Skiroll.it: Aggiornato il 11-12-06.

Azzurri come schiacciasassi nella Coppa del Mondo in Croazia

Gara in salita, che richiede specializzazione, e quindi filotto fra i seniores con Di Gregorio, Theodule, Ivaldo e Paredi, mentre Pizzutto e Druidi si impongono fra juniores e donne

OROSLAVJE (CRO) 23 giugno – Corsa in salita, con partenza di massa decisa nella riunione dei capidelegazione in sostituzione della prevista gara a cronometro con partenze individuali, ed è stato subito un macello per gli avversari poiché gli azzurri, nelle varie categorie, si sono comportati come un rullo compressore. Differenza di classe, di potenza, di tecnica, preparazione e programmazione che emergono quando si decide a fare le cose sul serio, prima ancora dell’innegabile divario dei valori in campo. Certi exploit, infatti, non si improvvisano, ma sono il frutto di una pianificazione che le altre nazioni non posseggono ancora. Non certo per insipienza, ma semplicemente perché difettano dell'adattamento e l’allenamento specifico sui vari terreni che i nostri atleti invece coltivano con cura (nella foto il podio maschile).

Se   un certo livellamento si può ancora riscontrare sui percorsi piani, si annulla invece repentinamente quando la strada si impenna come questi sei chilometri scelti come teatro della prima gara della prova croata della Coppa del Mondo 2006. Un percorso veramente tosto, con pendenze quasi standardizzate sul 10% ma anche lunghi tratti fra il 12 e il 14 %. Veri e propri muri sui quali, oltre la tecnica, emerge la testa che, anche quando la fatica annebbia la vista e il cervello, deve saper regolare la distribuzione dello sforzo per non trovarsi secchi di colpo. In più, a rendere ancora più dura la marcia, una temperatura afosa da far mancare il respiro. Come trovarsi in una sauna.

Condizioni che hanno letteralmente esaltato tutti gli azzurri, che si sono imposti individualmente e come blocco di squadra in tutte le categorie, con due sole eccezioni: nella categoria juniores femminile per il semplice motivo che le nostre ragazze sono rimaste a casa in quanto impegnate con gli esami di maturità, dando quindi spazio a tre splendide tedeschine (nella foto) che meriterebbero una maggior fraternizzazione da parte dei nostri giovanotti, e quella di Michele Rainer fra i seniores, che pure aveva preparato questo appuntamento con la professionalità e la serietà che lo hanno sempre contraddistinto. Puntava al bersaglio grosso e si è trovato in grosse difficoltà già in partenza. Problemi di respirazione, passo legato, un mezzo calvario mentre davanti Alfio Di Gregorio (nella foto sopra) si involava solitario quasi con sinecura, soffrendo certamente per il caldo ma senza darne mai l’impressione, mulinando le gambe come stantuffi in un  passo alternato d'estrema redditività. Il solito “Re”, se non più forte che in passato, certamente più convinto nei propri mezzi. Uno spettacolo da gustare.

La conferma viene dal tempo: 23.29.75 (con media oraria di km 15,322) che è superiore di soli 14 secondi rispetto a quello stabilito l’anno scorso dal turco Muhamed Kizilalarslan ma a skating e  in condizioni ambientali migliori. C’era il sole, ma faceva meno caldo. Si respirava meglio, insomma., e la fatica era più tollerabile.  Nella stessa occasione Valerio Theodule, vincitore della gara seniores, aveva impiegato 24.05.02, mentre oggi, alle spalle di Di Gregorio, ha aggiunto 41 secondi al tempo di allora. Non sono particolari secondari, come si potrebbe pensare, ma servono a spiegare Ia prestazione complessiva della squadra al di là di altre elucubrazioni che potrebbero far pensare che questa supremazia possa dipendere da avversari di basso livello.

 Il che non è vero: non sono abituati a battersi su salite del genere. Purosangue che non sanno trasformarsi in stambecchi come invece è il caso dei nostri quando si tratta di adattarsi a situazioni che non hanno mai provato. Tanto è vero che Glauco Pizzutto (nella foto), che nel fondo pochi mesi fa è diventato campione italiano aspiranti dello sprint, qui ha rifilato un minuto e mezzo al tedesco Sebastian Bach che non è certo un pellegrino vocato ad altro mestiere come il suo omologo compositore d’altri tempi e d’altro livello, e più di due minuti al turco Izzet Kizilarslan, fratello minore del già citato ma altrettanto bene avviato in carriera. Impressionante la progressione del fondista brianzolo, un “cittadino” che avrebbe tutte le carte in regola per sollecitare l’interesse di qualche gruppo sportivo militare disponibile a investire su una sicura promessa: sembrava passeggiare dove gli altri arrancavano. Da rivedere già domani alla riprova nella prova di staffetta, abbinato al fratello minore Fulco, oggi quinto.

Fra i seniores è stato una specie di filotto: oltre il podio completato da Theodule rientrato in progressione nel finale su Cristian Ivaldo che gli era  scappato via in partenza, il quarto posto di Paredi che alternista non è di certo e avrebbe potuto avere immediata successione se Pession fosse riuscito a completare la rimonta sul tedesco Preussler. Sarebbe stato forse troppo, ma sognare non è certo un peccato.

Convincente il successo di Viviana Druidi (nella foto al centro del podio femminile) ottenuto, come detto sopra, correndo prima con la testa che con le gambe. Infatti non si è lasciata impressionare dalla vampata iniziale di Anna Rosa che ha dato fuoco ad un eccesso di esuberanza che, diversamente modulato, le avrebbe magari consentito la grossa impresa. L’alpina lecchese, che ha perso anche tempo a invertire gli skiroll che le davano qualche problema, una volta rientrata in gruppo, invece che tirare il fiato dopo la rincorsa ha addirittura  tentato l’azione di forza. Un ulteriore cambio di ritmo che ha poi pagato di fronte alla marcia in progressione della forestale che è sempre salita del suo passo, senza sforzi inutili, tenendo a debita distanza la turca Kelime Aydin, impegnata poi a battagliare con la nostra Erika Bettineschi. Da marpiona, le è restata in scia, per  superarla poi in volata allungando non appena la strada ha spianato un poco proprio sotto il traguardo.

Domani staffetta a coppie in un percorso ricavato in centro paese: azzurri ancora favoriti, altro spettacolo ipotizzabile.

Giorgio Brusadelli
www.fondoitalia.it

Le classifiche

Juniores femminile
1. Louis Wolf GE R 35.15.95; 2. Julia Kockritz 35.16.15; 3. Theres Wolf GER 35.59.95; 4. Marina Kovacek CRO 38.44.05; 5. Theresa Monreal GER 41.18.35

Seniores femminile
1. Viviana Druidi ITA 32.28.40
; 2. Kelime Aydin TUR 32.53.48; 3. Erika Bettineschi ITA 32.54.80; 4. Marina Firsova RUS 33.21.05; 5. Elena Etkova RUS 33.35.45; 6. Anna Rosa ITA 34.01.35; 7. Mateja Bogatec ITA 34.14.05; 8. Valentina Kislukhina RUS 34.58.65; 9. Audrey Pieper FRA 35.21.19; 10. Francesca Rebecchi ITA 36.15.55; 11. Inna Zaytseva RUS 42.45.90; 12. Gunes Esra TUR 43.30.75

Juniores maschile
1. Pizzutto Glauco ITA 26.58.90
; 2. Sebastian Bach GER 27.28.95; 3. Izzet Kizilarslan TUR29.00.25; 4. Filip Kontak CRO 29.34.00; 5. Folco Pizzutto ITA 29.56.59; 6. Andro Broznic CRO 29.57.30; 7. Sten Kaiser GER 30.36.50; 8. Philip Heeg GER 31.13.65; 9. Blazimir Cmkovic CRO 31.45.40; 10. Yasin Cetin TUR 32.37.00

Seniores maschile
1. Alfio Di Gregorio ITA 23.29.75; 2. Valerio Theodule ITA 24.46.65; 3. Cristian Ivaldo ITA 24.47.05; 4. Simone Paredi ITA 25.26.65
; 5. Luz Preussler GER 25.38.35; 6. Jules Pession ITA 25.39.65; 7. Muhammed Kizilarslan TUR 25.42.05; 8. Eugenio Bianchi ITA 26.03.90; 9. Quadrubbi Matteo ITA 26.18.09; 10. Nicolas Terrier FRA26.27.55; 11. Michel Rainer ITA 27.02.25; 12. Igor Glushkov RUS 27.30.05; 13. Martin Gillesen GER 27.35.15; 14. Schinder Hermann GER 27.55.30; 15. Nolshakov Nikolay RUS 28.11.80; 16. Igor Cuny FRAU 28.33.19; 17. Stephane Vaxelaire FRA 29.01.45; 18. Maurits Hofman NED 29.26.50; 19. Fatih Yuksel TUR 29.32.00; 20.  Harald Treude GER 29.50.40; 21. Vreboort Desmond NED 29.57.90; 22. Hoogerwerf Joost NED 29.58.80; 23. Skreblin Drako CRO 31.10.75; 24. Ballabio Gioele ITA 31.58.85; 25. Alexander Pethukov RUS 32.37.00; 26. Konstantin Poslednichen RUS 35.05.19

Master
1. Miskolczi Laszlo HUN 31.11.65; 2. Corradin Stefano ITA 31.44.35; 3. Golubkov Leonid 34.25.35; 4. Rocchi Graziano ITA 39.11.25

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Aggiornato il 11-12-06.