Skiroll.it:
Aggiornato il 04-03-07.
Ben 12 medaglie dagli Europei di
Yaroslavl: un record
Chiusura con la team sprint e
l'oro di Viviana Druidi e Mateja Bogatec, l'argento di Alfio Di Gregorio con Jules
Pession, e di Solange Chabloz e Ana Kosuta. Tifo russo per gli azzurri
YAROSLAVL (Russia) - 6 agosto 2006 E finita in
gloria agli Europei in terra russa: 12 medaglie complessive, 4 doro, 4
dargento e altrettante di bronzo, un record anche perché la concorrenza è
aumentata in quantà e in qualità. Si è lavorato bene, dunque, e ne riparleremo in sede
di consuntivo. Equa divisione per ogni gradino del podio che nella giornata conclusiva ha
visto echeggiare altre due volte linno tricolore per il successo di Viviana Druidi e
Mateja Bogatec nel team sprint femminile seniores, e dellaccoppiata Gabriele
Caretta/Glauco Pizzutto nella gara juniores maschile. Il titolo senior maschile è stato
mancato da Di Gregorio per un soffio: lha battuto di mezzo metro lukraino
Vitaliy Martsiv allungandosi maggiormente in spaccata (nella foto l'arrivo).
Ho sbagliato io, e due volte, ammette con obiettività il campione europeo
della mass start analizzando la fase conclusiva della volata che lui aveva preso in testa
da lontano come tattica e caratteristiche del tracciato in zona traguardo imponevano. Con
la mia esperienza dovevo comportarmi diversamente. Ero davanti e, nellultima curva,
avrei potuto continuare a pattinare e lho affrontata invece adottando il passo di
giro e questo è stato il primo errore poiché ho perso leggermente in velocità. Poi ho
scelto la corsia interna e questo è stato il secondo errore in quanto ho lasciato strada
libera sulla seconda allukraino che, pattinando, era più veloce di me. Se mi ci
fossi infilato io lo avrei invece costretto a stringere il suo raggio di curva rientrando
sulla prima corsia, oppure ad allargare per portarsi nella terza allungando così il
percorso di quel poco che mi avrebbe concesso di mantenere fin sulla linea del traguardo
il vantaggio che già avevo. Poi, e questo lo devo riconoscere, lui è stato più bravo
nella spaccata: ha saputo allungarsi di più di quanto sono riuscito a fare io. Questo
perché, lui specialista della KO sprint anche come fondista, è più abituato a questo
particolare gesto tecnico.
Analisi acuta, quella di Alfio, che con lappoggio
di Jules Pession ha sempre tenuto sotto controllo la gara, compiendo l autentico
miracolo di riportarsi in gruppo quando il russo Glushkov, in pattinata, è finito con il
suo skiroll su un bastoncino del forestale, troncandoglielo di netto in un punto in cui
non cera piazzato nessuno che potesse allungargliene un altro in sostituzione. Si
era per fortuna in un tratto di leggera discesa ed è riuscito a rientrare con la sola
pattinata di gambe. Resta da chiedersi se il gesto dellavversario sia stato
intenzionale o uno dei tanti incidenti che capitano in questo genere di gare in cui si
viaggia a velocità folli a strettissimo contatto. E qui, in quel momento, erano in nove a
prepararsi allultimo decisivo giro di una gara che ha visto Igor Glushkov
stranamente rinunciatario, teso più a frenare landatura che a rilanciarla come fa
solitamente quando si trova in gran giornata. Tanto è vero che sul terzo gradino del
podio si sono infilati di forza gli svedesi Grip e Westman e la prima formazione russa,
composta dai più esperti e titolati Glushkov e Kukrus è stata preceduta dalla seconda di
Bolshakov e Fedoulov.
Il sospetto deriva dalla tattica aggressiva che i russi hanno
adottato in questi europei a cominciare dalla mass start. Più le donne che i maschi, per
la verità, tanto è vero che dal momento che è stata adottata la misura di mettere
unauto con cameraman davanti al gruppo per controllarne il regolare comportamento in
gara, di colpi bassi non se ne sono visti più. Ma c'è voluta una decisa presa di
posizione dei CT italiano e turco. Qualche colpo di bastoncino in faccia, con fuoriuscita
di sangue, che si sono presi lo stesso Alfio e a Simone Paredi proprio oggi, ma questo
può capitare perché si sta letteralmente ammassati e appiccicati luno
allaltro. Gara regolare quella femminile (nella foto il podio) che ha
aperto lultima giornata di gare, e lo stesso è stato per le altre tre.
Per Simone Paredi, che ha trovato in
David Bogatec un compagno eccezionale, la botta in faccia è stata un brutto colpo più al
morale che al fisico, ed è finito al sesto posto di una volata che, per potenzialità, lo
poteva vedere sul podio. Una stagione strana: si sta prendendo soddisfazioni in terra di
Francia, nellOdlo Roller Ski Tour, di cui è capoclassifica, ma fatica ad emergere
sul piano nazionale. Cè evidentemente qualcosa da registrare nei suoi meccanismi.
Inizio subito in gloria con un primo e secondo posto che ha letteralmente
annichilito le avversarie. Viviana Druidi, per quanto malmessa, ha lottato alla grande in
prima frazione, potendo contare tra laltro sullappoggio, insperato a tali
livelli, di Erika Bettineschi (nella foto) che nei primi due giri ha addirittura
lanciato per prima la sua compagna Anna Rosa. Incredibile. Questa volta non mi
sono lasciata suggestionare come in Presolana, che è casa mia, dove ho pagato
lemozione. Ben consapevole che da me dipendeva anche il risultato della mia
compagna, mi sono presa le mie responsabiltà, ho fugato ogni paura e mi sono buttata in
mischia a testa bassa .La gara certamente tattica e controllata mi ha agevolato, ma ci ho
messo tanto del mio. Infatti, pure nella terza frazione, quando la velocità, è salita di
colpo e il gruppo si è spezzato, sono riuscita a tenere il passo anche se non più la
prima posizione. Ho stretto i denti, ho tenuto la scia e Anna Rosa ha potuto fare la sua
corsa senza essere costretta ad inseguire.
E così, oltre alloro di Mateja Bogatec, è arrivato anche
largento poiché il finale di gara non è mai sfuggito al controllo delle due
azzurre, malgrado la presenza in ultima frazione delle esperta e fortissima Vedeneeva e
dellukraina Yakimchyk, una che ha fatto bene anche alle recenti Olimpiadi. Mateja (nella
foto) ha preso la testa già a 800 metri dal traguardo, Anna le ha coperto le spalle
e ha tenuto a bada la reazione delle due avversarie, per poi puntare anch'essa alla
vittoria ma stavolta, con il sole e lasfalto tornato asciutto, la triestina ha
potuto sfogare tutta la sua potenza sul terreno dimostrandosi irraggiungibile. Un paio di
metri su Anna, che a sua volta ne ha dati altrettanto alla Vedeneeva che aveva disertato
le prime due prove di Coppa del Mondo per riservarsi per gli Europei di casa. Si è
assicurata la mass start con una gran bella volata, ma ha pagato dazio venerdì nello
sprint (quinta) e oggi nella di staffetta di fronte alla ben concertata azione delle
azzurre. Le altre erano già uscite di scena quando il ritmo è salito e il gruppo si è
spezzato.
Gara tattica anche fra gli juniores dove la coppia azzurra è riuscita a
sfuggire alla morsa dei russi e dellaccoppiata norvegese/sovietica Kuzmin/Andresen.
In prima frazione Gabriele Caretta ha tenuto unito il gruppo, ribadendo colpo su colpo e
prendendo a sua volta liniziativa, mentre Glauco Pizzutto ha mirato alla volata,
dove è sicuramente il più forte della categoria, come ha dimostrato nella mass start
dopo che la pioggia lo aveva penalizzato nella KO sprint. Non cè stata storia: ha
preso la testa da lontano, ha aumentato progressivamente la velocità e li ha sfilati
tutti arrivando, rialzato e festante (nella foto), con una dozzina di metri di
vantaggio. Entusiasmo nella folla che pure vedeva battuti i suoi beniamini. Ragazzini in
delirio alla ricerca di autografi, ragazze particolarmente interessate alle gare ma pure
agli indirizzi e ai numeri di telefono, e questo è stato laspetto più piacevole
vissuto dallintera squadra azzurra considerato che da questo punto di vista
Yaroslavl non teme concorrenza. Un tifo caloroso anche per i nostri oltre che per i
connazionali. Tutte carine, come fossero uscite dallo stesso stampo; razza buona, che
evidentemente nei secoli non ha risentito da intrusioni esterne. Sicuramente meglio di
Mosca, dove si è fatto tappa nel viaggio di ritorno.
Nella
pari categoria femminile una caduta ha messo fuori gioco le due sorelle tedeschine Teres e
Luis Wolf che hanno finora dominato in Coppa del Mondo. Così il successo se lo sono
conteso la coppia mista Russia/Ucraina e la prima formazione sovietica. Terze le azzurre
Solange Chabloz e Ana Kosuta, e di più non potevano fare poiché Ana ha ripreso ad
allenarsi solo dopo gli esami di maturità, brillantemente superati, ma si sono poi
ritrovate sul secondo gradino del podio perché, per regolamento, le coppie miste possono
gareggiare ma non entrano nella classifica del campionato. Bella conferma
dellaostana, dunque, che resta una certezza anche per la prossima stagione ma si
dovrà trovare una valida spalla in una categoria al momento asfittica, mentre la
triestina, con il passaggio fra le seniores e la manifestata disponibilità a portare
avanti di pari passo università e attività agonistica, potrà fornire al CT Papa
ulteriori possibilità di combinazione delle staffette.
Le classifiche
Seniores maschile 2 x 5 giri
1. UKRAINA 1 (Bilosyk Ivan / Martsyv Vitaliy) 41.15.4, 2. ITALIA 2
(Pession Jules / Di Gregorio Alfio) +0.1; 3. SVEZIA (Grip Rikard / Westman
Tobias) 0.9; 4. RUSSIA 2 (Bolshakov Nikolay / Fedoulov Martin) 1.9; 5. RUSSIA 1 (Kukrus
Andrey / Glushkov Igor) 2.0; 6. ITALIA 3 (Bogatec David / Paredi Simone) 2.1;
7. OLANDA (Hofman Maurits / Verbort Desmond) 2.5; 8. FRANCIA (Perrier Nicolas / Cuny Igor)
3.3; 9. TURCHIA ( Yuksel Fatih / Kizilarskan Muhamed) 3.8; 10. GERMANIA 1 (Gillesen
Martin / Preussler Lutz) 47.5; 11. ITALIA 2 (Bianchi Eugenio / Sbabo Emanuele)
47.8; 12. RUSSIA 4 (Yambaev Ilya / Pethukov Alexander) 1.05.8; 13. GERMANIA 2
(Bech Sebastian / Treude Harald) 1.07.2; 14. RUSSIA 3 (Shrikipanskiy Alexander / Belov
Vladimir) 1.38.4; 15. RUSSIA 5 (Smirnov Sergei / Novitsky Evgeny) 1.38.8; 16.
ITALIA 4 (Ivaldo Cristian / Berlanda Alessio) 1.39.3; 17. UKRAINA 2 (Petrischev
Sergei / Drobin Alexandr) 4.14.0; 18. ITALIA 5 (Theodule Valerio / Pizzutto Folco)
4.42.5; 19. RUSSIA / FRANCIA ( De Nardin Guillaume / Zhestkov Pavel) 6.21.3; 20.
OLANDA 2 (Verboort Jurran / Hoogerwerf Joost) 8.12.6
Seniores femminile 2 x 3 giri
1. ITALIA 1 (Druidi Viviana / Bogatec Mateja) 28.13.8; 2. ITALIA 2; (Bettineschi Erika
/ Rosa Anna) +0.2; 3. RUSSIA 1 (Firsova Marina / Vedeneeva Elena) 0.4; 4. UKRAINA
(Nesterernko Lada / Yakimchyk Vita) 0.7; 5. RUSSIA 3 (Kislukhina Valentina / Ektova Elena)
20.6; 6. RUSSIA 4 (Yambaeva Tatiana / Ilijukina Natalia) 31.4; 7. RUSSIA 2 (Nenyukova
Elena / Zaytseva Inna) 41.6; 8. TURCHIA (Aydin Kelime / Esra Gunes) 2.16.3
Juniores maschile 2 x 3 giri
1. Italia (Caretta Gabriele / Pizzutto Glauco) 25.52.6; 2. RUSSIA 1
(Zerebtsov Artem / Kalachev Ivan) +1.0; 3. RUSSIA / NORVEGIA (Kuzmin/Andresen) 1.7; 4.
UKRAINA (Nikolave Alexei / Perekhoda Ruslan) 2.0; 5. RUSSIA 2 (Cherezov Maxim / Tsepkov
Evgeny) 36.8; 6. RUSSIA 3 (Trofimov Ivan / Zmiy Andrei) 37.5; 7. RUSSIA 4 (Vasiliedv
Egor / Smirnov Alexei) 2.03.8; 8. LETTONIA 1 (Majior Valdis / Ozois Edgars) 2.14.0; 9.
TURCHIA 1 (Kizilarslan Izzet / Oglago Samet) 2.14.4; 10. TURCHIA 2 (Yusuflogu Omer / Cetin
Yasin) 2.58.2; 11. LETTONIA 2 (Missa Edgars / Gaidelis Ilmars) 4.26.4
Juniores femminile 2 x 3 giri
1. RUSSIA / UKRAINA (Petrova Lidia / Tseselska Kateryna) 28.56.3; 2. RUSSIA 1
(Abramova Olga / Kurochkina Evgenia) +6.7; 3. ITALIA (Chabloz Solange / Kosuta
Ana) 20.6; 4. RUSSIA 2 (Zaytseva Elena / Guseva Alexandra) 2.27.2; 5. GERMANIA
Wolf Luis /Wolf Teres) 3.25.4; 6. LETTONIA (Skrebele Arta / Brice Anete) 4.15.8
Giorgio Brusadelli
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Aggiornato il 04-03-07. |