che, pur essendo la classe 1988 all’ultimo anno da junior, è stata costretta a correre con le seniores per il semplice fatto che l’olandese Paul Verboort, delegato tecnico, ha preso un grosso abbaglio. Non conosceva le nuove normative della specialità, e in questo caso si è trovato ben spalleggiato, quanto ad ignoranza, dal vice delegato tedesco Walter Ostermeyer. Ne sono risultati condizionati anche gli sprint dei seniores con lo junior Andresen, veramente fortissimo, che ha battuto in finale Sbabo dopo aver eliminato Berlanda, campione del mondo della specialità. Stessa sorte per Mateja Bogatec, eliminata al fotofinish in semifinale dalla junior russa Kurockhina.