Skiroll.it:
Aggiornato il 10-12-06.
A Oroslavje anche il
Team sprint è un nuovo trionfo azzurro
Tre successi in altrettante gare della
Coppa del Mondo: Rosa e Bettineschi (donne), Di Gregorio e Pession (seniores), i fratelli
Pizzutto (juniores). Secondo posto per Bianchi e Sbabo, terzo per Bogatec e Druidi
OROSLAVJE (CROAZIA) 24 giugno Team sprint a coppie, e per gli
azzurri è stata unaltra giornata di festa. Un nuovo trionfo, e stavolta di squadra,
e perciò ancor meglio di ieri in quanto ai tre successi nelle tre gare disputate si sono
aggiunti il secondo posto nella categoria seniores maschile e il terzo in quella
femminile. Con una sorpresa, però, proprio in questultima corsa poiché a tagliare
per prima il traguardo è stata Anna Rosa che, approfittando del marcamento stretto
operato dalle russe Ektova e Zaitseva sulla campionessa mondiale Mateja Bogatec, ha
allungato a poco meno di un chilometro dal traguardo e se nè andata resistendo
gagliardamente al tentativo di recupero delle avversarie (nella foto il
podio).
Un successo inaspettato ma meritatissimo,
per come si è sviluppato in tutto larco della corsa e per come è maturato nel
finale quando le russe, fra spallate e sbarramenti, hanno attuato ogni tipo di
ostruzionismo cercando di approfittare della loro maggior stazza. Entrambe le formazioni
hanno messo in campo la cattiva di turno. Marina Firsova per quanto
riguarda la prima formazione, Inna Zaitseva nella seconda. Indubbiamente bella
gnocca da ammirare, questultima, ma carognetta nel picchiare.
Considerando Mateja Bogatec la logica favorita, per metterla in difficoltà l'ha
strapazzata quasi con strafottenza, con un sorriso sulle labbra che costituiva
unulteriore presa per i fondelli. E c'è riuscita perché Mateja, pur imbestialita,
è tuttavia troppo buona per replicare con le stesse armi a questo genere di scherzetti
che non si adattano ad una ragazza di classe come è lei. Che risponde giocando pulito,
come ha sempre fatto e anche in questa occasione, pagandone lo scotto inevitabile con un
terzo posto che indubbiamente la penalizza. Cè da augurarsi che le serva da
lezione, che la induca a farsi rispettare.
Per
nostra buona fortuna a rimettere le cose a posto ci ha pensato Anna Rosa (nella
foto), in giornata di grazia particolare, ottimamente spalleggiata da Erika
Bettineschi. La bergamasca ha tirato fuori una grinta incredibile: pur minuta
comè, e certamente non sprinter, non si è fatta intimorire da
avversarie alle quali rende quasi due spanne di statura e almeno venti chili di
peso. Se da una parte lhanno ostacolata, dallaltra la loro massa le è servita
per mimetizzarsi tranquillamente in scia risparmiando energie preziose. Aveva il compito
di non farsi staccare e lo ha risolto nei migliore dei modi. La zampata finale lha
data lalpina lecchese. Urtata con una certa violenza, è stata letteralmente buttata
avanti dalla Zaytseva; la spinta, pur sbilanciandola, le è servita per incrementare
la velocità e azzardare quellallungo che le ha consentito di guadagnare
qualche decina di metri che lhanno portata tutta sola al traguardo.
Lanello di 2 km non era
particolarmente difficile sul piano tecnico e, con soli 3 metri di dislivello, pressoché
piatto. Però nel tratto ascendente una bava di vento contrario rendeva problematico ogni
tentativo di evasione poiché nella successiva parte discendente il rientro degli
inseguitori risultava scontato. A determinare il risultato era dunque lultima curva,
a gomito, che si concludeva con un rettilineo di 100 metri che portava al traguardo. Chi
ne usciva primo difficilmente avrebbe potuto essere battuto. E così è avvenuto ogni
volta. Corsa prevalentemente tattica, che si infuocava prima della curva per la ricerca
della miglior posizione, ma anche al momento del cambio. Parecchi i bastoncini che nel
marasma sono andati in pezzi; il più sfigato è stato comunque Simone Paredi, che ne ha
spezzato uno al terzo giro e un secondo proprio in quello finale. Costretto quindi a
recuperare sul gruppo che marcia a quasi 40 allora, il che significa sputare anche
lanima per rientrare.
La
prestazione più entusiasmante lha comunque fornita Glauco Pizzutto che correva con
il fratello Folco, minore di due anni. Questi, al terzo giro, preso in mezzo dai due
tedeschi che hanno cominciato a scattare a ripetizione, ha perso 9 secondi. Un abisso da
recuperare in soli 2 km, ma Glauco ci è riuscito in uno solo. Una volta tornato sotto, il
tempo di tirare il fiato ed era già davanti a impostare la volata, che non ha avuto
storia. Entrato per primo in curva, ha allungato ancora ed è arrivato sul traguardo
con una decina di metri di vantaggio. Una dimostrazione di potenza che gli ha guadagnato
gli applausi del folto pubblico e che costituisce, dopo la vittoria di ieri in salita, con
un grosso distacco, una nuova dimostrazione dei mezzi di cui dispone questo ragazzo: E'
altrettanto forte nel fondo ma probabilmente paga, agli occhi di chi valuta i
giovani promettenti per inserirli nei corpi sportivi militari, il fatto di essere un
cittadino. Discriminazione assurda, ma reale.
Lotta a coltello fra i seniores: per gli
azzurri anche fratricida oltre che contro i russi e i francesi che non sono più una
sorpresa pur mancando dei più titolati fondisti. Igor Cuny è uno che ci sa fare: lo
aveva dimostrato lanno scorso nei mondiali di casa, e si è ripetuto
questanno.
Da
parte sua il CT Pierluigi Papa ha usato questa gara a mo di test in proiezione
futura imbastendo formazioni che sulla carta sembravano azzardate ma si sono rivelate
vincenti.. Scontata la coppia Pession/Di Gregorio, con Alfio al quarto successo
consecutivo in volata; azzardo riuscito invece quello di mettere insieme Eugenio Bianchi e
Emanuele Sbabo (nella foto la volata).
Il comasco, che finora si era distinto
per certe sparate in salita mai concretizzate con il successo, ha fatto un salto di
qualità incredibile. Ha imparato a destreggiarsi bene in mezzo al gruppo, sa infilarsi
nel minimo buco; se provocato, non risparmia colpi in replica. Di Sbabo,
sprinter eccezionale, era in dubbio la tenuta alla distanza. Ha messo a tacere
tutti con una volata imperiosa che ha messo in difficoltà di Gregorio che era stato
abile ad affrontare la curva per primo uscendone lanciatissimo, e a tenere al largo
Gluhskov costringendolo al terzo gradino del podio. Tutti gli altri dietro, in sette in
pochi metri quadrati di spazio: cè da meravigliarsi che non si siano verificati
contatti. Diversamente sarebbero finiti in un mucchio.
Gara appassionante, quindi, che ha
evidenziato ancora una volta, semmai ve ne fosse bisogno, la supremazia della squadra
azzurra. Un salto di qualità non solo di pochi singoli ma di tutto il gruppo, che già
domattina verrà messo alla prova nello sprint.
Il podio Juniores Femminile
Le classifiche
Juniores femminile 2x3 giri
1. GERMANIA1 (Wolf Luis / Kockritz Julia 24.07.10; 2. GERMANIA 2 (Wolf Theres /Monreal Theresa) 24.10.40; 3. CROAZIA
(Vuk Maja / Kovacec Marina) 26.44.95
Seniores femminile 2x3 giri
1. ITALIA2 (Bettineschi Erika / Rosa Anna) 24.03.35; 2. RUSSIA1 (Firsova Marina /
Ektova Elena) 24.05.98; 3. ITALIA1 (Druidi Viviana / Bogatec Mateja) 24.06.11;
4. RUSSIA2 (Kislukhina Valentin / Zaytseva Inna) 24.06.48; 5. TURCHIA (Aydin Kelime
/ Esra Gunes) 24.35.51; 6. CROAZIA (Krunoslava Kauzla / Zvjezdana Veljkovi) 25.13.37; 7.
ITALIA/FRANCIA (Ribecchi Francesca / Audrey Pieper) 26.39.17
Juniores Maschile 2x3 giri
1. ITALIA (Pizzutto Folco / Pizzutto Glauco) 21.46.40; 2. GERMANIA2
(Kaiser Sten / Bach Sebastian) 21.47.40; 3. GERMANIA1 (Erler Markus / Assan Kenny)
21.47.50; 4. CROAZIA2 (Broznic Andro / Blazimir / Crnkovic) 22.39.50; 5. GERMANIA /
UNGHERIA (Heeg Philip / Akos Kovacz) 22.46.60; 6. TURCHIA (Kizilarslan Izzet / Oglago
Sanet) 23.07.00; 7. CROAZIA1 (Picerk Martin / Kontak Filip) 23.17.60
Seniores maschile 2x5 giri
1. ITALIA1 (Pession Jules / Di Gregorio Alfio)
34.20.99; 2. ITALIA3 (Bianchi Eugenio / Emanuele Sbabo) 34.21.25; 3. RUSSIA1
(Bolskakov Nikolay / Glushkov Igor) 34.21.42; 4. ITALIA6 (Quadrubbi Matteo / Berlanda
Alessio) 34.21.77; 5. FRANCIA (Cuny Igor / Guillaume Bernardin) 34.21.78; 6.
ITALIA2 (Rainer Michele / Paredi Simone) 34.21.89; 7. OLANDA (Verboort Desmond /
Hofman Maurits) 34.22.47; 8. GERMANIA1 (Preusler Lutz / Treude Harald) 34.23.43; 9.
ITALIA5 (Ivaldo Cristian / Bogatec David) 34.24.90; 10. ITALIA4 (Theodule Valerio / Gioele
Ballabio) 34.29.07; 11. GERMANIA2 (Schindler Hermann / Gillesen Martin) 34.32.93; 12.
CROAZIA1 (Jurcevic Damir / Klobucar Denis) 34.35.18; 13. TURCHIA1 (Yuksel Fatih /
Kizalarslan Muhamed) 34.42.51; 14. RUSSIA2 (Pethukov Alexander / Poslednichenko
Konstantin) / 34.49.40; 15. ITALIA7 (Graziano Rocchi / Corradin Stefano) 40.35.79;
16. BULGARIA (Fartunov Vasil / Petrov Petr) 41.42.98
Giorgio Brusadelli
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