Skiroll.it:
Aggiornato il 04-02-08.
Fondisti già OK e il Trofeo Sportful lo
dimostra
Giorgio Di Centa in volata su Pietro Piller Cottrer festeggia
il 35° compleanno. Si sarebbe potuto battere il record di Muehlegg se qualcuno
avesse dato i cambi a Clara. Strepitosa "prima" di Arianna Follis, secondo tempo
dopo quello della Belmondo, con Sabina Valbusa che, da "Dama", migliora i suoi
tempi di 10 e 11 anni fa. La presenza di Roberto Bortoluzzi, presidente del Comitato
Veneto della Fisi, buon auspicio di una maggior collaborazione e interazione fra
skiroll e sci di fondo.
FELTRE
8 ottobre Festival dellagonismo, vincitori di spessore, Giorgio
Di Centa
e Arianna
Follis,
e la conferma, per chi aspetta lormai imminente stagione agonistica, che i fondisti
italiani sono sulla strada giusta e che la situazione economica della Federazione, che
pure seguono con una certa attenzione e preoccupazione non li infastidisce
certamente sul piano della preparazione. E lo hanno dimostrato nelledizione n.29 del
Trofeo Sportful non solo ribadendo quelli che sono valori ormai consolidati, ma mettendo
in evidenza note interessanti per limmediato futuro. Che, per il fondo, si
incentra principalmente sul Tour de Ski e, naturalmente, la Coppa del Mondo che
vivrà in Italia la fase finale.
Il
percorso del Trofeo Sportful, 11 km abbondanti di salita dura, è sempre stato preso a
riferimento sulla condizione degli atleti al termine della preparazione estiva. In questa
occasione gli allenatori delle squadre nazionali, Marco Selle e Alfred Stauder per i
gruppi di Coppa del Mondo, Francesco Semenzato per gli sprinter e Roberto Campaci per
Vancouver 2010 hanno considerato La gara come un vero e proprio test e gli atleti
lhanno affrontata e interpretata come tale. I campioni per dimostrare che meritano
il posto e la considerazione che si sono fin qui guadagnati a suon di medaglie olimpiche e
mondiali, gli outsiders per sciorinare qualità già note e potenzialità che, se espresse
anche sul terreno specifico, potrebbero metterli in condizione di aspirare alla
successione.
L'attimo della partenza
Agevolati,
in questo caso, dal programma che il consigliere federale referente Guido Carli e la
direzione agonistica di Dario DIncal e Silvio Fauner si sono proposti e hanno
dichiarato: porte aperte a chi lo merita. In questo senso, malgrado le difficoltà
economiche, sono state decise squadre allargate per arrivare poi alla
scrematura progressiva per i posti contingentati in Coppa del Mondo e in Coppa
Europa: nel primo caso 5 posti per le gare "distance" e 4 per lo sprint.
Cè spazio per tutti, ma bisogna guadagnarselo.
Qui,
come detto, il primo test. Parametro di confronto lo squadrone russo, due finlandesi e uno
spagnolo per i maschi, lucraina Shevchenko per le donne. Test superato alla grande
come dimostra la classifica che pubblichiamo in assoluto e per categorie. E test è stato
anche per il mondo dello skiroll che, malgrado qualche assenza di peso, vedasi Di
Gregorio, Theodule e Anna Rosa, si è battuto allaltezza delle aspettative sul piano
del risultato, ma piuttosto ingenuamente in fatto di tattica di gara. Ne parliamo più
sotto e, nella classifica, abbiamo evidenziato i nomi che più frequentemente ricorrono
nelle gare del calendario nazionale.
Intanto,
prima di Giorgio Di Centa che ha festeggiato nel modo migliore il suo 35° compleanno e
contemporaneamente il titolo iridato vinto in Croazia, bisogna parlare della prova
stupefacente di Arianna Follis. E
non solo per dare il giusto spazio e la precedenza alle "quote rosa" come tanti
pretendono e non applicano. Alla sua prima esperienza in questa gara, ha lasciato tutti di
stucco, a cominciare, probabilmente, da Stauder e dallo stesso marito Alessandro Biondini
che con lei si allena. Che ne constata i miglioramenti ma che finalmente ora li ha potuti
misurare anche in questa specialità.
Sprinter
di razza che comincia a venir fuori bene anche alla distanza, Arianna ha dimostrato
di avere un motore di cui di certo non era accreditata, e di una cilindrata
tale da metterla in condizione di puntare ad ogni traguardo. Kuitunen, Bjoergen e company
sono avvisate, tanto più se, come si dice, ha fatto altri passi avanti anche in tecnica
classica. E arrivata al traguardo con fiato ancora da vendere, 32° tempo assoluto,
scortata da Roberto Gabrielli che nel mondo dello
skiroll è sempre uno dei maggiori protagonisti.
Il
tempo di Arianna, che è la prima volta che gareggia qui, paragonandolo a chi lha
preceduta nellalbo doro è veramente eccezionale. E di soli 46 secondi
superiore al record di Stefania Belmondo, ma di 37 inferiore al miglior tempo
di Elena Vialbe e addirittura di 4 minuti e 45 secondi rispetto a Virpi Kuitunen.
Tre mostri sacri del fondo. Basta questo per definirne le potenzialità ancora da
esprimere. E, se vorrà continuare con lo stesso spirito, ha ancora 4-5 anni di attività
davanti, e sono i migliori per la maturità fisica e psicologica acquisita, in un settore
che ha già cominciato a perdere qualche prima donna e ne ha altre molto più anziane e
chiaramente avviate al logorio definitivo.
E dietro di
lei, a poco più di mezzo minuto, Sabina Valbusa che
dalla sua prestazione potrà trarre nuovi stimoli per dare alla propria carriera quella
continuità che viene messa in forse ad ogni fine stagione per essere poi regolarmente
rilanciata dalla passione per il suo sport. Anche adesso che è entrata a far parte
della categoria Dame, che possono essere tali per ragioni anagrafiche, ma non
certamente per condizioni organiche e di spirito. Ne ha da vendere e questo permetterebbe
alla sempre bistrattata squadra femminile di guardare al futuro con indubbia
tranquillità, in attesa di maturazioni e di ricambi. Stauder ci conta e può
lavorare basandosi su ciò che il Trofeo Sportful ha espresso. E cioè, al di là del
distacco minimo dalla stupenda Follis, sulle sue due precedenti esperienze su questa
salita, che risalgono a 11 e 10 anni fa: addirittura tre minuti in meno. E come il
buon vino: invecchiando migliora.
Quanto alla gara, questa era loccasione più
propizia per battere il record di Muehlegg ormai stantio (34'49"3) e che si trascina
dietro odore di doping. Quel Nesp che gli ha fatto stravincere le Olimpiadi di Salt Lake
City ma, scoperto, lo ha estromesso dallo sport. Giorgio
Di Centa
ci è arrivato vicino, 21"9, e poteva tranquillamente essere abbassato se la gara
fosse stata combattuta fin dall'inizio, meno tattica in più di un'occasione. In
particolare quando Roland
Clara,
che è stato quello che ha fatto la tirata più lunga, ha chiesto il cambio e gli altri
hanno fatto flanella, oppure nella fase di avvio perché invece di partire a razzo come il
solito ci si è controllati per il traguardo volante davanti alla birreria Pedavena.
Il passaggio al traguardo volante di Pedavena
Pause che si sono fatti sentire sul
tempo finale quando il clima e la condizione della strada erano ideali: fresco e asfalto
asciutto anche nelle zone d'ombra e liberato dall'accumulo di foglie trascinate dal
temporale della vigilia e ancora presenti nell'imminenza della gara quando è passata una
spazzatrice dell'Anas a fare pulizia. Potenza del richiamo che suscita questa
manifestazione che con il pubblico delle grandi occasioni attira, purtroppo, anche
troppe auto e pulmini. Un traffico indebito e incontrollabile che, fermandosi e rimontando
poi la fila dei battistrada, con le zaffate di ossido di carbonio ha aggravato la fatica
dei concorrenti e reso difficile la visibilità a chi era lì per lavoro (fotografi e
giornalisti) e non per curiosità o divertimento o interessi di bottega (nella foto sotto lo slalom di Thomas Moriggl fra le auto).
Al di là dell'avvio rallentato, la
cronaca ricalca quelle di prima e di sempre su percorsi analoghi, e cioè selezione che
inizia sui primi tornanti e matura con il passare dei chilometri e gli eventuali scatti
che spezzano il gruppo e allungano la fila. Negli ultimi 5 anni a creare la rottura è
stato Pietro
Piller Cottrer
con Giorgio Di Centa che gli ritorna poi in scia, ma sul tornante dove il sappadino è
abituato a spiccare il volo la mossa decisiva è stata fatta questa volta proprio dallo
stesso Di Centa.
Ha dato il primo strappone, ha guadagnato qualche metro, ha insistito finché il
suo posto è stato preso da Clara
che ha progressivamente schiantato i russi meno Legkov e si è trascinato dietro i primi
che alla fine si ritrovano poi nell'ordine di arrivo, finché Piller
Cottrer
non ha allungato seguito dal solo Di Centa. Tutto made in Italy, insomma.
Una volata che Pietro (nella foto) ha
iniziato a 300 metri dal traguardo, ma non gli ha però permesso di guadagnare più di un
paio di lunghezze che Giorgio ha annullato stringendo l'ultimo tornante e accelerando nel
50 metri finali. Agevolato però, come dice l'amico-avversario-commilitone, dalla presenza
di una linea bianca che precedeva di una quindicina di metri quella ufficiale dell'arrivo,
che lo avrebbe indotto all'errore facendogli chiudere anzitempo la sua fatica.
Inconcepibile, per la verità, per uno della sua esperienza che quel traguardo lo aveva
giù tagliato per primo cinque volte, delle quali una alla pari di Di Centa.
Il
quale, invece, proprio da quella linea ha spiccato il volo dopo che dal tornante fin lì
si era battuto spalla a spalla nel tentativo di superamento poi concretizzato. Una volata
spettacolare anche sul piano della tecnica: lineare quella di Piller, belle pattinate
lunghe malgrado la pendenza che non danno l'impressione dello sforzo, più contratto dal
punto di vista estetico ma tremendamente efficace il passo di Di Centa. Che ha vinto con
merito e con onore, e si è fatto così il più bel regalo di compleanno a spese del
collega che avrebbe a sua volta meritato il successo. Sono le regole dello sport.
Eugenio Bianchi (in arte EU), ha tirato il gruppo per tutta la prima
parte di durissima salita
Un discorso a parte, come detto, per
gli specialisti dello skiroll in lotta per le posizioni di vertice. Delle donne la prima
è risultata Erika
Bettineschi
(nella foto)
che certamente non poteva battersi per vincere ma per un buon piazzamento e lo ha
ottenuto. Fra i maschi erano tre a puntare in alto. Eugenio
Bianchi,
che conscio dei suoi limiti ma divertendesi come un matto, ha fatto la sua sparata
iniziale per poi salire con un passo più ragionevole, Simone
Paredi
e Sergio Bonaldi.
Paredi, due titoli tricolori nell'ultima settimana, qui era già salito sul terzo gradino
del podio e sta attraversando un buon momento confermato appunto dal successo nelle ultime
due gare. Bonaldi è un
neofita ma si è subito imposto all'attenzione generale per combattività e regolarità.
Domenica ha vinto in salita e in classico, battendo fondisti di vaglia.
Considerando
il peso della lunga stagione agonistica alle spalle e degli avversari ben più titolati e
smaliziati, tattica e buon senso avrebbero voluto che se ne restassero in scia per
risparmiare le energie il più possibile e cercare di uscire alla distanza. Invece non
solo si sono battuti alla pari nei primi chilometri, ma hanno fatto pure l'andatura,
pagando inevitabilmente lo sforzo quando la gara si è fatta dura e, come si dice, i veri
duri hanno cominciato a giocare. E cioè quando sono venuti fuori il motore dei fondisti e
la maggior attitudine a questo tipo di gara che essi affrontano nel momento di forma
migliore per quanto riguarda lo skiroll, che per loro è attrezzo di allenamento, mentre
sono battibili nei mesi estivi, come è capitato a Piglio.
Un
calcolo che doveva essere fatto ma non è stato preso in considerazione nella foga di
voler fare bella figura a tutti i costi, in quell'eccesso di generosità che ha fatto
perdere posizioni invece che guadagnarne come sarebbe stato possibile. Opportuna una
maggior meditazione in futuro. Anche nelle proprie gare di Coppa del Mondo, quando sarà
necessario ricorrere al gioco di squadra per battere nelle mass start una concorrenza non
più e non solo limitata ai russi e a velocisti, come Glushkov, che non si possono portare
alla volata ancora in condizione di mettere a profitto il loro maggior spunto di
velocità.
La
gara, oltre che spettacolare, è stata pure occasione di festa con una bella premiazione e
il pranzo per tutti i partecipanti. C'era anche Roberto Bortoluzzi, il presidente del
Comitato Veneto della Fisi, che tra l'altro ha vinto la classifica delle società.
L'ambiente gli è sicuramente piaciuto. Inoltre ha avuto modo di rendersi conto della
potenzialità dello skiroll , specialità nella quale i fondisti del massimo livello si
impegnano e si esprimono anche in gara, sostenuti dai loro allenatori, che usano questo
attrezzo anche per la correzione della tecnica dello sci di fondo, mentre viene snobbata
dai Comitati e dalla maggior parte degli sci club lo ritengono controproducente per il
fondo.
Possiamo
capire l'avversione per le gare sul misto, che possono essere pericolose per chi non ha
padronanza dell'attrezzo e non si sa destreggiare in gruppo e in mischia, ma certamente
non per le corse in salita. Preconcetti da sfatare e da combattere, suggerendo magari un
po' più di attenzione e maggior partecipazione perché ne trarrebbero vantaggi reciproci
entrambe le specialità. Cum grano salis, naturalmente. Cioè con quel pizzico di
buon senso, che non dovrebbe mai mancare e del quale Bortoluzzi potrebbe farsi paladino
per un maggiore coinvolgimento del suo stesso Comitato oltre che delle strutture Fisi in
generale. Con la stessa convinzione che ha messo nell'elezione del presidente federale
Morzenti. Ci sarebbe da guadagnarne da entrambe le parti.
Le
classifiche
Juniores
maschile
1. Pezzo Giovanni 1987 (Forestale) 38.56.5 (nella
foto); 2.
Consagra Claudio 1987 (Esercito) +41.1; 3. Pizzutto Glauco 1988 (Esercito) 3.48.1; 4.
Zattoni Andrea 1987 (Montebelluna) 4.54.6; 5. Duso Alberto 1988 (Sav Vicenza)
6.25.5; 6. Caretta Gabriele 1987 (Montebelluna) 6.48.2; 7. Riga Enrico 1989 (Sovramonte)
6.54.6; 8. Zemmrich Kevin 1989 (Sayda) 7.05.5; 9. Broznic Andro (Rijeka) 7.49.0;
10. Todesco Simone 1988 (Sovramonte) 7.57.2; 11. Miceli Simone 1988 (Tolmezzo 8.11.0; 12.
Bertacco Denis 1989 (GSA Asiago) 10.01.1; 13. Bertagnolli Luca 1988 (Com. Veneto Fisi)
10.01.7; 14. Pallaver Christian 1987 (Carabinieri) 10.58.7; 15. Matesin Lovro 1989 (Rjeka)
15.35.5
Seniores
maschile
1. Clara Roland 1982 (Fiamme Gialle) 35.29.9 (nella
foto); 2.
Legkov Alexander 1983 (Russia) +13.3; 3. Moriggl Thomas 1981 (Fiamme Gialle) 32.0; 4.
Pankratov Nikolay 1982 (Russia) 50.6; 5. Nousiainen Ville (FIN) 52.5; 6. Dementiev Eugeny
1983 (Russia) 1.01.7; 7. Fiorentini Marco 1981 (GSA Asiago) 1.06.2; 8. Ruiz Diego
1977 Spagna( 1.09.4); 9. Checchi Valerio 1980 (Fiamme Gialle) 1.15.2; 10. Bonaldi Sergio
1978 (Esercito) 1.40.8; 11. Scola Fulvio 1982 (Montebelluna) 1.44.9; 12. Orlandi Luca 1984
(Montebelluna) 1.48.1; 13. Grandelis Tullio 1977 (Carabinieri) 1.57.0; 14. Paredi Simone
1982 (Esercito) 2.07.9; 15. Carrara Bruno 1977 (Carabinieri) 2.20.2; 16. Hernando Luis
1976 (Spagna) 3.17.7; 17.Kostner Florian 1979 (Sav Vicenza) 3.20.1; 18. De Bertolis Bruno
1978 (Fiamme Gialle)3.41.8; 19. Bianchi Eugenio 1985 (Brianza Skiroll) 3.52.9; 20.
Morandini Nicola 1984 (Montebelluna) 3.59.2
Seniores
femminile
1. Follis Arianna 1977 (Forestale) 41.07.1; 2. Shevchenko Valentina 1975 (Ukraina)
+1.27.2; 3. Confortola Antonella 1975 (Forestale) 1.53.5; 4. Santer Stephanie 1981 (Fiamme
Gialle) 3.32.9; 5. Piller Marina 1984 (Fiamme Gialle) 4.15.8; 6. Orguer Laura 1986
(Spagna) 7.58.7; 7. Bettineschi Erika 1981 (Brianza Skiroll) 8.25.3; 8. Genuin Magda 1979
(Esercito) 9.54.1; 9. Druidi Viviana 1975 (Forestale) 10.08.7; 10. Straub Annemarie 1977
(Bassano) 13.10.7; 11. Bulliano Federica 1977 (Mladina) 19.22.4
Dame
1. Valbusa Sabina 1972 (Forestale) 41.45.4; 2. Moroder Karin 1974 (Forestale) +4.38.3;
3. Bitchougova Eugenia 1958 (Hartmann) 10.01.2; 4. Dziadkowiec Dorota 1969 (Polonia)
14.59.9; 5. Zanatta Vania 1969 (Montebelluna) 21.04.3; 6. Turchet Patrizia 1955 (Sav
Vicenza) 21.53.2; 7. Bertocco Annalisa 1966 (Monte Giner) 23.35.3; 8. Scaglioni Giuliana
1960 (Angrogna) 25.13.7; 9. Di Lenardo Chiara 1961 (Mladina) 35.48.8
Amatori
1. Di
Centa Giorgio 1972 (Carabinieri) 35.11.2 (nella
foto l'arrivo); 2.
Piller Cottrer Pietro 1974 (Montebelluna) +3.4; 3. Zorzi Cristian 1972
(Montebelluna) 2.42.4; 4. Stella Andrea 1973 (Monte Giner) 5.27.5; 5. Gabrielli Roberto
1973 (Monte Giner) 5,27.4; 6. Merlini Francesco 1971 (GSA Vicenza) 8.33.5; 7. Valerio
Massimo 1974 (Harmann) 9.07.4; 8. Baiocchi Leonardo 1974 (Amiata) 9.12.9; 9. Affollatri
Alberto 1970 (Sav Vicenza) 9.46.0; 10. Piazza Renzo 1969 (GSA Vicenza) 10.42.5
Veterani
1. Gionta Marcello 1957 (Monte Giner) 42.26.9; 2. Sommavilla Paolo 1958 (Hartmann)
+2.10.6; 3. Rocchi Graziano 1958 (CUS Bologna) 2.57.3; 4. Magnabosco Diego 1959 (GSA
Asiago) 4.08.4; 5. Mecchia leonbardo 1961 (Mladina) 5.15.6; 6. Golubkov Leonid 1963
(Russia) 5.58.8; 7. Rossato Mario 1965 (Montebelluna) 5.59.9; 8. Broz Augusto 1958 (Sav
Vicenza) 6.00.8; 9. Roveredo Massimo 1958 (Monte Reale) 6.18.3; 10. Duso Mario 1959 (Sav
Vicenza) 8.25.7
Pionieri
1. Zeni Gianfranco 1951 (Montebelluna) 43.53.5 (nella
foto); 2.
Corso Vittorino 1953 (GSA Vicenza) +1.55.6; 3. Miceli Giuseppe 1953 (Tolmezzo) 3.52.0; 4.
Ceccato Gino 1952 (Bassano) 4.00.3; 5. Martini Roberto 1941 (GSA Asiago) 5.17.6; 6.
Trevisan Luciano 1955 (Sportful) 6.50.7; 7. Bortolini Severino 1949 (Montebelluna) 7.13.4;
8. Rizzotto Maurizio 1955 (Sav Vicenza) 87.31.4; 9. Festi Luciano 1956 (Gronlait) 8.38.2;
10. Giordani Renato 1949 (Sav Vicenza) 9.03.1
Juniores
femminile km 6
1. DIncau Valentina 1988 (Sovramonte) 29.45.5; 2. Blanes Beatrix 1989 (Spagna)
+1.30-1; 3. Baratto Jamila 1989 8Com. Veneto Fisi) 3.10.7; 4. Rigoni Giulia 1989 (Com.
Veneto Fisi) 8.55.9; 5. Birtele Eleonora 1989 (Com. Veneto Fisi) 8.58.7; 6. Vicini Marta
1989 (Montebelluna) 11.03.1; 7. Frlan Valnea 1988 (Rijeka) 11.52.5
Aspiranti
maschile
1. Maccagnan Paolo 1991 (Sovramonte) 25.02.3; 2. De Pauli Michele 1990 (Tolmezzo)
+44.9; 3. Zampieri Stefano 1990 (Montebelluna) 2.24.8; 4. Menegazzi Claudio 1991 (Com.
Veneto Fisi) 3.23.0; 5. Pezzo Alessandro 1991 (Com. Veneto Fisi) 5.09.1; 6. Fant Gianluca
1991 (Castionese) 5.37.7; 7. Scopel Nicola 1991 (Enal Sport Villaga) 5.44.4; 8. Canteri
Mirko 1991 (Com. Veneto Fisi) 5.54.6; 9. Dalla Costa Luca 1991 (Com. Veneto Fisi) 6.50.4;
10. Bresolin Matteo 1991 (Montebelluna) 11.40.5
Aspiranti
femminile
1. Di Sopra Francesca 1990 (Com. Veneto Fisi) 30.36.8; 2. Bee Nicole 1991 (Sovramonte)
+2.34.9; 3. Bee Gloria 1990 (Sovramonte) 3.04.4; 4. Scardoni Lucia 1991 (Com. Veneto Fisi)
3.20.2; 5. Vallazza Marianna 1991 (Com. Veneto Fisi) 5.37.9; 6. Murer Melissa 1990 (Com.
Veneto Fisi) 7.37.6
Le
classifiche (pdf)
Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it
Aggiornato il 04-02-08. |