Skiroll.it:
Aggiornato il 16-03-08.
Coppa del Mondo bergamasca:
Ancora tanto azzurro sul podio
Altro successo di "Barolo" di Gregorio e dello junior
Glauco Pizzutto nella prova in salita a tecnica classica. Fra le donne vittoria a sorpresa
di Kelime Aydn, la prima di una turca senior
CASTIONE DELLA PRESOLANA (BG) Senza sorprese la
seconda prova di Coppa del Mondo, almeno in campo maschile: la musica di sempre quando il
percorso è in salita, podio tutto azzurro. Novità, invece, fra le donne. Indubbiamente
gradita, tra laltro, poiché mette in evidenza una nazione, la Turchia, che ha
tirato fuori dal cilindro la sorpresa di Kelime Aydn (nella foto), la prima a
vincere una gara seniores. Finora, infatti, la squadra aveva vissuto sulle prestazioni di
Muhammed Kizilarslan che comunque da senior non sta avallando le promesse da junior.
Oppure su Esra Gunes, la velocista che, da junior, battagliava con la nostra Ana Kosuta.
Aydn Kelime, dunque, è venuta ad inserirsi in una lotta ristretta fra le azzurre e le
russe; dominata però dalle nostre ragazze che da un paio danni a questa parte hanno
imparato a restituire alle avversarie le batoste delle quali erano state in precedenza
gratificate. A Oroslavje, in Croazia, prima prova di Coppa, era stato un monologo italiano
tanto in salita che sul piano e nello sprint. Qui, al di là della sorpresa provocata
dalla turca, cè stata una rivincita russa con Valentina Kislukhina la quale, al di
là della propria bravura, ha saputo approfittare di una giornataccia di Viviana Druidi
che ha mollato dopo aver fatto parte del gruppetto di testa nella parte più dura del
tracciato, vittima di dolori tipicamente femminili che ne hanno pesantemente condizionato
lazione.
La russa Valentina Kislukhina seguita da Kelime Aydn quando mancano due chilometri al
traguardo
La turca ne ha immediatamente approfittato per involarsi ribadendo
quanto di buono aveva già fatto vedere in Croazia dove si era dimostrata la rivale più
pericolosa, restandole sempre in scia e rifiutando i cambi, finché nel finale era rimasta
staccata di 25 secondi. E' stata capace di cambiare passo non appena il terreno si è
spianato, ha guadagnato una cinquantina di metri e li ha difesi con i denti anche negli
ultimi 250 che portavano al traguardo, dove la strada torna ad impennarsi. Pur stravolta,
ha resistito al ritorno della Kislukhina, che a sua volta si era liberata della compagnia
di Anna Rosa che ha completato il podio. Una volta staccata l'azzurra ha pensato solo al
risultato che le consente di mettere punti in cascina, in attesa di quelli che avrebbe
potuto guadagnarsi nello sprint del pomeriggio. Come del resto ha fatto vincendo la
finale.
Altra sfaticata, fra l'altro, considerando i 180 metri del
percorso in salita neppure tanto lieve e la presenza di avversarie che hanno saltato
questa prima gara per conservare intatte le energie per le prove ripetute della seconda.
Nella stessa situazione è venuta a trovarsi Mateja Bogate, sempre a ridosso delle prime
ma con l'inevitabile cedimento nel finale. Con il programma di allenamento che le ha
preparato Matteo Sironi è notevolmente migliorata in salita. Meglio comunque a skating,
che è le tecnica dove si esprime meglio, che nel passo alternato, dove denuncia ancora
grosse pecche.
Sul terreno che le doveva essere favorevole, poiché è già forte di suo in salita e ha
avuto modo di cimentarvisi più volte abitando a pochi chilometri di distanza, in Val di
Scalve, si è invece ritirata Erika Bettineschi. Ci è rimasta male, ma se lo aspettava.
"Questione di tensione. Correre quasi in casa mi ha fatto partire di testa. Ho
sentito troppo la gara, le gambe non giravano già dall'inizio, troppa fatica e non andavo
avanti. Ho cercato di tenere, salendo del mio passo, anche perché l'andatura rientrava
nelle mie possibilità, ma non ce l'ho fatta proprio".
Per tornare alla turca Kelime, che ha 24 anni, va sottolineato che il salto di qualità è
coinciso con la preparazione fatta nel fondo, che quest'inverno l'ha portata alle
Olimpiadi dove è stata schierata in 4 gare: si è ritirata nel pursuit e si è piazzata
al 52° posto di 70 concorrenti nella 10 km TC, al 63° nella qualificazione dello sprint
e al 49° nella 30 km TL.
Fra i maschi nuovo arrivo solitario di Alfio Di Gregorio (nella foto sopra, incitato
dal CT Papa): sembra diventato di prammatica quando il terreno si inerpica e si
gareggia a tecnica classica. E' dall'inizio della stagione che è in grande condizione, e
lo ha dimostrato vincendo anche in volata. Già quattro, e in ogni occasione battendo gli
sprinter migliori, lui che la differenza era solito farla impostando un ritmo
insostenibile per gli altri alla distanza. Considerando l'età, fra i tanti nomignoli con
cui viene contraddistinto quello di "barolo" gli si attaglia a pennello. Più
ancora che il classico "Re", che con il suo passato trionfale gli spetta di
rigore, gli va riconosciuto di essere diventato un prodotto DOC, anzi meglio ancora DOP
nazionale considerando che dà meglio l'idea di chi migliora invecchiando. La
denominazione di origine protetta che dovrebbe far riflettere i ben più giovani avversari
sul comportamento da tenere se intendono insidiargli il trono. Allenarsi sempre più
duramente e tanti sacrifici, oltre che essere una "macchina" che pare costruita
apposta per lo skiroll.
Se decide di andarsene non c'è avversario che lo possa tenere,
neppure Valerio Theodule (nella foto a lato) che pure è stato nazionale di fondo
ed è specialista di questa tecnica e che, come a Oroslavje si è piazzato al secondo
posto precedendo Cristian Ivaldo (nelle due foto in basso). Là in un'accesa
volata, qui per poco più di 3 secondi, correndo in rimonta, come fa abitualmente.
Saggezza tattica, questione di esperienza che gli consente di distribuire lo sforzo e di
recuperare in progressione quanti si spolmonano in un avvio troppo rapido. Per Ivaldo la
conferma, semmai ve ne fosse bisogno, di essersi inserito a pieno diritto nel gruppetto
dei migliori. Un ragazzo d'oro, il classico tipo tranquillo che però in gara sa esplodere
quasi senza darlo a vedere. Uno di quelli che sanno dare
tutto. Corretto, composto, te lo ritrovi sempre davanti, non dà neppure l'impressione di
faticare. Molto forte di gambe, meno potente di braccia. Per spinta e passo dovrà
lavorarci sopra.
Cresce a vista d'occhio, a suon di risultati, sta diventando una garanzia della quale
tener conto ogni volta che c'è da selezionare la squadra per gli appuntamenti più
prestigiosi. In questa occasione ha saputo avere la meglio anche su Bruno Carrara che, da
buon bergamasco, ha voluto cimentarsi nella Coppa del
Mondo approdata nella sua provincia. Non è uno specialista dello skiroll, ma in classico
è sempre fortissimo, anche se la preparazione specifica è relativa. Costretto da anni a
convivere con grossi problemi, lui che è stato uno dei migliori fondisti della nazionale
dalla quale è stato estromesso per questioni di ristrettezze di budget, si allena con il
gruppo sportivo dei Carabinieri per tornare sulla cresta dell'onda. Vorrebbe correre
ancora per almeno un paio d'anni.
Lì si ritrova in buona compagnia: Fra l'altro quella di Michel Rainer il quale, dopo
qualche gara negativa, oggi ha impressionato positivamente. Da rivalutare domani a
skating. Eugenio Bianchi, dopo un promettente avvio, ha mollato e si è poi ripreso
salendo di conserva in uno stile che non è certo quello che gli piace, come pure il
compaesano Simone Paredi , che non è un alternista e oltre tutto sta attraversando un
momento di difficoltà. E' considerato l'uomo della pioggia: con il caldo soffre. E questi
sono momenti di afa pesante.
La gara femminile juniores è stata una questione puramente tedesca, visto che
le "tre grazie" hanno monopolizzato il podio, e anche di famiglia. Ha vinto la
maggiore delle sorelle Wolf, Luis, quella che si esprime meglio in classico. Fra lei e la
sorella Theres, sprinter di razza che va di più a skating, si è inserita Julia
Kockritz che si difende bene in entrambe le tecniche. Alla nostra Solange
Chabloz la parte della damigella d'onore.
Fra i maschi invece Glauco Pizzutto (nella floto) ha ripetuto lo show croato. In
fuga da metà gara in poi, ha rifilato più di un minuto al tedesco Sebastian Bech e uno e
mezzo abbondante all'altro azzurro Gabriele Caretta. Buon quarto Stefano Paganessi, che
dalla squadra di fondo delle Alpi Centrali è approdato alla nazionale azzurra di skiroll.
Un buon acquisto, almeno per le gare in salita, visto che sul piano difetta di pratuca
agonistica, che viene a rimpolpare un settore, quello juniores, nel quale abbiamo grosse
punte ma numeri ristretti.
LE CLASSIFICHE
Seniores maschile
1. Di Gregorio Alfio ITA 27.47.63; 2. Theodule Valerio ITA
+1.23.92; 3. Ivaldo Cristian ITA 1.27.49; 4. Perrier Nicolas FRA 1.33.08 ; 5.
Carrara Bruno ITA 1.39.31; 6. Preusler Lutrz GER 1.49.38; 7. Rainer
Michel ITA 1.50.52; 8. Bianchi Eugenio ITA 2.22.66 ; 9. Pession Jules ITA
2.44.51 ; 10. Paredi Simone ITA 2.51.62 ; 11. Kizilarslan Muhammet TUR 2.52.32 ;
12. Grip Rikard SWE 3.04.21 ; 13. Quadrubbi Matteo ITA 3.36.34; 14.
Andersson Johan SWE 3.55.49; 15. Schindler Hermann GER 4.26.35; 16. Verboort Desmond NED
4.41.73; 17. Roux Emmanuel FRA 5.02.97; 18. Vaxelaire Stephane FRA 5.20.37; 19. Oglago
Sebahattin TUR 5.29.37; 20. Hofman Maurits NED 6.26.88; 21. Monfort Laurent FRA 7.06.57;
22. Hogerwerf Joost NED 7.06.90; 23. Litvinov Evgeny RUS 9.18.41; 24. Palekhov Alerei RUS
15.10.78
Juniores maschile
1. Pizzutto Glauco ITA 31.09.81; 2. Bech Sebastian GER +1.10.27 ; 3.
Caretta Gabriele ITA 1.34.11; 4. Paganessi Stefano ITA 1.56.85; 5. Kizilarslan
Izzet TUR 3.29.22; 6. Pizzutto Folco ITA 3.50.70; 7. Kaiser Sten GER
4.23.71; 8. Cetin Yasin TUR 4.39.69; 9. Zemmrich Kevin GER 5.20.78; 10. Oglago Samet TUR
9.39.55
Seniores femminile
1. Aydn Kelime TUR 35.42.55 ; 2. Kislukhina Valentina RUS +10.94 ; 3.
Rosa Anna ITA 29.13; 4. Druidi Viviana ITA 42.70 ; 5. Seppas
Hanna SWE 50.40; 6. Ektova Elena RUS 1.15.64; 7. Bogatec Mateja ITA 1.20.93
; 8. Pieper Audrey FRA 1.44.88; 9. Firsova Marina RUS 2.04.46; 10. Chabloz Chantal
ITA 3.53.73 11. Rebecchi Francesca ITA 4.13.59
Juniores femminile
1. Wolf Luis GER 39.28.16; 2. Kockritz Julia GER +1.03.88 ; 3. Wolf Theres
GER 1.16.76 ; 4. Clabloz Solange ITA 4.15.45
Giorgio Brusadelli
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Aggiornato il 16-03-08. |