Skiroll.it:
Aggiornato il 09-09-06.
Lo skiroll si è guadagnato nuovi
titoli di nobiltà
Lo scrive il sito francese www.odlorollerskitour.com a proposito
degli Europei a Yaroslavl che sono stati effettivamente un successo per agonismo e
organizzazione. Esaltante il comportamento e il bilancio della squadra azzurra (12
medaglie contro 15 dei russi, che però hanno schierato organici massicci in ogni
categoria). Qualche pecca è però emersa e va tenuta in considerazione per i Mondiali
italiani.
In Russia lo skiroll si è guadagnato nuovi titoli di
nobiltà. Dopo gli anni 1990 lo sviluppo dello skiroll ha conosciuto tappe decisive che
hanno segnato la memoria collettiva come la prima Coppa del Mondo nel 1994 o i primi
Campionati del Mondo FIS a Rotterdam nel 2000.
La Coppa del Mondo FIS che ha avuto
luogo dal 4 al 6 agosto a Yaroslavl, in Russia, farà parte di questi avvenimenti. Essa ha
costituito la dimostrazione che la disciplina non resta accantonata alla sola Europa
Occidentale, ma deborda con successo verso nuove terre di conquista: 13 nazioni hanno
risposto allappello e si è visto con piacere rafforzarsi il plotone degli juniores
e delle donne, davanti a migliaia di persone entusiaste.
E in questo contesto di una
disciplina in pieno sviluppo internazionale che deve essere apprezzata la rimarchevole
prova del vosgiano Igor Cuny, secondo nello sprint dietro il campione del mondo Igor
Glushkov. Nella gara a squadre lo stesso Cuny, accoppiato a Nicolas Terrier, ha
conquistato un bel 6° posto.
Il
riconoscimento internazionale della disciplina è stato parimenti confermato dal
coinvolgimento federale e istituzionale nellavvenimento. Il presidente della
Federazione Russa dello sci, che è pure vice presidente del Comitato Olimpico, è venuto
appositamente da Mosca per assistere alle prove per due giorni: Il sindaco di Yaroslavl
(800 mila abitanti!), il deputato e il presidente della regione hanno assistito alle gare
e partecipato alle manifestazioni protocollari. E il sabato sera tutti i concorrenti e i
giudici di gara si sono ritrovato attorno ad un buffet sontuoso per una serata memorabile.
La copertura mediatica è stata allaltezza della situazione: sette programmi
televisivi hanno seguito lavvenimento ripreso da diversi canali nazionali.
Prossima tappa della Coppa del Mondo il
16 e 17 settembre nel Giura e nella Franche Comté per la finale con la TransRoller
(Transjurassienne destate) che sarà lapoteosi della stagione. Sul circuito
francese dellOdlo Rollerski Tour gli atleti hanno appuntamento il 15 e 16 agosto al
Grand Bornand, il paese di Roddy Darragon, prima medaglia olimpica francese nello sci di
fondo, che sarà alla partenza con i compagni delle squadre nazionali francesi.
Questo commento, ripreso dal sito www.odlorollerskitour.com,
dà la dimensione dellimportanza che una nazione come la Russia ha dato ai recenti
Europei sul piano organizzativo, partecipativo e mediatico. Lo skiroll, in un paese che è
allavanguardia in tutti gli sport, non è stato sottovalutato in quanto specialità
di nicchia, ma tenuto nella debita considerazione. Volevano fare bella figura e ci sono
pienamente riusciti poiché, sul piano agonistico, lo spettacolo non è mancato, tanto da
attirare attorno al circuito, che per ore ha bloccato la zona attorno alla piazza
principale della città, una vera e propria folla. Ragazzini a frotte ad accalcarsi
attorno agli atleti impugnando bandierine russe o i poster della gara sui quali far
scrivere lautografo. Un tifo eccezionale per i propri atleti, ma anche per gli
avversari stranieri. Applausi a non finire al momento delle premiazioni, svoltesi in una
coreografia della massima semplicità ma estremamente accattivante. Mettendo al centro
della scena i veri protagonisti, gli atleti, e non le personalità politiche e sportive,
che non sono mancate e hanno avuto il buon senso di limitare i loro discorsi a poche e
brevi frasi di circostanza e lasciare la passerella agli atleti.
La squadra italiana, come già in
Croazia per la prima prova della Coppa del Mondo, è stata accolta con simpatia anche per
il calore umano che sa manifestare, la capacità di intrecciare relazioni,
lautocontrollo che manifesta in ogni situazione. Non è più larmata
brancaleone allo sbraco di un tempo; questa ci sa fare. La si distingue subito per il
semplice fatto che è indubbiamente la meglio organizzata e la più appariscente per la
tuta bianca e azzurra che la evidenzia già da lontano. Il body che maggiormente si
distingue anche in mezzo al gruppo per il colore brillante che fa risaltare anche i loghi
degli sponsor. Bella da vedere e fotografare, insomma.
Una situazione, quella della calorosa accoglienza, che si rinnova ogni
volta che si va allestero ed che le deriva dai risultati che ottiene e che vanno al
di là della naturale gelosia da parte di chi viene battuto. Ma anche dal comportamento in
gara, sempre corretto ed esemplare, e nei confronti di chi, per i più vari motivi,
avvicina i nostri ragazzi. Che sanno essere cordiali anche quando le cose vanno male o non
si sono messe nel modo che si sperava, e si dimostrano ancor più disponibili nel dopogara
quando diventano il centro dellattenzione. Anche in discoteca, ma senza eccessi,
malgrado occasioni meritevoli di un maggiore e più ravvicinato interessamento. Qui
cera il problema della lingua che si supera se si mastica un po dinglese
o ricorrendo allaiuto dellinterprete o, anche, alla gestualità tipica
italiana che in certe occasioni diventa più espressiva delle parole: quando è stato il
caso di farsi capire hanno provveduto la bella Olga, messa a disposizione
dellorganizzazione ma che parlava solo inglese, o la sveglia Tatiana, trovata in
albergo, che con il suo eccellente italiano ha aiutato a risolvere qualche situazione
complicata. Il cambio in primo luogo: leuro non è accettato, si paga solo in rubli
e, con le banche chiuse, si deve ricorrere al bancomat. Ma non tutti dispongono di una
carta
.
Sul piano agonistico, con 12 medaglie (4 oro, 4 argento e 4 bronzo) siamo
stati secondi solo alla Russia che ne ha ottenute tre di più schierando in ogni categoria
una caterva di atleti mentre lItalia, negli juniores, aveva solo tre maschi ( i
fratelli Glauco e Folco Pizzutto e Gabriele Caretta, con questultimo impegnato a
proteggere alle spalle il più veloce Glauco piuttosto che giocarsi le proprie carte in
volata nella mass start e salire sul podio) e due ragazze (Ana Kosuta e Solange Chabloz).
Gareggiando in casa, e quindi senza spese di trasferta che sono quelle che penalizzano
maggiormente tutte le nazioni perché cè crisi economica generale e i budget sono
forzatamente limitati allosso, i russi hanno potuto infoltire i ranghi, mentre in
Coppa del Mondo portano solo elementi in grado di vincere o almeno salire sul podio (nella
foto lo sprint sotto l'acqua, che ci ha penalizzati perché incappati nelle due corsie con
pozze d'acqua che l'organizzazione si è ben guardata dall'eliminare ...).
Per la squadra azzurra è parimenti
questione di budget ma più di tutto di carenza di organici: nella categoria juniores i
numeri sono quelli. Nelle gare nazionali capita spesso di non poter neppure completare il
podio. Sarà dunque necessaria unopera di promozione giovanile, attingendo magari
dallo sci di fondo che più di tanto, comunque, non è in grado di dare, e questo perché
gli allenatori dei Comitati zonali, ma anche quelli degli sci club sono restii.
Proibiscono, o quantomeno sconsigliano, i loro atleti di partecipare alle gare di skiroll.
Secondo loro, al di là del rischio di possibili cadute si tratta di un impegno che li
porterebbe già provati alla stagione agonistica del fondo che è quella che conta.
E unassurdità, ma
attualmente le cose stanno così. Cè da augurarsi che cambino mentalità e
atteggiamento nellinteresse del fondo ma anche dello skiroll perché è con
luso reiterato di questo attrezzo che sul piano tecnico si migliora anche nel fondo.
Lo dimostra quello che Sepp Chenetti, lallenatore della nazionale, ha ottenuto con
Di Centa, Zorzi e Piller Cottrer. E non è certo un caso che questultimo, a
Montebelluna, si sia laureato campione italiano di skiroll in piano e proprio domenica a
Barzio abbia vinto lamericana a coppie in volata dove non è sicuramente un drago.
Sempre a proposito dei russi cè da sottolineare che dove non
potevano arrivare con la superiorità numerica hanno tentato di ottenere il successo con
il ricorso alle scorrettezze. Lo si è visto nella mass start femminile dove hanno giocato
sporco. Manovre preordinate, non iniziative individuali. Hanno fatto volutamente cadere
Viviana Druidi e Ana Kosuta e poi hanno cercato di bloccare lazione in volata di
Mateja Bogatec e Anna Rosa, ostacolandole nel momento in cui Elena Vedeneeva attaccava,
dandole così il tempo di guadagnare quei metri che hanno reso impossibile la rimonta
delle due azzurre, mentre la Druidi, tutta pesta e malandata, era già finita nelle
retrovie.
Scorrettezze palesi e pericolose, che la
giuria si è ben guardata dal sanzionare con la squalifica delle responsabili. E non è
certo un caso che il CT della squadra russa sia Leonid Golubkov, che a Yaroslavl rivestiva
anche il ruolo di delegato tecnico nazionale e sia anche componente della Sottocommissione
FIS dello skiroll. Tanto è vero che è stato affrontato a muso duro da Pierluigi Papa, CT
italiano, e dal collega turco, tanto da costringere lorganizzazione ad effettuare il
controllo della successive gare con limpiego di una telecamera piazzata su
unauto che precedeva il gruppo. E, guardacaso, da quel momento non ci sono stati più casini e le gare si sono svolte nella
più assoluta regolarità.
Quella che è mancata, in Russia, è
stata linformazione. Non era stata neppure presa in considerazione lidea di
istituire un ufficio stampa che pure figurava sul programma. Premesso che, al di là delle
troupes televisive lunico giornalista straniero era chi scrive, e questa purtroppo
non è una novità, era stata attrezzata una postazione Internet nel tendone
dellufficio gare diviso dal settore dove si cambiavano anche gli atleti (nella
foto), con collegamenti che saltavano e su un lato della piazza leggermente in
discesa. Il giorno dello sprint pioveva e lacqua scorreva a fiumi gocciolando dal
soffitto e filtrando dallesterno, tanto da dover restare con i piedi a mollo per
ore.
Salti di corrente che a Tonussi hanno fatto saltare
lhard disk e al sottoscritto hanno mandato letteralmente in vacca larticolo
della gara ormai terminato che, una volta riscritto, è stato impossibile inserire
immediatamente su fondoitalia.it e skiroll.it perché, terminate le premiazioni in piazza,
è stata staccata la corrente e sono quindi venuti meno anche i collegamenti. Improperi a
non finire, altra guerra con Giolubkov con il risultato di ottenere per il giorno
successivo una postazione Internet nella sala consiliare del Comune di Yaroslavl (nella
foto), situata nel palazzo adiacente al tendone, e da quel momento le cose hanno
funzionato. Con un condizionamento di orari, però: dalle 11 alle 20, quando in Croazia,
in Coppa del Mondo, lorario di apertura era 8-24, con possibilità di ulteriore
allungamento se se ne fosse presentata la necessità. Rispetto al giorno precedente
quantomeno si è potuto lavorare in modo decente.
Tutte esperienze che sarebbe opportuno
tenere in considerazione quando, nel 2007, il Campionato Mondiale si svolgerà in Italia.
Il test effettuato nella Coppa del Mondo in Presolana è stato completamente negativo e ne
abbiamo scritto ripetutamente, suscitando una vibrata protesta degli organizzatori. Ero e
resto dellidea che, dopo il buono e il bello di questi Europei, non si può
rischiare una brutta figura in casa nostra e che sarebbe opportuno cambiare sede.
Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it
Ampio spazio alla manifestazione è stato dato sulle
televisioni e sulla stampa locale; di seguito riportiamo alcune pagine apparse su di un
quotidiano locale nei giorni delle gare:
Aggiornato il 09-09-06. |