Skiroll.it: Aggiornato il 30-08-06.

Thomas Moriggl e Marianna Longa tricolori nella Bostel Roll

Il fondista torna alla ribalta dopo una stagione tribolata e a metà gara stacca Di Gregorio che poi tenta invano il recupero. La Longa ha avuto la meglio su Sabina Valbusa solo nel finale

 Rifugio Verenetta - 27 agosto 2006Va all’azzurro del fondo Thomas Moriggl (Gsa Asiago)  la Bostel Roll 2006, nell’occasione valida quale campionato italiano in salita a tecnica classica,  ma Alfio Di Gregorio, ancora una volta, sfoggia il suo potenziale tecnico intatto a dispetto delle sue trentasei primavere. Terzo, come l’anno scorso, un giovane sempre più promettente: Luca Orlandi, trentino delle Fiamme Oro,  ma sugli skiroll con  i  colori dello Sc Montebelluna.
Il podio di questa settima edizione dell’ormai classica sfida altopianese di fine agosto racchiude, come accaduto altre volte,  valori tecnici assoluti in quanto l’altoatesino torna a “vedere il sole” dopo un lungo periodo durante il quale era stato costretto a ridurre al minimo la sua attività per problemi fisici ora, alla riprova dei fatti, finiti nell’albun dei ricordi meno apprezzati mentre l’Alfio nazionale conferma il suo smalto in vista della prova conclusiva di Coppa del Mondo, di cui è leader, prevista a settembre in Francia. Naturalmente soddisfatto Thomas Moriggl che nel corso della settimana sugli skiroll ha passato ore in Val d'Aosta, particolarmente sulla strada del Piccolo San Bernardo, con i compagni della squadra nazionale A di fondo, nel raduno di Pallusieux conclusosi proprio il sabato mattina con l'ultima uscita con gli skiroll che ha lasciato Checchi con un mal di gambe che l'ha penalizzato nella gara che lui aveva vinto l'anno scorso battendo in  volata proprio Di Gregorio. Lavori specifici di forza, oltre che di tecnica, quelli effettuati dai fondisti sotto il controllo dell'allenatore Chenetti ma anche del direttore tecnico Albarello che da quelle parti è diventato grande ed abita tuttora.
"Pensavo di aver problemi con la schiena, commenta il vincitore, ma non li ho avvertiti in gara. Bene anche la mano che mi aveva costretto a rinunciare al precedente raduno allo Stelvio. L'unica difficoltà l'ho incontrata nel finale, dove la strada spianava e, in relazione ai cambi di pendenza, si doveva ricorrere ad artifici tecnici, lavorando di spinta di braccia, che poteva farsi sentire sulla schiena: E' anche per questo che ho perso gran parte del vantaggio accumulato nel tratto di dura salita, dove ho fatto la differenza dopo essere stato costretto a recuperare il terreno perso all'avvio, quando tutti sono schizzati via come schegge. Ed è stato lì che è venuto fuori l'allenamento con gli skiroll dei giorni scorsi e dei ritiri precedenti. Questo significa che la preparazione è indovinata". Altre gare in programma? "No, per adesso. Questo a casa mia è il momento del fieno, e sono impegnato. Ci riproverò in ottobre, al Trofeo  Sportful. Da Pedavena al passo di Croce d'Aune c'è solo salita, più congeniale alle mie caratteristiche e al mio motore".
“Thomas (a destra nella foto con Di Gregorio), giustamente, ha portato il suo attacco a metà della salita accortosi del mio momento di difficoltà. Io - racconta il “forestale a rotelle” – mi sono rimesso in sesto abbastanza presto per tentare il recupero finale che, per pochissimo, non riusciva”. Il cronometro assegna infatti al “finanziere” della Val Venosta un margine finale di appena 6” con Di Gregorio in pieno rientro sul battsitrada il cui margine , ad un   certo punto, superava i 30”. Valerio Checchi, primo nel 2005, patisce invece i guai fisici di cui attualmente soffre. Per il laziale del Gsa Asiago un quarto posto interlocutorio seguito dal giovane fondista ligure Cristian Ivaldo (Sc Angrogna) elemento dal buon futuro. Ottimo Marco Crestani (Gsa Asiago) decimo assoluto e primo della “master 1” sul lombardo Corrado Vanini. A non demordere è anche Roberto Martini, suo compagno di squadra, leader della M3. Di rilevo pure il bronzo di Gino Ceccato. Primo della categoria juniores, con la solita autorevolezza, Glauco Pizzutto.
Il settore giovanile berico conferma la verve del Cs Bassano in grado di piazzare buoni colpi con Denis Bertacco (aspiranti), Tobia e Mattia Gheno e Luca Scremin. Marta Fabris (Gs Asiago)  vince alla grande la sua categoria; di valore il bronzo colto dallo junior Alberto Duso (Sav & Caltrano) mentre con 6659 punti il Gsa Asiago guida la classifica dei diciotto club presenti davanti a Cs Bassano (4124) ed al Montebelluna con 3072.
 Percorso gradito da tutti perchè duro inizialmente, e perciò selettivo, poi un finale dove bisognava saper spingere, e quindi con possibilità di recupero da parte di chi aveva saputo misurare le forze nella prima parte. Qualche giovane, poi, ha patito la quota. Alla prova hanno partecipato circa duecento concorrenti: oltre alla squadra femminile azzurra pressoché al completo e ad alcuni loro colleghi della rappresentativa maschile, anche atleti provenienti dal Centro Italia in aggiunta a quelli dell’intero arco alpino. Un successo organizzativo e tecnico riconosciuto al Gsa Asiago ed ai suoi partners anche dalla presenza di Rocco Battistella , assessore provinciale allo sport, dei consiglieri della Fisi  Carli  e Sormani  e di altre autorevoli rappresentanze di amministratori locali e dirigenti sportivi.
Assente la forestale Viviana Druidi, che delle azzurre dello skiroll è indubbiamente la più forte in salita, il settore femminile è vissuto sul testa a testa fra Sabina Valbusa (Forestale) e Marianna Longa (Sc Montebelluna). Solo sul traguardo la fondista di Livigno (nella foto) riesce ad aver ragione della medaglia olimpica veronese confermando che il suo rientro dopo la maternità sta procedendo nel migliore dei modi perché l’estate 2006 le sta regalando soddisfazioni tanto nello sci a rotelle come nella corsa in montagna. Al terzo posto un’altra medaglia olimpica di Torino 2006: Arianna Follis. Anche per la “forestale” valdostana riscontri positivi così come per Karin Moroder, quarta, e Silvia Rupil.
L'assenza della Druidi è dovuta alle conseguenze della caduta agli Europei di Yaroslavl dove ha riportato una lesione alla mano che ha dovuto essere steccata. Ha cercato ugualmente di allenarsi in vista dei prossimi grandi appuntamenti (tricolore in salita a skating e ultima prova di Coppa del Mondo in Francia), ma senza l'appoggio dei bastoncini. Impossibile quindi la partecipazione ad una gara tanto dura, anche se si svolgeva su un percorso particolarmente adatto alle sue qualità.

Renato Angonese    

Le classifiche

Senior Maschile - km 10,5 – dislivello 728 metri
1° Thomas Moriggl (Sc Montebelluna9 in 39’15”6, 2° Alfio Di Gregorio (Forestale) a 6”, 3° Luca Orlandi (Sc Montebelluna) a 1’04”3, 4° Valerio Checchi (Gsa Asiago) a 1’42”, 5° Cristian Ivaldo (Sc Angrogna) a 1’57”7, 6° David Hofer (Gsa Asiago a 2’04”6, 7° Pietro Filippin (Ap Tolmezzo) a 2’21”2, 8° Chioda Daniele (Gsa Asiago) a 2’58”8, 9°Alessio Giancola (Caleppiovinil) a 3'41"2, 10 Marco Crestani (1° master 1) Gsa Asiago a 4’22”3.

Senior Femminile - km 10,5 – dislivello 728 metri
1° Marianna Longa (Sc Montebelluna) in 43’52”, 2° Sabina Valbusa (Forestale) a 3”, 3° Arianna Follis (Forestale) a 57”3, 4° Karin Moroder (Forestale) a 1’23”1, 5° Silvia Rupil (Sc Montebelluna) a 1’29”3, 6° Barbara Antonelli (Skiroll Appiano) a 2’18”9, 7° Stephanie Santer (Sc Montebelluna) a 4”08, 8° Daniela Iellici (Sc Montebelluna) a 7’53”7, 9° Mateja Bogatec (Mladina) a 8’08”1, 10° Monica Comi (Brianza Skiroll) a 10'34”9.

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A Karin Moroder e David Bogatec il KO Bull di Roana

ROANA (VI) - Il campionato italiano in salita a tecnica classica è stato anticipato, il pomeriggio precedente, dal “Ko Bull” 6° skiroll-sprint, duecento metri la sua lunghezza, organizzato per il secondo anno consecutivo sulla strada, in salita, che dal centro del paese sale verso il laghetto. Vincitori Karin Moroder (Forestale) e David Bogatec (Mladina), con pieno merito.

L’azzurra dello sci nordico affronta in finale Mateja Bogatec, superandola di forza. In precedenza, nella parte iniziale della sfida femmminile la giovane asiaghese Irene Girardello elimina Sabina Valbusa, olimpionica di lungo corso, poi cade affrontando in semifinale la stessa Mateja Bogatec per poi concludere al quarto posto superata nella finalina da Arianna Follis altra fondista di punta della nostra nazionale.

Il tabellone maschile proponeva alcuni big del fondo, da Valerio Checchi a Thomas Moriggl, entrambi delle Fiamme Gialle, ai giovani della squadra A2 oltre ai migliori fondisti locali Riccardo Stefani e Sergio Rigoni entrambi inseriti nei ranghi della “Forestale”.

Il duo Moriggl-Checchi paga il carico di lavoro sostenuto in settimana nel loro raduno valdostano uscendo presto dal “giro”, mentre i giovani della A2 avanzano al pari di David Bogatec, vero specialista in merito a prove sulla cortissima distanza. Riccardo Stefani perde onorevolmente il confronto diretto mentre il trentino Luca Orlandi arriva in finale ma contro il triestino, dotato di un ritmo infernale sulla specifica distanza, non c’è, alla fine, nulla da fare. Terzo gradino del podio per il “carabiniere” David Hofer.

Aggiornato il 30-08-06.