Finita la
stagione invernale, si presenta il grande panorama delle discipline estive e la completa
ed appagante tecnica del fondo si può espletare solamente con un mezzo: lo ski roll.
Durante la sua attività estiva, visto sotto laspetto della preparazione atletica lo
skirollista può essere considerato in due modi differenti: lo skirollistafondista,
che utilizza lo ski roll nella preparazione allattività invernale, e lo skirollistaskirollista
che, di questa disciplina ne fa lattività principale durante tutta lestate.
E chiaro che, in particolare nel mese di maggio, la programmazione
dellallenamento nei due casi è completamente diversa.
Nel primo, che riguarda
latleta in via di preparazione alla stagione invernale, bisogna solamente mantenere
la forma acquisita durante tutto linverno. Questo, rappresenta il periodo di transizione
che può durare anche un mese, nel quale si svolgono attività generalizzate per giungere
gradualmente, a seconda della periodizzazione, alla preparazione detta fondamentale.
Quindi, a maggio, lo skirollistafondista deve puntare allo sviluppo della resistenza
generale sia dal punto di vista della resistenza aerobica che della forza. In sintesi,
durante questa fase della preparazione bisogna curare laspetto quantità.
Nel secondo caso, lo
skirollista-skirollista si trova in un periodo nel quale le competizioni si fanno sempre
più vicine. Al contrario del suo collega, dando per scontato una buona preparazione
invernale, è giunto il momento di mirare allaspetto qualità; ovvero deve
inserire gradualmente nelle sedute settimanali delle esercitazioni simili alla gara, che
puntino alla velocità e rapidità del gesto tecnico e quindi vadano ad affinare
linsieme delle capacità che concorrono a determinare il livello della prestazione.
Pertanto lobiettivo per
la preparazione dello skirollista puro è quello di mettere latleta, con determinati
allenamenti, in condizioni tali da esprimere il massimo rendimento e ritardare
laccumulo di cataboliti tossici ed acido lattico che influenzano negativamente
sullorganismo facendo decadere la prestazione.
Vediamo ora alcuni esempi di esercitazioni
dallenamento:
Potenza aerobica e VO2max
Per lo sviluppo della potenza aerobica e
VO2max si può intervenire con due metodiche dallenamento:
- Lavoro specifico con ski roll in forma continua:
andatura medio veloce o frequenza cardiaca media (appena al di sotto della soglia
anaerobica); in percorsi di pianura per una durata di 50 minuti fino ad arrivare
gradualmente ad 1h 30min; su percorsi in salita è sufficiente un tempo dai 30 minuti fino
ad 1 ora.
- Lavoro frazionato
con ski roll mantenendo sempre
andatura o frequenza cardiaca media; in percorsi pianeggianti inizialmente per 2 km fino
ad arrivare ai 4, tutto per diverse ripetizioni alternate con un recupero di 5 minuti
mantenendo la corsa, ovvero recupero attivo. Il numero di ripetizioni deve mantenere un
ordine crescente a seconda del grado di allenamento soggettivo, partendo allincirca
dalle 5 fino a 10. In percorsi di salita lo stesso allenamento va svolto su tratti più
brevi, da 1 km fino a 3, con tempi di recupero più lunghi, attorno agli 8 minuti.
Vediamo alcuni esempi schematizzati con
riferimento cronometrico:
Percorsi pianeggianti
- 20min riscaldamento / nelle prime "tre" settimane
2x20min FC Media, per giungere gradualmente 3x20min fino a 3x30min / recupero attivo tra
le Rip di circa 5min a FC bassa.
Percorsi in salita
- 10min riscaldamento / nelle prime "tre" settimane
3x10min FC Media, per giungere gradualmente a 3x15min / 2 x20min / recupero attivo di
8-10min a FC bassa.
Capacità lattacida
Per allenare la capacità
lattacida è preferibile eseguire lavori frazionati, durante i quali lintensità
dello sforzo deve essere attorno all 80 % delle possibilità massimali, oppure, se a
conoscenza della propria soglia anaerobica, basandosi sulle pulsazioni cardiache. Quindi
si svolgono dalle 10 alle 20 ripetizioni per la durata di 1min30sec durante le prime
uscite, fino ad arrivare ai 5 minuti continui, nel momento in cui si raggiungono buone
prestazioni atletiche.
I recuperi vanno dai 2 minuti
se effettuati da fermo, oppure di 4-6-8 minuti se in forma attiva. Questo tipo di
allenamento può essere svolto in piano ma, in percorsi di salita, dove limpegno
richiesto è decisamente maggiore, può risultare più profiquo.
Si può utilizzare anche la
tecnica classica con modelli di ski roll sia a tre ruote che a botticella veloci, purché
siano gli stessi mezzi utilizzati in gara.
Vediamo alcuni esempi
schematizzati sempre con riferimento cronometrico:
- 20min riscaldamento / prima settimana 8x1min 30sec / seconda
settimana 10 x 2min / terza settimana 8 x 3min / quarta 10 x 3 fino a giungere alle 10 /
15 ripetizioni sui 4 minuti.
- Il recupero attivo preferibilmente nelle prime uscite cosi
da poter percorrere maggior strada visto la breve durata delle ripetizioni. Arrivati ad un
buono stato di forma, già alla quarta settimana, si può utilizzare un recupero passivo
da fermi perché, in questo caso, le distanze da percorrere aumenterebbero troppo.
Recupero ed allenamento aerobico
E importante che nei
giorni seguenti gli allenamenti ad intensità elevate come questi appena descritti, si
svolgano attività rivolte al recupero, come lavori a frequenze cardiache basse o
velocità ridotte per durate che vanno dai 45 minuti alle 3 ore, tenendo sempre in
considerazione le proprie possibilità.
Questi rappresentano tutti i
lavori con i quali si stimola ed allena il metabolismo aerobico base fondamentale di tutti
gli sport, in particolare, quelli di resistenza.
In questo caso si possono
svolgere attività in forma generalizzata e non esclusivamente con lo ski roll,
soprattutto distanti dalle competizioni. Corsa, bike, camminate lunghe con bastoncini,
possono essere delle valide alternative grazie alle quali si può interrompere la
monotonia che scaturisce dopo mesi di allenamento sempre con lo stesso attrezzo.
La Forza
Anche per quanto riguarda
la forza, in questo momento lobiettivo è orientare questa capacità, che
probabilmente è stata finora allenata con sovraccarichi, verso un utilizzo specifico
eseguendo il gesto tecnico dello ski roll. Brevemente possiamo dire che dalle sedute in
palestra con i pesi, bisogna passare a varie esercitazioni sugli attrezzi specifici.
- lavoro specifico per gli arti superiori:
Eseguire la scivolata spinta
con intensità dello sforzo 80-90% del massimale, per un totale di 10-30 ripetizioni, con
tempi inizialmente dai 40 secondi fino ai 2 minuti. Il recupero attivo sarà attorno ai
3-4 minuti, sia in pianura che in leggera salita, con ski roll lenti. Anche in questo caso
i parametri descritti devono essere adattati secondo le proprie capacità.
Esempio:
Nelle prime settimane à 20 min riscaldamento + 10
x 40sec con recupero di 3min + 30min defaticamento compreso streachting.
Per arrivare gradualmente à 10 x 1min / 10 x 1min30sec
/ 15 x 2min ecc
- Un altro lavoro specifico è rappresentato dalla resistenza
alla velocità.
Si eseguono allunghi sui
200-250 metri (35 40 sec), con partenza lanciata per evitare le brusche contratture
muscolari che possono avvenire partendo da fermi. Alcuni atleti, di alto livello, eseguono
questi allunghi in scia a motoveicoli.
I recuperi, in questo caso,
possono aggirarsi da 8min durante le prime uscite, e diminuire gradualmente verso i 5.
E molto importante precisare che non esiste un numero fisso di ripetizioni, in
quanto ci si basa sempre sulla prestazione. Infatti, ciascuna singola seduta di resistenza
alla velocità va sospesa nel momento in cui la stessa prestazione decade.
Praticamente le ripetizioni
devono tutte assomigliare alla prima, sia nella velocità, sia nel tempo di percorrenza,
che nelle sensazioni fisiche. Per sopperire ad eventuali errori di esecuzione in queste
sedute di allenamento è necessario aumentare il tempo di recupero fra le ripetizioni.
In conclusione, è molto
importante precisare che tutti i dati appena descritti devono essere interpretati
soggettivamente, in modo ampio e che si adattino al meglio delle possibilità di ogni
atleta. Spesso lerrore è quello di standardizzare gli allenamenti, copiarli da
amici o da altri atleti senza essere però consapevoli che, soprattutto nello sport
individuale, la programmazione è esclusivamente e obbligatoriamente soggettiva. Per
questo motivo, anche nel mondo amatoriale, vengono sempre più eseguiti tests di
valutazione funzionale grazie ai quali, tramite la giusta interpretazione, si riesce a
formulare una corretta programmazione dellallenamento e quindi puntare ai migliori
risultati possibili.
Claudio Priamo
Accademia SkiSkett |